Mi Correggo, la fusione del metallo e dei minerali potrebbe avvenire con un laser e non necessariamente con un aggrappante plastico.
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Mi Correggo, la fusione del metallo e dei minerali potrebbe avvenire con un laser e non necessariamente con un aggrappante plastico.
Oggi ho avuto il piacere e l'onore di conoscere personalmente Mattia in occasione del seminario di Filippo Bucci tenutosi a Piacenza .... Bene , ho provato il Black One H sul mio MarkVI e devo dire che mi é piaciuto molto ! Bel suonone ricco e proiettivo su tutto il registro .... Un bel timbro ! ... Tra l'altro con la supervisione di Ernia e Algola che penso lo possano confermare ! ... Penso che ci farò un pensierino ! Eheh ;) .... Complimenti a Mattia e al suo team ! ....
devo dire che a me il black one suonava molto male, anzi io lo suonavo male, non è il becco per me, io sono abituato a spingere e produrre come dice "bucci" parecchie frequenze alte e quello che risultava era una trombetta... ma a te (ermangeo) suonava alla grande, ne scuro e ne chiaro, plasmabile. Io, fossi in te, l'avrei comprato.
Per tutti, è da provare.
Senza offesa Algola ma suonato da te era veramente osceno, ma tu sei abituato all'ebanite e mi è parso di vedere che l'imboccatura sia molto stretta.
Suonato da Ermangeo mi ha incuriosito molto ma ero troppo cadavere per provarlo anch'io, senza contare la figuraccia che ne sarebbe seguita :laughing:
Cosi a orecchio mi era parso che delle due tendesse al chiaro, però il suono mi piaceva.
Quando finirò di litigare coi mie sarei curioso di provarne uno, ma ci vorrà parecchio mi sa :laughing:
Bene amici grazie per le opinioni e i consigli :) ci faccio un pensierino allora ! ... Eheh ;)
con che ance lo avete provato ?
mi incuriosisce sempre di più.:ylsuper:
io ho provato un M (0.105) con delle ance 3H e il risultato era una trombetta, si sentiva palesemente che mi serviva qualcosa di più duro per non stridulare.
poi con l'H (0.115) è andato un po meglio ma il suono era imbarazzante... non è proprio roba per me.
invece devo dire e lo ripeto che ermangeo lo suonava molto bene... lui aveva una 2H.
Provato .. e acquistato :mrgreen: modello Black One H per sax tenore.
Avendo saltato la prova presso Cavalli Strumenti Musicali non mi son fatto sfuggire l'opportunità della Masterclass + presentazione Black One per testare questi becchi dal materiale molto particolare.
Innanzitutto rinnovo i ringraziamenti a Mattia Cigalini per la sua cordialità e disponibilità e vorrei provare a descivere brevemente la prova effettuata.
I modelli provati sono stati il Black One M e H per sax tenore.
Come si presenta
Il becco risulta sottile, affusolato, design pulito ma non spigoloso, da un colore grigio antracite opaco che lo rende molto intrigante.
A prima vista molto simile al Yanagisawa metal che uso regolarmente ma, con un corpo leggermente conico verso l'imboccatura dove non permette l'utilizzo della medesima legatura poichè troppo larga (oltre a quella a corredo sono compatibili quelle per soprano) e da una finestra molto più lunga (quasi 1cm in più).
Partendo dalla punta, presenta un tip rail (ciglio) molto fine, un baffle praticamnente impercettibile, un tetto che varia in base al modello; partendo da quello più aggressivo "H" (hard), meno pronunciato "M" (medium) e "S" (soft) che non ho avuto modo di visionare perchè non presente alla prova ma penso che il tetto sia lievemente accennato; proseguendo, una camera abbastanza ampia, binari sottili e un facing che definerei medio (prendete con le pinze tali affermazioni perchè l'occhio non è nel dettaglio un'ottimo strumento di misura).
La legatura è in definitiva un'Ottolink Super Tone Master style per via della singola vite come concezione, ma con una placchetta più lunga e formata in modo tale da fissare l'ancia ai suoi 4 apici; in definitiva mi sembra funzioni più che bene.
La prova
Ho iniziato col Black One "M" e un'ancia abbastanza leggera per comprenderne il valore e a primo acchito mi ha spiazzato per la sua richiesta di molta aria.
Nonostante tutto offriva una sonorità piacevole, piena di armonici ma non propriamente facile come mi aspettassi, tuttavia ho riscontrato vaghe anologie, seppur lievi, col mio Ottolink STM NY 8* sopratutto nella timbrica e gestione subtones sulle gravi.
Modello molto interessante dove secondo me offre il meglio di se in contesti più solistici e in formazioni medio/piccoli, quindi, visto la mia necessità di trovare un setup più proiettivo e diretto, sono passato subito al modello "H" per assaggiarne le qualità.
Eccoci al Black One "H" e avendo ancora in mente il tipo di emissione del precedente modello, alla prima sbuffata ho fatto tremare i vetri!
Impressionante la facilità d'emissione nonostante l'8* di apertura, probabilmente molto fa il tetto più pronunciato e in defititiva come concezione di timbrica/proiezione era quello che più o meno andavo a cercare per aver maggior volume in sezione senza dover fare i salti mortali e essere schiacciato dalle trombe.
Come dicevo è un 8* ma non si sente, permette un'ottima modulabilità sia sui piano che sui pianissimissimo, poi salendo man mano comincia a formarsi il carattere di un becco estremamente versatile, omogeneo, da una timbrica precisa ma non secca e ruvida, bensì con dei contorni armonici piacevoli e lievemente coloriti.
Le acute non si chiudono diventando stridule ma mantengono il loro grado di rotondità conferendo in questo modo una buona dose di omogeneità su tutto il registro, così come le note più basse non risultano schiacciate dal taglio di frequenze dovuto dal tetto, risultando molto semplici all'attacco e con dei subtones gradevoli tendenti al soffiato.
Inoltre l'intonazione l'ho trovata estremamente equilibrata tra i due registri (acuto e grave).
Generalmente nella produzione di una imboccatura esistono molte strade per arrivare a un'obbiettivo ben preciso, ma per la "legge della coperta" è pressocchè impossibile crearne una che racchiuda in sè tutte le caratteristiche, ma personalmente (quindi soggettivamente) trovo in questo modello elementi che non fanno rimpiangere quasi nulla, aumentandone così il divertimento.
Resoconto
L'ho trovato molto versatile nei vari generi musicali, in questi giorni lo sto testando sia con brani classici che jazz e il risultato è che capendone bene il funzionamento si lascia plasmare a piacimento.
Il Black One, come del resto qualsiasi altra imboccatura, richiede molto studio per poterne tirare fuori il meglio e se in questo momento ho preferito puntare sul BO piuttosto che un altro marchio ben più stabilmente ramificato nel mercato (non mi vergogno nel dire che il mio obbiettivo da sempre era il JJ DV), è perchè la sensazione che m'ha strasmesso è stata quella di un becco con enormi potenzialità le cui caratteristiche principali si sono mostrate fin da subito; poi si sa, la GAM è una brutta bestia ma per un bel po' penso di essere a posto eheh.
:clap:...non vedo l'ora di provarlo!
Con piacere Ard :biggrin: