Bocchino "Atti Sound", la mia opinione
Salve a tutti
Volevo metter una recensione per l'amico Carlo Atti riguardo il bocchino Atti Sound di sua produzione per chi fosse interessato.
Ho acquistato da Carlo l'imboccatura Atti Sound e devo riconoscere che è veramente pazzesca! Oltre a rendere un suono enorme al di fuori dell'immaginabile e una proiezione a 360 gradi di lungo raggio, essa permette di sviluppare un suono nobile, evoluto, che ripercorre dentro di se l'eredità dei grandi sassofonisti della storia con una concezione moderna e un design innovativo.
Un' imboccatura versatile realizzata con estrema precisione che supera di gran lunga ogni altra su tutto il pianeta, che libera molta potenza in una vasta gamma di dinamiche e colori.
Consiglio vivamente ai professionisti di provarla e realizzare da se!''
Tommaso Troncon, Sassofonista e Compositore
Re: Imboccatura Atti Sound
Citazione:
Originariamente Scritto da Tronkysax
...che supera di gran lunga ogni altra su tutto il pianeta...
Uau!!! Finalmente la cerca e' finita!!! Il Sacro Graal e' finalmente qui, a portata di mano. Bene, era ora. Per troppo tempo il Bocchino Perfetto e' sembrato essere solo una chimera. Credo che siamo tutti contenti di sapere che Esso Esiste :yeah!)
By The Way, quello che hai comprato dall'amico Carlo Atti, per il quale ho il massimo e disinteressato rispetto e considerazione pur non avendo mai provato il becco Atti Sound, e' per contralto, tenore o che? E si puo' sapere anche quanto lo hai pagato? Certi dettagli possono sembrare insignificanti quando Si Vede La Luce ma a ben pensarci non sono del tutto secondari ;)
Re: Imboccatura Atti Sound
Re: Imboccatura Atti Sound
Ciao re minore,perdona se ti rispondo io...in questi giorni non ho una mazza da fare!! Cmq, sono andato a vedere sul sito di Atti,dove viene venduto questo becco in ottone per sax tenore alla cifra di 330euro. Dal sito: "Questo bocchino per sax tenore viene prodotto da Carlo ed Umberto Atti e rifinito a mano dallo stesso Carlo con la preziosa collaborazione del Prof. Franco Fiorani. Realizzato in ottone ha una apertura sette (sette stella circa) progettato per avere potenza senza perdere corpo, per suonare piano senza perdere presenza; ricco di armonici ed elastico consente di ottenere il suono proiettivo e molto centrato del moderno modo di suonare".
Io personalmente ho un becco per baritono fatto da Fiorani e non posso che parlarne bene (anche se dopo circa 5 anni ho deciso di venderlo/scambiarlo).
Sul resto non metto parola, ma sinceramente il post di tronky messo sulla sezione mercatino dovrebbe almeno indicare la dicitura "Messaggio promozionale" (non si sà mai...metti che Striscia la Notizia..).Forse era meglio postarlo in altre sezioni.
Considerazione finale: secondo me il mercato delle imboccature ha raggiunto livelli paradossali e noi, amanti del sax, contribuiamo stupidamente ad alimentarlo con le nostre paranoie e frustrazioni.
Re: Imboccatura Atti Sound
non conosco il bocchino in oggetto ma il sassofonista è davvero in gamba.
posso aggiungere che il discorso di PaoloAug non fa una piega (su paranoie e frustrazioni).
ma è altrettanto vero che oggi ci sono una serie di prodotti che in una certa misura hanno innovato il mercato dei bocchini.
per lungo tempo ho utilizzato lo stesso bocchino con la stessa ancia (ed ho speso fortune provandone sempre diversi) recentemente ne ho provato uno che mi ha incuriosito parecchio ed ha risvegliato antiche malattie che credevo superate .
gam gam gam gam
Re: Imboccatura Atti Sound
Citazione:
Originariamente Scritto da PaoloAug
Ciao re minore,perdona se ti rispondo io...
Ciao Paolo, siamo in piena sintonia: io non ho niente contro i becchi "Atti Sound", ci mancherebbe. Fino a stamattina neanche sapevo della loro esistenza. E' solo che a leggere certi post mi sento preso per i fondelli e mi cascano le braccia. A prescindere dai "360 gradi di lungo raggio" doh!
Avevo visto anche io il sito, e se devo essere sincero anche li' ho trovato qualche motivo di perplessita'. Cito:
"...In questi cinque anni sono stati prodotti migliaia di prototipi, sperimentate curve, proporzioni diverse e differenti materiali..."
Cinque anni contengono, al massimo, 1827 giorni. Ma quante "migliaia di prototipi" si possono fare in 1827 giorni? Ma perche' bisogna sempre esagerare? Se un prodotto e' buono, e questo certamente lo e', non dovrebbe aver bisogno ne' di incredibili recensioni ne' di impossibili affermazioni.
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Al di là del nome stampato sopra il bocchino e del prezzo se uno si trova bene potrebbe spendere anche 1000 euro che non si potrebbe biasimare. Sicuramente Carlo ha maturato nella sua carriera l' esperienza per far saltar fuori un suono particolare da questi bocchini. E credetemi, lui di imboccatuere ne ha suonate tante tante.... Poi possono piacere o no ma direi che se ora, con tutto quello che c'è sul mercato, si è lanciato in questo business ci sarà un motivo e sicuramente il prodotto sarà di ottima qualità.
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Quello che mi lascia molto perplesso, al di la' della effettiva validita' di questi bocchini (e ultimamente ne sono usciti una miriade, tutti perfetti, tutti performanti, tutti spettacolari, tutti "non ne avete mai provato uno così prima"), sono i volumi di vendita effettivi a cui questi produttori possono aspirare. I discorsi che ho sentito fare da molti saxofonisti "medi" che conosco, e' che trovano gia' esagerati i 100/150€ x un qualsiasi bocchino, figurarsi x se prendono in considerazione le cifre richieste x questi becchi, a prescindere dalla loro validita'.
A mio avviso sono e rimangono prodotti di una nicchia molto esigua, rivolti ad un parco clienti (noi fuori di testa) altrettanto esiguo e sempre meno numeroso (mica possiamo comprare tutto quello che esce sul mercato).
In sostanza, e' un business che faccio veramente fatica a comprendere.
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Citazione:
Originariamente Scritto da Rosario Giordano
Quello che mi lascia molto perplesso, al di la' della effettiva validita' di questi bocchini (e ultimamente ne sono usciti una miriade, tutti perfetti, tutti performanti, tutti spettacolari, tutti "non ne avete mai provato uno così prima"), sono i volumi di vendita effettivi a cui questi produttori possono aspirare. I discorsi che ho sentito fare da molti saxofonisti "medi" che conosco, e' che trovano gia' esagerati i 100/150€ x un qualsiasi bocchino, figurarsi x se prendono in considerazione le cifre richieste x questi becchi, a prescindere dalla loro validita'.
A mio avviso sono e rimangono prodotti di una nicchia molto esigua, rivolti ad un parco clienti (noi fuori di testa) altrettanto esiguo e sempre meno numeroso (mica possiamo comprare tutto quello che esce sul mercato).
In sostanza, e' un business che faccio veramente fatica a comprendere.
In Italia... il sassofonista medio crede ancora che l'hardware non conti un cavolo... e soprattutto non considera nemmeno che suonare è più bello se si suona "confortevoli". E "suonare confortevoli" è una cosa soggettiva.
In Italia, il sassofonista medio è ancora uno che probabilmente ha cominciato a suonare in una banda e che ha appreso per prima i rudimenti del sassofono classico... o ancora peggio, del clarinetto.
Non che che sia un problema in assoluto... ma se l'ambizione (qualsiasi sia il livello tecnico... e dopo artistico che si vuole raggiungere) è quello di suonare "musica leggera" (nel suo significato più ampio)... è naturale pensa che il retaggio sia rimasto quello: Il setup conta poco... lo strumento conta abbastanza.
Viviamo in un epoca in cui la qualità media del prodotti facilmente raggiungibili dal pubblico è molto più alta rispetto a 20/30/40 anni fa' (ma volendo anche a 10 anni fa') e nonostante ci sia anche uno sforzo per creare qualcosa di nuovo... mediamente si tende a volere sonorità vecchie di 50/60 anni fa'.
La musica, a tutti i livelli, alla fine di tutto rimane un linguaggio e anche "suonare" è un forma (o un sottolivello) di linguaggio... quindi il limite più grande (forse) è quello non di non progredire nel linguaggio.
Qualche produttore di accessori si adegua solo a questa filosofia: la musica cambia, il linguaggio cambia (si evolve o meno)... cambiano i suoni.
Succede sia nella classica, sia nel jazz.
Nella classica... sono cose che avvengono più a tappeto (Selmer e Vandoren escono con prodotti nuovi... e la gente nell'ambiente classico, partendo dai conservatori, si adegua).
Nel jazz, invece, tutto avviene in maniera più "personale".
Onestamente io faccio più fatica a capire perchè molti si ostinano a una certa chiusura mentale... che non significa "comprare" (figuriamoci...), significa soltanto andare a guardare le cose da un punto di vista più pratico e razionale.
Poi, in assoluto, l'iniziativa imprenditoriale è sempre da lodare.
Non sempre dietro a un'iniziativa imprenditoriale c'è una filosofia imprenditoriale nel fare le cose, ma questo è un male della società italiana, a molti livelli (non solo parlando di ambiente musicale con annessi e connessi).
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Comunque tanto per tornare in-topic:
https://www.facebook.com/media/set/?set ... 777&type=3
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Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Va be'!
Auguri a tutti i nuovi costruttori di imboccature! Anche a quelli che arriveranno dopo Pasquetta e di cui non potremo assolutamente fare a meno!
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Volevo riportare brevemente la mia esperienza con un becco di Carlo Atti.
Il concetto sviluppato da Carlo è sostanzialmente un misto tra Guardala, Francois Louis (quello di Bob Berg) e Berg Larsen.
Il becco che ho provato ha una volume pazzesco, enorme, oserei dire maggiore di un Guardalone King, è brillante ma non esageratamente chiaro, anzi, pur rimanendo comunque un becco spinto, è abbastanza modulabile anche per una ballad.
Molto carico e ricco di armonici, omogeneo per tutta l'estensione, le note gravi sono piene e da "gran botta" (ci si possono fare anche i soffiatoni...) il registro acuto è molto presente, mai sottile (le palmari sono una goduria).
Esternamente il becco è molto piccolo, calzano le fascette da soprano, Carlo afferma che il becco ha questa resa anche grazie alla misura esterna.
Per quanto riguarda le migliaia di prove....confermo.....avrà fatto anche più di 1.000 prove, chi lo conosce può tranquillamente confermarlo.
Nel caso qualcuno fosse interessato gli consiglio di contattarlo direttamente per discutere le caratteristiche del becco ricercato, i suoi becchi non sono standard e possono essere costruiti sulla persona.
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
bella recensione.
:yeah!)
Re: Bocchino "Atti Sound", la mia opnione
Ciao a tutti. Sono stato molte volte dal Prof. Fiorani e spessissimo ho incontrato Carlo Atti, che ha portato avanti questo progetto con un'infinità di prove.
Non credo di aver provato quell'imboccatura nello specifico, ma ne ho una credo abbastanza simile ed è la mia preferita.
Condivido in pieno la descrizione di Jason.
Aggiungo che non è un becco per principianti, però il mio è più aperto..