Da che parte vado per un suono "più" così?
Ok, mi son stufato del mio suono :neutral: ascoltando un po' in giro ho realizzato un'idea di suono che non è quella che percepisco quando soffio nel sax, quindi eccomi qui alla ricerca del mio suono.
Iniziamo subito con il dire che sicuramente ho da lavorare anche per quello che riguarda l'imboccatura e l'impostazione però ho come l'impressione, leggendo in giro per i vari topic, che per il suono che voglio raggiungere non ho gli strumenti adatti.
Il sax è quello in firma YAS 275 (e questo non si cambia, almeno per ora :D )
Il becco attuale è un Selmer S80 C* con legaura Rovner Dark
Il suono che ho in mente, suona più o meno così, (si lei è donna, carina con i lunghi capelli biondi ma non vi fate distrarre!)
[youtube3:1n5bq2vp]http://www.youtube.com/embed/NUauHXpTyvo[/youtube3:1n5bq2vp]
Ora, in quale direzione mi consigliate di muovermi per avvicinarmi a quel tipo di suono?
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Bhe'...è un suono da smooth jazz e in quanto tale solitamente ''effettato''...la Mindi Abair credo che in acustico abbia un suono diverso (non necessariamente peggiore).
Uno che invece microfonato o meno suona sempre uguale è Sanborn.
Detto questo, e detto anche che il suono prima di tutto ce lo dobbiamo avere in testa, il C* non è un becco adatto. Di becchi indicati ce ne sono diversi: alcuni Brillhart, Dukoff, Lebayle...(e altri più esperti di me sapranno indicartene ancora).
Intanto magari cerca di scoprire anche che becco utilizza lei (sul suo sito c'è scritto che è un Oleg)
Considera anche che il passaggio dal C*, se decidi, non sarà proprio indolore...
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Anche a me piace molto Mindi Abair (non solo perché è
bionda e carina). Ho un suo cd da tempo e ho ascoltato bene
il suo sound, che si avvicina al maestro David Sanborn, e a quello
della collega Candy Dulfer. Guarda ai setup di questi tre, magari anche
a quello di Maceo Parker... Mindi Abair suona con Mark VI argentato
(prima credo uno Yamaha Custom laccato), Oleg 6 e ance Rico 2 e 1/2, quindi
relativamente leggere.
Lo Yamaha 275 è già abbastanza "tagliente", credo, bisognerebbe comprare, credo,
un Dukoff abbastanza aperto o simili. E spingere con il diaframma: non credo
sia solo per esigenze sceniche!
ciao
:saxxxx)))
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
e mi raccomando, suonare scalzi!
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
in questo momento non posso ascoltare il video postato ma cononosco la musicista e quoto Freddie.
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Lo strumento del video è un Yamaha.
La Abair è endorser Wanne... quindi o usa un Wanne Durga o un Wanne Kali (che sono i due bocchini più bright che Wanne fa per contralto).
Il resto l'hai già detto:
Citazione:
Originariamente Scritto da Dac
Iniziamo subito con il dire che sicuramente ho da lavorare anche per quello che riguarda l'imboccatura e l'impostazione però ho come l'impressione, leggendo in giro per i vari topic, che per il suono che voglio raggiungere non ho gli strumenti adatti.
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
come detto da tzadik, qui il suono devo dire che non è poi così effettato, o meglio, equalizzato sì ma non ci sono delay e reverberi molto evidenti, è il come approccia al suono e all'attacco e rilascio delle note che è caratteristico dello stile che fa, quindi per ottenerlo bisogna cercare di "copiarla" un pò, poi gli effetti e i setup sono in aggiunta ma con un dukoff, se attacchi il suono alla ben webster, non riesci ad imitare la bionda
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
qui il suono devo dire che non è poi così effettato, o meglio, equalizzato sì ma non ci sono delay e reverberi molto evidenti
Quoto!
In quel video, il suono è piuttosto naturale. :zizizi))
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Per ottenere un suono così (od anche altro suono), c'è un solo modo, impegnarsi, sacrificarsi e studiare.
Per ottenre un suono così, bisogna "averlo in testa", e per metterlo in pratica, bisogna fare quanto citato al punto precedente.
Per ottenere un suono così ci vuole pure l'attrezzatura giusta, ma devi passare necessariamente, rigorosamente passare attraverso il primo e secondo punto .......
Per ottenere un suono così ci vogliono anni dedicati a soffiare dentro il sax ....... altrimenti, fosse così semplice, saremmo tutti dei grandi sassofonisti (e questo vale per qualsiasi altra attività intellettuale/manuale umana ......).
Aggiungo che, putroppo il fai da te non porta a risultai apprezzabili .... vista la tua attrezzatura, è altamente consigliabile, almeno l'acquisto di un buon bocchino.
Parti da li ...... ;)
Re: Da che parte vado per un suono "più" così?
Intanto grazie per i vostri consigli.
D'accordissimo con voi che il setup non fa il monaco, c'è anche tutto uno stile una tecnica e un soffiare soffiare e soffiare, però mi sembra di capire che per rendere più "tagliente e squillante" il suono il metallo aiuta e anche una buona apertura (giusto?), almeno guardando un po' i vari setup di Dulfer, Sanborn, Abair.
Sto cercando un po' di capire, così quando mi troverò in un negozio a provare qualche becco, so da dove partire ;)
Quindi qualcosa come Dukoff, Wanne (Durga, Kali), Lebayle.
Invece gli Ottolink o Meyer?
Citazione:
Originariamente Scritto da freddie
Considera anche che il passaggio dal C*, se decidi, non sarà proprio indolore...
:\\: però ho quel suono in testa, quindi prima o poi saluterò il C*
Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
e mi raccomando, suonare scalzi!
Questo era scontato, per sicurezza mi sono pure messo lo smalto! :yeah!)