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Re: Berio Sequenza IXb
Citazione:
Originariamente Scritto da akirasax
Ciao a tutti! volevo riaprire la discussione a proposito della sequenza di luciano berio per saxofono contralto...volevo studiarla ma giustamente mi piaceva prima analizzarla...qualcuno di voi può darmi dei suggerimenti/consigli?grazie mille!
Ciao akira, Teosax aveva fatto qualche anno fa una bella analisi (io adoro la classica ma non sono ancora a quel livello di preparazione tecnica, però ho letto che l'ha fatta). Fattela mandare via mail!
PS: presentati nel forum prima di postare!! Aggiungi un tuo post in presentazioni!
Ciao!
Crine
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Re:
Citazione:
Originariamente Scritto da rocri
e devi dirmi a proposito se hai mai sentito questa storia (non so se è leggenda)
Come lo scam nigeriano, è una leggenda che si ripete con termini diversi. L'ho sentita, nel caso di Berio, anche in rapporto a Sinfonia. L'ho sentita su Petrassi, Stockhausen, Sciarrino e persino Boulez (che, come si sa, pratica di musica dal vivo non ne ha proprio maturata...)
Ma se a uno non piace la musica contemporanea, non fa prima a non ascoltarla, piuttosto che spalar m*rda sugli altri? La storia della speculazione commerciale, poi, è forte nel caso delle Sequenze di Berio: lavori commissionati dagli interpreti, e non certo dagli assessorati che danno lavoro, quasi per carità, a qualcuno dei sapientoni che ne sanno più dei nostri migliori artisti (anche se, probabilmente, hanno qualche difficoltà a leggere musica più difficile degli accompagnamenti verdiani).
Buono studio! È complimenti se riesci a suonare una cosa del genere!
Paolo
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Re: Berio Sequenza IXb
buongiorno a tutti! sto studiando la sequenza per alto e mi piacerebbe approfondire anche altri aspetti che non siano puramente tecnici, capire bene un brano è fondamentale per suonarlo. Chi potrebbe inviarmi un approfondimento, una tesina? ringrazio anticipatamente, ciao!
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Re: Berio Sequenza IXb
Ciao a tutti! Anch'io sto analizzando la sequenza IXb, e se potessi avere la tesina di cui parlate sarebbe davvero un enorme aiuto! Qualcuno di voi sarebbe così gentile da inviarmela? Grazie in anticipo!!
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Re: Berio Sequenza IXb
A proposito della sordità di Berio, riporto un aneddoto raccontato da Anthony Payne, il clarinettista dedicatario della sequenza originale. Poiché Berio aveva scritto il brano per un clarinetto con meccanica diversa dal suo, Payne discusse con Berio delle modifiche riguardanti dei multifonici, che permettessero un'esecuzione più comoda del passaggio. Tempo dopo, il brano fu suonato alla presenza del compositore, che si risentì perché Payne gli aveva cambiato il pezzo. I due non si misero mai d'accordo sulla questione.
Insomma: multifonici. Quello si era accorto di differenze nei multifonici!
L'aneddoto conferma anche il carattere a volte un po' acidino del compositore. Sinceramente, però, non so quanto avrei pagato per una serata in casa Berio, con lo scambio di battute con Eco e il sorriso sornione di Cage nascosto dalla spalliera di una poltrona.
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Re: Berio Sequenza IXb
Scusatemi ma riesumo il topic per chiedere qualcuno di voi la tesi di matteo della sequenza. ;)
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Re: Berio Sequenza IXb
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Re: Berio Sequenza IXb
Citazione:
Originariamente Scritto da ALE21
Nada? ;)
io non l'ho. ma perchè, lui non c'è piu'?
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Re: Berio Sequenza IXb
Gli ho inviato tempo fa un MP ma non mi ha ancora risposto :mha!(
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Re: Berio Sequenza IXb
E neanche su facci libro mi risponde!!! WAAAA!! :(
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Ciao a tutti! Sto studiando la sequenza IXb, se potessi avere un'analisi della sequenza sarebbe un enorme aiuto! Qualcuno di voi puo aiutarmi? Grazie in anticipo!!
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ohquesta discussione mi ha fatto tornare voglia di ascoltare lasequenza IX nelle due versioni. non vi nascondo che non mi era maipiaciuta troppo: la trovavo fiacca, poco incisiva rispetto ad altre(fagotto e oboe per esempio), troppo melodica... (si :) ognuno ha lesue abitudini d'ascolto).
Èstato bello riascolatre la versione per clarinetto e trovarla bella,lirica, molto adatta allo strumento: evidentemente invechiando mi stomoderando...
sullaIXb sono d'accordo con David Brutti: dire che non funziona è ancorafaregli un complimento, direi che è proprio scentrata, quasi brutta– il che dimostra la non casualità dello strumento di destinazionee la riuscita della prima, non passibile di trascrizione (immagino unrisultato più accettabile nella trascrizione per clarinetto basso).
Dueparole sugli aneddoti, anche più di due.
- 1) la sequenza è una composizione estremamente sorvegliata e ordinata (la polarizzazione di 7 suoni su 5 è quasi pervasiva, si distinguono delle sezioni molto precise che articolano l'unità complessiva in un arco formale ben bilanciato fra previsto e imprevisto e fra continuità e discontinuità).
CheBerio possa non essersi accorto di una cattiva esecuzione è unasiocchezza buttata lì per screditare la musica contemporanea (nonBerio): un qualsiasi ascoltatore abituato sentirebbe la differenzafra una buona e una cattiva esecuzione, figuriamoci l'autore,figuriamoci Berio che era un compositore notevolissimo (piaccia o nonpiaccia) – idem Sciarrino e Boulez (uno dei direttori d'orchestrapiù bravi degli ultimi 50 anni).
- 2) i multifonici: anche lì, anche quando sono molto complessi l'autore può benissimo riconoscere
a)la qualità generale
b)il rapporto con il contesto
inquesto caso c'è un inghippo in più: Berio chiede dei bicordi,riconoscibilissimi per qualità e intervallarità (e le cui risultanti sono esattamente quelle della sequenza per saxofono). Purtroppo usò deibicordi possibili solo sui clarinetti con la discendenza al mib (chenon si usano più e anche allora più o meno solo in Italia)
daqui l'aneddoto di Anthony Pay (che non è il dedicatario), che peròio conosco in altra forma: Pay si sforzò di trovare degliadattamenti (provò ad allungare il caneggio dello strumento con unaseconda campana...), ma Berio gli disse di fregarsene e trovare deisostituti attendibili – il racconto è di un'allieva di Pay: nonposso giurarci, ma è plausibile.
Ilproblema è che nell'edizione a stampa attuale sono segnate dellediteggiature che non producono bicordi (e altre incoerenti con iltipo di strumento usato in origine, ma meno importanti), ma verimultifonici... e molti, purtroppo, li suonano così, mentre deibicordi in quella zona con intervallarità confrontabili ce ne sonoparecchi. Peccato.
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questa trascrizione invece funziona, ma la vicinanza fra oboe e sax soprano è notoria
https://www.youtube.com/watch?v=7fwF9vmD4MM