A questo punto sarebbe interessante il parere di un musicista come Kirk Whalum. Chissà se però ci direbbe la vera ragione del cambio.Nelle interviste sembrava così soddisfatto del Keilwerth che nulla lasciava sospettare...
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A questo punto sarebbe interessante il parere di un musicista come Kirk Whalum. Chissà se però ci direbbe la vera ragione del cambio.Nelle interviste sembrava così soddisfatto del Keilwerth che nulla lasciava sospettare...
Hai mai sentito qualche sassofonista lamentarsi del proprio sax nuovo???
Anzi......più li pagano e più ne tessono le lodi, mi meraviglio che ancora ci sia gente che becca, il sax suona come suoni te, ne piu, ne meno, e quelli bravi qualsiasi cosa hanno in mano suona bene, casomai possiamo parlare di qualità costruttiva e di caratteristiche generali, tanto per avere una idea vaga, che fino al momento in cui non prendi i due strumenti in mano e decidi quale dei due ti dà migliori sensazioni, rimane sempe una idea vaga.......
per il suono.......sinceramente ho sentito gente suonare il Mark VI esattamente come quando avevano lo Jupiter da 500 euro.
Per quanto rigiarda le caratteristiche costruttive, i caminetti risvoltati, come ti diceva Tzadik, possono essere un problema, anche perchè a quanto si legge in giro, trovarne che siano perfettamente livellati e in piano, pare sia abbastanza difficile, e nel link che avevo postato e che non credo sia stato letto, il tipo dice che è uno dei difetti riscontrati nei Keilwerth che lui ha avuto per le mani, mentre per i Mauriat, oltre al problema dei caminetti c'è ne erano anche diversi altri, sempre a livello meccanico.
Il link che hai postato è stato oggetto di numerose critiche che lo ritenervano fazioso, interessato e falsato.....se guardi nel foum ne hanno già parlato ("e litigato")....comunque non è che sia difficile verificare come son messi ...una piastrina, una luce, ...stanza buia e vedi tutto quello che serve...ecco diciamo che non è così immediato se sei in un negozio chiedere che ti oscurino una stanza....ma con una piastrina già ti togli molti dubbi
@fabbry in effetti il suono lo fai tu, il sax può solo aiutarti, esserti più affine. Come ti ha detto Tzadik le registrazioni non sono lontanamente conforntabili...e infine a parere mio che tizio passi da un sax all'altro non vuol dire che sia andato in meglio semplicemente che per una serie di motivi ha fatto quella scelta.
Questo keilwerth che ho sotto mano sembra non avere nessun problema di chiusura. Meccanicamente mi sembra messo molto bene e, onestamente, mi sembra uno strumento che possa fare egregiamente il suo mestiere di sax. Nel video in questione si vede Kirk usare un neck placcato argento e customizzato, credo che si tratti dello stesso che usava nel keilwerth. Quindi in effetti, riflettendoci un po',non ha molto senso tenerlo in considerazione dal momento che le prove sono state inquinate. Spesso i sassofonisti credono che solamente possedendo un mark VI possano esprimersi al meglio, e il mercato di questi strumenti gioca non poco su questo fattore.
Kirk Whalum ha sempre lamentato problemi di instabilità sui colli... tendeva a piegarli (---> pull down).
Si faceva aggiungere i due bracci di rinforzo... finché prima la Keilwerth poi P.Mauriat hanno cominciato fornirgli un chiver "stock" con i rinforzi già installati.
Keilwerth e un generico P.Mauriat hanno canneggi differenti, quindi i chiver sono differenti. Seppur con la medesima estetica.
In diversi video, molti hanno espresso una certa sorpresa nel vedere Kirk con un altro sassofono. La convinzione più comune è che sia stato pagato per essere endorser della Muriat.
Senza mettere in dubbio il talento di un artista come Kirk Whalum, i soldini non hanno mai fatto schifo a nessuno....
... ovviamente viene pagato.
È un artista Smooth Jazz molto conosciuto... se fai smooth jazz, lo strumento vale fino a un certo punto (visto poi il modo in cui devono suonare i dischi).
Diverso è quando trovi un "jazzista di fama mondiale"... non vedrai mai un Joshua Redman, un Seamus Blake, un Chris Potter... un Bearzatti suonare uno strumento che non quello che già suonano.
https://media.giphy.com/media/dhz1gKi7WKWpW/giphy.gif
Ciao, circa 10 anni fa sono stato endors Keilwerth e dalla fabbrica mi mandarono a casa tre tenori : due sx 90r shadow e uno nero con chiavi dorate come quello che hai provato tu. I due shadow suonavano un pò più scuri o larghi per così dire ma sempre chiari e decisi, quello nero con chiavi dorate invece era un sax "circense" da quanto era veloce , chiaro, pulito, "perfetto", a fuoco..una lama assoluta, un sax che ancora oggi mi è rimasto impresso come il tenore più "bright e pulito" mai provato ( e ne ho avuti e provati molti altri di tutte le marche possibili). Presi poi uno dei due Shadow. Il keiwerth ha un suono netto, spicca molto in mezzo ad altri strumenti, ha un suono per certi aspetti molto essenziale e diretto, molto secco negli acuti ma anche nei bassi è diretto. Mi aveva impressionato un fatto rispetto al mio Selmer mark VI con cui lo confrontai: mettendo un berg larsen di ebanite e un ottolink, lo shadow aveva un suono molto tappato, inconsistente, brutto nell ottava centrale ed era in generale spento e povero. Mettendo invece il becco di metallo jody jazz Dv " il motore girava a pieno regime". Rispetto al Selmer il suono di base Keilwerth è ben più "vuoto", troppo secco di base e con l ebanite decadeva proprio..con il metallo invece resuscitava.
Il Mauriat 66rul l'ho trovato meno tagliente del Keiwerth.. moderno si ma un pò più caldo come suono..meno secco e anche con bocchini stile ottolink funziona. Il Keilwerth ha un suono più "estremo" e se ti serve una certa cosa il Keilwerth fa quella e poco altro (pop, funk..)..non mi piaceva per il jazz, aveva i suoni troppo "separati" tra loro, troppo secchi e spigolosi. Il Mauriat è senza dubbio più versatile sul totale, è più magro di un selmer ma più grasso di un Keilwerth e anche se non ci metti un becco high baffle, in ogni caso funziona. Come meccanica il Keilwerth era molto solido e ben fatto. Ovviamente sono solo esperienze personali, nessuna verità assoluta ma questo è quello che ho oggettivamente riscontrato sugli esemplari suonati. PJM
@PJM 10 anni fa facevano già lo shadow? Non pensavo.
Cmq hai dato una impressione del Keilwerth totalmente opposta a quella che darei io...tagliente, spigoloso, brillante....sono aggettivi che trovo incomprensibili Soprattutto "secco" mi par assurdo...del mio direi in primis morbido poi profondo scuro compresso....proprio tutto l'opposto..e anche in fatto di becchi trovo il contrario...meglio con ebanite...va beh che ho un silver-nickel....ma tutta sta differenza?