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Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Ciao Ragazzi, lancio una provocazione. Secondo voi è veramente necessario avere strumenti costosissimi o comunque sopra i 2500 -3000 euro e magari alle spalle 50 anni di onorato servizio per cacciare un suono da paura? Io la mia idea dopo ieri sera me la sono fatta ma sarei curioso di sapere cosa ne pensate...so di scatenare un vespaio ma il forum e' bello anche per questo no? :ghigno:
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
A me il maestro ha sempre detto che a livello di suono, fa più il bocchino che il sassofono... e la persona che ci suona dentro! :saputello
Ma se hai una ferraglia indocinese in similmarmo (questa parola esiste? :BHO:) con il chiver smisurato, i tamponi fatti con la carta igienica e la campana laccata con gli acquerelli, puoi anche evitare di comprarti un ottolink da 500 euro. :lol:
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Tu vuoi scatenare un vespaio affermando che hai visto gente che dopo un anno di studio con un sax non professionale un becco di plastica e una rico royal tira fuori un suono favoloso?
Io ti rilancio affermando che dopo tanti anni di sax, con un sax pro, un becco pro, un'ancia pro... mi viene da dire "ma che brutto suono che ho"...
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
si, lo strumento è davvero così importante. Sia per gli strumenti nuovi che per i vintage
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Uno strumento ben progettato e ben regolato è condizione necessaria. Normalmente le due condizioni si possono ottenere da uno strumento che abbia un certo qual costo. Normalmente, però.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
"Ma se hai una ferraglia indocinese in similmarmo"
invece se hai un' italianeria del ***** o una tedescheria del *****, o un' americaneria del ***** suoni male lo stesso, soprattutto se non sai suonare...
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
l'avevo scritta in modo diverso...
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
No, non è necessario spendere tremila euro per avere un buon suono, basta l'anima.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
dipende da i punti di vista :ghigno: ...personalmente ho sempre pensato che come si dice "a ognuno il suo" ..ho sentito suonare gente con strumentini e avere un bel suono ... altra con strumentoni pagati suor di dollari canadesi con un suonino-ino... quindi come dice un mio vecchio zio: ciccio, ricordati sempre che il più lo fa il manico! (cioè chi suona!vabbè qui c'è anche un riferimento al prolungamento maschile noto come manico!) ;)
Niente è più necessario del superfluo.
Zio Eliseo (Giustino Durano)
dal film "La vita è bella" di Roberto Benigni
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
La domanda iniziale è mal posta perché non considera un elemento che da solo è in grado di stravolgere completamente la risposta, ovvero colui che suona.
Il musicista che sta dietro ad un sax fa la differenza al di là di ogni setup e prescinde anche dai "50 anni" di esperienza, basti vedere i giovani come Alex Han che già a 14 anni erano in grado di "spettinare" anche saxofonisti con maggiore esperienza.
Allo stesso modo, il sax da 3000 e più euro può fornire il proprio valore aggiunto soltanto quando incontra un soggetto in grado di sfruttarlo appieno: lo stesso Han di cui sopra con un pessimo sax (purché suonabile) e un bocchino di plastica sarà sempre e comunque migliore di un qualsiasi "late bloomer" con un sax da 10.000€ e un bocchino da 2000€...per fortuna.
Se escludiamo pertanto il fattore "manico", quello che è davvero importante per ognuno è poter utilizzare un sax buono, robusto e intonato, abbinato ad un buon bocchino che consenta al suonatore di migliorarsi, stop.
Poi ognuno può decidere, avendone la possibilità, di spendere miliardi ma è bene che tenga a mente che il sax e il bocchino da soli non possono nulla se chi soffia non è in grado di utilizzarli a dovere.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Certo che sì.
Personalmente, se non avessi 2 sax eccezionali, il mio suono sarebbe enormemente più brutto. La differenza di timbro e di intonazione che c'era tra i sax che uso ora e quelli da studio che usavo prima è abissale.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
"Ma se hai una ferraglia indocinese in similmarmo"invece se hai un' italianeria del cavolo o una tedescheria del *****, o un' americaneria del cavolo suoni male lo stesso, soprattutto se non sai suonare...
Se non sai suonare non sai suonare neanche con un Selmer, mai detto il contrario.
Citazione:
Originariamente Scritto da Utente Assonnato
A me il maestro ha sempre detto che a livello di suono, fa più il bocchino che il sassofono... e la persona che ci suona dentro! :saputello
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Secondo me lo strumento è importante, ma per trovare un buon sax sono convinto che non ci sia bisogno di spendere cifre esorbitanti. Io ho preso la mia strada sulla strumentazione e la mia ultima spesa folle è stata di 400 euro per un sax a mio parere con un suono stupendo. ;)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Personalmente mi sono rivisto tale e quale nelle parole del Doc.
In generale credo che lo strumento alla fine non sia cosi importante se lo confiniamo alla sola produzione delle note. Mi spiego: tutte le volte tutte che incontro sassofonisti PRO, questi suonano benissimo con qualsiasi bocchino e qualsiasi sax (vero posso fare nomi e cognomi e situazioni) poi è chiaro che anche loro tengono concerti o registrano con super strumenti blasonati e bocchini costosissimi...credo perché alla fine questo gli consenta di esprimersi al meglio e fare MUSICA col suono che hanno in testa (o qualcosa che ci si avvicina...).
Si potrebbe ad esempio fare questo paragone (grossolano e sempliciotto): una punto bene o male ti porta dappertutto e va alla grande, pero' esistono le BMW, le Mercedes etc....
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Ho visto Archie Shepp suonare il suo soprano e un tenore prestato all'ultimo momento (non era arrivato il bagaglio?) per tutta una serata in teatro.
Al soprano era concentrato sulla musica, bellissima e del livello sella sua voce (ha anche cantato 3 blues), al tenore era concentrato sullo strumento (che sembrava appena tolto dal cellophane); a un certo punto ho notato che apriva e chiudeva con le mani il tampone del Si basso mollando i tasti con la mano destra................secondo me ha fatto tanta fatica con quel tenore e lui è bravissimo............figurati cosa succederebbe a me.................
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Dipende cosa intendi per "cacciare un suono da paura"...
In ogni caso il suono lo fa il musicista. Io noto che chi ha un suono in mente può cambiare set up ma tirerà fuori un suono molto simile...
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Il mio Selmer SAII del 1987 suonato da Claudio Fasoli, Luca Donini, Robert Bonisolo, Emanuele Cisi ha un suono fantastico (il loro); nel mio piccolo ieri ho provato un Grassi da €1000 ed il suono mi piaceva (molto simile al mio Selmer). Questo è accaduto anche con alcuni sax sconosciuti che ho provato.
Quindi sono convinto che sax e set up aiutano, ma solo dopo che ci si è esercitati tantissimo su emissione e relativo suono.
Lo studio costa ben poco in euri, molto in impegno; a volte abbiamo la tentazione di credere di poter comprare con il denaro qualcosa che in realtà non ha prezzo. Anche in questo caso però se c'è motivazione e fiducia la fatica diventa qualcosa di secondario che cede il passo alla gioia di sentire un bel suono. E' affascinante il legame che c'è tra il suono e la nostra fisicità ed emotività.
Ho diversi bocchini (solo di ottolink sono 5, e ne ho ceduti altri 3) e suonano tutti in modo diverso, ma la differenza è una goccia nell'oceano rispetto a ciò che cambia con il variare dell'umore e della ispirazione del momento.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
uno strumento buono aiuta.
ciao fra
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Mi ritrovo molto in quello che da scritto marcello...Ieri sera sono andato a sentire il mio maestro che suonava con un noto cantautore Italiano. Ho visto che sul palco aveva il suo muletto (di solito usa un super balanced) un grassi ts 360 che ha da circa 4-5 anni, strumento da non piu' di 700 euro. Praticamente mi e' venuto da piangere nel sentire il suono che riusciva a tirar fuori con tanta naturalezza da quello strumento. Super balanced o grassi quello era il suo suono elegante come sempre, ricco di armonici e con sfumature spettacolari. Allora mi chiedo se effettivamente la maggior parte di noi (me compreso) non dovesse fare un passo indietro rinunciando a voler comprare col denaro quello che solamente con tanto studio e allenamento si puo' ottenere. Sicuramente uno strumento robusto e messo bene a regolazioni aiuta ma non è che per caso negli ultimi anni ci si sta attaccando troppo al discorso "marche blasonate (o modelli blasonati) = sei un bravo musicista" ?
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Se una persona ha una idea di suono ben precisa e se ha la tecnica e i mezzi per ottenere quel suono... sicuramente ha raggiunto un traguardo importante per quella che è la maturità di un "suonatore"... è questa considerazione è da intendersi come relativa, non come assoluta.
il fatto di avere strumenti con caratteristiche simili, sicuramente aiuta a ottenere un timbro simile... parlando di armonici invece la storia cambia radicalmente.
Il Grassi ha un canneggio MOLTO simile a quello di un Mark VI (campana compresa); viene abbastanza naturale pensare che il timbro possa comunque essere simile. Le differenze invece stanno in quello che si sente suonando lo strumento e nella pasta armonica.
Sicuramente con un Selmer moderno non sarebbe riuscito ad ottenere un timbro così simile... e/o (chi lo sa) delle sensazioni simili.
Paradossalmente, la scelta di uno strumento dipende di più dalle sensazioni che uno percepisce quando suona che non esclusivamente dal suono che esce.
Esempio, chi possiede un Mark VI (e tanti che ambiscono a possedere un Mark VI) adorano la sensazione di sentire una intensa vibrazione dello strumento quando suonano... questa vibrazione è completamente indipendente dal suono che esce, è un effetto di come è concepito/realizzato lo strumento.
Io suono con un R&C (che è completamente diverso da qualsiasi altro sax)... ogni volta che suono sento quei medio-bassi che riempiono la stanza (o il palco...) che mi fanno godere!!!
Con nessun altro strumento riesco ad avere la stessa sensazione! :zizizi))
Quindi lo strumento conta non solo per il suono che esce ma anche per le sensazioni che da suonandolo.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Oltre alle caratteristiche intrinseche dello strumento/becco/ancia che influiscono in percentuali a mio parere modeste influisce in massima parte la preparazione poi (dopo parecchio) l'umore, il sentirsi a proprio agio con la strumentazione.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
influisce in massima parte la preparazione poi (dopo parecchio) l'umore, il sentirsi a proprio agio con la strumentazione.
Questo pensiero è da incorniciare perche è assolutissimamente veritirero.
E' come quando uno si compra una Fiat Panda da 8000€ perchè con essa riesce a farci ciò che realmente gli serve e lo stesso vale per uno che si compra un Range Rover da 100.000€; quindi mentalmente ci si ritrova in una condizione di soddisfazione personale!
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
No, non è necessario spendere tremila euro per avere un buon suono, basta l'anima.
in una ZAZ puoi mettere tutta la V-power e l'anima che vuoi, resta sempre una ciofeca! Con questo non voglio dire che bisogna spendere patrimoni per comperare un sax; concordo pero' con chi ha scritto che la "ricerca" investita in uno strumento, che lo renda tecnicamente migliore di altri, vada comunque pagata.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
eh pero' in grassi da 700 euro sinceramente vedo poca ricerca, pero' il suono lo dovevate sentire...alla fine un tubo di ferro è sempre un tubo di ferro e se chiude bene e non si incollano i tamponi alla fine il 70% lo fa chi soffia, davvero secondo me...almeno io fino a sabato ero uno che si faceva mille problemi sul "brand" per suonare bene...pero' se alla fine ci pensiamo 50 anni fa c'erano solo selmer, king e la conn che facevano strumenti professionali. Adesso troviamo strumenti da 700 euro che con l'adeguata perparazione posso regalare emozioni pari a strumenti blasonati e con storia decennale alle spalle. Molto vero è il fatto di creare feeling con lo strumento. Poi se il feeling ce l'hai con 700 euro o 7000 poco importa a questo punto, pero' il mio discorso era per chiarire una volta per tutte e con esempi concreti che la bravura non si compra ma la si guadagna con lo studio. Dopodiche' anche con uno strumento semplice si puo' regalare emozioni spettacolari.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
... i limiti di chi suona vanno confrontati con i limiti dello strumento.
È credibile che possano esserci strumenti economici con meno limiti di strumenti molto più costosi (... il primo che mi viene in mente è il Selmer Serie II)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da ModernBigBand
La domanda iniziale è mal posta perché non considera un elemento che da solo è in grado di stravolgere completamente la risposta, ovvero colui che suona.
Il musicista che sta dietro ad un sax fa la differenza al di là di ogni setup e prescinde anche dai "50 anni" di esperienza, basti vedere i giovani come Alex Han che già a 14 anni erano in grado di "spettinare" anche saxofonisti con maggiore esperienza.
Allo stesso modo, il sax da 3000 e più euro può fornire il proprio valore aggiunto soltanto quando incontra un soggetto in grado di sfruttarlo appieno: lo stesso Han di cui sopra con un pessimo sax (purché suonabile) e un bocchino di plastica sarà sempre e comunque migliore di un qualsiasi "late bloomer" con un sax da 10.000€ e un bocchino da 2000€...per fortuna.
Se escludiamo pertanto il fattore "manico", quello che è davvero importante per ognuno è poter utilizzare un sax buono, robusto e intonato, abbinato ad un buon bocchino che consenta al suonatore di migliorarsi, stop.
Poi ognuno può decidere, avendone la possibilità, di spendere miliardi ma è bene che tenga a mente che il sax e il bocchino da soli non possono nulla se chi soffia non è in grado di utilizzarli a dovere.
Quoto cio che ha detto MBB con l'accezione della mia esperienza personale ...almeno sul soprano, ossia lo strumento conta, sempre secondo la mia esperienza (soprattutto riguardo il taglio del sax) lo strumento ha influito parecchio per quel che riguarda l'intonazione e tutto il resto...detto questo non mi stancherò mai di dire bisogna studiare studiare e ancora studiare
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Of Topic:
X Chopin : se non sbaglio tu vivi a Londra, ho conosciuto un bravissimo musicista che vive li e suona contralto e soprano, è italiano e si chiama Tommaso Starace..lo conosci?
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Io credo che per valutare le differenze di suono significative tra due sax, ci voglia una certa maturità di suono, io sto suonando su due tenori molto diversi, e l'apprezzamento delle differenze posso percepirlo dopo anni di ricerca del mio suono, e in funzione di sfumature o caratteristiche timbriche o di volume, sono però due sax che hanno un'eccellente risposta a tutti i registri, sono intonati e hanno due volumi di suono differenti.
Il mio vecchio grassi non haveva una buona risposta sugli alti, aveva problemi su certe note, e aveva un suono che mi faceva schifo, ma ci ho lavorato molto, finchè, quando ero pronto, ho incontrato prima un'elegante signora un po' agée e poi una bomba sexy, e le ho tenute entrambe, indovinate quali sono rispettivamente. :ghigno:
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da jasbar
Of Topic:
X Chopin : se non sbaglio tu vivi a Londra, ho conosciuto un bravissimo musicista che vive li e suona contralto e soprano, è italiano e si chiama Tommaso Starace..lo conosci?
Mi sono trasferito a Brighton (70 miglia...ossia 140km a sud di Londra) da qualche tempo, detto questo purtroppo non lo conosco, ma i saxofonisti che vivono in UK, italiani e non sono sempre ben accetti per una rimpatriata a chicken, chips e sax
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Chopin, e qui chiudo l'of topic, fatti un giro sul suo sito e ascolta qualche brano, sul soprano è veramente bravo.
Per quel che riguarda il topic dico che lo strumento è si molto importante, avere uno strumento calante, non uniforme su tutto il registro, mezzo afono, è partire comunque male e oltre ai propri personali problemi di emissione, volume, intonazione, attacco delle note e chi più ne ha più ne metta, si devono aggiungere quelli dello strumento e vai a capire (per un principiante) quali sono i suoi difetti rispetto a quelli propri dello strumento. Quindi la cosa più importante secondo me è avere uno strumento a posto, che sia blasonato o meno non importa, ma che sia a posto.
Tutto ovviamente in secondo piano rispetto allo STUDIO
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Alla luce delle varie opinioni allora secondo voi quale sarebbe lo strumento con miglior rapporto qualita'-prezzo-prestazioni attualmente in circolazione? Cioe' voglio dire il grassi ts360 in mani esperte, oltre ad essere uno strumento efficiente ed intonato, regala suoni da paura...esistono secondo voi strumenti ne troppo economici ne troppo costosi che con uno studio adeguato possono rivelarsi una scelta azzeccata o e' solo questione di gusti?
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Volendomi attenere al titolo del topic la mia risposta è: assolutamente si
Recentemente ho provato un tenore Mark VI 91XXX (o 97XXX, non ricordo bene) e nell'immediato riuscivo ad ottenere una sonorità molto più completa e ricca di sfumature rispetto al mio (sempre ottimo) Yamaha 62. Chiaro che con il tempo (ovvero se quel Mark VI fosse mio) suonando e studiando la situazione migliora ed i limiti si spostano sempre più verso l'alto
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da bonnygonfio
.....regala suoni da paura...
In che senso? :yeah!)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Nel senso che se tu non vedevi che suonava con uno strumento da 700 euro avresti pensato ad un mark VI o al super balanced che usa di solito...per quello mi chiedo a questo punto se magari il 70% del suono e' veramente dovuto all'impostazione nel suonare e una piccola percentuale allo strumento (basta che chiuda bene e che abbia una meccanica robusta).
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da bonnygonfio
Ciao Ragazzi, lancio una provocazione. Secondo voi è veramente necessario avere strumenti costosissimi o comunque sopra i 2500 -3000 euro e magari alle spalle 50 anni di onorato servizio per cacciare un suono da paura? Io la mia idea dopo ieri sera me la sono fatta ma sarei curioso di sapere cosa ne pensate...so di scatenare un vespaio ma il forum e' bello anche per questo no? :ghigno:
Ho iniziato con un Grassi che aveva un suono scadente. SOno passato al King Cleveland ed ho trovato un suono di gran lunga migliore e maggiore velocità con le dita. Ora ho un Selmer SAII e siamo a un buon livello anche se per certi versi rimpiango il King (pro e contro per entrambi). Credo che uno bravo riesca a stupire anche con un barattolo, ma non sarà cmq il suo strumento perché si sceglierà uno professionale (il tipo a seconda dei gusti)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Schumi essendo un bravo pilota, se non guidava una ferrari col cavolo che vinceva tutti quei mondiali, a buon intenditor poche parole
Ciao pino
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Bonny considera che la tua valutazione è dovuta al fatto di aver ascoltato il suono del sax amplificato e suonato da un terzo . Per valutare la bontà di un sax l'unico modo è provarlo per capire quale e quanta fatica fai per produrre il suono che desideri in termini di volume timbro intonazione ecc
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da Pino vitale
Schumi essendo un bravo pilota, se non guidava una ferrari col cavolo che vinceva tutti quei mondiali, a buon intenditor poche parole.Ciao pino
Il paragone con la Formula 1 purtroppo non è calzante in quanto sappiamo bene che oggi la macchina è molto più importante del pilota in sé, Schumacher ha fatto quel che ha fatto perché, oltre ad essere un grandissimo pilota, aveva una macchina ottima (non possiamo dire la migliore in assoluto in quanto anche altre monoposto erano competitive) ed è stato in grado di sfruttarla al meglio.
Basti vedere Webber che è sempre stato nelle retrovie e da quando è alla Red Bull è di colpo diventato un "top driver"... Purtroppo negli sport motoristici oggi non è tanto il talento del pilota a fare la differenza quanto la resa del mezzo in dotazione, si gioca sul filo dei millesimi per cui basta avere il "setup" giusto e i risultati arrivano di conseguenza.
Nella pratica saxofonistica avere il "meglio del meglio" può aiutare sicuramente sotto certi punti di vista (es. assenza di problemi meccanici, intonazione perfetta, facilità di emissione, ecc...), ma per arrivare a sfruttare tutto il potenziale di uno strumento "top" è necessario un percorso di crescita personale lungo e faticoso.
Per intenderci, anche il profano sarebbe in grado di arrivare a 300 km/h su un rettilineo con una F1, ma di certo non sarà mai in grado di avvicinarsi anche minimamente al tempo sul giro di un pilota vero...
Volendo continuare l'analogia "motoristica", un pilota professionista (leggasi saxofonista esperto) è in grado di realizzare un tempo sul giro sicuramente degno di nota anche con una vettura non eccelsa (leggasi strumento non "top line"), con una vettura "top" può invece ambire a tempi ancora migliori (ovvero sonorità più strutturate, complesse, ricercate, ecc...). ;)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Come si dice; il manico si vede in curva...
Detto per dire, mi sembra che questa domanda sia insieme banale e inesauribile, in quanto ci sono dei parametri di suono "misurabili" e altri non misurabili, in quanto soggetti alla sensibilità di ognuno.
Allora il suono di un sax può anche essere anche valutato da una macchina, con emissione e controllo del flusso d'aria e della pressione sull'ancia costanti, come questa
http://www.youtube.com/watch?v=OjONQNUU8Fg
si fanno suonare dieci sax differenti alla macchina e con strumenti di precisione si misurano i dati oggettivi del suono che ne esce su tutto il registro; volume, intonazione, ricchezza di armonici, ecc ecc.
Il suono fa schifo, ma le sue caratteristiche sono comparabili da strumento a strumento e non ci piove, anzi dovrebbero farlo, anche se la stessa macchina avrebbe risultati diversi anche su sax della stessa marca e modello.
Dall'altra parte entrano tutte le considerazioni, più altre ancora che sono state espresse qui, e che rientrano nel grande mare delle opinioni personali, la mia la conoscete.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Molte cose scritte sono pienamente condivisibili. Ma non vi sembra che, a parte le cineserie da 200 euro, gli strumenti attuali anche in po' meno blasonati abbiano raggiunto un livello tecnico piu' che sufficiente a garantire sia allo studente medio sia al musicista avanzato una timbrica ed una robustezza adeguata alle proprie esigenze? Non e' che molta gente si ferma solo a leggere cosa e' scritto sulla campana senza valutare in modo piu' approfondito le qualita' dello strumento, a prescindere dal nome o dal suo prezzo esposto in negozio (che molte volte è stra-gonfiato) ?
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Secondo il mio parere assolutamente NO Bonny, solo uno stupido si ferma a comprare un sax solo per il nome,l'esempio pratico è nel mio Selmer, pagato sicuramente una follia, ma avendone provati tre o quattro dello stesso livello e dello stesso prezzo (la differenza dei modelli provati, su per giu era di 100 euro) la differenza (ovviamente secondo il mio orecchio eil mio gusto) c'è.
La blasonatura (ovviamente anche questa affermazione è opinabile) non viene data così per gioco
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da bonnygonfio
... gli strumenti attuali anche in po' meno blasonati abbiano raggiunto un livello tecnico più che sufficiente a garantire sia allo studente medio sia al musicista avanzato una timbrica ed una robustezza adeguata alle proprie esigenze?
Mi pare ovvio, no!? :D-:
Comunque dipende anche dai limiti dello strumento.
Alcuni strumenti economici hanno meno "limiti" di alcuni strumenti "costosi"... ovviamente bisogna andare nello specifico.
Citazione:
Originariamente Scritto da bonnygonfio
Non e' che molta gente si ferma solo a leggere cosa e' scritto sulla campana senza valutare in modo piu' approfondito le qualita' dello strumento, a prescindere dal nome o dal suo prezzo esposto in negozio (che molte volte è stra-gonfiato) ?
Questo dipende dal limite della persona e da quanto è influenzabile psicologicamente nel valutare certi aspetti.
@Chopin75... e se avessi trovato un soprano Serie II "usato" che suona meglio del tuo soprano Serie II "nuovo"?
La cosa più evidente sarebbe stato il prezzo... un Serie II "usato" lo paghi metà di un Serie II "nuovo".
Le variabili sono molte e dipendono spesso troppo dal suono che si vuole ottenere... se consideriamo solo aspetti oggettivi, le cose spesso si ribaltano.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
No, non penso lo strumento sia cosi' importante...
Sto usando diversi sassofoni di diverse marche, livello, provenienza, moderni e vintage (sto cercando il mio setup) - e l'idea che mi son fatto e' che anche i piu' cheap moderni (anche quelli cinesi) danno una performance accettabilissima e penso che le nuove generazioni di sassofonisti sono molto fortunati ad avere la possibilita' di aquistare sax di qualita' che 20 anni fa sarebbero costati almeno il doppio.
Una delle cose piu' stupide che capitano (troppo spesso) e' di vedere beginners che spendono €€€€ per un Selmer che poi rivenderanno a meta' prezzo dopo sei mesi perche' perdono interesse...tra l'altro un principiante non ha l'acutezza di apprezzare le differenze di un Selmer da un Roy Benson (per esempio).
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
non ho letto tutta la discussione comunque la mia idea sulla domanda del topic è:
- lo strumento fa differenza
- tuttavia bisogna avere l'onestà di auto-valutare le proprie capacità
- se l'auto-valutazione non supera il livello "amatoriale" la mia conclusione è che avere un sax nobile è un vezzo anche se certamente può semplificare la vita per certi versi
- a questo punto uno deve fare i suoi conti e pesare pro e contro. Solo per fare un esempio, un fattore da mettere in conto potrebbe essere "il maggiore esborso economico compensa la maggiore soddisfazione?"
io sono arrivato alla conclusione che avere un R1 Jazz non mi serve. Infatti il tempo di fare le foto e lo metterò in vendita.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
OT: gli R&C sono strumenti particolari... non sono immediati e non sono semplici da gestire.
Se il livello non è adeguatamente alto, strumenti con canneggio così largo possono creare difficoltà, non indifferenti.
Poi ovviamente... è una questione di impostazione: ci sono anche tanti professionisti che con gli R&C non riescono a suonare con facilità e agilità.
Ci sono dei limiti che alle volte sono indipendenti dal livello tecnico complessivo.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
un principiante non ha l'acutezza di apprezzare le differenze di un Selmer da un Roy Benson (per esempio).
In effetti se fosse sordo, cieco e privo di recettori tattili potrebbe non accorgersi delle differenze.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Non esageriamo.. io ad esempio a volte non APPREZZO (non NON PERCEPISCO.. NON SONO IL GRADO DI APPREZZARE) certe caratteristiche che strumenti molto molto molto più blasonati del mio hanno.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
beh tra il mio primo tenore YTS 475 che ho avuto e l'attuale Selmer SAII la differenza c'è eccome! che poi Selmer SAII costi il doppio di YTS475 è molto discutibile ma come sapete ad un certo punto subentra la curiosità e allora ciao :smile:
per le mie capacità lo YTS 475 poteva benissimo andare avanti per anni ma questo è un altro discorso! però è sempre di attualità l'assunto che il 70% lo fa il suonatore...certo che se parti con uno strumento sfigato, non voglio assolutamente dire da 4soldi, il percorso poi diventa a ostacoli.
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Se posso dire la mia, io ho due selmer e uno yamaha, proprio il contralto che uso più spesso; mi è venuta voglia di farmi un selmer vintage per togliermi una voglia; ho uin amatore che ripara e tampona anche, il quale avendomi preso in simpatia, mi ha fatto provare di tutto e di più, non solo contralti. in particolare ho provato due MK VI, bellissimi, praticamente nuovi, ma (scusate la "bestemmia") mi hanno deluso in maniera totale, ma totale, in quanto a suono, emissione, dinamica. MI è piaciuto assolutamente di più un alto Mark VII che aveva un suono infinitamente più elegante rispetto ai MK VI. magari erano strumenti troppo nuovi, non sfogati. Ho provato un Keilwerth vintage (che mi è piaciuto molto!), yanagisawa ( sia un A902 che un A992, meccanica fantastica ma suono non entusiasmante - anche qui ho preferito il 902 )... sarà abitudine, sarà giustamente quello che uno si aspetta, sarà che il mio yamahino si sia ingelosito :P, sarà che ognuno costruisce il suo suono su quello strumento ...., ma li ha bastonati tutti. Ecco, i paragoni non sono mai stati con strumenti di bassissima levatura, ma stando alle caratteristiche generali, uno yamaha YAS 32 non dovrebbe quasi essere paragonabile con due selmer, e altri ancora.. eppure... ( a proposito: reputo lo jupiter un ottimo strumento, per il prezzo che ha poi...)
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Re: Ma lo strumento è davvero cosi' importante?...
Sentito Nous?
Apparentemente certi beginners non apprezzano i Selmer! chiamarli ciechi o sordi e' un insulto che non ci voleva - certi sassofonisti "avanzati" sono cosi' egocentrici da non capire o non avere l'immaginazione di mettersi nelle scarpe altrui (sarebbe scendere uno scalino di troppo dal loro piedestallo).