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Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire sax
Sono ormai svariate volte che mi e' capitato di restaurare a nuovo i vari Grassi di varie epoche dai tenori ai contralti ai soprani, pensavo dopo aver gia' plaudito le doti dei Professional 2000 "ma sempre con quell' alea di plagio del Selmer per la quale ci furono diatribe legali". oggi concludo la slaccatura ed il restauro di un alto e tenore attorno alla serie 33.000 e devo constatare che forse la Grassi non aveva gran necessita' se nn per scopi commerciali di emulare esteticamente e meccanicamente i progetti selmer in quanto gli esemplari che ho a disposizione hanno altrettante peculiarita' timbriche e sonore, il tenore forse perde un po' in pesantezza meccanica, di azione proprio, il contralto piu' raccolto pate meno questa sensazione, pero' per entrambi un progetto meccanico tra i conn e i Selmer con personalizzazioni anche geniali, il tutto di una robustezza da riferimento. Il suono a mio avviso e' portentoso per entrambi con una leggera preferenza per l' alto... per chi volesse un alto assolutamente professionale potrebbe tranquillamente comprare uno di questi sax che si trovano spesso negli annunci a due lire , anche se poi dovesse spenderci su i 300 euro per rifarlo, tanto sarebbe un ottimo affare comunque, peccato non conosco la storia ma ripeto, quella gente sapeva costruire sax di alta qualita' e credo che da esterofili quali siamo abbiamo tacciato per anni il marchio come di strumenti esclusivamente da banda " non sono assolutamente d' accordo"..
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Re: IDA MARIA GRASSI tanto di cappello sapevano costruire
Però non capisco questa rincorsa alla slaccatura, perchè non lasciare il sax così come si trova nelle sue condizioni originali?
Capisco che per molti le prestazioni migliorano, però un sax nelle sue condizioni originali lo preferisco.
Comunque, concordo con te Lord, quei pochi tenori che ho provato avevano un loro perchè, volevo chiederti,
i chiver dei professional erano soffiati come quelli moderni oppure saldati come i cosiddetti vintage?
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Re: IDA MARIA GRASSI tanto di cappello sapevano costruire
Be' la slaccatura ha un senso solo quando il sax sta' nella fase che e' talmente brutto che nn si guarda tipo quando ha la laccatura al 60/70 % poi superata quella fase puo' essere nuovamente piacevole ma servono altri 20 anni di uso, quindi per anticipare i tempi si va di slaccatura, per quanto riguarda i chiver nn so' dirti con precisione ma alla vista vedo che sui selmer vecchi la saldatura e' sempre visibile all' interno, qua ho un grassi primi anni 90 e nn riesco a vedere la saldatura ma sai negli anni 90 gia' c'erano saldatrici di tutto rispetto quindi e' possibile che nn sia visibile
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Concordo a pieno la considerazione sui Grassi. Più passa il tempo, più mi accorgo di avere tra le mani degli strumenti eccezionali e anche la mia passione per i Conn sto notando che sta per essere surclassata dall'estrema versatilità di questi strumenti. Ora la mia ricerca di sax è chiusa all'interno di questa marca. Tra poco dovrò andare a provare un contralto Professional 2000 per l'eventuale sostituzione del mio attuale Professional. Non so cosa ne dedurrò dalla prova, ma sicuramente cercherò di prendere la scelta migliore dato che l'attuale lo considero molto valido! Alla facciazza di quelli che lo considerano fascia intermedia.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
io ho iniziato con un Grassi professional tenore comprato per 600000lire nell'82...se ci ripenso con il senno di poi
in effetti era un buon strumento anche se allora non me ne rendevo conto...quindi avevo in mano roba buona!
Ma il professional com'era e com'è considerato,professionale o intermedio?
Per quanto riguarda il mio prestige devo ammettere che è un ottimo strumento...anche se ultimamente ho
provato uno Yaga e l'ho trovato stratosferico!
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Lordsax...tra l'altro il mio prestige avrebbe bisogno di una controllatina..
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
ho un tenore grassi professional del '77 (in questi giorni dall'ottimo docsax per una messa a punto), acquistato inizialmente come muletto del selmer (che ho poi venduto), e sono due anni che vi dico come suona ( e l'avete pure sentito)...il timbro pieno, caldo ma non eccessivamente vintage, a metà strada tra un vecchio vintage e un selmer anni '70/80, non sfigura per niente davanti a sax molto più costosi e blasonati...ma non molti ci credono, finchè non lo sentono dal vero...è pur vero che la meccanica è pesante sui bassi e per niente paragonabile ai selmer e ai sax di concezione moderna...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da Albysax
io ho iniziato con un Grassi professional tenore comprato per 600000lire nell'82...
Era usato?
*****, il mio Prof 2000 nell'89 è costato la bellezza di 1milione 600mila lire :???:
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ho due Professional 2000 e confermo essere buoni strumenti.
Ecco il soprano http://www.youtube.com/watch?v=bn3XtrbwBnE , gran volume (gli altri sono amplificati).
In quel video mentre suono mi esibisco anche nel famoso "ballo dell'orso", hahaha!!
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Anch'io ho iniziato con un tenore Professional 2000 datomi in comodato d'uso e pur essendo tenuto davvero in pessime condizioni, suonava molto bene, niente da dire. Avevo anche un soprano 'Concertino' (che da quanto ho capito era il modello base dei grassi dell'epoca), il suono era carino ma non altrettanto l'intonazione. Anche secondo me i Grassi sono strumenti sottovalutati, bel suono scuretto e buona corposità.... insomma, possiamo dire che c'è di meglio o sono strumenti intermedi bla bla bla e gne gne gne ma sono sax che comunque danno belle soddisfazioni!
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
... il mio Prof 2000 nell'89 è costato la bellezza di 1milione 600mila lire
no no...nuovo!...lo comprai dal mitico Pacini a san Giovanni valdarno,la custodia verde militare con stampato il logo nel coperchio!!...che tempi! :smile:
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Tranquillo Tommy...sono annate diverse e modelli diversi. Certo, il divario è molto, ma non eccessivo se pensi che il mio Grassi Leader (fascia da studio) l'ho pagato 1.600.000 nel 1996.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da Albysax
... il mio Prof 2000 nell'89 è costato la bellezza di 1milione 600mila lire
anch'io l'ho pagato così nell'89!!!! :sad:
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
il mio il fa# acuto non l'aveva...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Il mio verso la fine del 1990 costò Lit. 1.000.000 (di seconda mano); gli sono molto affezionato!
Bello strumento. Aspetto che il mercato lo apprezzi e poi... continuo a tenermelo (per vedere l'effetto che fa possedere uno strumento di valore anche commerciale!)
Ma secondo voi, esperti "Grassisti" qual è il becco che potrebbe stargli meglio per esaltare il suo suono caldo?
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Secondo me un soloist style.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
Secondo me un soloist style.
Grazie re minore, lo cercherò appena potrò. E in alternativa al Selmer?
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
secondo me l'ottolink è il più adatto, semplice e diretto, anche se è una questione personale
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
ah, se avessi tenuto il mio vecchio Grassi con il quale ho iniziato a suonare nel '79 ......
Pero' l'ho venduto nel 1984 per comprare il mio Serie I e quindi va bene cosi'
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
secondo me l'ottolink è il più adatto, semplice e diretto, anche se è una questione personale
Vero, anche un buon OttoLink TE potrebbe essere un'ottima scelta.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Confermo,io oltre al Selmer Mark VII alto ho pure,da qualche tempo,anche un vecchio alto Grassi,e suona benone sia con l'Ottolink Tone Edge che con il Selmer Soloist reissue (ispirato ai vecchi Long Shank) questo é il mio caso;poi,logicamente,tutto va secondo i gusti personali...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
I sax Grassi erano usati nelle orchestre di Liscio e venivano suonati con i Colletto. Poi quando si aveva la disponibilità si faceva il salto ai Selmer.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Verissimo!!! :bravo: Colgo l'occasione x ripetere una cosa:provate ad andare a chiedere ad anziani musicisti di banda o di orchestrine se hanno ancora dei vecchi bocchini Colletto "dimenticati" da qualche parte;o in vecchi cassetti,o in vecchie custodie di sax,magari insieme a qualche splendido vecchio strumento...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
La serie grassi professional 2000, produzione fine anni 80 è una serie professionale giusto? non da studio vero?
Sto per prendere un soprano grassi professional 2000 e sono molto curioso di provarlo...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
La serie grassi professional 2000, produzione fine anni 80 è una serie professionale giusto?
si dice di no, a quanto pare l'unica serie professionale è la Prestige...ma spesso i professional sono strumenti ottimi...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Beh dany il professional è quello che usi anche tu giusto?? Cavoli avere il tuo sound con un sax "non professionale" non è poco!! :D
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
L'unico sax pro della Grassi è il modello Prestige, io 30 anni fa ne ho avuto uno, un Prestige placcato oro 24 Kt, ed era un'ottimo strumento. Unico problema la laccatura, che non era il massimo, si è rovinata nel giro di un paio di anni ..... E' stato il mio primo sax professionale .....Tutto il resto della produzione Grassi era rivolto ad un mercato di studenti e bande, ciò non toglie che si possa beccare un professional 2000 buono, ma a parte i Prestige, tutti gli altri modelli, non sono strumenti professiali, e se qualcuno dice il contrario, sappaiate che non è così !!!
Zeppelini !!!! non buttare soldi su soprani da banda .... risparmia e compra qualcosa di decente, col soprano, non si gioca ...... ;)
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
A me sembra che a fine anni '80-inizio '90 la serie da studio della Grassi era la Leader,poi veniva la serie Professional 2000,ossia l' "intermedia" quindi la serie Prestige,che era appunto la serie top of the line...io però dico che quel soprano Pro.2000 il nostro Matteo può prenderlo tranquillamente,da un messaggio che ho letto nel mercatino credo di capire di chi é questo Grassi...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da gene
Zeppelini !!!! non buttare soldi su soprani da banda .... risparmia e compra qualcosa di decente, col soprano, non si gioca ...... ;)
Caro gene...molto meglio il soprano Grassi,piuttosto che quel "cinesino" che aveva prima...senza offesa per i suoi 2 precedenti proprietari,ed anche per chi ce l'ha adesso...almeno quel Grassi é ancora italiano;provando vari bocchini ed ance,oltre che curando bene l'impostazione dell' imboccatura,vedrai che Matteo riuscirà senz'altro a suonarlo ben intonato...! :saputello
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Infatto gil penso di prenderlo da fabolus80.. mi ha mandato parecchi video in cui lui lo suona ed è veramente intonato... poi non penso che si possa paragonare un professional 2000 con un cinese... o cose simili.. io avevo un grassi soprano curvo moderno e come intonazione non era un gran chè.. poi su certe note mi sembrava duretto e poco sfogato... penso che questo soprano che forse prenderò sia un altra storia.. o no?
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ieri leggiucchiando qua e la su un altro forum sono venuto a conoscenza di un giovane sassofonista israeliano che suona su un tenore Grassi.
Ecco, per chi legge queste discussioni cercando di capire se un vecchio Grassi può suonare decentemente, si ascolti Eli Degibri
http://www.youtube.com/watch?v=U5R0-K-KcpU
Questo non significa che tutti i Grassi siano dei campioni, ma che quello buono si può trovare. Poi sappiamo che lo strumento non fa il musicista.
Il suo sassofono non è un prof 2000 ... potrebbe essere un Professional se non un modello più vecchio ancora: su wikipedia, oltre a una breve presentazione del musicista c'è un'immagine dove si vede che la vite del letturino è in una posizione diversa rispetto a quella dei prof 2000.
Eccola qua http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... egibri.jpg
Aggiungo: l'è un Grassi di sicuro http://a4.l3-images.myspacecdn.com/imag ... 20d6/l.jpg
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ciao, ragazzi mi avete fatto venire il dubbio, io non molto tempo fa', ho venduto il mio yas 25 per 450 euro, è con gli stessi soldi ho preso un professional 2000, non è che è un tarocco? anche nel mio manca il fa diesis acuto. Ciao Pino
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ciao pino. Non ti preoccupare. Niente taroccature. E' tutto normalissimo. ;)
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Grazie Caro, allora credo daver fatto un'affare Ciao
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
come scritto in altro argomento, nel mio Grassi non c'è scritto nessun nome di modello, secondo gli esperti, se ci sono, è davvero un profesisonal come mi era stato detto all'acquisto oppure qualcos'altro?? l'anello è attaccato alla campana in modo "antico", come detto da alessio sul sito
detto questo, ha un suono meraviglioso
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Il tuo Dany dovrebbe essere della stessa produzione del mio alto, quindi un Professional del '77. ;)
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
come fai a saperlo se non c'è scritto nulla???
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ragazzi, non vorrei considerarmi esperto, ma se non c'e' scritto "Professional" allora "Professional" non e'!
Cosa cambia? A vedere un Professional (o vecchi Prestige) e uno "standard" uno a fianco all'altro, meccanicamente sono identici. Sarebbe interessante sapere se ci sono differenze di canneggio o altre dimensioni o migliorie tecniche troppo difficili da chiarire semplicemente tramite foto.
Come ho gia detto altre volte, ogni modello va provato e va valutato a se stante.
Secondo me, essendo i Grassi considerati di poco pregio, la maggior parte di quelli in circolazione (sto generalizzando molto, quindi niente sassate per favore!) non sono stati mantenuti a dovere e questo e' a scapito della resa del sax (ovviamente!). In altre parole, spendere 3/400 euro per ritamponare e sistemare un Selmer/Conn/Buescher d'annata sono considerati un buon investimento, lo stesso non si puo' dire di un Grassi (o altre marche meno valutate come: Bundy, Vito, Pan American, ecc.) strettamente per il loro basso valore di rivendita.
Tra l'altro Danyart: complimenti, ho visto i tuoi video su youtube, grande suono!
Ciao,
M.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
io ci ho speso 450 per acquistarlo e più o meno altrettanti qualche tempo dopo per metterlo apposto, ma non sono pentito, perchè suona bene, anzi, gli farò fare qualche altro lavoretto di customizzazione...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Possiedo un Grassi "Jazz line", serie vintage con con rivetti in ceramica sui cuscinetti e tasti in vera madreperla... per me è un secondo strumento ma devo dire che sembra di star a suonare un Super Action II. L'intonazione è molto buona e il suono molto scuro...
Qualcuno sa se possono essere fatte migliorie? cambiare i cuscinetti... oppure settarlo in maniera particolare... etc
Grazie
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da skatt
Possiedo un Grassi "Jazz line", serie vintage con con rivetti in ceramica sui cuscinetti e tasti in vera madreperla... per me è un secondo strumento ma devo dire che sembra di star a suonare un Super Action II. L'intonazione è molto buona e il suono molto scuro...
Qualcuno sa se possono essere fatte migliorie? cambiare i cuscinetti... oppure settarlo in maniera particolare... etc
Grazie
Mi sa che il tuo strumento non c'entra nulla con quelli "vecchi"Made in Italy,dei quali parliamo in questo topic...il tuo é sicuramente uno dei nuovi Grassi fatti a Taiwan oppure,ahimé,in Cina
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Post Scriptum:per tutti coloro che mi hanno "aggredito"per avere criticato duramente e negativamente le produzioni cinesi(vedi Danyart)se proprio vi piacciono gli strumenti "ChingChungChang",siete liberissimi di comprarli,non posso certo impedirvelo;però é già successo che dei giovani principianti,trovatisi a mal partito con alcune simili baracche,hanno lasciato perdere lo studio del sax perché scoraggiati dalla fatica fatta per fargli emettere delle note;per tornare in topic,per me i vecchi Grassi italiani sono migliori(sia come suono che come look) dei nuovi "top of the line" Taiwanesi;so che in qualche negozio se ne trovano ancora di nuovi di pacca(rimanenze di magazzino,invenduti da chissà quanto tempo,come abbiamo già detto)che sarebbero da non lasciarsi scappare...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
OT: hai mai provato un Grassi "nuovo"? Se sì, che modello? Se sì, lo strumento era in condizioni tecniche ottimali o no (vedi sfiatamenti vari)?
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Post Scriptum:per tutti coloro che mi hanno "aggredito"per avere criticato duramente e negativamente le produzioni cinesi(vedi Danyart)se proprio vi piacciono gli strumenti "ChingChungChang"
poi non ho ragione...
a me piacciono molto i vecchi, visto che ne suono io, ma non mi permetterei mai di parlare così di 1 miliardo e mezzo di persone, perchè non sono razzista, tutto qui...a te piacerebbe che chiamassero le cose fatte in italia toto riina graziano mesina e provenzano spa??
fa come vuoi, io non riuscirei ad aggredire nemmeno le zanzare che mi pungono costantemente (anche se vorrei)
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
OT: hai mai provato un Grassi "nuovo"? Se sì, che modello? Se sì, lo strumento era in condizioni tecniche ottimali o no (vedi sfiatamenti vari)?
No,e sinceramente non mi interessano...come ho scritto poco dopo,se a qualcuno di voi piacciono,potete prenderli...ma non hanno certo il fascino,il carisma,il valore intrinseco e forse nemmeno il suono degli strumenti francesi o americani,per me questo mio pensiero vale anche per Yamaha Custom o Yanagisawa di quelli carissimi...citando Cocciante...questi ultimi sono sax "belli senz'anima"...
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
OT: visto che hai specificato... mi pare che le argomentazioni che fornisci nel suggerire di non comprare questi Grassi "fatti a Taiwan oppure,ahimé,in Cina" siano oltremodo sterili.
... sono ancora di più sterili nel momento in cui persone che possiedono sia questi Grassi "fatti a Taiwan oppure,ahimé,in Cina" sia strumenti più blasonati li considerano come buoni:
Citazione:
Originariamente Scritto da skatt
... per me è un secondo strumento ma devo dire che sembra di star a suonare un Super Action II. L'intonazione è molto buona e il suono molto scuro...
Se non vuoi comprare uno Grassi "moderno" perchè non è fatto in Europa è una tua scelta che come hai espresso non è basata su questioni tecniche o prove oggettive (che non vuoi nemmeno fare) ma è basata su pregiudizi personali tuoi.
L'importante è non far passare opinioni personali (più o meno sensate) per fatti reali perchè c'è gente nel forum che non è in grado di fare distinzione tra le due cose.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Ora spero di essere più chiaro nel concetto: non é il caso di essere razzista,dico semplicemente che,se avessi altri soldi da spendere per un altro sax,vorrei spendere senza dubbio una "bella cifra"per poter avere uno strumento di alto valore,non pochi soldi per un sax cinese...io sono fatto così;se potessi,investirei in strumenti musicali eccezionali,non in strumenti "da studio"che perdono velocemente di valore...detto questo,anch'io ho un vecchio alto Grassi(forse fine anni '70)senza Fa# acuto,secondo me con un grande suono ed un grande fascino,anche a livello estetico(fascino che gli orientali,almeno secondo i miei gusti,non hanno);e poi ho sempre il mio alto Selmer Mark VII,e sono gli unici 2 sax che ho
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
io do la mia esperienza personale. Ho cominciato a suonare nel 1978 o '79 (e' passato tanto tempo non ricordo esattamente) proprio con un tenore Grassi acquistato nuovo e l'ho tenuto 4/5 anni prima di prendere il mio Serie I. Come sapete oggi possiedo anche un nuovo Grassi jazzy line di quelli fatti in oriente. Devo dire che le ottime impressioni avute nel '78 con lo strumento italiano le mantengo anche ora con il nuovo anche se sono ovviamente strumenti diversi, nel senso che mantengo i positivi giudizi su entrambe gli strumenti. Credo che il marchio abbia mantenuto anche negli strumenti nuovi, una buona qualita' soprattutto nel timbro sonoro e nella robustezza delle meccaniche costruttive. Il marchio, finita l'epopea itliana, avrebbe potuto finire li o svilirsi sino a livello dei peggiori del settore uniformandosi ad un basso standard qualitativo che caratterizza la maggioranza degli strumenti a basso prezzo ed invece a mio parere rimane su un livello piu' che accettabile ed anzi lo ritengo un marchio con modelli professionali a tutti gli effetti con un rapporto qualita' prezzo ottimo. Poi e' chiaro che in giro ci sono marchi migliori e piu' blasonati, ma con costi decisamente piu' elevati.
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Re: Ida Maria Grassi, tanto di cappello: sapevano costruire
Salve a tutti, visto che si parla di sax Grassi, volevo sottoporre la vostra attenzione ad un sax baritono, Grassi per l'appunto, che possiedo.
Sotto alla matricola Italy: 17.xxx c/70 c'è anche scritto U.S.A. 358.xx.
Qualcuno sa darmi delucidazioni in merito?
Grazie