http://www.youtube.com/watch?v=OeatWHC3 ... re=related
Che tenore eh??? :D
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http://www.youtube.com/watch?v=OeatWHC3 ... re=related
Che tenore eh??? :D
Non saprei ma mi sembra tanto fragile a livello di meccanica :roll:
Quello sicuro... Guarda il portavoce come è strano!
Però che suono cavoli...
E' un "normale" prototipo in cui si ricercano nuove soluzioni.
il suono mi sembra terribile, ma credo dipenda da lui =)
non ti piace il suono koko? a me parecchio invece..
Praticamente ha realizzato un prototipo dove ogni singola chiave sposta di mezzo tono la nota, di fatto mi pare di capire abbia razionalizzato le posizioni dello strumento.
Sembrerebbe proprio così, il suono non mi sembra un granchè.
Non volgio pensare alpovero riparatre che si trova a fare dlle regolazioni! Ci vuole una mappa delle chiavi per capire tutti i rimandi :lol:
Pero' e' bello!
Sarà che forse siamo abituati ai sax normali, ma questo mi sembra abbastanza difficile da suonare :mha!(
...dovresti provarlo Fede!... :lol: ... scherzo... credo che col MarK VI tu abbia raggiunto la pace dei sensi... :bravo:
:lol:
a me questi sax che sembrano claroni nel suono lasciano un po' perplesso :-) C' vintage e vintage. Questo mi sa di roba vecchia più che altroCitazione:
Originariamente Scritto da Zeppellini Matteo
esatto jason , è un sax costruito con criterio cromatico!
E' interessante a livello costruttivo , ma avendo altre posizioni bisognerebbe ristudiare tutto il sax da capo...OUCH!
Pensa ad un sax con la tastiera di un piano e non dovrebbe essere difficile.Citazione:
Originariamente Scritto da bb
Il sistema Bohem e' "lunatico" ed ha tante limitazioni - certe chiavi/scale sono piu' difficili da suonare - per non parlare delle combinazioni di fingering necessarie per suonare certe note...
Tastieristi e chitarristi penserebbero che noi sassofonisti siamo mezzo masochisti a perdere cosi' tanto tempo memorizzando il sistema Bohem...persino la tromba e' piu' logica e lineare del sax!
Ma un sax con la tastiera di un piano non sarebbe un sax.......certe chiavi/scale sono più difficili da suonare se non le si studia Che dovrebbero dire i clarinettisti allora dove con il portavoce non hanno "l'ottava" ma note completamente diverse? Eppure, i concerti per clarinetto (anche quelli "semplici" e conosciuti) sono stati imparati a memoria e suonati da tutti gli studenti diplomatisi ed il clarinetto è zeppo di virtuosi dello strumento.
Bah! Intravedo una battaglia tra conformisti ed innovativi...
Il sax, lungo la sua esistenza si e' evoluto e continua a cambiare - chissa' probabilmente in un distante futuro il sax "cromatico" prendera' il sopravvento. Se non costasse troppo, il Sax del signor Smith lo comprerei subito.
Per quanto mi riguarda la musica e' la ragione per cui ho iniziato a suonare il sax non lo strumento di per se' - mi piace il suono del sax non il modo di suonarlo.
E' evidente che ci sono certe limitazioni nel sistema Bohem che detraggono dalla musicalita'.
Gli strumenti di Jim Schmidt sono sicuramente degli interessantissimi esercizi ingegneristici e tecnologici.
Sull'utilità pratica di un tale sistema di posizioni... beh, si può discutere. Io non vedo tutta questa grande utilità e soprattutto praticità nell'utilizzare tale sistema. :mha...:
Il paragone con la tastiera non tiene: è vero che la tastiera è un sistema lineare andando da sinsitra a destra l'altezza delle note cresce a step di semitoni. È anche vero però che su una tastiera per ottenere una nota basta premere un solo tasto... e quella nota si ottiene solo e soltanto con quel tasto.
Sul sax la maggior parte del note, è ottenuta chiudendo una combinazione di tasti.
Scusa se dubito...ma il sax del signor Smith l'hai gia' provato? Se si' ritieniti fortunato (tu sei uno dei pochi) - altrimenti potresti giudicare senza fatti alla mano (letteralmente) = PREGIUDIZIO.
Riguardo la praticita': mi sembra che sia proprio il punto forte del nuovo sax - il fatto che si devono premere piu' di un tasto per ottenere la nota (diversamente dal piano) non detrae una certa logicita' e linearita' che manca nel sistema Bohem...la struttura musicale e' lineare e logica...quasi matematica.
Archimede e Pitagora sono associati alla musica cosi' come alla matematica - non e' un caso...
Il sistema Bohem invece e' un giribizzo dovuto alle limitazioni tecnologiche del momento - alla fine siamo noi musicisti (e sassofonisti) che decideremo...
Ah, io me ne chiamo fuori immediatamente. Le lascio volentieri ai guerrieri le battaglie. :D Preferisco andare a votare e poi mettermi a suonare il sax con il suo orrendo e ghiribizzoso © sistema Boehm.Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Già di per sè il sistema temperato non è un sistema lineare, ma è frutto di una serie geometrica.
Il pregiudizio non sempre è un male, mi sembra difficile dimostrare il contrario.
... e qui non si tratta di pregiudizio, ma di senso pratico.
Il sistema Boehm è frutto del "senso pratico", il sistema di Jim Schmidt non è frutto del "senso pratico": dai un'occhiata alle posizioni e soprattutto alla maggior parte dei brani suonabili con un sax.
Mi chiamo fuori anche io da estremismi "avanguardistici"... :zizizi))
Il pregiudizio e' COMODO (semmai)...perche' ci da' la scusa di non analizzare dove fa male - in questo caso le nostre fondamenta sono attaccate da una novita' sconosciuta.
Un attacco al sistema bohem fa male perche' noi sassofonisti abbiamo speso anni e decenni con esso...e' associato al sax ed altri legni ma questo non vuol dire che sara' sempre cosi'.
Il sistema Boehm frutto di senso pratico?! Forse per uno che costruisce sassofoni ma non per un musicista - confronta un piano o una chitarra contro un sax - chi sono i piu' intuitivi? o pratici?
E poi...guarda io provoco... ;)
Non sono ne' un estremista avanguardista ne' rinunciero' a suonare i miei saxes (tutti appesantiti dal sistema Bohem) :saxxxx))) pero' non mi chiudero' a riccio :\\: quando sento che ci sono alternative.
diciamo che per discutere seriamente su quale dei due sistemi sia preferibile, bisognerebbe provarli ed approfondirli entrambi, vedere i pro e i contro, suonare per un bel po con entrambi ....però oggi non c'ho voglia e mi faccio una birra!!! :)
Giusta osservazione...Citazione:
Originariamente Scritto da red
Comunque ci sono certe tendenze o stimoli indirizzati a trasferire l'intuitivita' e semplicita' del modo di suonare certi strumenti come il piano e la chitarra su altri strumenti come il sax e non viceversa.
Per quanto ne so io, nessuno sta studiando il modo di portare il metodo Bohem sul piano...infatti sembrerebbe una idea pazzesca.
Forse nessuno ci sta pensando per il semplice fatto che il piano non è un sax? :D
Altrettanto pazzesco è pensare di trasferire un "sistema" nato per le corde su un aerofono. A questo punto visto che soffiare è certamente più complicato che pigiare....perchè non sostituire l'imboccatura con tutta una serie di aste e rinvii collegati ad un compressore?
Forse non ti stai rendendo conto che stai offendendo il professor Schmidt che sta spendendo tante energie e denaro per una idea che sembra funzionare. Ho ascoltato la sua intervista e non mi sembra "pazzo" (tra l'altro non e' il solo a criticare il sistema Boehm).
Invece ci sono molti illusi romantici nostalgici che lasciano la loro razionalita' nel cassetto quando arrivano novita' interessanti...
Suonami col sax una scala blues di FA altrettanto velocemente quanto una scala di SOL...anche dopo tanti anni di pratica la scala di SOL e' sempre molto piu' facile dell'altra - questo divario fra diverse chiavi e' molto meno evidente con un piano o una chitarra.
Tra l'altro non c'e' modo di compensare le limitazioni impose dal sistema Bohem...
Questo esempio dovrebbe chiarire il concetto:
Prendiamo gli esempi delle 2 scale blues che ho gia' accennato. Un sassofonista dovra' spendere 90% del tempo per la scala FA blues e 10% su quella di SOL - questo per compensare il divario "tecnico/ergonomico" tra le due...supponiamo anche che a questo punto il sassofonista in questione possa effettivamente dire di non provare alcuna differenza tra le due scale (ne dubito).
Pero' subentrerebbe un'altra variante molto importante....quel 90% speso sulla scala FA blues e' stato determinante anche per l'orecchio (non solo la destrezza manuale) - quindi il peso tra le due chiavi blues e' sbilanciato - (non per motivi ergonomici ma per esposizione sonora).
C'e' poco da fare...il sistema Boehm impone molte limitazioni che poco o nulla hanno a che fare con la musica...in un certo senso il sistema Bohem e' una remora anti musicale.
La musica dovrebbe essere libera da queste imposizioni...
ORRENDO !
Permettetemi una considerazione più da meccanico che da musicista, in questi strumenti io ci vedo solo possibili migliorie sia funzionali che ergonomiche e se prodotti industrialmente arriverebbero a costare meno degli strumenti attuali, potenzialmente anche l'intonazione dovrebbe risultare migliore,
La diteggiatura di Schmidt non è brevettata e se non ho capito male i prototipi sono in giro da almeno 8 anni, se fossero stati messi in mano da Selmer o Yamaha a qualche mostro sacro oggi la maggior parte di noi ci starebbe facendo un pensierino :slurp:
Il vero problema è che per fare utilizzare il sistema cromatico ai saxofonisti, flautisti ecc. ci sarebbero i problemi che ci sono a togliere pollici e libbre egli anglosassoni, ci vorrebbero generazioni e i tradizionalisti non scompariranno mai.
Forse per questo motivo i grandi costruttori non nutrono un grande interesse verso questo prodotto.
P.S. con tutta la fatica che sto facendo per imparare a suonare mediocremente gli ottimi sax contemporanei posso già dire al sig.Schmidt che non diventerò mai un suo cliente, almeno in questa vita.