Salve a tutti, mi hanno parlato di bocchini giapponesi che sarebbero davvero molto belli, ma non riesco a ricordarne il nome, qualcuno sa dirmi come si chiamano e se qualcuno li ha provati quali sono state le sue impressioni??
Grazie
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Salve a tutti, mi hanno parlato di bocchini giapponesi che sarebbero davvero molto belli, ma non riesco a ricordarne il nome, qualcuno sa dirmi come si chiamano e se qualcuno li ha provati quali sono state le sue impressioni??
Grazie
Forse ti riferisci agli Aizen?
Anche qui troverai, chi li ama chi ne è rimasto soltanzialmente indifferente, o deluso. io faccio parte della seconda categoria, tra l'altro costano assai .........
ecco il link
http://www.sax.co.jp/aizene/emouthpiece.html
Forse gli Aizen? Sono copie di becchi del passato, a me piacerebbe molto provare il Soloist per tenore, appena ne avrò l'occasione!!
Ops, ti aveva appena risposto Gene, tu quale hai provato? sono incuriosito!!
Sostanzialmente sono ottimi bocchini, più che "definitivi"... ma devono piacere i bocchini in resina.
La resina (o almeno la resina di questi Aizen) ha sicuramente qualcosa in più (in termini di suono e se li consideriamo come bocchini "moderni"), a questo si aggiunge la fattura decisamente perfetta degli amici nipponici.
Io ho provato il modello Slant per tenore e il modello Soloist (Short Shank): entrambi ottimi e facilissimi da suonare, suono molto omogeneo (più omogeneo degli originali) e sicuramente con un maggior volume sonoro.
Esterno: lo Slant è praticamente uguale a uno Slant vero... il Soloist ha un "becco" un po' meno inclinato rispetto al Soloist originale (e per questo molti che hanno il Soloist Short vero storgono il naso): sostanzialmente il suono (del Soloist) esce un po' meno nasale e più rotondo (ma cose appena appena apprezzabili).
Sono molto reed friendly (il facing è meglio lungo sullo Slant, mi è sembrato un po' più corto sul Soloist... ovviamente questo per mantenere il più possibile la suonabilità degli originali).
Io gli (lo Slant e il Soloist Short) ho provati con 3 ance differenti (LaVoz, Vandoren V16 e Rigotti)... e devo dire che le differenze erano minime (cambiando ancia).
Sono bocchini efficientissimi.
Ho provato a lungo l'Aizen Slant 7 con una V16 n° 3,5 e c'era margine per andare su con la durezza ancora un pochettino, senza avere difficoltà di attacco nei vari registri (come per altri bocchini "di lusso", il facing è calibrato sulla camera).
Rispetto agli originali, il suono è un po' più compresso: anche spingendo molto, il suono si riempie meno di armonici (armonici, non volume... di volume c'è ne anche troppo!) rispetto al bocchino "originale" (potremmo dire che rimane più "nobile" volendo): questo secondo me è il motivo principale per cui questi bocchini a molti non piacciono.
Per quel che mi riguarda, il fatto che sia un po' più compresso... aiuta molto quando si suona dal vivo. :zizizi))
Grazie mille
Più che esaustivo.
A presto
Max
ciao ragazzi, io ne ho provati alcuni a Udine nel laboratorio di Berini, immagino che anche Tzadik li abbia provati lì dato che è della zona, lui me ne ha prestato uno per tenore Soloist 7, potrebbe essere un prossimo acquisto anche se devo dire che costano abbastanza... non so se spendere tanto su un becco, certo che il suono ne guadagnava non poco da tutti i punti di vista, sarà il materiale??? lui sosteneva che le differenza stanno tanto anche nella lavorazione rispetto ad un becco più"industriale"...
io c'ho il SO per sop, devo dive che è il becco più facile/spontaneo/omogeneo che potrei immaginare.
x il prezzo mi par che valga ogno euro di quello che costa
...si, non lo dubito, forse temporeggio solo perchè sono un pochino tirchio :lol: ...vediamo, magari ripasso a udine e faccio la "pazzia", devo dire che anche gli slant per tenore sono notevoli, ne ho provati di tre misure diverse e spaccano decisamente, ma il mio selmer è un pò scuretto di suono e la cameratura soloist gli dava un pò più di proiezione, almeno mi sembra, tu hai esperienze solo con il soprano o anche per tenore?
Ho riprovato gli Aizen di nuovo dopo il mio primo intervento in questo thread (del 1° novembre 2010), sempre da Berini.
Confermo quello che ho scritto... con l'unica eccezione che, dopo aver provato i modelli più aperti mi sono dovuto ricredere su certe cose.
Ho provato lo Slant #7 e il Soloist #6* a fine ottobre e lo Slant 7* e 8* a inizio 2011.
La differenza di suono tra le varie aperture (sul modello Slant) è troppo evidente. Se mentre lo Slant 7 mantiene una morbidezza di suono caratteristica dello Slant... i modelli più aperti (anche provando ance diverse) erano più penetranti. Il modello 8* era più penetrante del mio JJ DV!!!
Ho provato anche altri bocchini più o meno Slant-style... l'Ottolink New Vintage, il Vandoren V16... il Drake "Son of Slant". Il Vandoren l'ho provato proprio lì da Berini, dopo aver provato gli Aizen.
Per quanto riguarda il modello Slant, l'Aizen è decisamente facile ma non è così piacevole da suonare come gli altri. Sono bocchini facili ma non poi così fedeli al vero "suono" del "vero" Slant.
Tra le copie dello Slant, il Drake "Son of Slant" è veramente una spanna sopra l'Aizen... suono meno piatto, più tondo, più omogeneo, più veloce.
Stiamo parlando sempre di un bocchino costoso, ma comunque meno costoso dell'Aizen.
Ma se andiamo a guardare tra gli altri bocchini artigianali disponibili sul mercato, ci sono delle belle sorprese (lo Slant di Johannes Gerber, la riedizione del Tone Edge Early Babbitt fatta per il negozio "Tenor Madness", il Mouthpiece Café "Bergonzi Slant Supreme").
Sul Soloist si può dire molto perchè di "repliche" del Soloist Short non ce ne sono molte... certo è che su quella cifra e su quell'apertura si riesce a trovare un Soloist Short vero "chiuso" e si può farlo aprire senza problemi. Con modifiche un po' più specifiche (esterne soprattutto) si potrebbero ottenere ottimi risultati anche da un Selmer Soloist moderno.
Ah... anche i Mouthpiece Guys fanno una copia del Soloist Short... http://www.mouthpiececafe.com/Mouthpiec ... fault.aspx
Gli Aizen sono ottimi ma secondo me, come per gli strumenti giapponesi, risentono un po' della "mancanza di fantasia" tipica giapponese (eh si che ci sono bocchini giapponesi che costa più di 1000€ e sono design originali!).
Penso che si debba andare a gusto! :zizizi))
...ma tu tutti sti becchi dove hai avuto occasione di provarli in modo così accurato? non tutti ti prestano i becchi così facilmente come è capitato a me, e provarli in un negozio ( quando ti permettono di farlo)e basta a mio avviso è molto limitante..
L'Ottolink New Slant me l'hanno prestato per 10 giorni: aveva la tavola un po' concava e il ciglio troppo tondo... pastoso sui bassi, meraviglioso sui medi.
Gli Aizen e il Vandoren gli ho provati da Berini... provati con un paio di legature diverse, con qualche ancia diversa. Un'idea me la sono fatta...
Il Drake l'ho comprato per un amico... ho fatto una recensione e la trovi scorrendo questa sezione del forum. Se passi per Udine, posso fartelo provare senza problemi... ;-)
personalmente ho avuto esperienza solo col sop, venendo dal selmer metal E volevo un solist ebanite E o F ma il prezzo per me è proibitivo (quelli da sop vanno dalla 350piotte in su per un C* e il più delle volte non puoi manco provarlo)
...grazie della dritta Tzad, magari ci vediamo lì di Berini, mi sembra uno disponibile ai confronti, ma ti dirò che è un pochino la cameratura del soloist aizen ad intripparmi, più stretta di un becco traditional (tipo ottolink o meyer etc).. con un'idea quasi classica a "ferro di cavallo" ma completamente jazzistica nel suono, e che controllo poi... niente a che vedere con i becchi più economici e superiori anche ai F. luois, secondo me ottimi ma meno intuitivi...pumatheman guarda che gli aizen per soprano vanno sui 260 NON 350 (euro, piotte non lo so), comunque per avere un pò di qualità su becchi artigianali per la mia esperienza ho visto che un pò tocca sganciare...purtroppo la qualità si paga sempre
infattamente io parlavo dei soloist per sop
giovanni parisi se sei intrippato con cameratura del soloist aizen, più stretta di un becco traditional etc., ti consiglio il Beechler HR Custom, Small Bore, apertura 6 ...... Spendi la metà e suona alla grande .....
ah, i soloist originali intendevi, quelli vintage, mi sono confuso perchè chiamo gli Aizen con cameratura soloist affettuosamente "aizen soloist"...ma non ho capito se alla fine l'aizen l'hai preso o no, cerco consigli da chi li possiede... ma in realtà io penso non abbiano molto a che fare con i modelli vintage, ma siano solo ispirati a quelle camerature, ma materiale e lavorazioni poi sono molto diversi, e anche forse il risultato finale che ne dite?
...interessante, ma non saprei dove andare a provarli, a me interessava comunque un becco sponteneo, e nell'Aizen ho trovato anche troppa grazia; tu Gene li hai provati nelle camerature soloist o slant? ( sto cercando pareri in merito). Fore sono troppo nuove per averne un'idea precisa???
Io avevo prrvato un' Aizen di un mio amico che lo aveva comprato direttamente dal giappone ..... giudicare un bocchino dopo una prova di mezz'ora è sicuramente fuorviante ... diciamo che non mi avevano impressionato più di tanto ..... ma ripeto, è un giudizio superficiale.
Tanti ne sono soddisfattissimi, qualcuno ne da un giudizio molto positivo (soprattutto nel rapporto prestazione/prezzo).
L'importante è che piaccia te ......
@giovanni parisi: io facevo il confronto tra bocchini simili tra le varie replice degli Slant (ed eventualmente tra le varie repliche dei Soloist). Ovviamente se ti piace di più un bocchino Soloist-style rispetto a un bocchino Slant-style... è una questione di gusti.
Tra i veri bocchini Slant-style... secondo me ci sono bocchini sensibilmente migliori a prezzi più competivi (comunque non bocchini economici).
Riguardo ai bocchino Soloist-style non posso dire niente con certezza.
Vista l'abilità di Brian Powell (che non ha bisogno di presentazioni) probabilmente prendere il Soloist Mouthpiece Café: http://www.mouthpiececafe.com/Mouthpiec ... fault.aspx (che costa pure almeno 90€ in meno).
...si, 90€ in meno ma a scatola chiusa, anche wanne lavora da dio ma i suoi becchi non si adattano al mio modo di suonare...è troppo rischioso prendere un becco a caso solo perchè ne senti parlare bene, gli Aizen consiglio di provarli ovviamente, poi, piacciano o no sobno comunque un prodotto interessante ed innovativo (rispetto a quel che ho provato), anche perchè so dove mandare a provarli eventualmente, ma tutti sti becchi acquistabili solo via internet??
Stiamo parlando di "copie"... i Wanne non sono copie di nessun bocchino, sono bocchi... è un grosso distinguo da fare.
Riguardo ai Mouthpiece Café non è una questione di sentirne parlare bene... vedi quanto costa un Florida su cui ha messo le mani Brian Powell e ti metti le mani nei capelli.
La maggior parte dei bocchini sono acquistabili via internet a prezzi convenienti (Aizen compresi).
OT, come quasi sempre... Sapete chi è max72jazz che ha aperto il thread, vero? :\\:
Dave Liebman? :amore:: :amore:: :amore::
Boia deh! Sehondo me l'èmmeglio d' Illibman!!!!
siiieeee un cè miha versooo
Elementare watson...Max del 72 che suona ripamonti non può che essere......MAX IONATA :half: !!!!Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Ecco, appunto...
lapidiamo tzadik!!! :saputello
Che sia un professionista conosciuto o che sia un newbie a me cambia poco! Sono richieste informazioni sugli Aizen... chi le aveva le ha fornite! :zizizi))
OT: sapevo benissimo chi era il thread starter... se poi ha provato anche lui (ma vale per qualsiasi altro utente) gli Aizen e li ha trovati diversi da come li ho trovati io, ben venga il confronto! Del resto è questo lo scopo del forum, confrontare informazioni/esperienze/impressioni.
Dirò di più: C@zzuc@@@@@zzu, quantunquemente, spessatamente, 'ntu c##l# a Tzadik!!! :lol:
(Ciao Tzà ;-) )
pentiti :saputello
Il fatto è che Berini mi sottolineava come gli Aizen non fossero Copie di becchi vecchi ma dei nuovi becchi "ispirati" a quelle camerature, infatti il materiale è diverso e anche la lavorazione, inclinazioni etc.... chi cerca di trovare un becco vintage in questi Aizen è in errore penso, non sono copie fedeli ma evoluzioni di quelli vecchi, infatti il suono che avevo io era troppo "grintoso" e sonoro per essere una riproduzione dei vintage...
Nessun bocchino è una copia perfetta... anche perchè avrebbe poco senso copiare bocchini che spesso è difficilissimo in aperture moderne.
Il sito ufficiale dice che i bocchini sono pensati per riprodurre "quel" suono dei "quei" bocchini vintage. Che dopo il materiale diverso abbia una influenza è normale.
Sono bocchini moderni ma non sono niente di nuovo innovativo (sono delle riproduzioni di bocchini vintage) né per il materiale né per la qualità della fattura.
Sono prodotti di qualità estremamente alta ma niente che non si possa ritrovare in bocchini della stessa fascia di mercato.
Nella fatti specie quasi tutti i bocchini ispirati allo Slant Signature nella realtà sono una via di mezzo tra lo Slant e l'Early Babbitt.
Se mentre tutti copiano lo Slant per tenore... pochissimi copiano lo Slant per soprano (che più particolare).
Come ho scritto nel mio primo post in questo thread, il Soloist differisce in maniera più evidente rispetto al bocchino a cui si ispira, ma il timbro è quello di un Soloist.
Il fatto che è il becco (parte del bocchino che si imbocca) del Aizen Soloist sia più basso è sia una questione costruttiva sia ergonomica.
Costruittiva perchè esternamente (escluso il collo, scroll shank senza greca: tutte lavorazioni fatte con un tornio) il modello Slant e il modello Soloist sono identici.
Ergonomica perchè effettivamente un becco più basso è più comodo però provoca variazioni nel suono (meno medi e più separazione tra le frequenze dei vari registri).
Per esempio, il Selmer Soloist moderno (quello che vendono ora) è una riproduzione del Soloist Long Shank (l'Aizen SO e il Mouthpiece Café Espresso sono riproduzioni del Short Shank) ed esternamente è molto più fedele al vero Soloist Long Shank (vintage), il becco è molto alto (ma per esempio si più abbassare).
Secondo me, quando si valuta prodotti di questa fascia di mercato bisogna avere dei termini di confronto.
Se uno usa un Ottolink Tone Edge normale (non ritoccato... o anche ritoccato esternamente) e prova l'Aizen SL è normale che preferirà l'Aizen SL, perchè in questo caso l'Aizen è superiore. Però già con un Ottolink New vintage ritoccato le cose potrebbero un pochino cambiare.
Una cosa non proprio positiva che ho notato sull'Aizen SL è che mentre il 7/7* era un bocchino morbido, molto omogento con una potenza più che sufficiente per un sassofonista "normale", il modello 8* aveva un suono nettamente diverso: più potente ma decisamente più brillante e penetrante, molto meno omogeneo... di solito a parità di camera il modello più aperto suona più scuro e grasso... nel caso degli Aizen succede il contrario. Inspiegabile. Ovviamente se uno suona con un 7*, il problema nemmeno si pone!!! :-leggi-:
...io ho provato lungamente l'8*, cambiava notevolmente da ancia ad ancia ( 2, 21/2 3) da Vandoren a Rigotti,,,, personalmente ( a differenza di te) l'ho trovato molto corposo e profondo, con una punta di cattiveria in più rispetto all 8 senza stella, in quanto ad omogeneità è proprio ciò che mi ha colpito, possono piacere o no ma in quanto ad omogeneità sonora sono tutti perfetti su tutto il registro... il soloist mi dà la sensazione di una proiezione più presente tipo un pò la proiezione di un metallo per intendersi...
mi sa che la riposta potrebbe essere più facile, secondo me ogni aizen suona molto/sensibilmente diversamente l'un dall altro, proprio perchè ogni becco suona diverso uno dall'altro così succederà pure per i becchi "handcrefted" oltre che per gli industriali tuttistorti©Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
io stesso provai un aizen 7 in negozio, non mi colpi per niente la rispsota che usciva.. quando provai l'esemplare che poi ho preso (da un secondo venditore) invece ebbi subito stupore per la risposta dinamica su tutto il registro.
...mi sembra quello che diceva Brutti a proposito degli stessi becchi... mi ha colpito di come cambino pure da ancia ad ancia... i tone edge suonano "plasticosi" come tutti i becchi di quella fascia di prezzo, dubito che un banale refacing possa farli diventare becchi paragonabili a quelli artigianali, di diverso materiale per giunta, altrimenti quelli che spendono 300 o 400 euro per un becco di livello son tutti pirlotti? ( senza offes è sarcasmo)
ma su questo non sono tanto d'accordo.
secondo me il tone edge moderno, soprattutto quello per soprano, è un gran becco a livello sonoro.
Non è immediatissimo, ma come pasta sonora mi piace tanto...
per dire il mio link 8* mi piace molto di piu' di un aizen sl che ho provato.
il tone edge moderno lo trovo corposo e bello sotto ( parlo per tenore, per soprano ne avevo uno ma era il suono e il controllo a lasciarmi perplesso, l'ho venduto dopo un'anno ma era un 7) ma sopra è molto poco omogeneo, e diventi matto a trovare un'anci9a, il piano è stortarello...
Su bocchini così costosi mi aspetterei che suonassero tutti simili... anche perchè uno vende bocchini simili sicuramente non tiene a stock tanti esemplari della stessa apertura... quindi come faccio a verificare, dopo che ho speso 270€ per un bocchino, se un altro esemplare dello stesso bocchino suona meglio?
La qualità si paga... però da un prezzo alla qualità è molto difficile e non è assolutamente vero più un bocchino costa, meglio suona.
Gli Aizen sono diffusi in Italia perchè è la Rampone a importarli.
Per quanto riguarda l'omogeneità, come ho detto prima, bisogna sempre avere dei termini di paragone.
Come tu hai datto, un Aizen è sicuramente più omogeneo di un Tone Edge normale, ma già Tone Edge New Vintage (anche non ritoccato, come quello che ho provato io) la cosa è nettamente ridimensionata.
Gli Aizen io non li percepisco come "plastici"... però molti li percepiscono come "sterili". La resina degli Aizen tende a comprimere un po' il suono, nel bene e nel male.
Il Tone Edge normale non ha un suono plastico, ha un suono "ovattato" e manca di volume nel registro alto (e questo è dovuto a un baffle concavo, che volendo si può rendere "convesso" in maniera piuttosto semplice e molto economica).
Ho provato l'Aizen Slant, ho provato il Drake "Son of Slant" , per me il bocchino di riferimento è il Drake, suona più "vero". Sempre di bocchino artigianale parliamo...
possiedo da due giorni un aizen 7 NY
rispetto al meyer tms che usavo finora, della stessa apertura (0,80)
posso solo dire: necessita di meno 'spinta' a parità di ancia, sembra essere un pelo più spontaneo, non so se dipenda dalle caratteristiche di camera e tetto che alla vista, almeno per me, sembrano uguali
ha un suono più chiaro del meyer e, come usate dire voi esperti, a me sembra più omogeneo su tutti i registri
il Meyer era più pastoso sui medio bassi, più ovattato sugli alti
come suono preferisco l'aizen perchè più chiaro, caratteristica che cercavo
penso di doverlo ancora provare per bene per farmi un'idea più precisa
...dipende tanto anche dallo strumento, tzad se l'hai provato con il tuo rampone non suonerà mai come con il mio super action, con un rampone ha volume e suono anche un becco della Jupiter,,,,, non se attendibile (scherzo dai) ;)
Se hai un Serie II non perdere tempo a cambiare bocchini sperando di ottenere un suono "corposo".
Cambia il chiver, risparmi soldi e seccature...
...ti ripeto, non mancava di corposità con il soloist aizen, anzi...poi ho visto tanta gente spender soldi con kiver fatti anche da tecnici del calibro di collazzoni spendere 500/600€ per poi tornare al vecchio; il problema è che mancano posti in cui provare becchi seri e seriamente...
Quoto.Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Anche il mio mark7 che in dotazione ha lo stesso chiver del serie 1 e serie 2 ha un suono più corposo con il chiver del reference 54....ha perso un pò di volume ma a acquistato in armonici e rotondità.
..beh, qualsiasi variazione applichi ad un sax ne modifica il suoni, becco, kiver, legatura, ancia molle, dentifricio che usi per lavarti i denti prima di soffiarci dentro ( o magari non lavarli proprio) etc... dipende tanto dai gusti, ma poi si rischia di uscirne pazzi... c'è anche chi dice che l'hardware non c'entra e che è tutta una questione di come soffi mah
Una prova schiacciante del fatto che l' hardware c'entra realtivamente (vale a dire deve essere qualitativamente decoroso) sta nella cosiddetta GAS (get another saxophone) e nella GAM (get another mouthpiece).
Ci si affanna a cambia continui, mossi dalla speranza che "con il sax nuovo" o "con il becco" nuovo" finalmente tutto cambierà e invece, con le nuove apparecchiature miracolose suoniamo, sempre uguali identici a noi stessi.
La vera differenza, date diverso hardware, ripeto, qualitativamente decoroso, sta nel nostro studio.
Phate
@giovanni: hai ragione a dire che ci sono pochissimi posti dove provare bocchini interessanti.
Per quanto riguarda il chiver, non serve farsi fare un chiver su misura. Mi sono fatto 11 anni di tenore Serie II e ho verificato scientificamente il chiver migliore è il chiver del Serie III.
Ci sono tanti altri chiver ma i prezzi raddoppiano e sono difficili da reperire usati. Dai un'occhiata al mercatino del forum.
In definitiva un chiver può darti molti più beneficidi un bocchino (anche se è un ottimo bocchino). Il chiver del Serie III (e in generale tutti i chiver più bassi) ridistribuisce meglio la resistenza nei vari registri. Lo strumento risulta più facile e immediato da suonare. il suono risulta un po' più gonfio e più omogeneo.
...Tzad, mi dispiace ma, personalmente, non ho mai sentito un serie tre con un suono soddisfacente, per il jazz almeno (limite mio?), meglio un serie 1 magari...
@giovanni... io non sto parlando del Serie III (strumento completo), sto parlando del chiver Serie III (solo il chiver, montato su corpo diverso... Serie I o Serie II cambia poco).
Se fai la prova (come già più di qualcuno ha fatto) rimarrai sorpreso.
Il Serie I è uno strumento molto pesante e mantiene una notevole separazione tra un registro e l'altro (come il Mark VII e come il Serie II).
Sul Serie III (strumento completo) non c'è questa separazione, di contro ci sono altre cose che non funzionano benissimo (troppa risonanza incontrollata sui medi e suono troppo poco profondo). L'allegerimento porta vantaggi e svantaggi.
Viceversa il chiver Serie III (ce ne sono diversi: normale, in rame, "booster" in rame etc etc) montato su un Serie I/II... provoca variazioni sonore molto positive, che in alcun modo otteresti con un bocchino (anche costoso).