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Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Ciao ragazzi, tempo fa mandai alcune foto a Mojo, circa il mio Guardala, giusto per sapere che quotazione avesse questo pezzo di ferro. Con mia grande sorpresa trovo alcune foto che avevo inviato, nel museo dei Guardala, presente nel sito.
Una curiositÃ* che ho sempre avuto, e che giro anche a voi è questa: come noterete dalle foto 001, 006, 010 che riguardano quello in mio possesso, all'interno del becco sono presenti dei colpi, tipo scalanature che vanno fino a dentro la camera, come se qualcuno ci avesse lavorato per aumentarne la grandezza interna.
http://www.mojomouthpiecework.com/Photo ... fault.aspx
Non mi risulta che questi pezzi fatti a mano, presentino dei colpi di questo tipo, così evidenti. Di solito l'interno è comunque liscio. Chiedo a chi possiede o ha maneggiato pezzi simili, ovviamente rigorosamente handmade, se le cose stiano così in effetti.
Io chiederò anche al vecchio proprietario, ma non è che mi fido molto...
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
guardala era solito intervenire in questo senso o su richiesta del musicista o semplicemente cercando la migliore resa sonora.
in realtÃ* anche a lui (che è il mago dei bocchini ) a volte è capitato di intervenire in maniera eccessiva rendendo il bocchino insuonabile.
il bocchino che considero ad oggi il miglior guardala è lavorato all'interno nel senso da te evidenziato.
utilizzava degli attrezzi simili a punteruoli con i quali incideva la superficie.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Infatti, sembrano proprio dei colpi di scalpello! Ma il fatto che funzioni in modo egregio, mi fa stare tranquillo... o quasi. :\\:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Ho parlato con colui che possedeva il pezzo. Mi conferma che i colpi sono quelli originari di Guardala. Far mettere le mani su bocchini è sempre una cosa rischiosa, se non si conoscono bene gli artigiani. Tra l'altro, su un becco tipo questo, non so proprio che modifiche si potrebbero apportare. :BHO:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
è rischioso anche se si conoscono bene gli artigiani.
in genere si intervieni solo quando il bocchino per eventi disastrosi :muro(((( :muro(((( :muro(((( diventa insuonabile.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Assolutamente d'accordo! ::saggio::
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Complimenti fabbry: il tuo becco addirittura nel museo di Mojo! eheheheh
A proposito degli interventi di cui parli, anche sui miei DG LT sono state riprodotte queste 'scanalature' un po' grezze che allragano la camera: secondo me questo era un intervento standard fatto da Guardala su tutti i suoi becchi (una conformazione progettata ed eseguita) tanto che è presente sia sul Crescent che sul MB, e credo che l'atrezzo usato sia un piccola fresa. Ovviamente in quelli fatti a mano le piccole variazioni di questi interventi potevano portare a risultati sonori differenti ed anche importanti... Quelli LT sono cloni di una versione HM che era stata selezionata tra le tante, valutandone la perfetta riuscita, e procedendo di conseguenza alla sua esatta riproduzione tramite dime e frese controllate numericamente (computerizzate)...
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Capito. Un bel lavoro in ogni caso. Mi piacerebbe prendere un altro Guardala, visto che le condizioni economiche non sono un problema, per un acquisto del genere, ma onestamente non saprei quale, visto che non ho la possibilitÃ* di provarli.
Per esempio, leggo nella firma di fcoltrane che usa un G. Liebman, ma non ne so nulla sulle caratteristiche sonore di questo, sicuramente, splendido becco. Come è il suono, prendendo a riferimento il modello MB?
Ed il crescent? Davvero tende ad imitare il suono di Coltrane? Anche se a me non interessa l'imitazione del suono, anzi. Per non parlare del Marsalis. Ma quì forse andiamo off-topic... ::zitto::
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Del Liebman e del Marsalis ne ho sentito.... solo parlare! Credo che siano progettati e costruiti dal Turco a Berlino, quindi presumo che non abbiano gran che in comune con i DG, o sì!?
Credo che Almartino abbia pure scritto del Marsalis in una delle sue tante ed approfondite prove: prova a fare una ricerca.
Il Crescent a me piace molto: un carattere molto ben definito, ma dire che riproduce il suono di Coltrane automaticamente, mi sembra forse eccessivo; è vero che la prima impressione che ebbi anni fa suonando un MkVI con un DG MB HM era quello che senza saper né leggere né scrivere, producevo esattamente il suono di Coltrane, e pure senza nessuno sforzo... :mha!( Forse perchè il suono di Coltrane sul tenore io lo definirei il più completo?
Comunque con il Crescent ottieni dei colori e una scurezza molto simile a quella che Coltrane produceva in quel periodo (l'album Crescent rimane per me un vero riferimento!), ma non necessariamente solo quello; la mia impressione è che lo stesso puoi fare con il MB, ma questo è anche più versatile e puoi rendere il suo suono più chiaro ed elettrico; ma non necessariamente solo quello!
;)
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Insomma puoi fare tutto ed il contrario di tutto! Questo è giÃ* un indizio positivo. Tutto sta a provarli di persona, ma questo era abbastanza scontato. Proverò a fare una ricerca nel forum.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
i guardala handmade come il tuo sono del tutto diversi da quelli di nuova produzione.
i modelli di nuova produzione sono il brecker il crescent lo studio il king il superking e il marsalis .
lo studio tra quelli che hanno replicato è probabilmente il modello che ha caratteristiche più vicine all'originale.
(parlo però solo di caratteristiche perchè comunque sono altra cosa.)
molti modelli non hanno provato a replicarli (post bop traditional liebman e molti altri costruiti su misura che non hanno neanche un nome)
i modelli li conosco tutti (questi che ti ho citato) , qui a catania ne ho solo tre un brecker e due liebman (del tutto diversi tra loro).
se capiti da queste parti portati il sax ed il traditional così possiamo farci un idea dei rispettivi setup.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Quindi se sono del tutto diversi, a maggior ragione vanno provati. Certo che se prevedo di passare da quelle parti, mi porterò dietro tutta la ferraglia. Comunque, giusto per farmi un'idea, se pur teorica, tu che differenza riscontri tra i liebman ed il brecker ( I o II modello?). Debbo arguire che tu usi uno dei liebman, come si evince dalla firma.
( P.S. non vorrei sembrare pesante, ma mi piacerebbe sapere anche della differenza tra i due brecker, ammesso ch si trovi ancora il primo, in commercio). Stammi bene.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
uso un liebman che è tra quelli che possiedo il più faticoso dal punto di vista dell'emissione ma che mi consente di avere un suono più aperto su per aria.
intendo faticoso dal punto di vista della difficoltÃ* saturare lo strumento con facilitÃ*.
l'altro liebman che ho qui a catania non lo utilizzo quasi più (per saturare lo strumento una emissione semplice ) per ottenere un suono con caratteristiche simili devo utilizzare una ancia molto più dura e non solo .
il brecker 1 andrebbe suonato con ancia di canna , per la mia emissione è disomogeneo.
nel senso che si satura subito su tutto il registro ma i rapporti sono tutti diversi.
nel registro acuto la quantitÃ* d'aria che serve è inferiore nel basso pure .
non sono in grado di definirti il suono (puoi ascoltare un esempio nel messaggio sullo studio degli armonici)
per me oltre a problemi di intonazione (eccesso ) manca proprio di suono (armonici).
dello studio e del brecker II posso dirti che è più di un anno che non li provo.
(li ho a roma) e potrei darti solo impressioni legate all'utilizzo di ancia di plastica e in più datate .
(il primo faticosissimo e disomogeneo , il secondo con caratteristiche simili al brecker ma con una emissione un po più facile).
anche questi andrebbero provati con ancia adatta 3 il primo 3,5 il secondo.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Spiegazione piuttosto esauriente, anche se in queste cose è sempre necessaria l'esperienza diretta, ovvio. Comunque non so se ti è mai capitato di provare il modello traditional, quello che ho io. Trovo che sia incredibilmente vicino alle sonoritÃ* breckeriane, anche contro la mia volontÃ*, visto che come ben sai, nell'arte le copie valgono molto meno dell'originale. Meglio percorrere nuovi sentieri sonori, e farli propri, piuttosto che assomigliare a...
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
mmm questo del suono è un punto dolente.
e rischiamo di andare ot
sono abbastanza fanatico da ritenere che c'è suono e suono.
se mi si chiede quale è il suono più bello tra Brecker e Lovano non ho dubbi.
discorso analogo se il paragone è tra Liebman e Brecker .
o tra Trane e Getz.
non credo poi a questa storia del clone .
nel senso che preferirei mille e mille volte avere un suono con caratteristiche simili a quello di Tane rispetto ad avere un mio suono del tutto personale ma che ha caratteristiche del tutto diverse.
questo perchè ritengo (e qui sta il mio fanatismo) che la bellezza del suono sia un dato oggettivo.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Beh, non credo che sia un argomento OT, visto che la finalitÃ* del bocchino, è proprio il suono. Per quanto riguarda i sassofonisti che hai citato, nessuno metterÃ* mai in dubbio la bellezza dei loro suoni, dato oggettivo. Il problema è che se, per ipotesi fossi in grado di riprodurre perfettamente il suono di Coltrane o di Liebman o altri, rischierei di essere considerato un imitatore più che un sassofonista, non credi? Magari lo direbbero con una massiccia dose di invidia... :ghigno:
E' possibile ottenere un bellissimo suono che appartenga solo a te. Meglio se diranno "mi ricorda il suono di..."
P.S. Guarda che non è affato chiaro se è meglio uno o l'altro nei tuoi binomi a confronto, a parte quelli dove compare il nome di Coltrane :half:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
per semplificare se ascolto su disco con un buon impianto fedele un brano suonato da Trane ed uno suonato da Brecker sento nel secondo (dal punto di vista del suono ) una mancanza .
è come se il suono di Brecker fosse una parte del suono di Trane.
discorso analogo per i bocchini guardala brecker 1 e liebman.
(con il primo bocchino il suono che riesco a produrre manca di tutta una serie di componenti che invece il secondo possiede).
è chiaro che probabilmente parlo di un mio limite .
il traditional credo di averlo provato (molto tempo fa) ma non ricordo bene le caratteristiche.
credo che sia più simile al liebman rispetto al brecker .
ossia necessita di più aria nel registro basso e medio basso a paritÃ* di stretta ma distribuita in maniera uniforme.
(molto però dipende anche dall'apertura)
questo comporta una maggiore omogeneitÃ* in tutto il registro ( e meno compressione in quella parte e non solo ).
(sempre a paritÃ* di aperture)
ps. negli esempi che ti ho fatto precedentemente (escluso Trane e Getz ) facevo riferimento ad un confronto che ho potuto fare sia su disco ma anche dal vivo in occasione del summit dei musicisti.
per questo non ho dubbi (ma qui affrontiamo discorsi pericolosi perchè ciascuno ha la sua veritÃ*).
la valutazione sul suono di Coltrane e Getz (come gli altri del resto ) anche se effettivamente
esplicita il mio pensiero era più una provocazione (una boutade).
se sei daccordo e preferisci il suono di Trane rispetto ad esempio a Getz non ti sarÃ* difficile riconoscere negli altri musicisti (Liebman Brecker Berg Grossman Mintzer Garzone Lovano Redman Turner ecc) quelle caratteristiche che rendono il suono più simile al primo rispetto al secondo.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Confermo quello che tu dici a proporsito del traditional, anche se è passato molto tempo, conservi una buona memoria. Serve una quantitÃ* di aria maggiore per sostenere il registro basso.
Pensando a Liebman, mi rendo conto di non averlo mai ascoltato con attenzione :oops: lacuna imperdonabile, che colmerò immediatamente.
Però riconoscerai che paragonare il suono di Trane a quello di Getz, è proprio un bell'azzardo. C'è proprio una diversa concezione del sax, prima che del suono.
P.S. chissÃ* come era il suono di Trane dal vivo..
P.P.S. Debbo arguire che neanche il suono di Lovano ti piace particolarmente... :sonno:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Infatti non mi sembra OT parlare del suono!
Sono d'accordo fra sulla tue considerazioni circa il suono: ammesso che esista oggettivamente il suono perfetto p.e. del tenore, e che questo sia riconducibile a Coltrane, dovremmo per altro non dimenticarci che non stiamo considerando il suono semplicemente come tono o colore dello strumento, ma anche della Musica che l'esecutore produce tramite il suo strumento, ovvero della sua concezione Musicale/Sonora espressa tramite il tenore.
Un'annotazione di Collins per me è stata illuminante, ed appartiene perfettamente alla storia del Jazz: all'inizio sei affascinato dal suono di un saxofonista (lui parlava di Rollins) e perciò non solo studi i suoi soli assimilandoli nell'ascolto ed eseguendoli, ma arrivi addirittura a carpirne le sottigliezze tecniche (Collins parlava di un colpo di lingua particolare che ci ha pure fatto ascoltare) per poterlo riprodurre; ora, questo ti porta come successe in un club di NYC dove un vecchio leone stava facendo la sua serata, ed un giovane rampante saxofonista lo avvicinò e gli fece ascoltare un suo solo che egli non era più in grado di suonare data l'etÃ*; la sua riflessione fu che ormai il suono che lo aveva identificato per così tanti anni non gli apparteneva più: lui non era più quello di una volta, e paradossalmente il giovane era più lui che sé stesso! Ma questo non aveva nessuna vera importanza, perchè nel jazz non è né il virtuosismo né la capacitÃ* imitativa a farti eccellere, ma la capacitÃ* di esprimere la propria individualitÃ* attraverso il suono e la musica del tuo strumento. Collins alla fine ci fece capire come infine decise di suonare come Collins, dimenticandosi di Rollins, o meglio dopo averlo assimilato e compreso; questo gli permise di procedere con un bagaglio sufficiente a renderlo indipendente nell'esplorazione, e nell'accettare che fisicamente ognuno è diverso, facendo così da cassa armonica di uno strumento unico ed irripetibile.
Altro aneddoto è quello del Prez che arrivò a NYC per sostituire Bean nella Fletcher Henderson Orchestra: lui era esasperato dalle richieste della moglie di Henderson che lo obbligava ad ascoltare le registrazioni di Hawkins, pretendendo da lui esattamente quel suono; lui resisteva perchè gli era giÃ* chiaro che il suo modo di suonare era differente e ben definito e non vedeva perchè doveva sacrificare il suo modo d'essere per quello di un altro... Alla fine se ne tornò a KC e trovò con Count Basie la band ideale in cui suonare.
Questo lungo preambolo (chiedo scusa) era per dire che io sono stra convinto che lo strumento o il set-up siano solo palliativi che possono aiutare ad ottenere un suono che nella nostra concezione sia oggettivamente soddisfacente, avvicinandosi ai nostri modelli: se Coltrane rappresenta questo, potremo cercare di ricalcarne lo stile ed il modello sonoro, sino a giungere esattamente a riprodurlo nei minimi dettagli, magari anche facilitati da una certa imboccatura o strumento (ma ci mancherebbero comunque la sua struttura toracica, la configurazione del cavo orale e del cranio, la consistenza e dimensione delle labbra, etc.); magari giunti a ciò potremmo sentirci soddisfatti, oppure nel migliore dei casi potremmo aver aperto delle nuove posibilitÃ* come successe a Collins....
Nel caso di Liebman ebbi modo di ascoltarlo dal vivo anni fa sul soprano: se il suo modello sonoro può derivare da Trane, i suoi concetti musicali sono ben definiti e diversi, sebbene per sua stessa ammissione ci è giunto solo tramite Coltrane....
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
per fabbry: ho fatto l'esempio di Brecker Lovano e Liebman perchè ho avuto modo di ascoltarli suonare insieme .
quando ascolti suonare lo stesso pezzo e magari le stesse note a distanza di pochi secondi puoi fare un confronto sul suono con buona approssimazione
(è anche vero che l'amplificazione ha un ruolo).
mi riferisco al suono sul tenore di quella particolare circostanza .
Lovano è un grande sassofonista , in fatto di suono ha fatto delle scelte che per me sono incomprensibili .
la cosa singolare è che da giovane pareva percorresse altre strade ben più interessanti.
il paragone tra Trane e Getz era volutamente una provocazione proprio per evidenziare la diversa concezione del suono di due contemporanei.
tutti i sassofonisti che ho citato mi piacciono (per un motivo o per un altro).
per Sax O' Phone simpatici gli aneddoti.
sostanzialmente concordo, ma provavo a parlare solo del suono in tutte le sue componenti, evitando di riferirmi ad altro per maggiore semplicitÃ*.
questa idea dell'evoluzione del sassofonista la condivido,ma al contempo ritengo che se riesci
a suonare un solo di un grande come Trane o Rollins fai una ottima cosa che ti accresce musicalmente.
se riesci poi a cogliere le sfumature del suono .....
in pratica sia Potter sia Collins sia Fabbry sono stati in grado di replicare un solo di un grande.
e giÃ* solo per questo hanno il mio :half: se riuscissero a cogliere tutte le sfumature del
suono :half: :yeah!) :shock:
sarebbe una opera d'arte così come ritengo una opera d'arte l'esecuzione di Gould delle variazioni Goldberg.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
fra ti ho censurato un po' di emoticons perchè iniziavano a consumare troppa banda! :ghigno:
Ho capito il tuo concetto, ed infatti anche Collins diceva chiaramente che lo studio dei saxofonisti che amiamo è fondamentale.
Ribadivo semplicemente il concetto che riuscire ad imitare totalmente un altro grande musicista, pur essendo anche per me ammirevole e di gran valore, nel jazz non significa nulla; Miles Davis non imitava neppure sé stesso!
:lol:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
acc... tutte le faccine..... dove sono scomparse..... :cry:
lo stesso Miles ci dice che era in grado di imitare e si indispettisce non poco quando si scontrava con altri musicisti che erano in grado di fare lo stesso con lui.
non metto in dubbio l'evoluzione di un musicista che deve trovare il suo suono.
ma spesso non capisco alcune scelte e (cinico e scettico come sono) ritengo che siano motivate da ragioni che poco hanno di artistico.
la mia opinione è che sia molto jazz una espressione come quella di fabbry su giant steps e sia molto poco jazz l'espressione di molti professionisti ..... ma preferisco non approfondie l'argomento.
se poi c'è anche il suono poco importa che si chiami Coltrane o Fabbry perchè per me è arte.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
La cosa fondamentale è l'onestÃ*, come diceva il Trane...
;)
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
A propositÃ* di onestÃ*, Collins, Potter, e fabbry ( ma chi è sto fabbry? Sul Polillo non l'ho trovato :mha!( ).
Questo topic sta diventando molto interessante.
Voglio dire la banalata del giorno: a confrontarsi con i grandi, comunque lo si faccia, ci si porta sempre qualcosa casa.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
quando fcoltrane parla di suono non sono praticamente mai d'accordo =)
l'imitazione, l'emulazione ed avere un riferimento è fondamentale nella fase di crescita di uno studente, ma con quello che è un musicista c'entra poco. C'è perchè fa parte del suo bagaglio, della sua cultura...ma credo che trovare una propria voce sia fondamentale.
se coltrane avesse ragionato come te, ora non ci sarebbe il suono di coltrane da imitare =)
Lovano secondo me è uno dei musicisti piu' interessanti degli ultimi decenni, ha fatto scelte molto precise che lo hanno portato verso una sua poetica originale pur se saldamente radicata nella tradizione.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Forse non ci intendiamo sui termini: confrontarsi non vuol dire imitare. Tanto non riusciremo mai a copiare perfettamente il suono dei grandi. Meglio essere una dignitosa copia di noi stessi che una delle tante imitazioni di Brecker, Coltrane ecc.
I grandi però sono un insostituibile punto di riferimento.
Per non parlare del fatto che la tradizione "orale", cioè, basata su ciò che sentiamo, fa parte della tradizione jazzistica. Poi uno si crea il proprio vocabolario.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
concordo con fabbry quasi integralmente.
dico quasi perchè molti sassofonisti provano ad imitare il loro riferimento senza porsi il problema di acquisire alcune delle caratteristiche del suono.
in pratica musicisti come Trane ci hanno dato alcuni strumenti in più che potrebbero essere utiizzati ma che al contrario o per pigrizia o per altri motivi a me sconosciuti sono del tutto ignorati.
ho citato Potter e Fabbry perchè entrambi si sono cimentati in una espressione che ritengo di grande valore e straordinaria.
entrambi però non hanno acquisito quelle caratteristiche del suono di Trane alle quali facevo riferimento.
ritengo che uno studio mirato consenta invece di arrivare ad acquisirle.
(solo perchè lo ho gia sentito),
Lovano è un grandissimo sassofonista ma questi argomenti sembra che li ignori del tutto.
io sono scettico di natura e so che il costo di un suono come quello di Trane è altissimo.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Il suono di un altro artista è sempre un punto di riferimento valido al quale ispirarsi, ma poi bisogna trovare la propria strada, la propria dimensione. Non credo che da un punto di vista altamente artistico di debbano riprodurre tutte le caratteristiche di un ,seppur immenso, artista. A meno che non lo si faccia a livello di studio. Se no rischiamo di diventare tutti imitazioni più o meno riuscite.
Tutti Coltrane, tutti Michelangelo, tutti Leonardo da vinci, o Dante ecc.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
sarÃ* come dici ma io preferisco sognare in grande.
io ritengo che la tecnica (sia intesa come tecnica di improvvisazione , sia intesa come tecnica di produzione di suono sia intesa come tecnica di lettura ecc..)sia ciò che più rileva .
più ne hai meglio è.
:ghigno: ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Beh, se mi parli di tecnica di improvvisazione di lettura, sono d'accordo con te. Conoscere alla perfezione il linguaggio coltraniano è assolutamente consigliabile, io ne conosco sì e no l'1%.
E poi il fatto di avvicinarsi asintoticamente ad un grandissimo, porta comunque benefici.
Del resto a stare troppo vicino al sole, alla fine qualche scottatura la prendi per forza... :smile:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
a mio parere la percentuale è in difetto .
:ghigno: .
per il resto quoto in tutto.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Citazione:
Originariamente Scritto da fabbry
...
Tutti Coltrane, tutti Michelangelo, tutti Leonardo Da Vinci, o Dante ecc.
Dici benissimo fabbry! Considerando altre espressioni artistiche il concetto è ancora più lampante: se uno scultore riproducesse esattamente La PietÃ* di Michelangelo usando gli stessi identici materiali e strumenti, non per questo sarebbe considerato un altro Michelangelo! Certamente a livello personale questo scultore si sarebbe arricchito di innumerevoli dettagli tecnici, di una vasta esperienza operativa, ma a livello creativo la sua evoluzione sarebbe ancora da provare!
Nella Musica forse la cosa è ancor più complessa, dato che l'opera si esprime solo nell'immediatezza della sua esecuzione (la registrazione di un concerto è un altro dettaglio tecnico) per poi unificarsi allo spazio etereo del presente continuo... Credo che lo studio della musica che più amiamo ci possa avvicinare a quel presente interiore, ma le cose che potremmo scoprire lì dovrebbero essere ben diverse per ogni individuo...
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Ma sì, nell'arte le copie non vagono nulla. Ci sono pittori copisti che riescono a riprodurre perfettamente la "gioconda", ma il valore delle loro copie nn è neanche lontanamente paragonabile a quello dell'originale.
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
si ma in musica il discorso è diverso.
se riconosci in alcune caratteristiche del suono un valore:
volume omogeneitÃ* timbro intonazione ecc... e riconosci in un esecutore colui che è riuscito più di altri a fare proprio tutto ciò non puoi fare a meno di confrontarti.
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Sì, è vero, ma volume timbro ed intonazione, sono presenti in tanti musicisti, nn solo in Coltrane. Otre ai giÃ* citati Brecker Lovano ecc che ne dici di jan garbarek? Secondo me uno dei più bei suoni di tenore mai ascoltati.
Poi se ne facciamo una questione di gusto personale, il discorso cambia.
A proposito, perchè non esiste un modello di Guardala Garbarek? Cioè un modello che si avvicina al suono del musicista. Se lo fanno lo prendo subito! :yeah!) Da proporre!
http://www.youtube.com/watch?v=Z3O_sGFrOm4
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
per alcuni aspetti sia Brecker che Garbarek hanno fatto propri gli insegnamenti di Trane.
Lovano (che stimo per molti altri aspetti) dal punto di vista del suono sembra in controtendenza.
a me piace molto Garbarek più sul registro alto che su quello medio basso (dove preferisce una uniformitÃ* e omogeneitÃ* ottenuto ad un prezzo altissimo.
(da questo punto di vista la tendenza è dello stesso Brecker).
se ascolti le prime registrazioni di entrambi (magari troverai una diversa omogeneitÃ* di intonazione ma il timbro e non solo .....)
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Ho ascoltato Brecker nei i tre quartetti con Corea che se non sbaglio, costituiscono tra le prime apparizioni di Brecker come solista, o qualcosa del genere. Ho riscontrato una somiglianza incredibile con Coltrane.
Perchè parli di prezzo altissimo a proposito del suono di Garbarek? Ha sacrificato qualcosa per ottenere quelle sonoritÃ*?
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
prova ad ascoltare Brecker che suona con D. Redman Nel disco di Metheny 80/81.
noterai una differenza nel corpo del suono .(non saprei come definirlo).
la differenza minima che c'è tra i due musicisti la sento ancor di più in relazione a Trane.
il disco che citi purtroppo lo ho a roma (ricordo solo confirmation) ma non il suono di Brecker di quel periodo) mi riferivo ad un periodo precedente.
di Garbarek posso dire poco quando lo ho ascoltato purtroppo il suono era modificato dall'amplificazione.
nell'unica circostanza che non era amplificato artificialmente si poteva sentire quella stessa mancanza che riscontro in Brecker in basso.
è chiaro che sto parlando dei tenoristi che preferisco in assoluto.
(secondi solo a Trane).
ciao fra
ciao fra
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
Trovo che il suono di Garbarek sia decisamente affascinante. Per certi versi, più di quello di brecker. :\\:
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Re: Il mio Guardala nel "Guardala Museum" di Mojo...che onore!
sulla preferenza non discuto. (ciascuno ha la sua )
provavo a mettere a confronto Garbarek con se stesso per riuscire ad evidenziare alcuni aspetti oggettivi. (anche se con l'amplificazione è più complicato).
ciao fra