Visualizzazione Stampabile
-
La fisicità dei sassofonisti.
Buongiorno.
Non so se l'argomento è stato mai trattato nel dettaglio, ma, volevo chiedere, a tutti: Quanto la "fisicitÃ*" possa influenzare il suono di un sassofonista, e in che modo, in particolare.
Per es. essere alti e corpulenti, è meglio che essere minuti, se si suona uno strumento "pesante" come il tenore? Oppure la cosa non ha nessuna influenza?
Mi viene in mente Dexter Gordon, che in pratica era un "mostro di Frankenstein", che suonava il sax, un vero colosso. Per non parlare della ficisitÃ* dei vari Rollins, Coltrane (?), Brecker ( alto oltre il metro e 90 ), Berg, e Senese, che ha un "capacchione" che è il doppio del mio.
Ne sapete qualcosa a tal riguardo?
Se l'argomento fosse giÃ* stato trattato, chiedo venia ai moderatori, che possono spostare e bloccare il topic. Grazie.
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Ciao Fabbry,
bella discussione! mi sa che non era mai stata trattata...
Mi viene in mente Jonny Griffin, soprannominato "Little Giant" per la sua bassa statura, eppure andava come un treno...socmel se andava...
Oppure Jimmy Heath, idem come sopra...
Secondo me il come siamo fatti può centrare ma non più di tanto...se uno vuole un suono, lo ottiene, idem per armonici, e tecnica varia.
A paritÃ* di strumenti forse un omone in buona forma fisica riuscirÃ* prima di uno basso e mingherlino ma conta la volontÃ* che anima i musicisti...vedi Pepper Adams col suo baritonazzo che fa bibop...
Frank.
p.s.: io sono bassotto (1,67 m) e corpulento (ok, due giorni fa ho iniziato una dieta seria...) eppure mi piace solo il tenore, lo sento mio, come un estensione di me stesso...
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Bel thread!
Sì, penso possano influenzare soprattutto la capacitÃ* polmonare (chiedete ai flautisti!), la soliditÃ* di schiena e spalle (se si è debolucci, il peso del sax comprime di più il torace rispetto ad un omaccione, quindi a paritÃ* di esercizio può portare a meno volume, pressione... sempre parlando di aria...), l'altezza totale, se si risente del cambiamento di pressione atmosferica... :lol:
Tra l'altro, non dimentichiamo un altro fattore-dimensione: le mani!!
Io ad esempio ho delle mani abbastanza grandi (soprattutto il palmo, le dita sono lunghe ma non grosse) e sul tenore mi viene addirittura più comoda in certe situazioni la presa destra "Ã* la Brecker" (ma ormai non ci faccio più caso, viene spontanea quando so che ci sono scale e arpeggi in rapida successione); quando poi torno sul Contralto... mannaggia che fatica!!! :ghigno: Le mani semplicemente non ci stanno! Paradossalmente, ho sviluppato una tecnica più rapida sul Tenore che sul Contralto.
Sul Baritono... inutile dire che è come passare dagli slip ai boxer! :ghigno:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Mah, credo che la fisicitÃ* possa influenzare soprattutto sulla gestione del peso dello strumento e tutto ciò che ne consegue, anche se poi ci si abitua, come hanno detto gli altri.
Quest'estate ho sentito un tentet in cui al baritono c'era una sassofonista, e non era una gigante...però suonava davvero bene, e il suono era un bel suono. Solo ad un certo punto dell'assolo si era sbilanciata un po' troppo e stava per perdere l'equilibrio, ma lo si è notato solo con gli occhi e non con le orecchie!!! :bravo:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
La stazza di un sassofonista può anche incidere sulla postura in tutti gli effetti,se ci fate caso i jazzmen di stazza robusta appaiono più rilassati di quelli magri,questo è proprio dovuto a un fattore di forza fisica e di resistenza,oltre alla capacitÃ* polmonare che in un "omone" è senz'altro maggiore di un "mingherlino".
Poi ovviamente esistono le eccezzioni ,vedi appunto gli esempi che sono stati fatti.
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Spesso in qualche discussione, all'interno di questo forum, ho sentito tirare in ballo, anche la grandezza del cranio, imputando ad esso una qualche risonanza con lo strumento. Per cui, pensavo che, il corpo del musicista, risuonasse in qualche maniera con lo strumento. Con il risultato finale del suono che si ascolta, quasi risultante di queste due fisicitÃ*, del sax e del sassofonista.
Non dimentichiamoci che in questa fisicitÃ* e nella determinazione del suono entrano in gioco, penso io, anche la conformazione e la grandezza della cavitÃ* orale, la grandezza delle labbra ( vedi redman) . Oppure, ancora una volta, queste cose determinano variazioni trascurabili?
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
io a 6 anni ero in grado di suonare solo il soprano curvo , crescendo ho preso il contralto e solo adesso gioco anche col tenore . secondo me l'etÃ* e il peso possono influire sulla quantitÃ* di aria buttata nel sax .... anche se peso circa 80 kiletti :muro(((( faccio molta più fatica col tenore ( mi stanco molto ) che con soprano e alto ... :roll:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Citazione:
Originariamente Scritto da fabbry
...Per cui, pensavo che, il corpo del musicista, risuonasse in qualche maniera con lo strumento...
Come diceva anche Chris Collins durante la Masterclass, sopratutto in relazione all'originalitÃ* del suono cercata nel Jazz, alla fine ognuno di noi ha una conformazione differente: quindi come ben dici ogni saxofonista diventa parte integrante del suo strumento facendo cassa armonica. In definitiva ognuno suonerÃ* diversamente!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Citazione:
Originariamente Scritto da salsax
io a 6 anni ero in grado di suonare solo il soprano curvo , crescendo ho preso il contralto e solo adesso gioco anche col tenore . secondo me l'etÃ* e il peso possono influire sulla quantitÃ* di aria buttata nel sax .... anche se peso circa 80 kiletti :muro(((( faccio molta più fatica col tenore ( mi stanco molto ) che con soprano e alto ... :roll:
Io peso 68 kg e non faccio nessuna fatica a suonare il tenore... :mha!(
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Penso che i kili non siano così determinanti per l'utilizzo di uno strumento piuttosto che un altro, sicuramente è la massa muscolare che copre il ruolo primario e anche la capacitÃ* nel gestire la capacitÃ* polmonare (scusate il gioco di parole), perchè alla fine se uno si ritrova con 10lt di polmoni, ma quando suona da tutto subito senza saper controllare il flusso sarebbe proprio uno spreco ... a volte mi chiedo se Fausto Coppi avesse suonato un Sax, chissÃ* quanto sarebbero durate le sue note lunghe!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
quoto isaak ( .....stranamente ;) ) !!
forse è proprio questione di sviluppo dei polmoni e capacitÃ* di controllo del flusso di aria :roll: !
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Premettendo che avere un fisico sano è la cosa che prima di tutto serve, averlo anche robusto e in forma (non solo tono muscolare ma anche elasticitÃ* articolare) aiuta molto.
Solo che volevo far presente che per cimentarsi in una abilitÃ* (come quella del suonare un sax) occorre l'esercizio e la tecnica, condita dal dono di natura della capacitÃ*-predisposizione.
Le eccezioni quindi ci sono sempre, nelle eccezioni il dono della capacitÃ* e predisposizione a volte aiuta la mancanza del fisico.
Pensate solo cosa riusciva a fare ancora Arnett Cobb pur gravemente affetto dalla tubercolosi che gli aveva quasi distrutto la colonna vertebrale
http://www.youtube.com/watch?v=1FbTpVkOlzU
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
non avevo mai ascoltato arnett cobb :half: ... grazie doc ;)
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Citazione:
Originariamente Scritto da docmax
Pensate solo cosa riusciva a fare ancora Arnett Cobb pur gravemente affetto dalla tubercolosi
Prima volta che lo ascolto :half:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
interessante questo forum, io ho notato una cosa a parte il fatto della fisicita', quando suono a stomaco pieno il suono e' piu' scadente, quindi tendo sempre a mangiare dopo il concerto, anche se a fatica , magari qualcosa di leggero prima, perche' a stomaco vuoto il sax suona meglio, come se facessi io stesso da cassa armonica.mah! :mha!( (ed io sono un professionista a tavola).fatemi sapere come la pensate o se capita anche a vo.? ciao
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Probabilmente la causa del tuo suono scadente è dovuto allo stomaco troppo pieno che va ad alterare la normale contrazione addominale ... ma poi alla fine ... QUANTO MANGI??????? eheh!
Può anche essere che il metabolismo, dedicandosi prevalentemente alla digestione, tenda a ottimizzare le "forze", per cui può stare, molto dipende però da quanto e come si mangia.
Questa è una bella domanda per i professionisti che lo fanno si mestiere, indubbiamente per essere al 100% terranno conto anche di questo ... attendiamo risposte!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Io fisicamente non riesco a suonare a stomaco pieno... e non riesco più a suonare se bevo alcolici prima o durante il concerto... :mha!(
Generalmente mastico sempre chewingum se "devo" mangiare prima del concerto (con un minimo di anticipo) e poi bevo acqua... generalmente prima di suonare evito cibi piccanti (però dopo mi strafogo nel peperoncino)...
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
A stomaco pieno possiamo prendere meno aria con tutte le conseguenze del caso :mha!(
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Dipende da quanto e cosa dovete suonare.
Quando suonavo in banda si mangiava eccome.
Quando ho un concerto rock progressive (due ore e passa senza sosta con pezzi lunghi e impegnativi) preferisco mangiare dopo.
Con la Band Tributo a Vasco è agevole suonare anche dopo una cena non pesante.
Naturalmente un concerto tosto di musica classica richiede, credo, una performance diaframmatica che, a stomaco pieno, è più impegnativa e potrebbe essere cagione di rendimento inferiore alla aspettative.
Comunque, dopo circa 2 ore dal pasto lo stomaco si svuota e vi lascia senza problemi per spingere con il diaframma fin dove volete.
Bere è come il fumare, meglio evitare... anche se d'estate... la sete fa brutti scherzi!
Max
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Più che altro... l'alcol, a me, impasta la bocca e mi aumenta a dismisura la salivazione... poi cominci e ti accorgi che a fine concerto hai i 5 o 6 bicchieri di birra vuoti per terra!
Le cose da evitare per motivi "chimici" sono tutte le bevande dolci e frizzanti... Coca Cola in primis: la Coca Cola è dissetante ma fortemente acida... insistendo molto (vedi bambini che suonano in banda un servizio a settimana)... possono innescarsi facilmente corrosioni!
Non so quanto è credibile questa cosa... ma il tecnico che mi sistema gli strumenti... ha avuto a che fare con strumenti molto molto giovani che avevano problemi di corrosione ai tamponi... plausibile è la colpa dell'alito, anche perchè se fosse stato sudore acido avrebbe dovuto riscontrare corrosioni esterne e non interne!
Si beve acqua e non si sbaglia!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Alessio pensa che quei ragazzi hanno lo smalto dei denti corroso dalle bibiite gasate acide... :ehno:
Max
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Citazione:
Originariamente Scritto da docmax
Alessio pensa che quei ragazzi hanno lo smalto dei denti corroso dalle bibiite gasate acide... :ehno:
Max
Uhmm... non ricordo come funziona la corrosione... certo è che l'idrossiapatite dei denti con l'acido diventa solubile e lo smalto svanisce: la saliva dovrebbe fare una sorta di tampone... comunque quando si beve una coca cola e ci si passa la lingua sugli incisivi ci si accorge di una certa momentanea rugositÃ*.
Sul ottone è potrebbe innescarsi una corrosione galvanica alimentata dall'aciditÃ* dell'alito: faccio delle ipotesi... personalmente sono mesi che non bevo Cola Cola... :lol:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
:shock: :shock: ionon bevo troppa coca cola soprattutto prima di suonare, e Yammino mi ringrazia ;) :saputello
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
si, sono d'accordo un po' con tutti, comunque dopo cena ti senti pesante, e quindi si fa fatica sia a riprendere fiato che a spingere con il diaframma, certo che pero' certi ruttoni nel sax che puoi stordire quello che ti sta accanto! :lol: :lol: io un bicchiere di vino me lo bevo volentieri primo e dopo il concerto, senza esagerare si puoì far tutto...... o no!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
S. Agostino diceva " Ama e fa ciò che vuoi " (notare l'A maiuscola di Ama ;) ).
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Ottima rivelazione per Arnett Cobb: c'è una serie di video su youtube che rendono l'idea del personaggio. :saxxxx)))
Per quanto riguarda il topic, credo anche io che alla fine la combinazione di fisicitÃ* e strumento renda il suono unico: non dimentichiamoci poi dell'orecchio che fa da guida per lo sviluppo di un suono "personale". :mha!(
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Citazione:
Originariamente Scritto da cris war
si, sono d'accordo un po' con tutti, comunque dopo cena ti senti pesante, e quindi si fa fatica sia a riprendere fiato che a spingere con il diaframma, certo che pero' certi ruttoni nel sax che puoi stordire quello che ti sta accanto! :lol: :lol: io un bicchiere di vino me lo bevo volentieri primo e dopo il concerto, senza esagerare si puoì far tutto...... o no!
Meglio un MonteNegro... o un Amaro del Capo...
Dalle mie parti invece: Amaro Nonino ! :zizizi))
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Comunque anche un discorso come quello della fisicitÃ* non contiene principi assoluti, che non possano essere smentiti. Tutto è giusto, ma anche il contrario di tutto è corretto. Insomma gli estremi, finiscono per toccarsi.
Un esempio celebre riguarda il celebre pianista russo che tutti conosciamo W.Horowitz, che suonava con una impostazione delle mani, o meglio delle dita, non certamente ortodossa. Eppure egli faceva uscire sonoritÃ* dal piano che non avevano paragoni. Chi è pianista può confermare.
http://www.youtube.com/watch?v=Qnla_5zrHAE
:bravo: :bravo: :bravo:
Questo è il bello. Nell'arte, difficilmente 2+2 fa 4. :saputello
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Verissimo: 2+2 può fare 8 o 1 dipende... dal talento che si ha!
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Qualunque bravo insegnante di flauto sa che è assolutamente sbagliato concettualmente, posizionare lo strumento in modo perfettamente parallelo alle labbra. Questo perchè il flusso dell'aria risente anche della conformazione delle labbra stesse, e spesso la posizione migliore è frutto di sperimentazioni personali.
A meno che, non si sia stati disegnati e progettati, direttamente da Michelangelo. :half: :half: :half:
-
Re: La fisicità dei sassofonisti.
Ne ho discusso spesso con musicisti americani molto autorevoli con cui ho avuto la fortuna di trovarmi a contatto.
Il nostro fisico è molto poco rilevante rispetto a cio' che si potrebbe pensare, anche la potenza nell'emissione non deriva da una cassa toracica piu' grande, ma da un utlizzo migliore del diaframma.
Il timbro è molto piu' influenzato dalla laringe e dall' ascolto/imitazione dei nostri musicisti favoriti che dal resto.
Inoltre storicamente non è vero che la scena sassofonistica è stata dominata da giganti...