qualcuno mi sa dire cosa si intende in dettaglio quando si dice di AVERE L'ORECCHIO ASSOLUTO????
secondo voi se so dire che nota sia al sax oppure al piano forte un suono che sento ce l'ho??? :BHO:
grazie mille
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qualcuno mi sa dire cosa si intende in dettaglio quando si dice di AVERE L'ORECCHIO ASSOLUTO????
secondo voi se so dire che nota sia al sax oppure al piano forte un suono che sento ce l'ho??? :BHO:
grazie mille
Ciao,
chi ha il dono dell'orecchio assoluto è in grado di riconoscere da una qualsiasi fonte sonora la nota o le note prodotte (dalle suddette fonti).
C'è chi sostiene che tutti abbiamo appena nati l'orecchio assoluto ma che poi nella grande maggiornaza dei soggetti questa "attitudine" viene persa, per motivi poco noti.
C'è inoltre chi sostiene che questa dote si possa acquisire con esercizi di ear training mirati. tempo fa mi sono imbattuto nei corsi di David Lucas Burge , davvero notevoli.
Ho conosciuto diversi musicisti con l'orecchio assoluto e ti assicuro che per noi saxofonisti sono un incubo!! Il sax avendo un'intonazione un pò variabile e non sempre precisa dava ad alcuni di loro moolto fastidio... :twisted:
Frank.
Parole sacrosante! A volte questi portenti d'intonazione ti fanno sentire in imbarazzo... ma l'anima del sax non sempre è intonatissima. Io la preferisco così!Citazione:
Originariamente Scritto da FrankRanieri
Max
sheets of fiskions© è la risposta giusta in questi casi :saputelloCitazione:
Originariamente Scritto da FrankRanieri
Haha! Terminologia specifico-tecnica! :lol:
Comunque... L'avevo giÃ* raccontata quella dell'accordatore di organi??? :BHO:
non mi pare..questa mi manca :lol:
Un ex-insegnate della nostra banda, non veniva alle prove pre-concerto perchè sosteneva che il nostro suono gli alterava l'udito e per ripigliarsi doveva smazzarsi un paio di ore di musica classica ad altissimo livello (così diceva lui ... mah!).
Forza Fumatore! vai con l'Aneddoto che siamo curiosi!!!! eheh
Accipicchia! :lol: Alla fine non è neanche tutta questa storia!
Comunque sia...
Dovete sapere che mio fratello per diletto suona il pianoforte da parecchi anni, ma da tre o quattro anni a questa parte ha cominciato anche a suonare l'organo a canne. Penso abbia cominciato per caso, spinto dalla curiositÃ*, quando un giorno alla fine di una messa si è avvicinato all'organo e ha chiesto di poterlo provare.
Sta di fatto che da qualche tempo suona abbastanza regolarmente nella Cattedrale della mia cittÃ*, nonchè a matrimoni e funzioni particolari di tanto in tanto (un lavoretto per l'estate :lol: ).
L'organo della nostra Cattedrale è un organo particolarmente bello, un antico Serassi del XVIII secolo, e richiede manutenzione e accordatura abbastanza frequenti. Così la curia ha provveduto a far chiamare il mistico Accordatore di Organi.
Si presenta così un tizio sulla quarantina, abbastanza sportivo, con un assistente, e cominciano a smanettare letteralmente "dentro" allo strumento! :lol:
In pratica questo tizio dava le direttive per l'accordatura al suo assistente che man mano girava viti, tirava, spingeva eccetera. Ogni tanto sentivo che diceva cose del tipo "Il la quinta ottava è calante di un hertz, tira su!" e poi "No, ancora mezzo hertz..." e così via, tutto ad orecchio (che poi in una chiesa, col rimbombo che c'è, l'ho trovato pazzesco).
Mio fratello poi ha chiacchierato un poco con l'accordatore, che ha detto di avere l'orecchio assoluto (riconosceva la nota di un oggetto che cadeva, del muggito di una mucca - modulazioni comprese - o gli armonici di un ruscello ecc.) e che addirittura quando andava a concerti orchestrali rischiava di dare di stomaco se c'era ad esempio un violino poco accordato tra i musicisti! :shock:
Se l'orecchio assoluto vuol dire anche avere di questi problemi, preferisco avere un buon orecchio allenato e stop! (Beh, prima dovrei arrivare ad avere quello, comunque! :lol: )
Avevo anche sentito di un direttore d'orchestra Italiano abbastanza famoso che faceva riaccordare le percussioni (anche quelle a suono indeterminato :lol: ) perchè interferivano con gli altri strumenti!
Restando in tema di accordatori di organi, lunedì mattina ho visitato un'importante fabbrica d'organi che sta dalle mie parti (fanno tutto l'organo, dalle canne al mobile, dai somieri allo sgabello per l'organista): è una delle più importanti d'Italia (tra quelle in attivitÃ*) e lavorano spesso all'estero (hanno costruito l'organo della cattedrale di Tokio).
Bene, l'accordatore ci ha mostrato come si fa ad accordare le canne e alla mia richiesta "Lei ha l'orecchio assoluto?" il tizio mi ha risposto: "No, è solo tanta tanta esperienza". Ne deduco che anche per un lavoro delicato come quello (ripeto: è una delle fabbriche più importanti d'Italia) non sia necessario avere l'orecchio assoluto ma, come dice Fumatore, sia "sufficiente" un orecchio molto allenato.
Comunque vederlo lavorare era impressionante: per accordare la canna prendeva le forbici e l'accorciava finchè non coincideva con la nota di riferimento.
ma chedé, questo orecchio assoluto? io mica l'ho tanto capito...
e charlie parker, aveva l'orecchio assoluto? e miles davis? e john lennon?
Beethoven, a quanto mi risulta, aveva un orecchio molto relativo...
oserei dire che noi suoniamo uno strumento sempre a rischio di imperfezioni (io con l'accordatore
elettronico non riuscivo mai ad accordare un'ottava con l'altra)...
esiste forse una banda perfettamente accordata? o un cantante che non sporca
qualche nota?
modestamente parlando, lascerei la perfezione dell'orecchio agli accordatori di organi,
e ai direttori d'orchestra.
per noi sassofonisti, chiederei sempre al buon Dio di darci tanta passione, musicalitÃ*, e soprattutto,
quello che penso tutti vogliamo, il suono.
l'orecchio ci aiuta, ma ognuno ha il suo...
:saxxxx)))
Scusa, ma che discorso è? Un conto è dire che non si ha l'orecchio assoluto, ma l'orecchio almeno relativo direi che tutti lo abbiamo (più o meno tutti data una nota di riferimento riusciamo a riconoscere altre note suonate successivamente).Citazione:
Originariamente Scritto da puffosky
La banda non è perfettamente intonata, ma si intona relativamente al primo clarinetto (o all'oboe).
La musicalitÃ* è importante, il suono anche ma l'intonazione è importantissima e questa non prescinde dall'orecchio di chi suona...ognuno ha il suo, ma un Do deve essere tale sia per me che per te.
O se non altro conviene essere tutti stonati uguali! :saputello
(cit. dal Maestro Fac, reverendo saxofono-percussionista-direttore amministrativo di bbanda)
l'orecchio assoluto è una grande cosa .
per il sax però ci sono degli aspetti che sono legati a timbro e volume che anche l'orecchio assoluto non riesce a decifrare e tuttavia sono rilevantissimi.
ciao fra
Uhm... Non è che magari il sax (quello buono, che suona bene, intonato ecc.) non deve seguire il temperamento equabile ma gli armonici naturali come i clavicembali??? :BHO:
A me succede una cosa alquanto strana.
In poche parole, dopo aver registrato Summertime ed averla ascoltata più volte, riesco sempre a cantare il SI in maniera perfetta o quasi (cioè la nota di partenza del brano), senza il bisogno di altri ausili sonori. In questo modo, ovviamente con un po' di tempo per "cantarmi" la scala, riesco ad individuare qualsiasi nota mi viene suonata, ovviamente attribuendole la notazione del sassofono.
Mi chiarite un po' questa situazione? Si tratta di qualche residuo di orecchio assoluto? :BHO:
Apollo credo sia una questione di allenamento ed abitudine, succede anche a molti cantanti seppure sprovvisti di orecchio assoluto.
Anche io riconosco "ad orecchio" le note di brani suonati in tonalitÃ* a me piu' familiari, immagino che se fossi meno pigro e studiassi di piu' la cosa si potrebbe tranquillamente estendere a tutte le tonalitÃ*...
Tra i sassofonisti jazz è famoso Paul Desmond per avere l'orecchio assoluto, lessi un aneddoto tempo fa su questa cosa che riporto:
Racconta il giornalista Doug Ramsey che una volta lui e Desmond, che
non si conoscevano, si trovarono bloccati in un ascensore.
Dopo qualche secondo scattò l'allarme e uno dei presenti, spaventato,
gridò "Che cos'era?".
Desmond e Ramsey, contemporaneamente, risposero "Un la bemolle".
Per quanto riguarda gli accordatori di pianoforti io li ho sempre visti accordare ad orecchio...
:lol:
veramente carina non la conoscevo.
ciao fra
L'orecchio assoluto è un po' una "mitologia" che andrebbe ridimensionata: per chi intendesse affrontare o approfondire l'argomento esiste in merito un testo che è un classico del genere "L'orecchio musicale" di Edgar Willems, in cui viene affrontata anche la peculiaritÃ*... "assoluto"...
Personalmente, trovo un po' ridicolo e ridondante lo stesso termine...si tratta di una peculiaritÃ* per lo piu' innata, che lo studio può rendere "perfetta" in relazione ad un preciso "linguaggio musicale"!
Per molti versi, è associabile ad altre particolari "abilitÃ* mnemoniche" che sono possedute da alcuni individui: ricordare una notevole quantitÃ* di sostantivi o nomi, secondo una certa successione, dopo aver visualizzato un elenco predefinito per pochi secondi... saper ripetere in tempo reale al contrario intere frasi, concetti o nomi senza leggere o saper fare operazioni aritmetiche o matematiche complesse a memoria o quelli che riescono ad imparare interi testi in pochissimo tempo...
Tuttavia, analisi sperimentali effettuate da scienziati cognitivi su soggetti con tali peculiaritÃ*, hanno rilevato le difficoltÃ* che tali soggetti hanno nell'affrontare altri tipi di "abilitÃ*": ad esempio, chi riesce a memorizzare qualunque testo in poco tempo, nella maggior parte dei casi, ha difficoltÃ* nel sintetizzare ciò che ha imparato a memoria con facilitÃ* o nel saper fare analogie/confronti con altri contesti o contenuti...
In tal senso, l'orecchio assoluto riguarda solo la capacitÃ* di distinguere l'altezza del suono...e non altre sue "peculiaritÃ*" non meno importanti quali la qualitÃ* timbrica, dinamica, modalitÃ* d'attacco ecc.
Se riferito alla cultura musicale europea, esso risulta "artificiale" come il "sistema musicale" di riferimento: si dimentica, troppo spesso, che il temperamento equabile è un'"astrazione intelligente" che non esiste in natura...un accordatore di pianoforte deve per forza far riferimento al suo orecchio perchè se si riferisse alle sequenze matematiche delle frequenze reali delle varie altezze, dopo la metÃ* della seconda ottava sia in senso ascendente che discendente rispetto ad A (440 hz) avrebbe "sonoritÃ*" paurosamente crescenti o calanti...
Un suonatore di sitar, che deve accordare ogni volta piu' di 20 corde, fra "cantanti" e di risonanza...percepisce variazioni di quarti o sesti di tono come anche microvariazioni semitonali calanti o crescenti: ma anche in questo caso, trattasi di un "allenamento culturale" piu' che di "talento auditivo"...
L'esecuzione di una partitura con "altezze perfette", la può fare solo una macchina: un'esecuzione piattamente perfetta ma poco musicale...la musicalitÃ* è una qualitÃ* umana, la perfezione un'idea...anche abbastanza noiosa...
Orecchio relativo o assoluto? Non mi piacciono, nè convincono queste 2 "categorie" su cui teorici e didatti ancora discutono e riflettono...credo che in senso musicale, sia necessario e auspicabile avere un "orecchio adattivo"...nella musica come nella vita, chi è capace di "adeguarsi" a piu' contesti o situazioni, può vivere esperienze piu' varie e gratificanti di chi possiede una precisa "peculiaritÃ*"...totalizzante... e forse per la stessa ragione, inficiante e paralizzante...
La percentuale di individui con l'orecchio assoluto e' piu' alta tra i musicisti che tra gli altri, tuttavia il fatto che averlo sia o non sia utile e' una questione controversa. Vi sono musicisti che lo ritengono addirittura uno svantaggio. Quello che tutti i musicisti, professionisti e dilettanti, debbono avere e' l'orecchio relativo, ovvero la capacita' di riconoscere gli intervalli piuttosto che le note. L'orecchio relativo e' una cosa che si puo' imparare con l'esercizio, mentre sviluppare l'orecchio assoluto da adulti sembra sia quasi impossibile. Eppure io, che l'orecchio assoluto non lo ho mai avuto ne' esercitato, col tempo ho imparato ad intonare un "la" senza riferimenti esterni, che e' una cosa non molto diversa in linea di principio dall'avere l'orecchio assoluto.
Per chi volesse esercitare l'orecchio relativo (o anche assoluto) vi sono in rete dei programmini appositi. Uno di questi e' "Functional Ear Trainer" scaricabile gratuitamente.
Per chi non lo sapesse anche il grande Stan Getz aveva l'orecchio assoluto..sto leggendo la sua biografia..
Tipo Alex di Arancia Meccanica dopo la cura con la IX di Beethoven! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da Isaak76
Citazione:
Originariamente Scritto da fabiosupersax
esatto. ed anche accordi complessi suonati al pianoforte ad esempio. altri, invece, riescono a riprodurre una melodia in modo molto simile sentendola solo una volta, anche se non per forza alla stessa tonalitÃ*, in quanto riconoscono le distanze fra una nota ed un'altra (è il mio caso). qui però non è più orecchio assoluto.
addirittura, una persona che dispone di orecchio assoluto, può sentire una goccia d'acqua che cade in un secchio, e riconoscerne la nota. c'è un range di frequenze che un orecchio assoluto riesce a decodificare come nota, che varia in base a quanto è sviluppato l'orecchio.
ovviamente, è scorretto parlare di orecchio, in quanto l'orecchio prende in input una differenza di pressione nell'aria, ed il cervello lo decodifica. Dato che l'uomo è un computer vivente, se si stesse parlando di un personal computer, si direbbe che la capacitÃ* di svolgere questo lavoro dipende dal sistema operativo, non dal microfono.
L'orecchio assoluto è una capacitÃ* di cui una persona può disporre in partenza o non disporre affatto. non è sviluppabile da chi non ce l'ha. dopo un po' che una persona studia musica, può scoprire questa capacitÃ*. ma anche i più grandi professionisti, se non ne dispongono, non la sviluppano nemmeno dopo 40 anni di studio. Disporre di orecchio assoluto non significa assolutamente essere un grande musicista, così come un contorsionista non è detto che sia un grande ginnasta, in quanto si parla di abilitÃ* completamente diverse.
Certo, chi dispone di orecchio assoluto può esercitarlo e migliorarlo, ma chi non ne dispone non può svilupparlo.
no, diciamo che la percentuale di individui che sanno di avere l'orecchio assoluto è più alta fra i musicisti. se uno non studia musica e non sa nemmeno cos'è il re, può sentirlo ma non lo riconosce. metti: tu senti una persona che parla in inglese (e non conosci questa lingua): senti tutto ma non capisci. Una volta che studi questa lingua inizi a capire il significato delle parole che senti.Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
A mio modestissimo avviso l'orecchio assoluto è poco utile. È un fattore di distrazione incredibile, è come avere un software pesantissimo che gira continuamente sul computer.
io ho scoperto di avere l'orecchio relativo a 8 anni. tuttavia molta gente diplomata al conservatorio non ce l'ha, il che mi confonde:Citazione:
Vi sono musicisti che lo ritengono addirittura uno svantaggio. Quello che tutti i musicisti, professionisti e dilettanti, debbono avere e' l'orecchio relativo, ovvero la capacita' di riconoscere gli intervalli piuttosto che le note. L'orecchio relativo e' una cosa che si puo' imparare con l'esercizio, mentre sviluppare l'orecchio assoluto da adulti sembra sia quasi impossibile.
- suonare sempre e solo la musica scritta su uno spartito è dannoso?
- tutti possono avere l'orecchio relativo?
È una questione molto interessante, spero che qualcuno che ne sappia più di me mi possa dare informazioni in più, dato che mi riguarda di persona.
questo è semplicemente perchè hai sviluppato memoria sui muscoli che muovi per intonare il la. è un po' suonare il sax o qualsiasi strumento al buio: dopo un po' che lo suoni non ti serve più vedere i tasti.Citazione:
Eppure io, che l'orecchio assoluto non lo ho mai avuto ne' esercitato, col tempo ho imparato ad intonare un "la" senza riferimenti esterni, che e' una cosa non molto diversa in linea di principio dall'avere l'orecchio assoluto.
Non sapevo esistesse qualcosa di simile! Io quando ho scoperto di disporre dell'orecchio relativo, suonavo tutti i brani in accordi maggiori in DO, quelli minori in LA MINORE (col pianoforte). Per esercitare il mio "orecchio" e la mia capacitÃ* di suonare in tutte le tonalitÃ*, ho preso una canzone e ho iniziata a suonarla in tutte e 12 le tonalitÃ*. Fu un ottimo esercizio, che mi sento di consigliare a tutti!Citazione:
Per chi volesse esercitare l'orecchio relativo (o anche assoluto) vi sono in rete dei programmini appositi. Uno di questi e' "Functional Ear Trainer" scaricabile gratuitamente.
:bravo:
l'argomento è molto affascinante secondo me.
era da tempo che cercavo una spiegazione così bella bravissimo davvero, come fai a saperne così tanto?
@ seethorn , :bravo: :bravo:
troppo gentile :smile:Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
fra musicisti ci si confronta, ci si informa, e studiare fisica può dare una mano :smile:
Io non ho mai esercitato ne mi ha incuriosito il tema dell'orecchio assoluto ma, per fortuna, ho potuto frequentare da giovane soggetti particolarmente dotati in questa funzione che sono diventati musicisti "mostruosi".
Si parla di un software pesantissimo che gira, secondo me se sei un tipo normale non è così, non ti distrae, lo tiri fuori quando serve, se ti serve e soprattutto non ti piace farlo quando te lo dicono gli altri (per questi amici era così).
Invece, anche se mi capita di utilizzare facilmente l'orecchio relativo, mi sembra più affascinante avere il senso armonico che mi porta a fare decentemente canzoni che non conosco: quando mi succede questo sento una grande emozione, un feeling che mi mette in contatto con i meccanismi insiti nella mente di chi ha scritto quel brano musicale... devo andare a letto forse è meglio :lol:
azz Doc la tua riflessione mi garba, la prospettiva dell'orecchio relativo (considerato di serie B) è molto stimolante hai ragione, i limiti sono davvero un grande "stimolo" per l'artista.
infatti ho parlato di fattore di distrazione :lolloso:
quando una persona è concentrata solo su una cosa (ad esempio: lo studio) tutto ciò che gira intorno che può distrarre, riesce a tenerlo a bada. Ma non è così per tutti.
l'orecchio assoluto non ha nulla a che vedere con le capacitÃ* tecniche di una persona, che dipendono da tantissimi altri fattori (predisposizione, applicazione, apparato respiratorio, rilassamento, concentrazione ecc ecc ecc).
e: si, è veramente emozionante l'orecchio relativo: ti è capitato mai di iniziare a suonare qualcosa, e chiedere agli altri "cosa sto suonando?"? :lolloso: (sono un pianista mediocre, ma la maggior parte della gente pensa che io sia un genio per via di questa mia capacitÃ* eheh)
Io da piccolo quando imparavo piccole melodie, dopo me le cantavo spesso tutto il giorno dicendo i nomi delle note (come se stessi cantando una canzone con le parole, mi piaceva e la volevo cantare). E quando qualcuno si sedeva al piano e spingeva un tasto a caso spesso ci prendevo se mi chiedeva di indovinare (ma non sempre) e si era creata in famiglia questa nomea che avessi un orecchio pazzesco nonostante suonassi a malapena. Poi non ho più esercitato l'orecchio per diversi anni. Ovviamente da 4 anni circa ho ripreso e ora trascrivo soli come tutti suppongo. Ora mi baso tutto sull'orecchio relativo. Però ad esempio ieri sentivo la musica (mi pare fosse l'orchestra di count basie). In quel momento c'era il solo di lester young, ovviamente da paura. Mentre stavo aprendo il piano e iniziare a suonare lester attacca una nota puiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...schiaccio senza pensarci il sib...è lui. Ma capita un può a tutti secondo me.
in conclusione
Secondo me c'è l'orecchio relativo (esercitabile)
l'orecchio assoluto senti una nota singola e dici il nome (e a furia di suonare, tracrivere, avere in testa brani si può sviluppare)
l'orecchio assoluto, per così dire, dell'accordatore ovvero senti la frequenza quindi anche oggetti accordi. So di musicisti che se fai accordi con palmi e gomiti sul piano, sforzandosi, ma ti dicono tutte le note. Questo o ce l'hai o non ce l'hai.
infine secondo me non è un impiccio, almeno non quello non dell'accordatore. Altrimenti non si spiega come musicisti fenomenali come ad esempio Dado Moroni che riconoscono sempre la nota suonata e anche accordi abbastanza complessi (un insieme di orecchio assoluto, relativo ed esercizio alla fine) riescano a suonare così divinamente
Io ho l'orecchio assoluto...capisci al volo la nota di un qualsiasi rumore...anche un rutto
( prima ho fatto LA )
oggi a solfeggio il professore ci ha insegnato un trucco per riuscire a capire a volo gli arpeggi... Ad un certo punto ha fatto al pianoforte le prime due note dell'arpeggio di MIb e io senza che l'aveva chiesto le ho dette (non guardando il pianoforte)... Allora mi ha sfidato .... Dovevo indovinare alcune note al volo... Ha cominciato con il sol, poi il re, poi il mib, poi il sib e poi il fa#... Io sono riuscito a distinguerle tutte e lui mi ha detto che possiedo l'orecchio assoluto... Io la per la non avevo capito bene cosa significasse ma leggendo questo topic finalmente ho le idee chiare :yeah!)
Beato te, io non sarei capace!!! :evil:
Io lo so fare unicamente coi rutti.
Però a volte anche le scimmie urlatrici. Se sono abbastanza intonate.
anche questa è arte!"!!!! :lol:
No, e' proprio orecchio. Infatti spesso mi capita di riconoscere un la quando lo sento, e quando lo intono ci arrivo acoltandomi e non semplicemente "impostando i muscoli". E comunque posso anche solo "pensarlo", senza farlo fisicamente e senza muovere muscoli e funziona lo stesso. Comunque funziona solo con il la: se voglio intonare un'altra nota prima faccio (o penso) il la e poi mi calcolo quello che mi serve.Citazione:
Originariamente Scritto da seethorne
Ho affrontato l'argomento per un po' di tempo perché invidiavo un sacco quei musicisti che riuscivano ad entrare nel brano senza sapere gli accordi ed a suonare quello che sentivano "in testa"! Per me una libertÃ* di espressione fantastica.
L'orecchio assoluto non è altro che riconoscere l'altezza di un suono, un po' come il nostro occhio riconosce i colori. Allenando il riconoscimento dei colori inizi ad entrare nelle sfumature, io come grafico devo saper rendere un giallo, o un giallo limone o un giallo paglierino e a forza di realizzarli ora al primo colpo lo faccio, so di cosa si parla. Con l'orecchio non mi sono allenato così intensamente ma sono consapevole che quando mi esercito di continuo per qualche giorno più facilmente mi avvicino all'altezza della nota che voglio eseguire e principalmente mi riesce meglio quando ci penso di meno, quando vi pongo meno ostacoli nell'eseguirla!
Parlando con un talentuoso pianista mi disse che per lui era semplice seguire gruppi di vario genere e improvvisare, inoltre non aveva problemi a dire se la ventola del mio condizionatore ronzava in Ab o G!
Però diceva anche che se non suonava per un po' o comunque non si esercitava perdeva un po' di smalto, un po' di precisione anche se il talento rimaneva! Abbiamo parlato anche di come affrontava gli accordi. Per esempio questi lui li visualizzava come "strati di note", ogni strato sapeva da che note era composto, le vedeva, quindi sapeva che accordi erano! Vien da sè che se non sai la teoria rimangono accordi anonimi mentre se hai studiato sai di cosa si sta parlando musicalmente.
Stesso aneddoto per un suo amico sassofonista, non si esercitava come lui sullo strumento ma ovviamente riusciva ad improvvisare ed a suonare "ad orecchio" su qualsiasi brano. Questo però non gli permetteva di suonare su un brano di parker come parker, non conosceva il linguaggio, il ritmo, certo le note erano giuste e l'espressione totale ma il fraseggio non centrava molto, avete presente un fraseggio blues su un brano bebop?
Tutto è permesso in musica, come espressione, ma se per lavoro ti chiedono di suonare un repertorio e tu lo interpreti diversamente rischi di diventare disoccupato!
L'orecchio relativo è quello che riconosco più spesso nei musicisti. Questi hanno note di riferimento che sono stabili e precisi nelle loro teste, esempio: senza cantare immaginate un A o C, o magari la prima nota di una canzone famosa (per me summertime, la prima è un E) e da lì risalite alle altre. Con molto esercizio il procedimento si automatizza e diventa più inconsapevole (meno meccanico) e naturale.
In questi anni sono arrivato alla conclusione che ognuno può avere un orecchio assoluto dalla nascita (a meno che non siano presenti problemi fisici), secondo me ci si nasce, lo vedo nei miei bimbi, poi con il crescere c'è chi lo mantiene e chi lo perde per vari motivi ma non per questo non si può riallenarlo, recuperarlo. Pensiamo sempre ai colori, tutti sappiamo visualizzare nella nostra testa il giallo, il rosso, il nero, il bianco, mentre lo scrivo è facile che li vediate, ed è anche facile che se tutti ci mettiamo a creare un colore rosso questo sia leggermente diverso per ognuno di noi. In realtÃ* i colori, per necessitÃ*, sono stati "standardizzati" a livello lavorativo e professionale, esempio il rosso ferrari!
I suoni, il sistema di notazione con 12 note sono, e come i colori, standardizzati.
A volte vedo che ci si scoraggia di fronte al fatto di dover imparare a riconoscere le note senza strumento, in realtÃ* loro sono sempre lì presenti e sono sempre quelle, può bastare rimuovere qualche barriera mentale che magari si apre questa possibilitÃ* di poterle "vedere" nella nostra testa e quindi eseguirle senza esitazione. Questa potrebbe essere una delle libertÃ* che sono dentro di noi e che si possono liberare, il nostro potenziale creativo!
Non trascuriamo questo aspetto musicale, anzi mettiamolo bene a fuoco.
Inoltre, aggiungo e concludo, che nel mio piccolo mi rendo conto che "canto" dentro lo strumento soprattutto quando negli altri campi della mia vita sono in ordine, con pochi pensieri.
La mente a mio avviso va allenata, la musica in fondo si fa anche senza lo strumento in mano!
Scusate il mio essere prolisso, spero che qualcuno ne tragga qualche ispirazione come è capitato a me!
Mancio
Scusa se ti correggo: per il vero musicista, la musica si fa SOPRATTUTTO senza uno strumento in mano. ;)
Si, confermo, tutte le attivitÃ* artistiche o meno nascono prima dentro l'uomo e solo successivamente, si materializzano nel mondo reale con mezzi fisici (strumenti, scrittura, disegno etc).
Mancio
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
Be,sinceramente mi sembra anche abb normale..
Per quello che riguarda l'orecchio assoluto,be,penso sia un dono averlo,anche se gestirlo magari nn sempre è facile.
certo,con un ottimo orecchio relativo suoni tutto ed ai massimi livelli..ma che figata avere l'orecchio assoluto...
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
GRANDISSIMA veritÃ*! la musica è nella nostra testa inanzitutto....
Citazione:
Originariamente Scritto da drake95
dipende.Se hai sentito e dato il nome anche solo ad una nota in quella giornata,potresti star usando l'orecchio relativo.L'orecchio assoluto distingue le note da zero.Ti alzi la mattina,senza aver sentito nessun suono definito,poi senti una nota qualunque,e sai dirne il nome.Questo è avere l'orecchio assoluto.
Io la vedo così.
Ti gira una nota sempre in testa e conosci il nome di quella nota poi trovi tutte le relazioni? Quello che hai è l'orecchio assoluto. E' un fenomeno ammirato da tutti a mo' di genio del quiz!
Riesci a trovare sempre le relazioni tra le note anche se non sei preciso nel chiamare le note una ad una senza averle lette? Hai l'orecchio relativo.
Secondo me per un musicista pluristrumentista aiuta tanta anche il secondo tipo: se non riesci ad indovinare con precisione la nota però ti trovi bene ad armonizzare con qualsiasi tonalitÃ* con qualsiasi strumento non ti importa mica di non avere l'orecchio assoluto... basta solo che ti dicano con quale nota comincia questa canzone, oppure basta che gli dici al pianista: vai incomincia tu!
Certo che è incredibile quel che siano capaci di fare i nostri sensi (e più li studi e più resti ammirato...).
ho letto un lungo articolo sull'argomento su di un'enciclopedia musicale ed erano riportati diversi studi scientifici. In particolare si faceva distinzione tra orecchio assoluto ed orecchio relativo:
In questi studi si mettevano a confronto:
- persone normali senza orecchio assoluto e relativo
- persone normali con orecchio assoluto
- musicisti con orecchio assoluto
- musicisti con orecchio relativo
appena posso vi scrivo tutto l'articolo perché è molto interessante.
Comunque si metteva in evidenza come l'orecchio assoluto sia un dono che si acquisisce entro una certa etÃ* ed esistono vari "livelli" di riconoscimento (si va da chi riconosce solo le note diatoniche, a chi riconosce le note di un solo o di pochi strumenti, fino a chi riconosce cluster multipli).
La cosa particolare è che chi ha l'orecchio assoluto riesce si a sentire le note una ad una, ma che sentono (con le dovute eccezioni) con maggiore difficoltÃ* a sentire il "colore" degli accordi o dell'armonia, cosa invece comune per chi ha l'orecchio relativo e riesce a capire i gradi degli accordi e la loro natura (maggiore, dominante, diminuito, ecc) al volo.
Conosco anch'io musicisti con orecchio assoluto che beccano note al volo, ma non riescono a decifrare accordi se non mettendo insieme le note da essi composte, quindi non al volo, ma con un processo mentale secondario.
avete esperienza in merito??
Ho suonato per qualche tempo con un ragazzo non vedente che ha l' orecchio assoluto, anche sui cluster. Forse è un caso un po' particolare...
tutti quelli che ho incontrato sapevano riconoscere anche gli accordi, trascrivevano proprio in tempo reale l'accordo con tensioni e tutto, cluster compresi =)
scusate l'inioranza ma cosa sono i cluster? :mha!(
il cluster è un gruppo di note separate da intervalli quali il semitono o il tono che vengono suonate contemporaneamente....
quindi un accordo?
si è un accordo ma molto dissonante.
premi con la mano intera sulla tastiera del pianoforte e sentirai un esempio di cluster