Ho visto su fb che domani selmer presenta una novità.
Qualcuno sa cosa? Daje
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Ho visto su fb che domani selmer presenta una novità.
Qualcuno sa cosa? Daje
Credo il Tenore “Supreme” , di cui per ora esiste solo l’alto.
:sax:
Immaginavo...
Una novità Selmer è sempre da seguire :zizizi: Vedremo...
E' nato il nuovo supreme tenore che combina la flessibilità
e il senso di leggerezza del famoso mark VI con la precisione dell'intonazione
del sassofono moderno.
:sax:prezzo laccato 10.900 chiavi in mano in oro 25.000
Se lo tengano, con tutto il rispetto. Naturalmente tutto dipende dal rapporto costi/benefici. Ovvio che per un certo livello di professionismo sia una spesa assolutamente sensata per uno strumento che si suppone di qualità eccelsa :)
Interessante la soluzione del collarino del chiver:nonzo:
Immagino tu ti riferisca anche a chi vende allo stesso prezzo strumenti vecchi di 70 anni e oltre...
Quanto al "livello di professionismo" sono pienamente d'accordo, ma in fondo ognuno coi i suoi soldi fa ciò che vuole, come per esempio comprare un Mark VI pagandolo 7000 euro per accompagnare le basi in discoteca
Dario, dicevo la stessa cosa ad hce sul bocchino in plasticazza. Chissà perche' selmer non fa bocchini stile vandoren non classici.
assolutamente - diciamo che, visto che suono poco e quelle poche volte che suono mi va bene se prendo 300 euro non avrebbe senso per me investire 10K in un saxofono, per quanto bello o supremo :laughing: se uno fa 100 concerti all'anno pagato 1000 euro allora il discorso cambia e il prezzo si ammortizza molto più in fretta.
alla fin fine chi suona strumenti ad arco se vuole andare oltre una certa soglia a un certo punto deve investire cifre importanti.
mi rimane però il dubbio sul rapporto differenza di prezzo/differenza di qualità fra un sax da 10000 e uno da 5000 - va anche detto che ho visto sul sito semler che un super action II serie tenore nuovo (evidentemente li producono ancora) viene via a 8000 ... e lì la forbice si riduce assai in realtà.
insomma: non mi potrò mai permettere un tenore nuovo :laughing: solo usato... ma ragiono sempre da NON professionista ovviamente
Confermo che gli strumenti musicali in generale e i sax in particolare sono aumentati molto di prezzo (sopratutto quelli fatti a mano professionali).
:rolleyes:
A me sembra un prezzo ''normale'' di mercato. Le trombe artigianali che sono molto, ma molto
più semplici da costruire vengono tranquillamente 6000 euro, tralascio Monette che è un unicum e partono da oltre 10.000.
Artigianali. Comunque sì: probabilmente è il prezzo di mercato di prodotti top. Anch'io ricordavo però prezzi più abbordabili
beh ormai aumenta tutto, io quando esco mi faccio il segno della
croce :D
:laughing:
a me sembra un bell'oggetto e con delle interessanti finezze meccaniche rispetto a tanti altri, ma parlo da non esperto... poi è ovvio che bisogna anche sentirlo e provarlo
prezzo: impegnativo non c'è che dire....
c'è un negozio a San Marino (trovato tramite lo stesso sito della Selmer, "trovare un rivenditore") che vende il contralto Supreme a 6900 rispetto ai 8250 del sito ufficiale... magari gli arriverà anche il tenore a un po di meno
Sarebbe interessante provarlo per valutare le effettive differenze sonore rispetto ai "soliti" Selmer degli ultimi 40 anni, dal momento che nel video si fa accenno anche a questo, oltre che alle varie innovazioni meccaniche. Anche perché suonando il Conn mi viene da pensare che per troppo tempo si é data più importanza alla ricerca sull'ergonomia che quella di una direzione sonora innovativa o comunque specifica che potesse fare concorrenza, come bellezza e profondità, a strumenti antichi che comunque furono costruiti secondo la concezione sonora del tempo, e ancora ci sorprendono in maniera stupefacente. Ovviamente, non avendo ancora provato tenori Rampone e Borgani attuali, il mio discorso potrebbe essere totalmente smentito se ne avrò occasione. Comunque è sempre interessante che si investa in innovazione, di qualunque tipo sia:wink:
La galvanica a cui mi rivolgo io, ha fermato le placcature oro per problemi di costi.
È aumentato in maniera esponenziale.
Quindi posso capire la differenza di prezzo enorme...
Comunque da sito Selmer tutti i prezzi sono alti anche dei Seles axos.
Oramai è tutto un aumento senza ritegno.
Bellissimi strumenti ma...
inavvicinabili.
qui un altro video, stavolta della Selmer, che entra ancora di più nel dettaglio tecnico.
https://www.youtube.com/watch?v=jC_sXSof8z8
vedendo il video di Cavalli si fa riferimento a un timbro abbastanza innovativo... senza conoscere il sassofonista del video, il suo modo di suonare e l'imboccatura usata e senza essere un esperto mi sembra che il suono sia più centrato e leggermente più deciso rispetto alla media dei tenori di alta gamma. L'intonazione mi sembra eccellente, ma questo c'era da aspettarlo, e immagino che la meccanica e l'ergonomia siano quanto di meglio ci sia sul mercato. Aspetto l'uscita di video di confronto side-by-side con altri modelli di punta per cogliere meglio le differenze sonore e sono sicuro che col tempo si formerà una vasta letteratura di opinioni, positive o negative, su questo tenore. Costa poco... costa molto... non lo so, ma immagino che per un professionista non sia un problema spendere 8000 euro per un top di gamma.
10mila euro sono molti, e sicuramente sono piu di quello che un tubo di ottone, per quanto sia ben fatto, possa valere......ma sappiamo bene che i prezzi attuali di mercato non seguono una logica che possa giustificarli, tranne il fatto che finchè ci sono persone disposte a sborsare queste cifre, i produttori continuano ad approfittarne. Daltronde fanno bene, vedono che ci sono sassofonisti disposti a pagare 20mila euro per un Mark VI sbrindellato e dalle dubbie qualità sonore e meccaniche, percui dicono......ok adesso te lo do io il giochino!!
E comunque se fossi un professionista e volessi uno strumento "nuovo" con cui lavorare, non avrei nessun problema a spendere 10mila euro.....se ne valesse davvero la pena.
...e che dire di un tubicino di legno che supera tranquillamente i 10.000 euro? E sto parlando di flauti. Per non parlare di quelli in argento e oro ( basti guardare il sito di Daminelli). Il Supreme in confronto è regalato.
Non capisco queste critiche sul prezzo per uno strumento riprogettato e modernizzato che ha richiesto anni di ricerca
quando ci sono soggetti privati che "prezzano" a loro giudizio 15000 uno strumento vecchio 70 anni e oltre
forse è anche per questo che è stato fissato il prezzo
Comunque, per chi volesse regalarselo, è disponibile a 1000 euro in meno presso un rivenditore spagnolo, sempreché ci si possa accontentare della semplice e ordinaria versione laccata...
Non c'è niente da capire infatti..........si sta solo discutendo, siamo su un forum, e un forum a questo serve.
Ah grazie...
Sbagliate a dire che è caro quando non vi scandalizzate per i vintage messi a certi prezzi ridicoli
Mah a fare un prezzo concorrono diversi fattori: sviluppo e ricerca, costo del materiale, costo di lavorazione, brand, domanda e offerta.
Dubito che il mercato del vintage influisca su quello del nuovo, anch'io trovo assurdo alcuni prezzi, ma anche lì concorrono diversi fattori e il mercato è complicato dalla presenza dei collezionisti, dal valore storico rarità etc...
Il punto per me è solo ed esclusivamente se ne vale la pena e questo dipende dalla differenza fra questo strumento e uno strumento meno costoso (magari solo per l'età) e quello che uno ci deve fare. 10k per la maggior parte dei professionisti (che non guadagnano palate di soldi) sono comunque un investimento significativo, ma che può essere assolutamente sensato.
PS i flauti non sono di legno, sopra una certa cifra il costo è determinato dal materiale: possono essere in argento o oro massiccio.
Poss una laccatura in oro secondo me non ha nessuna influenza sulla qualità sonora o ne ha una talmente piccola da non giustificare la spesa.
Adoro questi discorsi perché non portano a nulla :)
Il problema è che noi ragioniamo da musicisti , al di là se possiamo permettercelo o no, ma esistono le finanziarie, chi le usa per le macchine, chi per le vacanze e chi per gli strumenti. la selmer prima di produrre strumenti è un'azienda storica, quindi ha una sua fascia di mercato, una sua immagine ecc ecc. Credo che possiamo tranquillamente parlare in questo caso di ''oggetto'' lusso dove le categorie di domanda/offerta utilità del bene seguono altre vie. Un po' come le ''ciavatte'' Gucci, viste con in miei occhi a via condotti ( per la precisione erano infradito) a 500 euro. Alla fine vuoi comprereste un selmer nuovo a 3000 euro? Sicuro direste, qui c'è la magagna. Loro lo sanno, nelle aziende lavorano tante persone, e c'è un'area come sapete di studio del mercato. Quando si spendono certe cifre la psicologia conta molto, oltre l'approvazione della propria moglie :). Qualcuno potrà dire eh, ma il professionista, ma al professionista serve un sax che ergonomicamente sia comodo che la meccanica non si inceppi e sia affidabile. cosa può voler di più? Magari un' emissione facile e non siamo più nel 1899, di strumenti così è pieno. se io che sono l'ultimo arrivato con il mio sax da 400 euro cambiando l'ancia cambio il suono, figuriamoci se ionata sta aspettando l'ultimo selmer per dire: ah questo si che è il suono che cercavo da una vita. La selmer è come la mamma non si discute, si ama. Concludo con: ma se molto di noi, professionisti e non ancora vanno a caccia di strumenti del 1920, l'evoluzione del suono è sempre oggettivamente una cosa cercata da tutti ? O oggettivamente è un'evoluzione come ci fu dai decotti di erbe alla penicillina?
@Luigi Cameo
Concordo su tutto ciò che hai scritto
Per quanto riguarda il vintage accenno solo un paio di cose.
Personalmente ritengo che, nella maggior parte dei casi, chi cerca-ricerca-suona i vintage giù fino agli anni '30 lo fa principalmente per distinguersi dietro il discorso della "pasta sonora", "timbro ineguagliabile, "tonno insuperabile" ecc.
(un pò come all'opposto si dice dei sax Yamaha che non hanno "personalità", come se il suonatore dovesse metterci solo l'aria...)
Poi, nel caso di professionisti affermati, sovente ci si rifugia nei vintage per una sorta di ripicca verso i 4 grandi produttori dei sax moderni (ossia Selmer, Yamaha, Yanagisawa e Keilwerth) che non li pagano per suonare i loro strumenti, allora non li usano per non fare pubblicità gratuita
Non è raro infatti imbattersi in certi soggetti che sparano a zero verso un tale marchio perchè in fondo in fondo gli rode che non sono stati scelti come endorser
La vita dei saxofonisti pofessionisti è dura e la pubblicità fa sempre comodo... poi non tutti spendono, molti hanno il braccino molto corto , può capitare anche di vedere un professionista che sale sul palco con un Buescher True Tone
Detto questo naturalmente ci sono le dovute eccezioni, ci mancherebbe
Buona musica a tutti
Non fa una piega. Sono molto d'accordo.
Come si dice sui forum, ti quoto.
Io non troppo, tutta la "teoria" sul rosicamento francamente non la condivido per nulla. Per tante ragioni. Al limite mi sembra più plausibile che ci sia una corsa allo strumento peculiare per distinguersi. Poi c'è chi ha effettivamente ottime ragioni musicali
concordo sul fatto che questi discorsi non portano a nulla...
in fotografia le apparecchiature hanno delle fasce di prodotto molto simili a quelli dei sax: indicativamente c'è la fascia ultraeconomica (<500), quella base (500-1000), la media (1000-2000), l'avanzata (2000-3000), la professionale (da 3500 in su). Non c'è nulla di strano se un professionista compri un corpo e uno o più obiettivi che insieme superino i 10.000 euro, così come non c'è nulla di insolito se la stessa scelta viene fatta da un facoltoso fotoamatore, anche se incapace. Non mi scandalizzerei per queste cose... l'importante è che ci sia consapevolezza delle caratteristiche dei vari tools nelle varie fasce di prezzo e, potendo, la capacità di saper sfruttare queste caratteristiche.
HCE
il "rosicamento" non è una teoria... così come non lo sono i contrasti personali
(quello che è successo tra Morgan e Bugo a Sanremo si verifica molto più spesso di quanto immagini anche tra chi suona)
poi ovviamente ognuno ha esperienze diverse
Morgan e Bugo non sono saxofonisti :) e sì: è la tua teoria per spiegare un fenomeno :) che io non condivido per diverse ragioni :) non vuol dire che tu non possa avere ragione naturalmente
@HCE
tu scherzi... ne avrebbero fatto le spese gli strumenti :laughing:
ho visto clarinetti usati come clave anche per meno...
Beh...alla fine anche quelli che si lamentano dei discorsi che non portano a nulla o del perchè di certe "critiche", stanno scrivendo le solite cose scontate che si leggono sempre dalla notte dei tempi su ogni forum........percui Amen.......tutto nella normalità!:smile:
Visto che come argomento vi intriga vi svelo un segreto , (o mio pensiero personale espresso come commerciante di sax con pochissima esperienza :whistle:.
Difficilmente un saxofonista professionista “medio” potrebbe spendere 10000 € per uno strumento, figurarsi 25000 per averlo placcato oro che , come plus, avrebbe solo la durabilità estetica nel tempo :rolleyes: (non uccidetemi per queste eresie).
Ci sono sul mercato del nuovo miriadi di strumenti “suonabili e durabili” a meno della metà di quel prezzo (non tiriamo in ballo i vintage).
Gli strumenti moderni e costosi, utilizzati come “endorser” dai professionisti servono alle case costruttrici per venderli agli amatori che possono permetterseli e che, a volte, sanno anche suonare :wink:
Il saxofono è uno strumento “di nicchia” e la maggior parte (numericamente parlando) degli strumenti viene utilizzata nelle bande dove moltissimi non sanno riconoscere la differenza “di valore” tra un Selmer MKVI alto , un Selmer SBA tenore e un Yamaha o Yanagisawa qualsiasi professionale.
Una volta Saxforum , e (purtroppo) oggi i social stanno cercando di far cambiare le cose … ma non è facile : i soldi sono sempre i soldi .
Suonate gente , Suonate (anzi, schiacciate le note : l’isola docet ) :laughing:
Sono d'accordo. Ovviamente non ci sono solo i professionisti medi. Ci sono quelli di livello superiore e gli amatori con disponibilità economica che mi sembrano i reali destinatari di un certo tipo di strumento (parlo di entrambe le categorie).
Sottolineo che questi discorsi non portano a nulla, ma a me piace farli. non c'è nulla di più inutile di cio' che porta al nulla. Ps: le aziende fanno affari con chi non campa di musica bravi o meno bravi. Se aspettano che chi ci campa ogni due per tre sta a li a fare l'upgrade, bonanotte.
Giustappunto :wink:
Proprio pochi giorni fa ho toccato con mano il nuovo Selmer Supreme... l'ho ascoltato da esterno perchè nell'occasione stavo testando il mio Grassi rimesso a nuovo :amore::, avrei potuto anche provarlo ma ero concentrato su altro ad ogni modo, tralasciando il prezzo (lievitati almeno di 2.500/3000€ di media ... pazzesco!), ritengo che sia lo strumento moderno più riuscito sia in termini timbriche che meccaniche anche se non tutto è perfetto.
L'ergonomia è "suprema", per quanto mi riguarda è un guanto, ma molto dipende dalla propria struttura (con altri modelli Selmer per esempio non è sempre stato così).
L'ho trovato reattivo, facile, o perlomeno è la sensazione percepita da fuori e timbricamente omogeneo ma non impersonale; ha un suo carattere tutto da scoprire visto che la Selmer ha dato un taglio netto al passato, anche meccanicamente.
Come dicevo l'ho avuto tra le mani qualche minuto ma son bastati per capire l'ottima qualità costruttiva, ma anche per costatare alcune pecche che non mi son piaciute tipo il leveraggio del Do# grave non all'altezza a livello di reattività omogenea rispetto alle altre chiavi.
Hanno adottato il sistema a molla piatta che lo rende un po' "gnucco" non offrendomi un feedback positivo al 100% ... l'aggettivo giusto potrebbe essere, meccanica un po' "smorzata", non reattiva tipo colpo di fucile :laughing:
Ad ogni modo sarebbe da valutare meglio con una sessione molto più lunga eseguendo bravi tecnici e veloci per capire meglio.
In generale meccanicamente ha ben impressionato ... così come il prezzo, negativamente.
Magari lo proverò più avanti solo per curiosità.