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salve a tutti, di fronte ad un chiver che entra con una certa difficolta' come vi comportereste? Con la tradizionale soluzione di un po' di grasso, o fareste come in passato mi ha risolto il problema in una situazione simile il mio riparatore: secondo lui mai usare il grasso per innestare il chiver ma una veloce passata con carta vetrata finissima nella parte del chiver che si innesta...
Scusa, se il tuo riparatore è un professionista e ti fidi di lui , fai come dice lui.
Comunque penso che le soluzioni siano valide entrambe , dipende da quanto é l'interferenza che rende "duro" l'innesto del collo . (Magari piu che grasso direi olio)
:wink:
carta vetra 800 / 1000
maschera con nastro di carta per qualche centimetro la parte laccata del chiver vicino all'innesto. eviterai di graffiare per sbaglio la parte esterna e visibile del chiver.
ritaglia una striscia di carta vetra e tienila chiusa con la mano "a cilindro" attorno all'innesto. ruota il chiver premendo con la mano attorno all'innesto.
in questo modo asporterai meteriale in maniera più omogenea possibile da tutta la superficie.
no dai.Citazione:
Originariamente Scritto da schu
esiste un arnese che hanno i riparatori che permette di stringere / allargare il diametro del tenone.
ah si? non lo sapevo affatto!
si tratta in ogni caso di modifiche di decimi di millimetro.. quindi penso che siano equiparabili!
Ma un po' d'olio? È importante inserire il chiver perpendicolarmente, altrimenti si fa fatica.... Meglio stare attenti e mettere "i due cilindri" allineati perfettamente piuttosto che asportare/deformare materiale.
(I due cilindri farebbero la sede del sax e l'attacco chiver)
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centesimi dai... decimi son tantiCitazione:
Originariamente Scritto da schu
sisi... insomma poca poca roba...
una votla mettevo anche io grasso e me lo hanno sconsigliato vivamente...
col tempo ho capito che una possibile conseguenza dell'ungere l'innesto è quello che l'unto piano piano filtri e si sposti venendo in contato con la colonna d'aria e sporcando piano piano i tamponi..
No dai , non scherziamo ! E il grasso sul sughero per il bocchino ? E il grasso sul sughero per l'innesto dei clarinetti ? e la saliva ?Citazione:
Originariamente Scritto da schu
Sconsigliano il grasso perché l'unico grasso che normalmente un saxofonista ha a disposizione nella borsa è quello per sugheri , e per "oliare" un innesto metallico non è idoneo !
Normalmente i colli hanno il diametro esatto per entrare senza fatica nel proprio tenone salvo deformazioni o sporcizia che si possono verificare su strumenti usati .
Occorre capire perché è "duro" e agire di conseguenza : pulizia , oliatura o carteggio con tela finissima !
Normalmente si modifica il "diametro di lavoro" del tenone a seguito di deformazioni dovute allo stress o a colpi !
certo sono tutti fattori che sporcano... la saliva non possiamo eliminarla... il grasso del becco è esterno alla colonna d'aria..
nei calrinetto ne ho sempre messo pochissimo rispetto al sax.. e anche li ti viene spiegato di metterne poco e di non metterlo a filo dell'innesto...
togliere le cause di sporcizia non lo trovo senza senso!
Non si dovrebbero togliere le cause di sporcizia, ma le conseguenze sgradite... Per evitarle, bisognerebbe mettere poco grasso... Giusto quello che serve, un velo sottilissimo che anche "a lungo andare" non riesce a colare e spargersi per tutto il sax...
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Vai da un tecnico e fai verificare sia il "collo" del chiver, sia l'innesto sul corpo.
Verificare = verificare sia geometria (... che entrambi i lati siano "circolari") sia dimensione (... che l'interferenza tra le dimensioni dei due lati sia "sufficiente" a garantire il funzionamento del collegamento).
...il miglior prodotto che non ha sapore e non altera l'ottone sarebbe l'olio di cocco che producono sull'isola delle noci e pappagalli...:zizizi:...
...io però non arrivo a tanto, giusto un velo di comune grasso della Wurt...
io lo tengo pulito, zero grasso... quando vedo che inizia a diventare un po duretto è perché è sporco, allora vado di Chanteclair, il gallo del pulito.
ho sempre pensato che l'ottone fosse autolubrificante, è vera sta cosa?
http://daninseries.altervista.org/wp...er-griffin.jpg
Lezioni di meccanica di base.
Cosa deve garantire il collegamento chiver-tenone?
1) liberta di movimento (rotazione)
2) mantenere la posizione con una tensione sulla vite minima
(tensione minima sulla vite = momento di serraggio necessario e sufficiente solo a mantenere la vite dove sta... cioè che non si sviti).
Cosa è che permette al collegamento di funzionare?
Risolvendo correttamente alle domande... vi renderete conto se è il collegamento necessita di lubrificante o meno.
Altra domanda: quali sono le condizioni perchè le funzioni secondarie del collegamento siano soddisfatte?
risolto con carta abrasiva finissima... appena appena utilizzata, roba di 5 secondi, il tempo di fare due giri reali sull'intera superfice entra perfettamente con il giusto attrito
Allora era semplicemente sporco. La prossima volta che accade prova prima a pulirlo con un panno pulito. Di solito io faccio così:
- inumidisco un panno di cotone (appena umido, non bagnato!) e faccio qualche giro con la tecnica che ti hanno spiegato;
- controllo la quantità di sporco sul panno, se è molta, ripeto con una parte pulita del panno, altrimenti passo successivo;
- con un panno in microfibra buona (e con buona intendo quella che non lascia peletti), fai qualche passata in modo da togliere l'umidità residua.
Ripeti l'operazione anche nella sede del sax, ma il panno questa volta asciutto.
Visto che hai fatto con la carta abrasiva ti consiglio comunque di fare questa operazione, così eventuali residui della lavorazione non ostruiranno l'accoppiamento.
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questo non è il mio grasso di batmanCitazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Bene! se hai risolto con carta abrasiva finissima era sporco...se si mette del lubrificante poi va sempre pulito...comunque ho trovato un pdf dove Yamaha consiglia di mettere un po' di grasso per sughero (solo nel caso l'inserimento del collo nel tenone sia faticoso...)
http://download.yamaha.com/api/asset...&asset_id=9742