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Ciao ragazzi,
ho una curiosità.
Molti MARK VI hanno le chiavi argentate. Da cosa dipende il fatto di avere le chiavi argentate o meno? E' stato fatto in lasso di tempo specifico?
Il valore commerciale di questi sax è vero che è più basso di un MARK VI con le chiavi non argentate?
ci sono diverse leggende metropolitane a riguardo, è solo una questione estetica:
- per i francesi le chiavi argentate erano un "plus" rispetto ai gusti dell'epoca e gli strumenti con le chiavi argentate costavano di più rispetto agli strumenti totalmente gold
- per gli americani valeva invece il contrario, nel loro mercato le chiavi argentate non piacevano e davano allo strumento (sempre secondo i loro gusti) una connotazione "da studio"
A distanza di mezzo secolo si è imposto lo "stile" e il "gusto" USA per cui sul mercato (parlo genericamente poi tutto dipende anche da molti altri fattori estetici) chiavi argentate può significare qualche centinaio di euro in meno
Concordo con friskaletto,personalmente nel 1993 comprai il primo sax tenore Selmer Super Action II serie per intraprendere la mia carriera da sassofonista per passione,il negoziante mi chiese con quale finitura ero interessato :
- sax laccato oppure argentato
- campana incisa o senza incisione
- chiavi argentate o laccate come il fusto
Il sax con fusto laccato ed chiavi argentate costava rispetto al tutto laccato 10% in piu'.
E' vero che la moda si impone per la scelta del sax tutto laccato ,caso mai anche un po slaccato (fa tendenza).
Gli americani preferiscono nella quasi totalita' saxs tutto laccato ,mentre il mercato europer anche se soffre di questa imposizione si distribuisce con percentuali con chiavi argentate e tutto laccato.
Ho avuto diversi Mark Vi chiavi argentate e dico che suonano come i suoi cugini tutto laccati,poi c'e'm sempre il sax che eccelle ma questo vale sia per la famiglia francese che americana.
Ho visto dal vivo molti jazzisti americani suonare ed incidere con saxs francesi tipo Dewey Reedman,Dexter Gordon etcetc.
Possiedo due five digit un 77xxx francese chiavi argentate ed un 66xxx tutto laccato americano dire che l americano suoni meglio del francese direi un'infamia.
P.S. vendo un Tenore Mark Vi chiavi argentate 149xxx.
Già, infatti anche la storia che gli strumenti americani suonino necessariamente meglio è un'altra leggenda metropolitana.Citazione:
Originariamente Scritto da Angelo
Ci sono strumenti assemblati e settati meglio di altri, ed è questa la vera differenza, che poi gli assemblatori americani fossero più bravi/meticolosi/precisi di quelli francesi sarebbe da dimostrare concretamente non con semplici affermazioni del tipo "mi ha detto mio cugggino...." :ghigno:
Differenze estetiche riscontrabili normalmente sono il tipo di incisione floreale e la lacca utilizzata, poi anche sulla questione seriale sul collo ne ho lette di tutti i colori. (ne ho anche provati di tutti i colori)
Per vendere a un prezzo più alto ci si inventa di tutto e si finisce per alimentare ulteriormente leggende metropolitane.
Quindi quelli con le chiavi argentate sono stati assemblati solamente in francia?
non credo che gli strumenti con chiavi argentati siano stati prodotti solo in Francia.
concordo con Friskaletto, è sostanzialmente una questione estetica.
è anche vero che il mercato americano è un riferimento anche perché è quello più rilevante e non considera le chiavi argentate un valore aggiunto.
detto questo il miglior mk6 che ho provato è con le chiavi argentate il mio :ghigno:
Ma quindi è vero che c'è una minor richiesta di M6 con chiavi argentate? Ed è quindi anche vero che il valore (commerciale ovviamente, non in senso assoluto) è più basso rispetto ad un M6 con chiavi non argentate?
Zio, leggiti anche questa discussione, dove PJM spiega molto bene i motivi dei possibili diversi valori economici ;)
viewtopic.php?f=3&t=32764&start=15
il punto è che ormai con l'avvento di internet ed ebay il prezzo dei sax è fortemente influenzato da tutti gli elementi indicati da PJM.
il mercato di riferimento è quello americano.
il mercato europeo ed italiano a poco a poco si sta uniformando .
ma è necessario distinguere : un conto è provare uno strumento rendersi conto del valore effettivo ed acquistarlo.
altro discorso è acquistare a scatola chiusa.
15 anni fa in Italia le chiavi argentate erano un valore aggiunto.
oggi il mercato americano è di diverso avviso.
chi ha ragione?
io ragiono così metto a confronto i sax provati nel corso degli anni e mi faccio una idea....
"minor richiesta" forse è una frase un po' azzardata nell'ottica di un musicista che lo acquista per SUONARE, non credo che per un musicista sia poi così importante la finitura delle chiavi, può essere più rilevante per un collezionista, il quale certamnte valuterà anche altri aspetti estetici di uno strumento, di sicuro non solo la finitura delle chiavi.
Quello che penso è che sia possibile trovare ottimi mkVI francesi 6-digit con chiavi argentate e magari fa diesis che suonano secondo i tuoi gusti.
Se ne trovi uno così e ti piace, prendilo.... lo pagherai certamente meno di un 5-digit americano perchè per il mercato di OGGI vale meno....
Anzi personalmente se decidessi di acquistarne uno mi augurerei fortemente che lo strumento che scelgo e che mi piace sia proprio un mkVI francese 6-digit con chiavi argentate :ghigno:
Nell'ottica di un musicista è lo strumento che dovrebbe incontrare i propri gusti e le proprie necessità, indipendentemente da matricole, finiture, incisioni e altro... il mercato poi ti darà un'indicazione di massima (legata al periodo) di ciò che hai scelto...
Fossilizzarsi sulle chiavi argentate non credo abbia molto senso, a meno che tu non abbia intenzione di entrare nell'ottica compro/vendo/scambio/permuto, se ci devi SUONARE e lo devi scegliere per SUONARE le chiavi argentate dovrebbero essere l'ultimo dei problemi, se hai intenzione di "investire" allora non puoi non tenere conto delle valutazioni del mercato e dei gusti del momento come faresti del resto se comprassi un'auto d'epoca o qualsiasi altro oggetto da collezione
Ho avuto per le mani almeno una dozzina di tenori mark Vi e di svariate matricole ,posso dire che la maggiorparte erano con chiavi argentate,anche sui vari mercatini italiani girano una buona quantita' di saxs con chiavi argentate.
Posso azzardare che probabilmente siano stati prodotti in percentuale maggiore i saxs con chiavi argentate ....
Cosa dire ,ai tempi ma forse anche adesso e' la finitura che costa di piu',l aspetto estetico e' un altra cosa.
Il mark Vi che ho in firma che vendo e' un gemello che ha Daniele Cavallanti chiavi argentate ,si puo' ipotizzare che se Daniele avesse uno senza le chiavi argentate o un five digit suonasse meglio'????
Girovagando sul web ho scoperto un giovane sassofonista australiano se non sbaglio,molto molto bravo suona con saxs penso da 1500/1700 euro nei video penso che il sax fosse un Conn Voll true o un Chu Berry comunque di poco valore ma se sentite ciome suona.
http://troyroberts.com/category/video/
Angelo sono d'accordo, nessuno strumento suona "da solo" serve sempre qualcuno che lo "pompi" per bene...e questo farà SEMPRE la differenza
così però rischiamo di andare off-topic visto che si parla di mercato/valutazioni di MKVI con chiavi argentate
Ciao, allora Ziebelu queste le mie considerazioni:
- Se prendi un Mark per questioni di piacere per possedere tale modello, colezzionismo o ti piace scambiare sax , ti sconsiglio le chiavi argentate. ( Come oggetto da collezione vale meno, hai meno compratori e collezionisti a disposizione)
- Se suoni per diletto ma vuoi comunque prendere lo strumento a scatola chiusa ti sconsiglio quello con le chiavi argentate.( Se quando ti arriva a casa non ti piacesse il suono, a scambiarlo, venderlo ecc è un pò piu complicato.)
- Se sei un professionista o una persona che suona per passione e hai intenzione di provare personalmente lo strumento allora cerca per primi quelli con chiavi argentate. ( In questo caso avresti il massimo del risultato al minor prezzo).
In generale: un mark VI con chiave argentate non ha NULLA di più o di meno di un mark VI interamente laccato o assemblato in USA che sia five o six digit. Ci sono five digit americani che non mi sono piaciuti per nulla e dei five o six digit "francesi" con chiavi argentate che sono grandiosi altri meno, ma vale per tutti i selmer e sax in generale.
Le differenze che si possono trovare se mai tra un mark assemblato in Francia o uno assemblato in Usa vengono più alla luce sui five digit. Mi spiego meglio:
Ci sono ottime probabilità che un Mark VI 70/80xxx americano, rispetto a un 70/80xxx francese abbia una sonorità un pò meno pungente negli acuti e in generale una sonorità un pochino più "larga" e meno chiara, più "spread". Non è meglio o peggio è esclusivamente gusto personale. Non è una legge questa, è solo una caratteristica che ho spessissimo riscontrato provando personalmente molti mark VI sia "francesi" sia "americani".
Per chiudere, il mio mark VI tenore 189xxx chiavi argentate, campana non incisa, che ho 15 anni e che ho davvero raffrontato con tanti altri Mark americani e francesi five e six digit , è riuscito miracolosamente a rimanere "sul trono" senza farsi fregare il posto da altri Mark, nonostante abbia tentato spesso di trovarne uno che fosse ancora meglio. Ad oggi ancora non ci sono riuscito e fidati, sono uno che di sax ne ha provati tanti e ne prova tutt ora tanti.
E' per puro caso uscito quindi un sax particolarmente figo questo mio 189xxx, nonostante abbia chiavi argentate, matricola alta e campana non incisa, che tutti questi elementi insieme formano i requisiti perfetti di un Mark tra i più deprezzati e bistrattati. :cool:
Scusate l'OT (che poi tanto OT non mi sembra) ......
E' il male del secolo ... l'eccesso di informazione, la circolazione di leggende metropolitane etc. disorienta molta gente ....
In estrema sintesi, troppe seghe mentali ... un sax serve per suonare, per cui un sax o suona o non suona.
Il concetto di suona=mi piace il timbro che IO riesco a generare ........ Circa il valore di un utensile (perché il sax rientra nella categoria), se c'è gente disposta a spendere 5/6/7 mila euro per un MK VI, cioè per un "must", allora il prezzo è giusto .....
Ci sarebbero tante altre valide alternative con la metà del costo, ma questo è un altro discorso .........
Chiudo dicendo, che spesso, molto spesso, diamo troppo valore ad aspetti, tutto sommato secondari, come l'avere o meno questo o quel sax/bocchino, mentre dovremmo chiederci, "lavoro" sufficientemente per aumentare le mie conoscenze/competenze ?
Quoto completamente il discorso di Gene. Troppe seghe mentali. Anche riguardo ai sax slaccati/rilasciati/placcati.
Lo chiedo per curiosità visto che un amico l'ha comprato così.
Cmq ho letto anche le risposte di JPM sull'altro thread.. per me potete chiudere!
Grazie a tutti per le delucidazioni.
Scrivo la mia opinione: penso che gli strumenti in generale e in particolare i Mark VI vadano provati. Anch'io ne ho provati molti, prima di acquistare il mio. 5 digit, 6 digit con chiave f# e senza. Ognuno aveva le sue caratteristiche sonore, qualcuno era più duro, qualcuno free blowing, qualcuno con un suono troppo leggero ( un americano senza f#) e "zin zin" squillante e senza molto corpo. Quelli con le chiavi argentate e il F# a differenza proprio delle leggende che si scrivono e si dicono, suonano in modo divino, con Molto corpo e dopo che vengono suonati ogni giorno per almeno un anno, si riesce a tirarci fuori un suono più grosso e scuro di altri. Il fattore setup è importantissimo e lo studio ancora di più!!!! Questa è la mia esperienza da non professionista, ma da appassionato in grado di distinguere bene un suono da un altro. In pratica non c'è una matricola giusta... Se uno cerca un suono grosso e scuro Può riuscire a tiracelo fuori da un esemplare piuttosto che da un altro, ma a mio parere ha più probabilità di riuscire con un mark vi chiavi argentate, f#, e aggiungo pure senza incisione....se poi vuole la certezza di quel suono cerca un Conn, e non ha problemi di matricole....
L'importante è tirarci fuori il suono che si vuole, possibilmente anche da uno strumento di 300 euro, non certo un Mark VI, ovviamente.
Scrivo la mia opinione: penso che gli strumenti in generale e in particolare i Mark VI vadano provati. Anch'io ne ho provati molti, prima di acquistare il mio. 5 digit, 6 digit con chiave f# e senza. Ognuno aveva le sue caratteristiche sonore, qualcuno era più duro, qualcuno free blowing, qualcuno con un suono troppo leggero ( un americano senza f#) e "zin zin" squillante e senza molto corpo. Quelli con le chiavi argentate e il F# a differenza proprio delle leggende che si scrivono e si dicono, suonano in modo divino, con Molto corpo e dopo che vengono suonati ogni giorno per almeno un anno, si riesce a tirarci fuori un suono più grosso e scuro di altri. Il fattore setup è importantissimo e lo studio ancora di più!!!! Questa è la mia esperienza da non professionista, ma da appassionato in grado di distinguere bene un suono da un altro. In pratica non c'è una matricola giusta... Se uno cerca un suono grosso e scuro Può riuscire a tiracelo fuori da un esemplare piuttosto che da un altro, ma a mio parere ha più probabilità di riuscire con un mark vi chiavi argentate, f#, e aggiungo pure senza incisione....se poi vuole la certezza di quel suono cerca un Conn, e non ha problemi di matricole....
L'importante è tirarci fuori il suono che si vuole, possibilmente anche da uno strumento di 300 euro, non certo un Mark VI, ovviamente.