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Valutazione Selmer mark VI
Salve,vorrei acquistare un mark VI e siccome studio al conservatorio devo prenderlo con il f# acuto,ne ho provato uno da raffaele inghilterra laccato chiavi argentate mat.177xxx (1970),la laccatura ha qualche macchia lungo il collo.Il prezzo richiesto è 4600 euro.Secondo voi li vale questi soldi? è un prezzo onesto?
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Secondo me, se è tutto a posto, ci sono da togliere almeno 1000 euro.
ma io non sono granchè ferrato =)
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Re: Valutazione Selmer mark VI
OT: verifica che strumento vuole il docente di sax del conservatorio.
A occhio... ti richiede un Serie II o un Serie III.
Non tutti i docenti lo fanno... però alcuni se non usi quello che loro vogliono magari non sono proprio "contenti".
Se questo fosse il caso, comprare un Mark VI per poi non poterlo usare in conservatorio, sarebbe seccante, no?
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Il maestro mi ha risposto con testuali parole:sei matto?se sei fissato come i jazzisti e te la senti di spendere 5000 euro fallo pure, per studiare al conservatorio per me un seconda serie va benissimo...non so cosa fare
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Re: Valutazione Selmer mark VI
mi sa che il tuo insegnante ha ragione..... se lo prendi il Mk6 perchè vuoi lui e decidi di diventare un "jazzista fissato" è un conto.... se ti serve un buon tenore che vada bene e che faccia felice il prof allora il serie II è perfetto
PS: comunque non tutti i jazzisti sono fissati
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Ascolta quello che dice il docente... Così avrai meno problemi.
Del resto (da quello che mi pare di capire) vuoi studiare sassono classico, non jazz. Quindi ha più senso un Serie II (o un Serie III se vuoi uno strumento più semplice e moderno come suono, suono classico ovviamente).
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Se dovessi fare il conservatorio jazz, avrebbe più senso andare avanti con il Yamaha per poi schiarirsi per bene le idee! :zizizi))
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Re: Valutazione Selmer mark VI
cmq un sax di quello matricola se è in buone condizione sta intorno a 4000€ nn di più
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da friskaletto
mi sa che il tuo insegnante ha ragione..... se lo prendi il Mk6 perchè vuoi lui e decidi di diventare un "jazzista fissato" è un conto.... se ti serve un buon tenore che vada bene e che faccia felice il prof allora il serie II è perfetto
PS: comunque non tutti i jazzisti sono fissati
Mi sembra che deve comprare un contralto...non tenore... :zizizi)) :-leggi-:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Che il Mark VI non sia un sax adatto a fare classica è una fesseria colossale: è stato il mio sax principale per anni prima di passare a R&C e ci ho praticamente vinto tutti i concorsi cameristici e di musica contemporanea senza contare le decine di concerti in situazioni che vanno dal solo al sax e orchestra.
La storia è un'altra: in conservatorio o suoni un Selmer "recente" o ti creano problemi probabilmente per poca cognizione di causa senza ovviamente sapere che, soprattutto sull'alto, le problematiche di intonazione che affliggono il tanto decantato SA80II sono assenti nella maggior parte dei Mark VI e ignorando che dietro il progetto Mark VI c'è uno dei più grandi interpreti classici che la storia ci ha regalato, ovverosia Marcel Mule. Allora qual'è il motivo di questa ritrosia? La meccanica forse? Eppure la meccanica MK6-SBA è simile in tutto e per tutto a quella di un selmer moderno e anzi proprio su questi modelli si è iniziato a sperimentare una meccanica di nuova concezione, ergonomica e di facile approccio (per molti peraltro resta ineguagliata).
Altra considerazione: un serie 3 moderno sfiora i €4000, subisce una svalutazione dell'usato di oltre il 40% e soprattutto... suona come suona. Di conseguenza mi resta davvero difficile comprendere le motivazioni di questa ritrosia. Certo, se paragoniamo le cifre di un MK6 con quelle di un usato moderno è ovvio che spenderesti molto meno e nessuno ti vieta di studiare su un saxofono professionale moderno.
Tornando al tuo quesito, si forse €4600 per un MK6 del 70 è una cifra un pò alta rispetto al prezzo di mercato. Ovviamente bisogna vedere come suona e in che condizioni è questo sax.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
una cosa è certa, se devi prendere un SA 80 II o III, e hai disponibilità economica ti conviene prendere un buon mark vi, che sicuramente ha meno problemi del SA e come suono nn c e storia, però devi trovare quello che suona.
Se poi invece vuoi dirigerti verso altre marche, tipo r&c, Borgani, è già un altro discorso, che sicuramente ha un senso
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Azz non avevo capito che si trattasse di un contralto.... be per un contralto Mk6 la cifra è un po altina visto il periodo (1970) poi come al solito dipende da come sta e da come suona..
direi che quella cifra è più consona ad un tenore... per questo ero stato fuorviato...
direi che 3.700 potrebbe essere un prezzo medio, poi ripeto dipende da come sta lo strumento...
credo che la scelta di "gabrielsax95" sia più dettata dall'insegnante che da ragioni economiche/sonore.
Per come sono fatto io prenderei quello che piace più a me, ma capisco che dover fare il conservatorio con un insegnante "guida" è un'altra storia.... io farei comunque una scelta "mia" nonostante lui ma se non vuoi avere problemi e non ti importa più di tanto allora il discorso cambia...
Da un punto di vista sonoro ed economico secondo me non c'è storia.... il Mk6 è la scelta più conveniente.
Se non hai particolari esigenze tu e non vuoi andare "contro" il tuo insegnante allora le cose cambiano e in quel caso segui quel che ti dice il prof
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Forse la valutazione di 4600€ per lo strumento è un po' eccessiva.
Però lo strumento viene venduto da un rivenditore/riparatore... e credo che lo strumento venga consegnato in condizioni funzionali perfette (magari con un determinato periodo di garanzia).
Poi finchè sono mamma e papà a mettere i soldi... va tutto bene! http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/zizizi.gif
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Un Mark VI ben settato suonerà sempre "meglio" (in termini quantitativi) di un Serie II/Serie III settato male. :D-:
In termini qualitativi... è inutile perdersi in discorso strani: è una questione di gusti.
La maggior parte dei sassofonisti classici, in Europa, (principianti, amatori, semi-professionisti, professionisti, superprofessionisti) tende a preferire il Selmer III (in tutti i tagli) rispetto al Serie II (e a tutti gli altri strumenti strumenti che la mente umana ha concepito).
Non è una questione di cosa sia meglio o cosa sia peggio... è solo una questione di gusti/necessità.
È ben noto che mediamente il giovane sassofonista classico tende a uniformarsi ai canoni che l'ambiente gli impone (Serie III + Vandoren Optimum).
Poi semmai, una volta svincolato dall'ambiente conservatoriale... se vuole può fare le sue scelte personali.
Se girate per i conservatori e parlate con la gente che c'è dentro, il Sacro Graal (o l'Horcrux) di questi giorni non è il Mark VI ma il Serie III placcato oro, o il Serie III in argento massiccio.
Che sia un bene o un male non lo so (e non mi interessa nemmeno) però la situazione è questa. :zizizi))
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Penso sia scontato che il discorso Mark VI vs. Resto del Mondo anche in questo thread... sia futile, non trovate? doh!
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Una domanda legittima: quanti di questi sassofonisti hanno un'attività concertistica e discografica degna di nota? O parliamo perlopiù di insegnanti?
Dal mio piccolo della mia attività musicale posso assicurare che con il setup in voga nella classica non riuscirei a passare la seconda fila di sedie di un auditorium medio (sarà un mio limite per carità) e purtroppo anche il tizio sconosciuto nell'ultima fila paga il biglietto e vorrebbe godersi il concerto in barba alle "p...ppe mentali" dei saxofonisti classici...
Lungi da me dire poi che per fare classica ci vuole il Mark VI, uno deve scegliere il proprio setup in base ai gusti e al suono che ha in testa: dico solo che l'imposizione di un setup unico e indiscutibile è una scelta votata più a un fattore di "comodità" (io la chiamo pigrizia) in quanto si sa come si comporta un determinato setup in qualsiasi condizione, che guarda caso è anche ESTREMAMENTE facile da gestire, inoltre il basso volume di suono generato dal suddetto è piuttosto modesto il che per uno che magari insegna 5-6 ore al giorno di seguito può essere un "vantaggio" (mah!?). Chi ci rimette in ogni caso è sempre l'allievo in quanto magari alcuni si trovano con il setup estremo chiuso ma altri non riusciranno mai a trovare il proprio suono. E' un discorso lungo in ogni caso che rischia di allargarsi troppo.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
[size=75]Un Mark VI ben settato suonerà sempre "meglio" (in termini quantitativi) di un Serie II/Serie III settato male. :D-:
Purtroppo su questo non posso darti ragione: il Serie II soprattutto ha dei difetti di intonazione piuttosto gravi (se vuoi posso scendere nel dettaglio) che sulla maggior parte dei MK6, soprattutto quelli alti di matricola ,sono assenti. Purtroppo tali difetti sono "progettuali", possono essere ridotti con un settaggio appropriato ma non eliminati del tutto (parlo soprattutto della disomogeneità tra registro grave molto calante e acuto molto crescente, del Do] centrale iper calante e afono etc...). E' stato questo uno dei motivi per cui dopo il diploma svendetti il mio SA2 per acquistare sax più bilanciati e performanti.
L'altra cosa triste è che se uno si abitua a studiare per anni con un sax "stonato" senza verificare quotidianamente l'intonazione si rischia di "memorizzare" l'intonazione scorretta e di prenderla per giusta. Di conseguenza per la classica (ma anche per altri generi) si rischia non solo di suonare stonati ma anche di non capire cosa si sta sbagliando e questo credimi è molto pregiudicante per una carriera futura.
Per evitare la solita guerra di religione, tali difetti sono assenti anche in altri produttori moderni (primo fra tutti Yanagisawa ad esempio ma ce ne sono molti altri attualmente), quindi ancora lungi da me l'assioma "per fare classica di vuole un Mark VI". Dico, prova più sax possibile ma gari con l'aiuto di un professionista, fissa un budget e prendi quello che rispecchia di più quello che cerchi in un sax in barba a marche e brand!
Il sax è tuo, i soldi sono tuoi, se acquisti un prodotto che non ti soddisfa sei tu che ne fai le conseguenze e non il prof di turno.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
prova più sax possibile e prendi quello che rispecchia di più quello che cerchi in un sax in barba a marche e brand!
ECCO!....questo dovrebbe essere....queste parole andrebbero scolpite,lasciando perdere stupidi pregiudizi....
Grande David....
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Purtroppo la mente del giovane sassofono classico medio è difficile da decifrare... quindi la risposta alla domanda diventa fittizia.
Vero che tutti (i giovani sassofonisti classici medi) vogliono suono, sul Serie III non vogliono il C e il G centrali leggermente calanti... ma ovviamente ogni volta che Selmer e Vandoren escono con nuovi bocchini... quelli prendono. Forse non è tanto l'hardware che devono cambiare (i giovani sassofonisti classici medi), ma il "software".
La tendenza nella produzione/concezione di nuovi bocchini "per la musica classica" è verso aperture sempre più chiuse: per 30 anni lo standard sull'alto era il S80 C*, poi è arrivato l'AL3 (circa 10/12 anni fa') che è quasi un numero più chiuso del C*, adesso è arrivato il Selmer "Concept" che è più chiuso dell'AL3.
Tra 10 anni... sul contralto si useranno aperture da clarinetto... così poi per suonare si dovrà di ventare su Super Sayan di 2° livello.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
.... posso assicurare che con il setup in voga nella classica non riuscirei a passare la seconda fila di sedie di un auditorium medio ....
piccola provocazione: :twisted: ma uno studente che suona con l'imboccatura a culo di gallina, il labbro arrotolato sopra l'arcata dentale infieriore e teso come una pelle di tamburo, riuscirebbe a farsi sentire oltre la seconda file semplicemente usando un sassofono con maggior proiezione? :ghigno:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
in verità prima ero più propenso per il serie II (il serie 3 non lo prendo proprio in considerazione),ma poi mi sono detto:perchè devo comprare un serie II se poi so che quando mi diplomerò (fra 3 anni) lo dovrò rivendere perkè voglio un mark VI? #friskaletto di quello che dice il mio insegnante non me ne importa granchè e le sue parole mi suonano come una sua "fissazione".Anzi trovo ke il mark VI sia più facile da suonare rispetto ai serie 2 e 3,e come ha detto #David Brutti non è vero che non è adatto per la musica classica.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da gabrielsax95
di quello che dice il mio insegnante non me ne importa granchè e le sue parole mi suonano come una sua "fissazione".
Parlando in termini generali hai assolutamente ragione. Guarda però che la vita in conservatorio può essere un vero inferno se ti metti contro l'insegnante.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
X Tzadik: forse l'obbiettivo è quello di suonare con un becco totalmente chiuso in modo da eliminare problemi timbrici annessi e connessi alla radice :ghigno:
X mad: certo che no, l'ovvietà sacrosanta del "manico prima di tutto" è sempre più vera che mai... Dico in senso generale, è triste vedere talenti che sprecano il proprio tempo a cercare un suono che quel setup (e mi riferisco più al becco che al sax) non potrà mai dare, senza contare che poi nella classica (quella VERA non quella fatta nelle aule del conservatorio) il range dinamico è FONDAMENTALE: spesso ti trovi a combattere in sinfonica con un 4tetto di tromboni + tuba agguerritissimi, altre volte devi accompagnare l'oboe e non massacrarlo pur suonando nel registro grave
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
X Tzadik: forse l'obbiettivo è quello di suonare con un becco totalmente chiuso in modo da eliminare problemi timbrici annessi e connessi alla radice :ghigno:
Assolutamente.
Se lo obiettivo di fare suonare uno strumento in ottone (o altre leghe con dentro rame) come uno strumento fatto in qualche tipo legno... pian piano ci stiamo avvicinando!
Semmai c'è da domandarsi se tutto questo ha senso... :D-:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
Che il Mark VI non sia un sax adatto a fare classica è una fesseria colossale: ... saxofono professionale moderno.
Quoto tutto, ma soprattutto: "... la meccanica MK6-SBA è simile in tutto e per tutto a quella di un selmer moderno ... per molti peraltro resta ineguagliata...." io infatti la penso proprio cosi'.
Del resto nei proverbi popolari c'e sempre molta saggezza.
Un Mark VI e' per sempre.
E' meglio un Mark VI oggi che qualsiasi altro sax domani.
Rosso di sera Mark VI si spera.
Scalda piu' un Mark VI che mille fuochi.
Un Mark VI per uno non fa male a nessuno.
Finche' c'e' Mark VI c'e' speranza.
Se non e' Mark VI e' pan bagnato.
E per finire:
Il Mark VI del vicino e' sempre piu' verde - qui probabilmente si parla di un sax slaccato. :D-:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
la meccanica mark vi Sba, e pressoché identica ad un selmer moderno.
Mi sta venendo il dubbio di essere matto io
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
L'ergonomia poi può cambiare anche se i principi di azionamento sono uguali.
Meccaniche "vecchie" migliori di meccaniche moderne... Io non ne ho mai viste. Parlo di meccanica e azionamento, non di suono.
Ma non credo che la sola meccanica sia la discriminante per la scelta dello strumento.
Le meccaniche degli strumenti moderni sono concepite in maniera diversa.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
:zizizi))
BA e SBA infatti non hanno lo snodo C# - Bb grave sul mignolo sx solo per menzionare la differenza più eclatante.... dal Mk6 in poi si... adesso è uno standard
BA e SBA hanno un meccanismo parecchio diverso di azionamento del portavoce giusto per citare un'altra differenza , diverso l'appoggio del pollice ...assai diverso il rinvio... diversa la chiave che viene azionata
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Meccanica del Mark VI è simile a quella degli strumenti moderni.
Meccanica del SBA no.
Avendoli tutti e due mi dispiace contraddirti: meccanicamente sono estremamente simili e entrambi "figli" dello stesso progetto, allo SBA manca soltanto il raccordo Bb-C# sul castelletto dei gravi del quale peraltro non se ne sente una grande mancanza visto che il meccanismo è estremamente leggero e preciso (il mio SBA è ben settato ovviamente). Il castelletto ha conformazione e ergonomia analoghe al MK6 ma i leveraggi sono leggermente diversi; sotto le dita non riesco a denotare particolari differenze.
Vi stupirete nel fatto che tante migliorie adottate da Selmer a partire dagli anni '40 erano già ampiamente presenti nel mio alto Adolphe Sax (ma questa è un'altra storia della quale parlerò in altre sedi).
L'ergonomia sia del MK6 che dello SBA la trovo ottima, meccanicamente sono dei gioielli: pensa che uno dei tanti motivi per cui all'epoca passai a un 138.000 era proprio la rumorosità meccanica dei sax moderni che utilizzavo prima. O meglio non si tratta di rumorosità meccanica ma piuttosto di un fastidioso e metallico rumore del tampone che batte sul camino che mi ha pregiudicato molte incisioni purtroppo.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
io dico la mia, meccaniche migliori di seimer mark vi è sba ancora oggi nn e ho trovate, e francamente mene fregò di come sono fatte snodo nn snodo.
La comodità che ho a suonare con il mark vi nn l ho trovata in nessun altri sax.
Del resto sinceramente mi interessa poco
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Re: Valutazione Selmer mark VI
ah e di sax ne ho provato veramente tanti,
credo di aver provate le marche più famose di sax dal conn al Mauriat fino al ripamonti e tutte le marche italiane.
Mi manca solo il sequoia io resto ho provato di tutto
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Parlo di meccanica e azionamento, non di suono.
Sull'SBA lo schema delle collonine è differente dal Mark VI (e oltre tutto si possono trovare differenze anche tra i vari SBA... vedi per esempio le differenze dovute alle diverse campane, corte o lunghe... o delle varie produzioni SBA per annata).
Il principio di azionamento è uguale... ma la meccanica è diversa.
Sui Mark VI era stata fatta un'opera di razionalizzazione... sia per semplificare la produzione (dei pezzi che compongono la meccanica ed eventuali/successive saldature), sia per irrigidire il sistema, sia per facilitare l'assemblaggio, sia per semplificare la manutenzione... e via avanti...
Parliamo di meccanica, eh...
I tasti sono sempre quelli, chiaramente. :zizizi))
L'ergonomia sugli SBA poteva cambiare anche parecchio... visto che quegli strumenti (così come anche i primi Mark VI) erano il risultato di un processo produttivo non del tutto "codificato", e anche il controllo di qualità era quello che era anche perchè i sistemi di produzione erano quelli che erano.
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
Pensa che uno dei tanti motivi per cui all'epoca passai a un 138.000 era proprio la rumorosità meccanica dei sax moderni che utilizzavo prima. O meglio non si tratta di rumorosità meccanica ma piuttosto di un fastidioso e metallico rumore del tampone che batte sul camino che mi ha pregiudicato molte incisioni purtroppo.
Qua dipende dal tipo di manutenzione... ok che degli strumenti sappiamo che ne fai un uso molto intensivo ;)
però un tecnico sensibile su certi aspetti quei rumori te li leva tanto su un Serie II, quanto su un Serie III, quanto su un Conn o su un Buescher...
Se poi è davvero bravo... te li leva definitivamente. :zizizi))
Viceversa se è un tecnico meno sensibile, i rumori se ne vanno... dopo un mesetto tornano.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Be anche io mi trovo molto bene col Mk6, con lo SBA, e col BA , e se suono un Chu Berry non è che mi metto a piangere...
se ci sono differenze meccaniche fra gli strumenti (che è ciò di cui stiamo parlando) allora parliamone... manco a me frega niente dello snodo in se.... e avercelo o non avercelo (io non ce l'ho) non mi crea nessun problema ne musicale ne psicologico... ma se parliamo di differenze meccaniche fra gli strumenti (che è un discorso diverso dal feeling personale) è giusto parlarne
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Appunto, sono stati fatti piccoli aggiustamenti (qualche colonnina, qualche leva), i principi base sono gli stessi (posizionamento dei fori non più sullo stesso asse, sistema dei gravi etc... scusa se insisto ma ne ho avuti due sotto gli occhi per anni), di conseguenza non si denotano grandi differenze sotto le dita.
No, non si tratta di manutenzione, il difetto era presente da subito purtroppo e nonostante le regolari messe a punto persisteva (ripeto, è una caratteristica della maggior parte dei sax moderni che purtroppo mi irrita alla follia).
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Citazione:
Originariamente Scritto da friskaletto
se suono un Chu Barry non è che mi metto a piangere...
se ci sono differenze meccaniche fra gli strumenti (che è ciò di cui stiamo parlando) allora parliamone.
Nemmeno io, però sul ChuBerry e ancora di più sul New Wonder non ci arrivo facilmente a tutte le chiavi (ho le mani piccole).
Per contro... un New Wonder II che mi capita di suonare occasionalmente è stato sistemato in modo estremamente razionale ed ha una meccanica che per quanto sia semplice è veloce e precisa (e silenziosissima). Poi *****, è pure intonato!!!
Fosse stato sistemato da tecnici "macellai"... un Harley Davison al minimo fa meno rumore. :D-:
Citazione:
Originariamente Scritto da David Brutti
No, non si tratta di manutenzione, il difetto era presente da subito purtroppo e nonostante le regolari messe a punto persisteva (ripeto, è una caratteristica della maggior parte dei sax moderni che purtroppo mi irrita alla follia).
Cose che sistemano. :zizizi))
Tanto più capace è un tecnico quanti più problemi risolve.
Se un tecnico non è riuscito, si passa al prossimo... :zizizi))
È tipico che ci siano tecnici non siano in grado di ammettere i propri limiti... purtroppo bisogna stare in guardia e capire qual è il limite del tecnico che si ha di fronte, che sia di conoscenza, esperienza, capacità, sensibilità... comunicazione... fantasia!
Io mi preoccupo solo di suonare, a ognuno il suo mestiere però!
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Girando un pochino ne ho conosciuto e frequentato più d'uno credimi!
Peraltro continuo a riscontrare la problematica anche nei sax che di tanto in tanto mi capita di riprovare
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Si può sempre migliorare... :zizizi))
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Re: Valutazione Selmer mark VI
OT: ...anche quella stramaledetta carburazione delle Harley può migliorare. ... :muro((((
quelle nuove a iniezione no ... vanno già bene così.... però vuoi mettere? :ghigno:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
per curiosità David a quale chiave/tampone fai riferimento? Uno in particolare o in generale?
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Re: Valutazione Selmer mark VI
La rumorosità era presente su praticamente tutti i tamponi.
Io un'idea personale me la sono fatta sull'argomento, avendo sentito anche il parere di diversi riparatori/tecnici: molti brand attuali, soprattutto asiatici ma non solo, adottano tamponi in pelle di durezza maggiore alla norma (ad esempio la Pisoni nella sua serie Pro esce con 3 durezze distinte), vuoi per garantire una durata maggiore, vuoi per far vedere "oddio come chiude bene il mio sax quanto siamo precisi a costruirli" in quanto purtroppo se la chiusura non è perfetta con un tampone "duro" lo strumento non suona nemmeno a forzare con le dita. Il problema è che il tampone duro ha tanti vantaggi ma reagisce in modo molto più rigido causando il fastidioso "toc" che mi ha causato diversi problemi in registrazione purtroppo.
Ovviamente è una politica e non la biasimo, ognuno fa le sue scelte, però se io per poter registrare un disco da classica devo cambiare muta a un sax nuovo francamente mi prende un pò di sconforto...
Ma forse ci stiamo allontanando un pò troppo dall'argomento.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Si... è un mix di durezza del tampone, di planarità del camino e di precisione a livello di vite (ed eventualmente di "corrispondenze": alcune chiavi quando chiudono vanno a battere con più chiavi). A questo sia aggiunge poi anche la distribuzione della rigidità del sistema, tra colonnine, viti, bracci delle chiavi...
Che il sistema sia rigido va benissimo, ma se la rigidità è distribuita male... succede un casino.
Una volta avevo un problema sulla chiave del Ta aprendola e chiudendola faceva un po' di casino.
Il primo tecnico l'ha smontata: "Guarda... è da lubricare". Smonta il perno, lo lubrifica, lo rimonta... suono 5 minuti... non c'è più il rumore.
Passano due giorni... il rumore torna... macchina di unto intorno alla chiave.
Vado dall'altro tecnico... guardalo lo strumento in lungo e in largo (senza toccare la chiave), poi aziona la chiave: "il braccio della chiave è leggermente storto e tocca con le chiavi dietro, guarda qua".
Prende un paio di pinze, piega di una frazione di gradi la chiave... sparito il problema. Non ha nemmeno smontato niente.
"Appena torna a fare rumore, me lo porti e te lo sistemo definitivamente".
Ci ha messo un quinto del tempo del precedente tecnico.
Revisione successiva: piegata l'altra parte di chiave fino a fare in modo di avere la coppa centrata con il camino, cambiato il tampone (con uno dello stesso tipo), sostituto il perno con uno di maggior diametro (alessata la chiave e rifatte le due sedi), cambiato il gommino con uno in teflon, sistemata definitivamente la forcelletta, rifatti i sugheri li intorno etc etc
Problema sparito definitivamente... :D-:
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Dico anche io la mia: per un motivo o per l'altro io trovo la meccanica di Mark VI e SBA piu' comoda e confortevole di quella di sax piu' moderni, yana e yama compresi. Probabilmente il fattore chiave e' la leggerezza del castello.
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Re: Valutazione Selmer mark VI
Ultimamente dopo un anno e mezzo senza ho ripreso anche io il mark vi (il conn è a riparare).
a livello meccanico ovviamente non c'è paragone, anche secondo me mark vi e sba sono fra le meccaniche piu' comode mai prodotte, sembra cucito sulle mie mani.
mi accorgo che fatico molto meno e soprattutto suono piu' rilassato cose che col chu non riesco a fare agevolmente (anche perché era da sistemare credo).
il suono all'inizio mi ha lasciato freddissimo, dopo qualche giorno ho ricominciato ad apprezzarlo...è comunque un gran sax, con un suono un po' piu' brillante ma piu' proiettivo.
spero non mi vengano dubbi una volta ripreso il conn =)