Ciao ragazzi secondo voi nel set up di un sax tenore e più importante avere un buon sax o una buona imboccatura?
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Ciao ragazzi secondo voi nel set up di un sax tenore e più importante avere un buon sax o una buona imboccatura?
È più importante l'essere umano che suona lo strumento... poi viene l'hardware... :zizizi))
Secondo me e anche per esperienza verificata,e' piu' importante ancia bocchino e chiver.
Il sassofono (fusto e campana) influisce neanche il 50%.
Con un mio amico abbiamo provato anni fa un suo sassofono italiano di scarsa qualita' con il mio setup Bocchino Freddie Gregory Mark II ebanite ed ancia Francois louis 3,be il suono era gradevole non voglio esagerare era bello.In quel giorno non abbiamo provato a sostituire il chiver con uno dei miei mark Vi per motivi di diametro,forse il suono che poteva uscire lo possiamo immaginare ancora piu bello.
Stesso giorno ho provato il suo set up un Otto link Hr standard ancia Rico Royal 3 con un mio tenore Mark VI il suono faceva quasi ca....re.Povero ,sgraziato etcetc.immagino che se potevamo inserire il chiver di questo sassofono italiano sul mio mark VI ,forse buttavo dalla finestra il mark Vi e tutto il resto.
Morale secondo me un buon setup con un giusto chiver hai ottime possibilita' di esprimerti e riuscire ad ottenere il suono che hai in testa,viceversa si fa molta fatica,il buon setup ti aiuta,ma chi soffia sei sempre tu.
quoto soprattutto in questo momento che ho testato tanti sax e li ho registrati. Il mio suono è quasi sempre lo stesso pur cambiando i sax. Quindi il sax c'entra poco. C'entra per quello che riguarda la comodità, l'affidabilità e le sfumature, ma per il grosso non c'entraCitazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Ti dirò secondo me c'entra molto di più l'ancia. Il mio suono può cambiare molto di più se trovo un'ancia più o meno risonante, più o meno scura ecc....
parole saggie!...ho avuto un ottimo sax e ottimi becchi...sempre schiappa son rimasto!! :cool:Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
...
...sembra una frase della pubblicità del "pennello cinghiale"
Pure io sto notando che l'ancia probabilmente è uno degli elementi più importanti...
dando per scontato che il suonatore ha importanza fondamentale, resta da stabilire in che percentuale influiscono nell'ordine: ancia, legatura, becco, chiver, strumento
Beh gf104 hai centrato la questione sotto a chi tocca
Ti parlo dal basso della mia esperienza e ti dico che a mio parere, il primo fattore per suonare decentemente siamo NOI. Ho conosciuto gente con sax fenomenali che suonavano davvero male perché male impostati.
Detto questo, a mio parere, direi forse il setup becco + ancia... Ho un'allieva che suona un sax cinese perché non poteva permettersi altro, ma riesce a tirare fuori cose molto più carine da quando ha comprato un becco decente e ha sostituito il plasticone in dotazione. Chiaramente il sax deve essere a posto... magari non di altissima qualità ma che chiuda bene e che abbia tamponi e quant'altro in regola.
Riassumerei brevemente cosi: 65% bocchino, 35% sax.
In sostanza, a parita' di esecutore, si nota molto di piu' la differenza cambiando bocchino rispettto al cambio del sax (pur rimanendo su certi standard di strumenti).
Essere umano, ancia, becco, collo, sax, fascetta.
In ordine di importanza
il suono questo maledetto ...................o benedetto .
anche io credo che nella produzione influisca più il bocchino-ancia che il sax , cosa sia più importante invece non so dirlo.
magari le percentuali sono quelle indicate da Bonny ma se il 35 % è quello che desideri non c'è 65%
che tenga. doh!
a complicare ancor di più la faccenda ci sono le "relazioni" magari con un setup ed un sax riesci a suonare come desideri il registro basso ma con altro setup e altro sax il registro medio alto è straordinario , poi provi ad invertire sax e setup ed il risultato è catastrofico.
doh!
Jason ha secondo me azzeccato. A parte l'uomo e' l'ancia che fa per la gran parte il suono
Ragazzi, sembra una leggenda metropolitana ma io una volta ero in bottega da menaglio e c'era anche carlo atti. Mi diede una sua ancia brutta, annerita insomma una schifezza. La suonai e non dico che usiva il suo suono, ma sicuramente era semplicemente stupendo il suono che usciva...è la verita' credetemi!
Assolutamente, dopo il musicista, ci sta l'ancia, croce e delizia di ogni saxofonista, pezzo di canna che può agevolarti a fare una serata indimenticabile e anche rovinarti un'esibizione, o peggio, una registrazione, oltre ad essere sempre un' incognita il giorno che la si cambia, tanto che, per quanto mi riguarda, generalmente almeno una volta alla settimana ci perdo ore...detto questo, quando suono il mio vecchio grassi mi sento a mio agio e nel giusto della mia sonorità espressività, quando suono gli altri mi sento in terra straniera, il che può a volte essere piacevole, molte volte invece mi fa sentire poco a mio agio
perdere ore per far da balia all'ancia? no grazie vado di Légère Signature :smile:
però comprendo le esigenze di alcuni professionisti, così come vedo usare serenamente le Signature da altri professionisti...
dicvo sempre, beato chi riesce a suonare ed apprezzare le ance sintetiche, purtroppo ancora io non ci riesco....
beh ma non sei obbligato per forza a usare la plasticazza! certo che le Légère Signature semplificano la vita! ma mi rendo conto che ogni musicista fa le proprie scelte a ragion veduta valutando pro e contro
E che ancia era?Citazione:
Originariamente Scritto da bonnygonfio
Era l' ancia magica del Mago di Arcella... Pensa che una volta mio cuggino ha usato l' ancia di Kenny Garrett e gli usciva il suono del Califfone del primo violino della London Simphony.
P.S: Bonny, come sempre scherzo eh!? :lol:
Il santone di parmella...
be secondo me diciamo che 80%il suono lo fa bocchino ancia e chiver...io uso un kiver vi sullo yanagisawa e decisamente il suono cambia
in meglio, ..quindi meccanica yanagisawa che reputo la migliore in assoluto e sonorita' selmer...meglio di cosi...
allora per l'ancia in canna ci affidiamo senza indugio al Mago di Arcella
(Légère Signature non necessita di sortilegi)
per il becco ci rivolgiamo al Santone di Parmella (che non ho ancora il piacere di conoscere)
e, visto che siamo in zona, il Suonatore dove può andare se non da San Gennaro :smile:
poi visto che l'ancia è così importante non escludo che in un prossimo futuro possa nascere una nuova professione: il refacer delle ance in canna! (per chi è negato col do it yourself)
io ance sintetiche ho provato le plasticover..ma poi le ho decisamente lasciate..le legere signature non le ho mai provate ..magari poi funzionano...le ance poi delle dieci nella scatola prima ne tenevo due o tre e le altre praticamnte le buttavo..
poi ho fatto pratica, e in una scatola non ne butto via nessuna e le modifico le faccio diventare buone con un po di pazienza piano piano con carta vetrata...
A parte il fattore umano che è la parte più importante, personalmente sax e imboccatura li metterei sullo stesso piano; infatti un becco afono su uno strumento perfetto, o un becco fantastico su uno strumento non intonato, il risultato finale sarebbe quasi il medesimo, quindi tantovale avere un buon becco che permetta all'esecutore di stare tranquillo in termini di emissione e un sax ben equilibrato in tutti i suoi elementi, o perlomeno, se dovesse avere qualche mancanza, che sia facilmente gestibile.
Tutto il resto (ance, legature) sono sfumature che determinano un'approccio, o sensibilità, migliore per il suonatore, quindi non li reputo di vitale importanza ... le ance sono materiali degradabili "usa e getta", quindi elementi variabili per tutto il contesto e per giunta ogni marca ha le proprie caratteristiche timbriche; la legatura (se chiude bene), come la timbrica, è una questione di "pelle" legata alla nostra sensibilità, importante sì, ma più per noi stessi che non per l'ascoltatore.
Dunque, provo a mettere in ordine le cose:
1/ il musicista ha (o non ha) una buona voce, e grazie all'impostazione e alla pratica diventa capace di trasferirla sull'insieme dei pezzi che compongono lo strumento.
2/ il sax è determinante nel rendere il maggior dettaglio possibile alla voce del musicista in termini di ricchezza di armonici di colore del suono e di sfumature espressive.
3/ il becco ne determina in modo preponderante volume e timbro.
4/ la fascetta ottimizza il rapporto tra ancia e becco
5/ l'ancia è quella che può far andare tutto in vacca.
Secondo la mia esperienza
zka, aggungerei il punto sei.. il "MARIAGE"... ovvero la giusta combinazione fra i 5 punti sopra.. ci sono dei sax che suoanano da dio con un becco e fanno schifo con un altro, su un altro sax (diverso canneggio materiale etc) la situazione si ribalta..
c'è solo un modo secondo me.. PROVARE PROVARE PROVARE (magari con l'auito di qualcuno esperto) becchi, legature, ace etc finchè non si trova il giusto setup per quello specifico strumento (e per te come suoni e cosa vuoi suonare). Posso garantire che quando lo trovi.. o senti!:)
Il risultato è di più della somma dei singoli elementi... (1+1 fa 3).
:yeah!) questa è bellissima!Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Una considerazione squisitamente economica: Ma secondo voi, si può spendere da 1000 fino a 15000 euro per comprarsi un sax, e per il becco quando proprio ci si svena ne spende 700 0 900, o mille, e l'80% lo fa il becco? e perchè allora uno investe così tanto nel sax, potrebbe prendere uno strumento medio e investire in un becco super che costa più del sax.
C'è una considerazione empirica e fisica che dice che l'ordine di importanza va dall'elemento più complesso al più semplice, anche se un qualsiasi anello della catena può rendere il risultato scadente, ma prendendo in esame una qualità sufficente in tutti gli elementi diciamo che nell'ordine della complessità ci sta prima il musicista, poi il sax, dopo il becco e infine l'ancia, se poi si vogliono prendere in esame i vari accessori si può anche fare, ma il sistema sax è fondato su questi quattro elementi in quest'ordine.
Cagliostro, quello che dici è profondamente vero e il termine MARIAGE è appropriatissimo, ma fa parte dell'esperienza espressiva individuale di ciascuno, è come vestirsi, uno può andare nei migliori e più cari negozi di abbigliamento e uscirne vestito come un tapino, oppure scegliere accuratamente il proprio stile ed essere elegante, che non dipende dalla spesa in se, anche se avendo modo di spendere molto si unisce all'eleganza l'alta qualità delle finiture e dei materiali, e comunque c'è un ordine: prima un fisico che vesta bene, poi la giacca, poi i pantaloni, poi le scarpe, se sbagli le scarpe però, anche se sei vestito da duca di windsor sembri un cretino lo stesso.
Sagge parole! ::saggio::
E poi un buon sax non produce soltanto un buon suono ma é anche buona meccanica, ergonomica, tenuta delle chiavi e dei tamponi.
Anche i sax cinesi lì per lì suonano poi cominciano a sfiatare e ciottolare e...hai voglia ad avere un buon bocchino!! :mha...:
Zka è vero che il sax è molto importante ma la mia esperienza è questa. Stessa ancia e sax diversi (mK6, conn 10 m, borgani vintage, sml) provati e registrati più volte in questo periodo che ho la fortuna di averli tutti a casa. Suono praticamente identico in registrazione con tutti i sax, lievemente diverso dal vivo, ma sono sfumature, il timbro del suono è quello. Stesso sax cambio di ance: risultato.... suoni molto diversi tra di loro. Quindi io concluderei così.
Ognuno ha un suo suono che poi è il suono che si ha in testa e nella scelta dell'ancia si cerca quella che lo riproduce e che ci soddisfa, il sax può cambiare solo le sfumature.
Combinazione suonatore, ancia, becco costruisce il palazzo, con il sax ci fai le rifiniture (infissi, termoregolazione ecc) :lol:
Ovviamente IMHO
Quindi negli investimenti per costruire l'edificio musicale il 10-20% va in fondamenta, muri, strutture e interni e l'80-90% in finiture e infissi?
La grande truffa del Rock 'n Roll! non conosco altri settori artigianali in cui l'efficienza economica sia così svantaggiosa per il cliente finale, se si viene a sapere le quotazioni crolleranno e potrò vendere un becco e comprarmi un Mk VI :slurp:
Si potrebbe cambiare il nome del forum: mouthpiece forum :ghigno:
Quoto più zka che darionic...stesso becco e stessa ancia, sax diversi = timbri significativamente diversi (parlo, naturalmente, del soprano)
e che il soprano è un sax?
Ah già, scusate l' OT.
Eccerto, come l'alto, il tenore ed il bari !Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
Ma solo per i pochi eletti ( e per i polistrumentisti naturalmente :ghigno: )
:saxxxx)))
dissento, se è un sax lo è solo per i sopranisti puri =)
chiediamo a KennyG :ghigno: o al Phate , naturalmente ! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
Il soprano è un sax, punto è basta, il fatto che lo suoni Kenny G :doh!: non basta a metterlo in un ghetto..
Credo che dovremo trovare un sistema per risolvere certe dispute sul forum, tipo un prato dove sfidarsi a duello con pistole ad avancarica o per chi è più ardito, al fioretto. ::saggio::
Zka, propongo una sfida più coerente: all'alba, dietro alla legnaia come dici tu ma senza pistole ad avancarica. Le dispute verranno risolte con una sfida. La sfida consisterà in chi, tra Sopranisti ed il resto del mondo, spinge più lontano un incudine utilizzando la sola forza del Bb basso.
io cazzeggiavo eh =)
ma il soprano ce l'ha il Bb basso?
certo che ce l'ha.... è in basso :lol: :lol: :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
"Una considerazione squisitamente economica: Ma secondo voi, si può spendere da 1000 fino a 15000 euro per comprarsi un sax, e per il becco quando proprio ci si svena ne spende 700 0 900, o mille, e l'80% lo fa il becco? "
Ottimo, io per non sbagliarmi ho speso 500 euro per il sax e 100 per il bocchino, il resto ho venduto tutto...
ma per le ance arrivo a spendere anche 500 euri all'anno, come se pagassi due assicurazioni, una per la macchina e l'altra per la musica
Mah,mi pare che dipenda un poco dalla qualità delle cose che usiamo,insomma,a parte le marche,se il sax è mediamente buono che sia questo o quello ,finirà per produrre il nostro suono :ho un Conn messicano e un Buescher true tone tenori e bisogna riconoscere che la qualità è profondamente diversa ed ugualmente il suono o almeno io non riesco a tirarci fuori lo stesso suono ,mentre questo somiglia molto a sé stesso quando suono un mark 6 o il super action d'un amico. Per quel che riguarda il becco mi pare che cambi un po' di più tra camera larga o camera stretta (anche sul soprano) mi pare che facciano un suono diverso e diverso il suono anche tra plastica,legno , metallo e cristallo e tra aperture generose o strette . Le ance fanno anch'esse gran differenza e sapersele aggiustare sarebbe buona cosa. Da poco ho provato ance di plastica ma il suono non mi piace anche se usarle è più semplice (ma di questo non sono sicuro,le conosco da poco) così,concludendo mi vien da pensare che,utilizzando sax,becco,ancia di qualità ,un discreto strumentista trovi più differenza cambiando becco ed ancia che sax.
Poi c'è quello che ognuno pensa più facile trovare su uno strumento oppure più attraente (anche in una forma o finitura) e allora si suona meglio col "nostro" sax preferito e si tiene da parte l'universalmente Agognato (cit. Manzoni) :ghigno:
il nero :saxxxx)))
Eccovi dunque la mia esperienza, che non collima + di tanto con chi mi ha preceduto. Posto il fatto che ho risolto l'arcano e economicamente massacrante gioco del bricolancia :lol: passando felicemente alle legerecheEglisempresialodato, a parita' di setup (quindi in questo caso becco/ancia) ho provato recentemente alcuni sax di nuova produzione e dunque diversi dal mio Mark VII . Suono parecchio differente . Non c'e' niente da fare : il nuovo suona nuovo. Perche' non gli hanno soffiato dentro per anni, perche' carrettate di armonici non gli hanno allargato il suono , perche' la lega o la laccatura magari non e' la stessa ecc ecc. Un conto e' paragonare un King a un Mark VI come fa Dario (e ci sta), un altro e' paragonarli ad uno Yamaha nuovo di pacca. Nulla di male, solo tutto un altro suono.
Quindi il mio consiglio e' : non andate MAI a provare un becco nuovo senza portarvi dietro il vs strumento (confidando su quello che trovate a disposizione) . Io, naturalmente, l'ho fatto :ghigno:
Il nuovo suona "nuovo" non perchè non sia stato percorso in lungo e in largo da carrettate di armonici che "hanno modificato (contro ogni legge nota della fisica) la struttura molecolare" o non gli hanno allrgato il suono, ma perchè il progetto dello strumento è diverso rispetto a quello del "vecchio". Riapriamo il capitolo sui falsi miti dello strumento "sfogato" dall' usura che fa miracoli? Ci sonostrumenti progettati, realizzati ed assestati dall'uso (tamponi, molle e poco più) che suonano e poi ci sono gli altri.
Tornando IT, in una bicicletta è più importante che non sia bucata la ruota davanti o quella di dietro? Stessa considerazione va fatta tra becco e sax. L'uno senza l'altro non vale un gran che. Dimentichiamo anche che becco i sax, per quanto siano "buoni" non possono fare a meno di suonare bene o male quanto suona bene o male chi li sta usando.
affrontiamo un argomento che è di difficile definizione.
rilevano oltre alle capacità individuali ed al livello tecnico anche alcune attitudini che sono diverse per ciascuno.
magari un sassofonista ha una grande capacità a mantenere il proprio standard a prescindere dal setup, ed un altro si trova in grande difficoltà quando suona con un setup al quale non è abituato.
è anche difficile utilizzare un lessico comune.
quando un bocchino può ritenersi buono?
è quello che costa di più?
e quello che consente un più veloce adattamento?
e quello che consente in astratto le migliori prestazioni?
e quello che più facilmente consente di produrre il suono che si desidera?
per ognuno di questi aspetti mi viene in mente un bocchino diverso , e purtroppo queste pime domande danno una visione parziale e limitata.
poi ci sono i setup che hanno una influenza maggiore rispetto ad altri che considero neutri.
prendi un selmer c in ebanite apertura media con una ancia di canna media e poi prova un sugal liebman in metallo con ancia di plasticazza.
è buono il primo o il secondo ?
vado a dormire sonni tranquilli consapevole che prima di me sassofonisti straordinari si sono fatte le stesse domande alla ricerca del bocchino ideale.
magari acquistando 6 bocchini inutilmente per rendersi conto che il migliore era sempre quello che si era utilizzato sino a quel momento.
(Trane ad esempio).
... Boh... Io so che recentemente ho provato con mio theo wanne gaia un conn new wonder I e confrontandolo col mio 992 yanagisawa e con il mark vi del tipo a me sembravano suonare tutti in modo straordinariamente simile (...!...)... per la cronaca il mio 992 ne è uscito alla grande con 'sti due mostri sacri....
So anche che chissà cosa sta cambiando in me da poco ho ritirato fuori il meyer 6 nemmeno un po' refacciato (si dirà così ?...) e mi piace un casino ...
Magari con quello sarebbe diverso?...