insomma il Didatta per eccellenza??
chi è ?
ovviamente diciamone due uno jazz e l'altro classico...
e qual'è la migliore scuola in italia dove imparare il jazz?
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insomma il Didatta per eccellenza??
chi è ?
ovviamente diciamone due uno jazz e l'altro classico...
e qual'è la migliore scuola in italia dove imparare il jazz?
Cacchio, ma non ha risposto nessuno per mesi... Mi sa che Saxmachine se n'è perfino dimenticato... :BHO:
Vabbeh, io mi butto... Dico Alberto Domizi per la Classica (attualmente insegna mi sembra a Pescara).
Per tutto il resto (non MasterCard...) il grande e inarrivabile Carlo Actis Dato, tra i migliori Baritoni al mondo... :half: :saxxxx)))
Visto che hai resuscitato questo topic direi proprio che secondo me qualche insegnante decente a Roma ci sia o sbaglio? :mha!(
Sbagli....HA! No, scherzo, il problema è che di Roma non ne conosco molti, e comunque ho subito sparato molto in alto (Domizi è stato allievo di Londeix!). Come questione non è molto semplice... Bisogna anche vedere come si può valutare un metodo. :saputello
Domizi è stato allievo di Londeix? Ah capisco.. :shock: io ho detto Roma perchè da quanto ne so io quello di Roma dovrebbe essere il miglior conservatorio d'Italia. :BHO:
Questo è vero, però nell'insieme purtroppo. Abbastanza facile che in mezzo a tanti buoni insegnanti ci sia qualcuno meno bravo. Francamente non conosco i docnti di sax del conservatorio di Roma... non saprei...
Quello che penso io è si certo il maestro fa la sua ma se ognuno di noi per migliorare non fa nulla neanche charlie parcker potrebbe risolvere la situazione. Quindi direi che l'80% dipende da noi :saputello
Sì, ma la questione era proprio riguardo all'insegnante, perchè con un cattivo insegnante, anche Charlie Parker avrebbe perso la voglia di suonare... o gli avrebbe spaccato un leggìo in testa e sarebbe andato a imparare da qualcun'altro! :yeah!)
Citazione:
Originariamente Scritto da ALE21
credo comunque che parker fosse un pessimo insegnante :lol:
Insomma, non sapevi mai se veniva a lezione coi problemi di droga che aveva... E poi poteva farsi dei numeri del tipo:"Ecco, impara questo riff, è facile!" Pararararirirarirarararariririrarararirarirarirara raraririri! :saxxxx))) Cacchio.... :shock:
Perchè no :saputello magari come insegnante non valeva tanto ma come sassofonista non c'è nulla da dire :ghigno:
Beh, come saxofonista cagava in testa a chiunque...
:D-: (Charlie Parker che esegue un assolo in semibiscrome a 300 bpm)
infatti,ho detto come insegnante,non come esecutore :saputello
la velocitÃ* non è tutto :D-: ma anche a me piace :ghigno:Citazione:
Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
La velocitÃ* non è tutto ma è tanto :saputello
Citazione:
Originariamente Scritto da ALE21
tutti sanno muovere velocemente le dita sul sax,il problema è dare un senso a quei movimenti...
AAAAAAAH! ALLARME OT! ALLARME OT! Stiamo un po' uscendo dall'argomento...
Ragazzi scusate ma qui si parla di Insegnanti, per la tecnica c'è l'apposita sezione...Grazie.
;)
Appunto quello che faceva parcker.. Un fenomeno.. :half: quindi il miglior insegnante è a Roma :roll: :ghigno:
a me piace molto il signor Perboni, il maestro che c'è nel del libro "Cuore" :lol:
Un insegnante molto rinomato è sicuramente Franceso Salime. Credo abbia insegnato a Napoli :roll:
..ma credo che il migliore resti Modern :ghigno:
Ma come si fa a dire che Domizi sia il miglior didatta d'italia? :bugia: Ci avete mai fatto lezione?
In passato e per pochissimo tempo è stato il "preferito" nella classe di Londeix, ma da quando non suona più (parecchio) devo dire che fa... :shock:
Tra gli insegnanti classici non posso che preferire Mondelci. Ha un buon numero di concerti prettamente di repertorio "classico" all'attivo e in più si è creato un suo pazio e stile un po' suo (che può essere anche discutibile, visto che spesso esce dagli schemi del "sax francese"), ma come didatta tra gli italiani è il migliore (naturalmente è un mio parere basato sulla mia esperienza).
Londeix ora fa solo qualche corso. Secondo me esasperava troppe cose ed era troppo esigente in cose poco importanti...poi non è italiano. Comunque resta ancora il riferimento vivente del sax classico.
Personalmente snobbo soprattutto quei francesi e americani (moltissimi) con una tecnica mostruosa ma un suonino da oboe castrato :mha...:
In Italia esistono persino insegnati con suonini piccini e tecnica ferma al diploma (se ce l'hanno)!!!
A parer mio il migliore è quello che ti fa venire voglia di imparare sempre più facendoti capire con semplicitÃ* cosa va fatto e come va fatto,
facendoti amare quello che fai.
Sono d'accordo con te Wine :saxxxx))) :saxxxx)))Citazione:
Originariamente Scritto da WineSax
Io studio da poco ed il mio insegnante ama il suo lavoro e si vede, questo amore per l'insegnamento te lo trasmette e lo senti addosso, è importante.Citazione:
Originariamente Scritto da paolo1960
Oltre che per piacere tuo ti fa studiare di più anche per non deluderlo, ti fa dare il massimo + iva, a me fa quest'effetto.
Credo sia una caratteristica importante per chi deve insegnare.
Al primo posto fra gli insegnanti di ognuno ricordate di mettere voi stessi...solo noi sappiamo in realtÃ* qual'è il suono e lo stile che cerchiamo, a meno che non si voglia diventare la copia dei nostri insegnanti...per la tecnica alla fin fine un insegnante classico è un classico e un jazz è un jazz, l'importante è che mettano passione in quel che fanno (insegnare :saputello ), e soprattutto non siano "gelosi" delle loro conoscenze...ma torno a ripetere...un insegnante può spiegarti la tecnica per arrivare a risolvere un passaggio difficoltoso, o le basi dell'improvvisazione, ma il nostro suono, o il nostro fraseggio nei soli dipende solo da noi stessi.
a me parker non piace per niente e ho smesso di ascoltarlo da 20 anni.
il suo virtuosismo esasperato, probabilmente
anzi sicuramente aiutato dal rilassamento artificiale dovuto alla droga, ha
secondo il mio modestissimo parere portato il jazz
su una strada intellettualistica e cerebrale, da cui solo Miles Davis (il grande, lui) ha cercato di tirarlo fuori.
ma qui si parlava di insegnanti.
il mio migliore insegnante di sax è stato il primo, a Salerno,
Guido Cataldo della Polymusic. paziente e generoso, versatile.
per perfezionare alcuni aspetti, a siena jazz negli anni 80 il migliore era claudio fasoli,
ora siamo ambedue più vecchi.
ciao, e senza offesa per i parkeriani
torniamo a parlare di maestri, please!
:saxxxx)))
mi scuso, ho visto che l'argomento è stato rimesso in pista.
confermo i miei migliori maestri.
insegnanti di sax classico non saprei, conosco Pietro Marchetti (Conservatorio G. Verdi di Torino) e Enea Tonetti, entrambi concertisti e didatti di alto livello.
Sax Jazz direi Visibelli (Civica jazz di milano e siena jazz) che imposta molto bene seppur in maniera un po' rigida; Pietro Tonolo (siena jazz) e Emanuele Cisi (con il quale studio privatamente a Torino) che hanno un metodo didattico all'approccio Jazzistico e sassofonistico diverso ma ugualmente superefficace! Carlo Actis Dato (Civica jazz di Torino) è un grande sassofonista con il quale ho avuto il privilegio di suonare insieme :saxxxx))) ma penso che il suo modo di insegnare non sia molto rappresentativo per quanto riguarda il jazz perchè Actis Dato ha un modo tutto suo di intendere il jazz e la musica (che mi piace un botto!)
Essendo delle stesse tue terre, non potrei far nient'altro che confermare le tue nomination, però con qualche riserva...
Ad esempio, Marchetti è un grande strumentista (nonchè direttore d'Orchestra), ma troppo rigido su certi schemi sia musicali che prettamente didattici; per niente elastico su quanto riguarda suono, interpretazione, tecnica... Uno di quelli che "o è così o è sbagliato"! Perchè anche nel campo della Classica ci possono essere differenti interpretazioni sia tecniche che espressive, e questo purtroppo Marchetti non lo accetta...
Actis Dato invece (tra l'altro ha suonato da poco al DeGustibus di Asti con De Filippo.... da paura! :yeah!) ), pur incarnando una corrente saxofonistica di stampo "etnico", diversa da quello che potrebbe essere lo stile Jazz sia dal profilo tecnico, sia da quello sonoro, timbrico ed espressivo, proprio per questo suo fervente eclettismo potrebbe essere un buon didatta di sax Jazz, perchè per arrivare a quella determinata idea di suono e sonoritÃ* ha studiato e interiorizzato molti altri stili, anche parecchio differenti tra loro. In sostanza, si presenta come un didatta completo e polivalente per chi voglia intraprendere il sentiero del Sax Jazz in ogni sua sfumatura. O Fumatura!!! :lol:
°Bluuuuuuue... Cairooo!!!°
Non esiste "il miglior didatta", nè la migliore scuola dove imparare. Tutto è relativo...Citazione:
Originariamente Scritto da Saxmachine
Se tutti hanno avuto belle esperienze coi propri docenti tutti diranno bene di tutti....
Bisognerebbe relativizzare il concetto e magari chiedersi chi ha ottenuto maggiori successi con gli allievi...
Poi dipende da altri mille fattori...mia personale opinione...
Frank.
quoto in pieno...Citazione:
Originariamente Scritto da FrankRanieri
chiaramente ci sono i maestri bravi obiettivamente (i nomi che avete fatto sono senz'altro autorevoli...), che sanno fare bene il loro lavoro e trasmettere al meglio la loro arte... ma è tutto relativo, quello che può essere il top per me, non lo è per qualcun'altro...
per la mia esperienza, a Milano: Claudio Fasoli (e anche a Siena jazz).
nella mia cittÃ*, Salerno, c'è un maestro per me geniale: Guido Cataldo.
puffosky quotatissimo su guido cataldo...è il mio profffff :ghigno:
il miglior didatta è quello che ha a che fare col miglior allievo!! ;)
è vero, ci vuole un buon allievo, ma ho conosciuto diversi insegnanti, in seminari ecc.
c'è chi ti dice: "non hai studiato, butti via i tuoi soldi!" e poi non suona mai con te.
c'è anche chi critica troppo e ti smonta.
guido, come altri in Italia, suona tutte le volte insieme all'allievo, lo incoraggia, e se si sbaglia
si ripete. a me ha riconciliato con la musica, dopo che maestrine di un tempo di pianoforte
mi avevano fatto odiare non solo i tasti bianchi e neri (quello è rimasto abbastanza), ma
anche lo studio del solfeggio, la pratica di uno strumento.
Un buon maestro, e in tante cittÃ* credo ce ne sia uno, o due, è quello che
ti ascolta, ti fa amare lo strumento, e ti trasmette non quello che c'è sullo
spartito, ma quello che sa fare lui con il sax.
ciao, un saluto a tutti i maestri
:saxxxx)))
credo che di queste persone fantastiche che descrivi ce ne siano davvero pochissime... :???:Citazione:
Originariamente Scritto da puffosky
Ed è davvero un peccato... :roll:
Salve,
io non conosco molto maestri ma se devo scegliere direi...
Jazz: Orazio Maugeri
Classico: se si puo' fare riferimento al passato direi Marcel Mule
Beh ma staremmo parlando dei maestri italiani :ghigno:
Vero... Marcel Mule non e' italiano! Scusate
Io studio con il fratello di Fabrizio Paoletti, uno degli allievi di Jean Marie Londeix.
A Treviso Mirco Fava
Io come buon insegnante (nonchè mio insegnante!) conosco Enea Tonetti...è molto bravo...e molti suoi allievi(anche di clarinetto) hanno superato il diploma con 100 e lode!
Un buon sassofonista anche Gianni Virone...qualcuno lo conosce?
grande Gianni Virone. abitiamo a 7 km di distanza ;)
Certo che lo conosco, anche se solo tramite internet...Citazione:
Originariamente Scritto da Liuk
Scrive delle cose bellissime, sonoritÃ* che invidio molto, mi piacerebbe lavorare con lui un giorno...
Bravissimo Gianni!
p.s.: anche lui endorser Rampone & Cazzani... ;)
Se tanto mi da tanto....direi David Brutti :D
Ossia, se è così disponibile e chiaro come nel forum......immaginate di persona ;)
Io non sono così pessimista. SarÃ* stato un pò per fortuna e un pò perchè sono andato a cercarmeli, ma di insegnanti così ne ho conosciuti più di uno.Citazione:
Originariamente Scritto da FrankRanieri
E anche vero che ho conosciuto tanto gente che magari era bravissima a suonare ma era meglio stargli alla larga come insegnante.
quoto... però c'è un errore: Mondelci è il SECONDO migliore d'Italia!Citazione:
Originariamente Scritto da rocri
Il miglior sassofonista italiano, sia come musicista che come insegnante, è MARIO MARZI!! non c'è storia... si mette tutti in tasca! parliamo comunque sempre di repertorio classico, con poche sfumature jazz!
chiedete ad un esperto nel settore e mi darÃ* ragione!
Io ho studiato con un paio di musicisti di primissimo piano (non faccio nomi per discrezione) grandissimi sassofonisti ma insegnanti discutibili. Credo sia una frequente riprova del famoso detto "chi sa fare fa chi non sa fare insegna". Anche se certamente esisteranno infinite eccezioni...
e chi non sa insegnare fa l'insegnante di educazione fisica.