Non riesco a capire come video del genere abbiano soltanto 13mila visualizzazioni.
[youtube3:2ddhn07v]http://www.youtube.com/embed/dNDmN6Ig4sI[/youtube3:2ddhn07v]
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Non riesco a capire come video del genere abbiano soltanto 13mila visualizzazioni.
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Lui è Lui ... quando a tutti costi infila le Sue Acrobazie in una ballad come questa "ci slacca un po' i maroni" però (cit.)
secondo me è molto evocativo,al limite dello spirituale alcune volte..
...anche se diversi studi confermano che l' 80% del suo modo di improvvisare è basato su pattern. Suoi ed estremamente efficaci, ma sempre pattern...
E chi è che non usa pattern? Da Ornette a Peter Brotzmann a Pat Metheny, che siano più o meno personali, non si scappa!
l'importante è cantarseli tutti, brecker checchè se ne dica, secondo me è un cantante.
è la differenza fra brecker e i breckerini...
è la differenza fra brecker e i breckerini
vero...
E' la differenza che esiste tra i capiscuola e gli epigoni ...... triste destino arrivare "dopo" un gigante ..... ::saggio:: purtroppo si è "comparati" ....... :muro((((
A chi vi riferite? Fatemi capire..
Sono un ignorantone xD
A parte la sintassi e la punteggiatura dici ancora una volta il vero!!!! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
Brecker eseguiva frasi impestatissime da tutti i punti di vista facendole risultare "semplici" e soprattutto melodiche anche quando di "melodico", nella propia struttura, avevano proprio poco.
perchè sono noiosi.
Non è vero, non sono d'accordo con gene, tutti i grandi musicisti sono stati imitatori e hanno poi sviluppato un linguaggio proprio, meno i breckerini, perchè brecker non suona jazz, costruisce schemi che altri hanno utilizzato, ma sono rimasti chiusi in questo sistema non naturale, ibrido, che come i muli non può generare.
Zka, che volevi spiegare, mio caro ed arguto Amico, iniziando una frase con un "perchè" che sfido chiunque a collegare ai post precedenti?... L' uso di certe sostanze è vietato in Italia, lo sai, no?...
Avrei capito un "sì, ma sono noiosi" ma non riesco ad inquadrare il tuo "perchè sono noiosi" :lol: :lol: :lol:
Zka si riferiva alla mia domanda.
Dite quello che volete ma come direbbe Proietti:"A me,me piace"
Brecker può piacere o meno, non è questo il punto.
Sicuramente è stato per certi versi un caposcuola (l'ultimo?), nel senso che il suo modo di suonare e il suo timbro hanno influenzato, tanti sassofonisti.
In una "evoluzione " dello strumento metto: C. Hawkins, C. Parker, J. Coltrane ed M. Brecker
Zka .... non imbattiamoci in discussioni su cosa è jazz e cosa non lo è ....... è musica, mi pare già sufficiente .......
Breker è molto bravo e si è creata tutta una schiera di brekeriani.....sassofonisti di ultima generazione che ci inondano di note, di armonici, di sovracuti e di espedienti tecnici di effimera e monotona presenza..suonano poche note che servono, suonano poche note che ti restano dentro.. suonano poche note che raccontano una storia e non stonano mai....mah
breker è bravo....ma si è abbattuto come un flagello nell'evoluzione della musica jazz......e non mi dite che pure coltrane faceva un sacco di note cercando di comparare....se no .... :muro((((
tra 50 anni continueremo a suonare i brani di monk e rollins...non certo quelli di breker.....
finisco col dire che un professionista di medio livello che per qualche anno studia 6-8 ore al giorno arriva a fare bene o male tutto quello che faceva breker, ma anche se studia tutta la vita non potrà mai avvicinarsi a quello che suonava Webster, gordon, rollins...perchè le loro note venivano dal più profondo del proprio animo e del proprio vissuto..
io non stavo certo valutando le sue capacità compositive....
di brecker mi piace il modo in cui sembra ti entri dentro,nel profondo dell'anima... e ovviamente le sonorità che è capace di generare.
Questo esulando da ogni tipo di tecnicismo o considerazioni sul tipo di musica suonata,sull'originalità o l' "etimologia" jazzistica a cui può appartenere...
Semplicemente emozioni
è brutto sentir parlare con l'invidia nel sangue...vero? :devil:
tra 50 anni continueremo a suonare i brani di monk e rollins...non certo quelli di breker.....
se è per questo è difficile che qualcuno suonerà i brani di Charles Loyd, Albert Ayler, Pharoah Sanders e tanti altri...ma anche questi artisti mi piacciono moltissimo lo stesso...
@ cris war ma l'invidia di che?? Ma tu pensi che io possa avere invidia per i grandi?? Magari potrei averla se fossi un professionista di alto livello...non è il mio caso...se proprio devi dire qualcosa....argomenta con acume...non dire queste sciocchezze...
@dany
non facciamo paragoni...i brani di Breker sono comunque suonabili e facili...non li suoneremo perchè cadranno nel dimenticatoio...diverso è il caso dei grandissimi Charles Loyd, Albert Ayler, Pharoah Sanders che composero musica "difficile".....se proprio vogliamo usare un aggettivo....
sono comunque suonabili e facili ???????
Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
non parlo dei soli....parlo dei brani. Penso di conoscere un minimo di armonia per poter dire che i brani di breker non sono poi così difficili da suonare....non certo difficili come quelli di Charles Loyd, Albert Ayler, Pharoah SandersCitazione:
Originariamente Scritto da Danyart
Nothing personal, Peep, Never alone,Choise, Ode to the do da day per non parlare dei funkettoni dei breker brothers vi sembrano brani complessi dal punto di vista armonico? Il fatto che cadranno nel dimenticatoio non è correlata alla loro difficoltà...trovo molto più complessi e interessanti dal punto di vista armonico i brani di Monk o Shorter....Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
Lo sapevo che finiva così ....... ma perchè vi ostinate a sostenere delle tesi stupide .... quello sa suonare, quell'altro no .... sono tutte cazzate ..... ognunoi ha i suoi gusti .... ognuno ha dei modelli stilistici di riferimento .... personalmente sono più per una linea "moderna" Coltrane, Shorter, Brecker che su una linea Dexter Gordon (almeno dagli ascolti della musica di Dario, sembra questo, stilisticamente un modello plausibile, magari però mi sbaglio).
Detto questo non è che non ami D. Gordon, o Ben Webster o Arnette Cobb ..... almeno per me è stato importante ascoltare sia quelli citati sia anche Rollins e tutti i grandi ... però non posso farci niente se adoro Steve Coleman così come Sanborn, impazzisco per Lester Young e trovo fantastici tanti giovani musicisti ...... fossi uno che campa di musica, per la mia indole non starei li a suonare con 50 anni di ritardo soltanto gli standard ..... proverei a trovare una mia strada ...... quando ascoltavo 80/81 di P. Metheny rimasi folgorato da Brecker in questo brano:
http://www.youtube.com/watch?v=cTlAreGh ... re=related
magari mi sbaglio, ma dentro c'è tanto da ascoltare e da imparare ....... (dopo più di 30 anni).
Domanda: quali sarebbero i saxofonisti di ultima generazione classificabili come breckerini?
Quoto dalla prima all'ultima riga.Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
Visto che si siamo ...... stesso album ......
http://www.youtube.com/watch?v=wKfXeND6 ... re=related
Claus Ogerman & Michael Brecker - In The Presence And Absence Of Each Other http://www.youtube.com/watch?v=xm5rvlmEskI
di questo brano esiste anche il solo di brecker .......
http://www.michaelbreckerliverecordings ... esence.pdf
Strastraquoto gene
Ma siamo sicuri di poter stabilire cosa sarà suonato fra 50 anni?
Secondo me, non è possibile fare una previsione neanche a 5 anni: troppe cose sono cambiate e troppe
cambiano alla velocità della luce.
Brecker può essere visto come un'esasperazione post-moderna di alcuni aspetti dello stile di Coltrane:
ma la stessa cosa può valere per Liebman, Lovano, Garzone, Bergonzi...
neanche Jobs era originale: ha migliorato e perfezionato le idee degli altri...
però alcuni lo ritengono un genio...bravissimo nel capire ciò che poteva funzionare e nel creare
un marketing accattivante e aggressivo...se non avesse avuto un'equipe di tecnici creativi che sopportavano
le sue angherie e astruse pretese, non avrebbe realizzato nulla...
E' una condizione che investe il mondo dell'arte e della creatività, in generale, oggi:
che un certo tecnicismo prevalga sulla qualità poetico-emotiva è un dato di fatto...
però, poi, con quale metro si misura la qualità emotiva che scaturisce
da questa o quel tipo di performance? Da quel che si conosce? Da ciò che piace? Da precetti ideo-teologici?
Da un po' tutte 'ste robe? E con quale quoziente valutativo?
Come tutti, Brecker talvolta era strepitoso talvolta prevedibile...e allora?
Avere una cifra stilistica, una voce riconoscibile dalla prima nota, non è una condizione
che tutti raggiungono: in ciò, risiede la sua piu' autentica unicità.
JUG ......Avere una cifra stilistica, una voce riconoscibile dalla prima nota, non è una condizione
che tutti raggiungono .... mi sembra che in queste due righe possa essere racchiusa, la summa di un grande, di colui che lascia una traccia .... non per questo, dobbiamo essere "pasdaran della rivoluzione" .... oggi (più di ieri, è così, credetemi), ci sono tanti bravi musicisti che andrebbero sostenuti ..... Dexter è stato un grande (ed è solo un esempio del tempo che fu ...), se non si vuole che il Jazz sia musica da "salotto" .... (vecchia diatriba) bisogna guardare, avanti ....
Dariuzzo,Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
forse, tendiamo un po' tutti a mitizzare i protagonisti della storia del jazz anche in base alla loro "stagionatura". O no?
Il mio punto di vista è questo:
Il jazz è stato l'espressione di un mondo che non esiste più, ma che ha lasciato una traccia musicale importante, legata alla libertà e a un mistero che è lo stesso di tutti i musicisti che trovano un'avventura e ancora si stupiscono.
Brecker ha fatto qualcosa che prima non esisteva, e che ha portato furi dal solco della tradizione vivente lui e quelli che hanno applicato la sua via; ha trasformato un organismo vivente in un sistema meccanico, un po' come il passaggio dall'analogico al digitale, decisamente più pratico se si vogliono ottenere efficienza e preparazione, ma deve sempre simulare il calore.
Questo lo dicono le mie viscere, lo dice la mia sensibilità umana e musicale e lo dice un senso di fratellanza che sento con certi musicisti, indipendentemente dalla loro grandezza e di perfetta estraneità che sento con altri.
Ecco, un esempio, due che non stanno in cima alle mie classifiche positive o negative; Sanborn che non mi acchiappa e Woods che lo fa abbondantemente
http://www.youtube.com/watch?v=UaRttxvBNp8
ricordo come fosse oggi un concerto di Brecker a Marsala una lontana estate siciliana , ci divertimmo noi ascoltatori e si divertirono pure i musicisti .
il batterista (non ricordo con certezza chi fosse ) si dimostrò anche un ottimo trombettista (fece un solo e inserì anche un po di respirazione circolare che non guasta mai).
Brecker dal canto suo fece un po di soli straordinari con il sax e una versione di Naima che difficilmente dimenticherò e simpaticamente accompagnò alla batteria .
Che dire nel corso degli anni ho ascoltato molti altri bei concerti (Rollins Shorter Garbarek Bob Berg Liebman S.Coleman Redman Lovano e tanti altri ) ma quello è certamente il mio preferito.
i brani proposti da Gene sono stati trai i miei ascolti preferiti su cd.
Amo Brecker, l'ho detto in lungo ed in largo.
Certo è che, se si ascolta proprio il primo album da solista "Michael Brecker", e poi si passa immediatamente a "Pilgrimage" l'ultimo prima dellas comparsa, le frasi sono quelle, i suoi pattern sono sempre i medesimi, la voce non cambia.
Questo è Michael, predere o lasciare. La sua evoluzione è stata precoce così come la sua assidua dedizione allo studio, tanto da farlo maturare già alla fine degli anni 70 per quello che è rimasto sino alla fine. Questa è coerenza con sè stessi.
E tanto per ricordarlo, quando gli chiesero come ci si sentisse ad essere il re del sax, rispose che non lo sapeva perchè la domanda doveva esser posta a Jerry Bergonzi.
Sto ascoltando proprio ora Simply Put di Bergonzi (cd consigliatissimo .....)
Jerry Bergonzi è un grandissimo, sottovalutatissimo (dalla critica) sassofonista ..... ho assistito, in vari contesti nel corso di 25 anni, ad alcuni concerti di Bergonzi ....... un grande, sempre !!!!!!
Perchè, io, non riesco a sentire nessuna creatività nel pur bravissimo Bergonzi?
Grande Gene! Il primo pezzo dell'album è proprio Mr MB dedicato a Michael.
Phate .... prova con questo ....... Jerry Bergonzi & Dick Oatts - Saxology (2004), magari cambi idea su Bergonzi ...... ;)
Proverò. Grazie :smile:
Quoto new york e gene riguardo bergonzi. Continuo a dire che MB è stato un grande ed un capo scuola. Ma insisto con il dire che è molto più "facile" suonare alla Breker, studiando tanto, perchè è uno stile molto accademico e patternizzato, mentre, se vogliamo prendere uno dei contemporanei, è molto più difficile suonare così....a volte imperfetto, con un'intonazione ed un emissione a volte esitante (minuto 1.43/44 oppure 1.52), se la paragoniamo a MB, ma con un pathos che non si può imitare
ascoltate qui lovano...
http://www.youtube.com/watch?v=FPM7RISg50U
Perchè, come ben noto, tu di sax non capisci niente! :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da phatenomore
Chiaramente si scherza :-leggi-:
Fetente... :lol:
@pahte: oltre al cd che ti ha consigliato Gene prova "The Standard Gonz" (Blue Note) e "Lineage" (Red Records)