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scale minori
la solita premessa... perdonate l'ignoranza....
dunque....
ho imparato ad eseguire le scale maggiori, naturali e bemolli.... sono 11.... dimentico qualcosa?
ora mi toccano le minori.....
il testo mi dice che le minori si distinguono dalle maggiori perchè la prima nota parte 1 tono e mezzo in basso.... e mantengono le stesse alterazioni
significa che la scala di LAm parte dal FAd.... mantengono le stesse alterazioni.... vuole intendere che le 'distanze' tra le note restano le stesse della scala maggiore?
perchè mi capiate..... scala di LAm.... a 'orecchio' mi viene questa.....FAd-SOLd-SIb-SI-DOd-REd-FA.... è corretto?
grazie
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Re: scale minori
La prima cosa che dobbiamo imparare è che la m si distingue dalla M perchè la nota mediante al III grado della scala nella M dista (ha un intervallo di) dalla tonica al grado I 4 semitoni, mentre la minore solo 3 semitoni (il conto dei semitoni è valido anche per gli accordi m e M).
La corrispondente m di una M si calcola partendo dalla sopradominante al VI grado (Do M -> La m) mantenendo le stesse alterazioni in chiave; viceversa, partendo dalla m per trovare la sua M si considera come tonica la sua mediante al III grado....
Sto giusto studianto le melodiche minori....
:saxxxx)))
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da Sax O' Phone
La prima cosa che dobbiamo imparare è che la m si distingue dalla M perchè la nota mediante al III grado della scala nella M dista (ha un intervallo di) dalla tonica al grado I 4 semitoni, mentre la minore solo 3 semitoni (il conto dei semitoni è valido anche per gli accordi m e M).
La corrispondente m di una M si calcola partendo dalla sopradominante al VI grado (Do M -> La m) mantenendo le stesse alterazioni in chiave; viceversa, partendo dalla m per trovare la sua M si considera come tonica la sua mediante al III grado....
Sto giusto studianto le melodiche minori....
:saxxxx)))
sax.... tradotto? così non mi aiuti.....
il testo che sto seguendo cita testualmente "... ciascuna scala maggiore ha una corrispondente scala minore avente le stese alterazioni in chiave. Le scale minori però sono iniziate da una nota che è una terza minore (un tono e mezzo) più bassa della nota iniziale della sua corrispondente scala maggiore
se ho ben capito... è corretta la scala in LAm trascritta a titolo di esempio?
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Re: scale minori
Se mantieni le stesse distanze non fai altro che ottenere nuovamente una scala maggiore.
Cosa diversa è mantenere le stesse alterazioni: esempio pratico, relativa minore di DO M, ovverl La m
Do M non ha alcuna alterazione in chiave, quindi la sua minore naturale sarÃ*: La-Si-Do-Re-Mi-Fa-Sol-La tutte note naturali
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da PallaDiCannone
Se mantieni le stesse distanze non fai altro che ottenere nuovamente una scala maggiore.
Cosa diversa è mantenere le stesse alterazioni: esempio pratico, relativa minore di DO M, ovverl La m
Do M non ha alcuna alterazione in chiave, quindi la sua minore naturale sarÃ*: La-Si-Do-Re-Mi-Fa-Sol-La tutte note naturali
non mi ci entra mica.... :BHO:
edit.... ok.... comincio a capire
:smile:
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Re: scale minori
La sequenza degli intervalli di una scala minore naturale è (t = tono, s = semitono):
t, s, t, t, s, t, t
Facciamo un altro esempio: Re M, due alterazioni, ovvero Fa# e Do#. La relativa minore partirÃ* una terza minore sotto la tonica (Re), o una sesta sopra la tonica, quindi dal Si
Otterremo perciò
Si-Do#-Re-Mi-Fa#-Sol-La-Si
abbiamo mantenuto sempre le stesse alterazioni di partenza della relativa maggiore (ossia di Re), ma abbiamo cominciato a suonare la scala dal Si
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Re: scale minori
quindi... questa che ho erroneamente chiamato LAm
FAd-SOLd-SIb-SI-DOd-REd-FA
è in realtÃ* una FAdminore....
ci sono?
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Re: scale minori
Fa# m è la relativa minore di La M, quest'ultima ha in chiave 3 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#
quindi la relativa minore sarÃ*:
Fa#-Sol#-La-Si-Do#-Re-Mi-Fa#
Quella che tu scrivi è la scala di Fa# Maggiore che ha ben 6 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi# ;)
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da PallaDiCannone
Fa# m è la relativa minore di La M, quest'ultima ha in chiave 3 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#
quindi la relativa minore sarÃ*:
Fa#-Sol#-La-Si-Do#-Re-Mi-Fa#
Quella che tu scrivi è la scala di Fa# Maggiore che ha ben 6 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi# ;)
ok.... grazie.... stasera studio per bene l'argomento :smile:
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da just
il testo che sto seguendo cita testualmente "... ciascuna scala maggiore ha una corrispondente scala minore avente le stese alterazioni in chiave. Le scale minori però sono iniziate da una nota che è una terza minore (un tono e mezzo) più bassa della nota iniziale della sua corrispondente scala maggiore
Sì, anche così, ma è più facile ricordarsi il grado della nota nella scala, piuttosto che contare i semitoni per stabilire l'intervallo...
Scala di DO M
grado^nota^definizione
I Do -> tonica
II Re -> sopratonica
III Mi -> mediante
IV Fa -> sottodominante
V Sol -> dominante
VI La -> sopradominante <- è la tonica della scala minore corrispondente alla scala Maggiore di Do
VII Si -> sensibile
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Re: scale minori
io sono forse anche più ignorante di te e per di più bello duro!!! :muro((((
cmq. fino a questo punto penso di poterti essere di aiuto.....il mio consiglio è di seguire ciò che ti è giÃ* stato detto, ma se sei agli inizi, non fasciarti troppo la testa, le minori naturali partono dal 6° della relativa maggiore (come ti è giÃ* stato detto) DoM=Lam,..........SolM=Mim e via... quindi secondo me al momento ti può anche bastare, giusto per acquisire i necessari automatismi soprattutto uditivi...
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da appassionatoebasta
io sono forse anche più ignorante di te e per di più bello duro!!! :muro((((
cmq. fino a questo punto penso di poterti essere di aiuto.....il mio consiglio è di seguire ciò che ti è giÃ* stato detto, ma se sei agli inizi, non fasciarti troppo la testa, le minori naturali partono dal 6° della relativa maggiore (come ti è giÃ* stato detto) DoM=Lam,..........SolM=Mim e via... quindi secondo me al momento ti può anche bastare, giusto per acquisire i necessari automatismi soprattutto uditivi...
esatto... in effetti il mio orecchio è abituato alle maggiori
non mi resta che trascriverle, così applico il principio, e domani le provo
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Re: scale minori
Citazione:
Originariamente Scritto da Sax O' Phone
Sì, anche così, ma è più facile ricordarsi il grado della nota nella scala, piuttosto che contare i semitoni per stabilire l'intervallo...
Scala di DO M
grado^nota^definizione
I Do -> tonica
II Re -> sopratonica
III Mi -> mediante
IV Fa -> sottodominante
V Sol -> dominante
VI La -> sopradominante <- è la tonica della scala minore corrispondente alla scala Maggiore di Do
VII Si -> sensibile
si, hai ragione...più semplice ricordare la sesta
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Re: scale minori
Ciao Just, ti posto un esempio di scala maggiore e relative minori (le principali) sperando possa esserti utile per capire meglio di cosa stiamo parlando:
http://img387.imageshack.us/img387/2979/scalpw7.jpg
Innanzitutto occorre dire che è assolutamente normale il fatto che tu senta le scale minori "differenti" dalle scale maggiori.
Come ben saprai, le scale sono formate da un determinato numero di toni e semitoni (5 toni e 2 semitoni) che si susseguono nell'ambito dell'ottava seguendo precise regole. La "differenza" che tu avverti, è dovuta proprio al diverso posizionamento dei toni e dei semitoni tra modo maggiore e modo minore.
Una scala maggiore (qualsiasi) è cosi composta:
Tono-Tono-Semitono-Tono-Tono-Tono-Semitono
La scala minore naturale invece è così composta:
Tono-Semitono-Tono-Tono-Semitono-Tono-Tono
http://img387.imageshack.us/img387/818/scalminhz5.jpg
Come avrai notato, partendo dalla scala minore naturale, è possibile costruire le altre due scale minori più conosciute ovvero la Scala minore Armonica e la Scala minore Melodica.
La Scala minore Armonica differisce dalla scala minore naturale per il settimo grado alterato; infatti nella scala minore naturale, l'intervallo tra VII e VIII grado è di un tono (manca la cosiddetta "risoluzione sulla tonica") mentre nella scala minore Armonica l'intervallo tra VII e VIII grado è di un semitono, proprio perché il VII grado viene innalzato di un semitono cromatico ascendente (vedere figura 1). PeculiaritÃ* della Scala minore Armonica è che il VII grado rimane alterato sia nel senso ascendente che discendente della scala.
La scala minore Melodica invece, oltre al VII grado alterato, ha anche il VI grado alterato (di un semitono cromatico ascendente) ma soltanto nel senso ascendente, mentre nel senso discendente le alterazioni vengono annullate (in pratica la Scala minore Melodica "scende" come fosse la scala minore naturale).
Ovvio che questa spiegazione non ha minimamente la pretesa di essere esaustiva (ci sarebbe da scrivere un libro sulle scale), più che altro puoi considerarlo un punto di inizio per incominciare a muoverti tra le scale minori.
Se hai bisogno di un qualsiasi chiarimento chiedi pure.
;)
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Re: scale minori
Questo post dovrebbe essere "sticky"...bravo modern.