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questa l'ho suonata e registrata due anni e mezzo fa...non riesco più a suonarla in un modo lontanamente decente come avevo fatto in questa versione, dove ci sono delle cose che ormai mi sono entrate in testa e forse è giusto riproporre sempre, anche se la base, pur bella, comincia a stancarmi...
la vorrei inserire nel concerto del 27, vedremo...
[youtube3:3bjgpk36]http://www.youtube.com/embed/3w9VvVroqcY[/youtube3:3bjgpk36]
E' una ballad deliziosa, con un tema indimenticabile.
:amore::
Escluderla dal programma sarebbe un delitto, specie se in questa esecuzione.
Se poi, benché io non ne veda la necessità, senti il desiderio di rinnovarla, prova ad ascoltarne la versione di Joe Henderson.
Marco
mi piace assai, molto ispirata, bravo come sempre, io la inserirei senza alcun dubbio ;)
niente male anche quella di Henderson :ghigno: , non la conoscevo, grazie del suggerimento
E' importante essere consapevoli che, quando si compie un'azione, ne scaturiscono conseguenze di cui si è, seppure indirettamente, responsabili.
Daniele pubblica la sua esecuzione di My One and Only Love, ed ecco la catena di eventi che ne scaturisce:
- immediatamente confronto con la versione di Coltrane, che credo sia quella di riferimento per Daniele;
- riesumo quella di Henderson;
- spulciando, scovo anche quella di Ben Webster con Art Tatum;
- ascolto le quattro interpretazioni in fila;
- divento talmente schiavo del tema che - e qui la cosa di fa pericolosa - decido che voglio suonarla anch'io;
- a orecchio non mi basta: ho scoperto dove reperire una base, e mi appresto ad acquistarla.
E qui la catena di eventi si ferma, perché il passo successivo, cioè l'eventuale pubblicazione qui di una mia esecuzione, potrebbe avere effetti devastanti sulla comunità, e me ne asterrò rigorosamente.
Devo comunque ringraziare Daniele, e mi auguro che, dovesse operare dolorosi tagli (parola dal sapore amaro, di questi tempi) al repertorio da eseguire, possa comunque risparmiare questo pezzo, e dargli una nuova vita.
Marco
pubblica senza problemi, anzi, servirebbe anche a te per ricevere pareri e consigli da altri utenti...suonerò certamente il pezzo, il 27 in solo e, spero, il 31 agosto finalmente in quartetto jazz, proprio oggi ho saputo che faremo un concerto-lezione a Castelsardo, luogo bellissimo, situazione per me favolosa, dove con 10-12 brani dovremmo attraversare le varie fasi di questa musica così speciale...
speriamo bene...
Dany, nun me ce manna', ma ti sarai reso conto che nel registro alto cresci 'n'anticchia...
cos'è nanticchia?
comunque m'interessa relativamente, perché nel caso di questo pezzo ciò che m'interessa di più è il coinvolgimento con cui l'ho suonato quella volta, non la tecnica, anche perché avevo il grassi da 2 mesi, dopo 9 anni di Selmer
tu hai notato solo la crescita delle altissime? può essere, non deve piacere per forza, anzi...
Una 'nticchia vuol dire un poco
Ho sempre sentito i musicisti dichiarare di voler crescere... :ghigno:
non ho per ascotare quì in uffizio ma in ogni caso quoto a maurisax ^_^
Non ho notato "solo" la crescita del registro alto (non altissimo), ma anche la bellezza e l' intensità dell' esecuzione.Citazione:
Originariamente Scritto da Danyart
Posti molti dei tuoi file e raccogli molti consensi (compresi i miei, per quello che valgono) se, però, non sono previsti commenti che MAGARI possono aiutarci a "crescere", la prossima volta eviterò e mi limiterò ad un "Bravo Dany!" che ho sbagliato a non scrivere all' inizio del mio post.
no no phate, ci mancherebbe, non sono proprio il tipo che che mette le cose a periodi per farsi bello, ho solo risposto alla tua osservazione perchè volevo capire se il fatto dell'essere crescente in alto fosse così predominante sul tutto, cosa che può essere, altrochè...ad esempio ieri, con la nuova fascetta, ho notato che stavo un terzo di tono sopra e ho dovuto mettere il bocchino 2 millimetri più fuori del solito (che già lo tengo lontano), quindi è un mio problema che cerco di attenuare ma senza farmene un chiodo fisso perchè, a volte, l'essere un pò crescente è compensato dal fatto che la sonorità mi viene più aperta, cioè più vicina all'idea di suono che ho...
io spero sempre che chi interviene mi faccia nero sui difetti e spero continuerai a farlo, dal 2007 ad oggi ho ricevuto sì degli apprezzamenti ma anche ottime osservazioni da parte di tanti, ricordo ad esempio alcuni interventi utilissimi di francesco coltrane che mi sono serviti parecchio, sia nell'ascolto dei grandi che nelle mie esecuzioni, oltre a certe dritte di dario che mi hanno costretto a studiare delle cose che ignoravo, per non parlare di gene, di stefano e di tutti quelli che non ho segnalato qui ma meriterebbero!
in questo caso volevo solo condividere un brano che mi è sembrato fosse venuto in maniera irripetibile da me stesso (ed è così, attualmente non lo suono molto bene...) non preoccuppandomi troppo dell'intonazione anche perchè si tratta di una esecuzione di due anni e mezzo fa...
dany
Tutt'apposto :smile:
Io resto sempre incantato, anche perchè il mio orecchio sente più il sangue che le frequenze, quindi difficilmente potrei commentare in quel senso.
Anzi credo che quello che dice dany sull'apertura del suono che può comportare un gap di intonazione non sia propriamente un difetto, ma una caratteristica che correggendosi non è detto che migliori il suo "modo".
E' un po' come parlare del naso in una persona, non c'è solo il naso perfetto alla francese, si può essere molto belli con un naso "crescente".
Naturalmente questa non è una critica all'appunto di Phate, che è molto pertinente, come è già stato detto in questo amabilissimo colloquio.
:BHO:
ditemi che è uno scherzo :shock:
?