Re: I miei metodi di studio!
Oltre ciò per riscaldamento consiglio l'esercizio preparatorio sull'Aebersold n.1
Fantastico per scaldarsi e per attivare il cervello.
Citazione:
Originariamente Scritto da Olatunji
6) Sigurd M. Rascher - Top Tones for the Saxophone: il più antisociale tra gli studi XD armonici e sovracuti... L'ho iniziato da poco, non mi sono ancora addentrato negli esercizi ma sto facendo pratica sul controllo degli armonici... Un bell'esercizio mentale per beccare i sovracuti!
XD
Visto che si parla del Rascher vorrei sottolineare che tale metodo prepara assai bene ad affrontare questo annoso problema. Inoltre, come è ovvio, l'autore consiglia, prima di affrontare armonici e altro. di possedere una buona impostazione e un controllo assai avanzato delle dinamiche, dell'attacco e della tenuta del suono.
Purtroppo a quanto pare sembra essere l'unico metodo che affronta il problema in modo definitivo e punta tutto sull'immaginare i suoni prima di suonarli, cosa che ogni buon strumentista a fiato dovrebbe fare.
Sconsiglio invece tutti quei metodi che pretendono di dare una risposta al problema con l'equazione: diteggiatura=sovracuto. In tal modo si sovraccarica soltanto l'azione del labbro e, oltre a ottenere suoni poco interessanti e fastidiosi, si può incorrere in seri danni al labbro.
Quando ero in conservatorio in francia alcuni miei colleghi, dopo alcune settimane di studio sui suddetti metodi, riscontravano un irrigidimento e indolenzimento del labbro inferiore. Addirittura un ragazzo spagnolo (non posso fare nomi) ha riscontrato una grave lacerazione del labbro.
Tutto ciò mi porta a concludere: non esistono scorciatoie per affrontare il problema. E' necessario uno studio giornaliero sul controllo della laringe, dell'emissione e un'educazione costante dell'orecchio interno. A questo serve il Rascher.
Re: I miei metodi di studio!
Ragazzi il Rascher rimane un metodo di riferimento sugli armonici e sui sovracuti.
L' ho studiato con il sax e lo sto studiando in termini scientifici.
Dato che sono laureando in psicologia e il fatto d' immaginare un suono rientra nella mia sfera di competenze, sto esaminando i meccanismi psicofisiologici che stanno alla base di questo studio.
Tale tipo di studio è estremamente interessante ed è stato sviluppato anche per altre discipline che portano l' esercizio mentale al centro della pratica tecnico artistica (come il metodo Stanislavskij degli attori).
Naturalmente riassumerlo in poche righe non è semplice e la mia ricerca è ancora in fase embrionale, ma sembra che Rascher in modo empirico abbia centrato un nodo cruciale della dinamica psicofisiologica per questo il suo metodo funziona quasi per "magia"(come sembra a tutti quelli che sono abituati a considerare magici i processi che non coinvolgono la sfera della tangibilitÃ*).
Vi terrò informati sugli aggiornamenti e se ne verrÃ* fuori un articolo o magari una tesi di laurea la metterò a disposizione del forum (sempre se v' interessa).
Ciao a tutti
Giuseppe
Re: I miei metodi di studio!
I avevo fatto il Dorsey a suo tempo e anche se non lo amavo di certo ho apprezzato il fatto che e' di grande aiuto nel sincopato.
Anche se e' datato secondo me e' ancora valido, probabilmente non tanto se sei orientato/a verso un approccio classico..ma non e' il mio caso... ;)
Le scale sul Dorsey sono un po' strane a livello di estensione, per quellle preferisco un metodo di Bob Mintzer.
Re: I miei metodi di studio!
Nessuno ha citato i tre libri di Joseph Viola: sopratutto il secondo che copre tutte le progressioni degli accordi in tutte le chiavi, mi sembra eccellente: io lo uso come riscaldamento quando voglio studiare un pezzo, e scelgo la progressione di questo, andandomi a 'pescare' gli esercizi corrispondenti all'accordo; oltre a farti l'orecchio, come si dice, mentalmente crei un tracciato sui toni utilizzati. I pezzi in sedicesimi sono divertenti, introducendo dei riferimenti anche melodici che puoi swingare...
Un altro volume che vorrei approfondire al più presto e che ho appena ricevuto è 'Jazzology' di Robert Rawlins e Nor Eddine Bahha che approfondisce anche la teoria armonica, in cui io sono molto carente...
Re: I miei metodi di studio!
Sax 'O Phone Presente :grin: Li faccio tutti e 3 sono bellissimi anche se qualche cosina mi viene difficile [ovviamente] e non l'ho detto prima...perchè nn avevo visto il posto :cry:
Bel metodo è anche Jazz Improvvisation di Lennie Nihaus e il Salviani [Che è una barba mostruosa ma ci si deve passare :evil: :evil: ]
Re: I miei metodi di studio!
Citazione:
Originariamente Scritto da zeprin
I avevo fatto il Dorsey a suo tempo e anche se non lo amavo di certo ho apprezzato il fatto che e' di grande aiuto nel sincopato.
Anche se e' datato secondo me e' ancora valido, probabilmente non tanto se sei orientato/a verso un approccio classico..ma non e' il mio caso... ;)
Le scale sul Dorsey sono un po' strane a livello di estensione, per quellle preferisco un metodo di Bob Mintzer.
per le scale anche io uso il Londeix... il Dorsey è utile per avere un prospetto generale... mentre il Londeix te le fa quasi odiare talmente ti fa andare su e giù!!! Dannata scala di re minore... con il passaggio do#basso-sib basso... normale avere difficoltÃ*?!
Re: I miei metodi di studio!
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
con il passaggio do#basso-sib basso... normale avere difficoltÃ*?!
Se hai difficoltÃ* solo con quello, sei brava ;)