Le foto dei Dukoff che ho postato sono piuttosto eloquenti sulle differenze costruttive che consistono in differenze solo "interne".
Per tutti gli altri bocchino è la stessa cosa...
Se hai un Dukoff del '87 è un Short Shank non un Long Shank come quei 2 degli anni '70 che ci sono delle foto: sono bocchini che hanno un forma esterna differente!!!
Giuseppe: Il Dukoff S nella foto è più lungo nel gambo e il corpo è più piccolo e nell'insieme è più corto, le pareti sono meno larghe e la zona che va dal poggiadenti in su è più schiacciata e lunga rispetto al D: anche un orbo lo vedrebbe. Comunque ciò è ininfluente, long o short shank, potrei aver acquistato un pezzo vecchio e non so quando lo abbia acquistato il mio amico. Erano comunque molto simili. Il tema era un altro. Ovvero che il mio Ottolink 5 era più piccolo del mio Ottolink 7 anni 80 e per l'appunto, grande circa come un Dukoff S, molto più piccolo di un Ottolink 7.
Avevo fino a un paio di mesi fa' un Ottolink STM 7* della seconda metÃ* degli anni '80... sono bocchino estremamementi diversi... ma sfido chiunque a dimostrare che un STM dello stesso periodo più aperto o più chiuso avesse dimensioni esterne diverse: non esiste proprio!
Giuseppe: se sfidi chiunque non vedo perché non accetti la mia esperienza dell'aver tenuto in mano negli anni 80 un Ottolink 7 e un 5, uno, esagero un po' per rendere l'idea, quasi il doppio dell'altro. Il fatto che tu non abbia nessuno che riesca a dimostrarti la cosa non significa che la cosa sia falsa. Tu stai mettendo offensivamente in dubbio quanto dico. Avevo tre bocchini, un Ottolink 7, un Ottolink 5 e un Dukoff S: questi ultimi due erano quasi grandi uguali. E' inutile che tu mi fotografi due Dukoff uno poco più grande dell'altro: se vuoi provare che io scrivo falsitÃ* dovresti fotografare un Ottolink 7 vicino a un 5; in mancanza dell'Ottolink 5 puoi fotografare un Dukoff S a confronto. Purtroppo non ho più né l'Ottolink 7 né il 5 per poterteli fotografare.
Penso che chiunque convenga che un Dukoff S sia più piccolo di un Ottolink 7.
È opinione diffusa qui del forum che la lega di un bocchino
non influenza in maniera significativa il suono del bocchino: infatti bocchini di costruzione complessiva identica per costruzione esterna e interna tra loro hanno poche differenze (su tutti i campi).
Io ho una
replica perfetta di un Guardala King fatta in materiale plastico ("replica esatta") che sicuramente differisce di pochissimo dal modello originale in acciaio. (ha un suono brillante quanto il Dukoff... ma più volume sonoro).
Giuseppe: ti contraddici: differisce pochissimo significa che differisce. Mi dispiace dal dissentire dall'opinione diffusa ma asserire che il materiale con cui è costruito un bocchino, a paritÃ* della forma, non influisce sul suono è un'assurditÃ* infinita. Si può riconoscere dai dischi se chi suona usa un bocchino in ebanite o in metallo.
Se la tesi che il materiale non influisce fosse vera e non lo è, le case costruttrici sarebbero folli a non usare che un solo materiale, il più economico, e cambiare solo la forma. Esistono invece Berg Larsen vintage in bronzo, acciaio e Ponzol in ebanite, acciao, bronzo e forse rame, potrei leggermente essere impreciso perché cito i cataloghi a memoria.
Un Dukoff S7 non suona brillante perchè è in metallite e non in bronzo come gli Ottolink in metallo (escluso il STM RG che è in acciaio), suona brillante perchè ha un "tetto basso" (scalinato) con uno scivolo sulla camera non molto ripido:
http://www.theowanne.com/images/feat...uthpiece_5.jpg
[color=#BF0000]Giuseppe: il Dukoff è in silverite e non metallite, come è scritto sulla scatoletta.
Giuseppe: Quasi tutto vero, ma che c'entra col tema? :muro((((
Classificare il suono in scuro e chiaro o brillante è una generalizzazione. Si ritiene che soffiato sia scuro e brillante sia chiaro. In realtÃ* il colore del timbro non c'entra niente con soffiato o brillante.
Un timbro può essere soffiato e chiaro o brillante e scuro. Viceversa può essere soffiato e scuro o brillante e chiaro. Determinati bocchini, probabilmente combinati con ancia e emissione del sassofonista, possono dare un timbro di vari colori: blu, celeste, grigio, color perla, nero, marrone, arancione, giallo. Il fatto che tu non percepisca ciò non ti autorizza a generalizzare in scuro e brillante.
Mentre il Super Tone Master ha un tetto "roll over" e una camera di diametro maggiore del S7:
http://www.theowanne.com/images/feat...uthpiece_3.jpg
Sappiamo benissimo che variazioni di millesimi di pollice nelle dimensioni interne della camere possono portare a variazioni sonore molto consistenti e ben percepibili.
Per larghezza di una camera non si intende la volumetria, ma la "larghezza" vera e proprio: a paritÃ* di portata di aria, se il diametro è più piccolo avremo una pressione maggiore e di conseguenza maggior volume... a questo aggiungiamo l'effetto "jet" del tetto basso/scalino... che fa aumentare ancora la pressione.
A una maggiore apertura corrisponde un maggior lavoro dell'ancia: l'ancia mette in movimento più aria e si fa più fatica a generare il flusso... questo genera un suono più scuro e non viceversa.
Aumenta la resistenza e ovviamente l'inerzia... (qui ognuno ha la sua apertura preferita che dipende da fattori puramente soggettivi e non ultimi la "comoditÃ*" nell'imboccare il bocchino).
Giuseppe: è vero ma non è una regola in pratica: infatti un bocchino con una determinata forma e larghissimo e con un'ancia durissima, se suonato da una persona con l'emissione talmente potente da controllarlo e far vibrare l'ancia velocemente, può dare un suono più brillante e compresso di un altro bocchino stessa forma e strettissimo e ancia morbidissima se suonato da persona con emissione diversa che, facendo vibrare l'ancia più lentamente, ottenga un suono più soffiato.
Le misure per bocchini dello stesso taglio sono uguali, a meno siano indicate scale differenti: un ToneEdge 7* è aperto quando un STM 7*... stessa cosa per qualsiasi altro bocchino... (se non indicato diversamente).
Qui puoi farti un'idea.