Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Sai che farei? Metterei per legge la dichiarazione obbligatoria, in caso si usino figuranti, che si tratta di attori che fingono di suonare. E la stessa cosa farei per chi canta in playback.
Scommetto un milione di euro che il fenomeno si esaurirebbe all'istante :lol:
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
Sai che farei? Metterei per legge la dichiarazione obbligatoria, in caso si usino figuranti, che si tratta di attori che fingono di suonare. E la stessa cosa farei per chi canta in playback.
Scommetto un milione di euro che il fenomeno si esaurirebbe all'istante :lol:
Cosa dobbiamo fare per far approvare una cosa del genere?
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Scusate, ma non ci si può "incantare" (come la puntina di un disco che gira a vuoto...)
su un fenomeno di nicchia: se una certa roba esiste, c'è una "complicità d'ambiente implicita"
in caso contrario, non c'erano luoghi disponibili per simili sceneggiate, nè astanti disposti a pagare
per assistere e divertirsi (?) per le stesse...
Tutti complici, tutti assolti.
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
La musica dal vivo sopravviverà se ci saranno idee realizzate da soggetti che penseranno, che studieranno ancora, partendo dal poco e dal livello popolare.
Ci vuole tempo.
Anche nostro tempo.
Avremmo più tempo se il lavoro fosse concepito diversamente, se ci lasciasse una parte da "spendere" in attività attive (suonare, ma anche leggere recitare dipingere) passive (partecipare a concerti e serate).
Purtroppo se limitiamo il tema del discorso a serate da balera, produzioni di cover band, serate da piano-bar mi sa che non ci schiodiamo da quanto fino ad ora detto.
Ho una idea che mi ravana dentro la capoccia: vorrei fare qualche mini concerto su delle piazzole di legno che hanno fatto affiancata ad una pista ciclabile pedonabile, abbinando poesia storia musica quando farà più caldo. Volutamente tutto acustico, solo un minimo per la voce, niente permessi (voglio vedere chi verrà a contestarci la mancanza del borderò... Dovrà fare 6 km a piedi) almeno quelle piazzole non marciranno inutilizzate.
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
concordo con Doc e lo invito ad occupare le piazzole con arte poesia e musica...la musica dal vivo con progetti originali è quasi impossibile da praticare se non con mille sacrifici e testardagine..io vieterei le cover band tasserei pesantemente il piano bar...consentirei solo musica da ballo dal vivo perchè ha fascino....darei un contributo statale ai locali che ospitano musica dal vivo d'autore e crerei una filiera tra i locali di musica dal vivo,i teatri e i luoghi dedicati alla musica dal vivo che li colleghi tra di loro in Italia,in Europa ,nel mondo per creare un calendario ,un tour a prezzi ragionevoli di musica originale....scusate era solo un sogno di un testardo cantastorie...basta musica dal vivo di sottofondo,musica tappezzeria e musica da ascensori...largo all'arte,alla poesia,alla musica improvvisata...basta a suonare nei bar...facciamoci rispettare...non accettiamo gli 80 euro...dignità e rispetto per il lavoro di musicista....buona musica a tutti...
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Strategie e strumenti per promuovere la propria musica
http://www.promuoveremusica.it/
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
grazie Jug...leggerò con calma...aggiungo al mio intervento...io come altri musicisti lavoratori ho la fortuna di avere un lavoro che mi permette di pagare le bollette e condurre una vita dignitosa per me e la mia famiglia e mi permette anche di fare la mia musica,promuoverla,incidere e poter scegliere dove suonarla e come e quando...chi fa "solo" il musicista o è arrivato (1 su 100000 per essere ottimisti) oppure si svende per campare,accetta situazioni penose in tutti i sensi,vive strappando in nero pochi euro,combatte con la depressione e ha un maalox sempre in tasca o altre droghe oppure ha un carattere "superficiale" e gli va bene suonare sempre la stessa roba e alla fine timbra un cartellino pure lui...meno male che c'è la musica per matrimoni che può essere fatta anche con molto garbo...ma anche lì devi accettare di entrare nella "mafia" che gestisce questa forma di lavoro molto remunerativa...il musicista è una categoria lavorativa che non capisce l'importanza di un contratto di una copertura previdenziale e assicurativa di un sindacato che faccia rispettare i propri diritti e i propri doveri..in piuù aggiungete che esistono categorie che sfruttano gli artisti tipo i direttori artistici "famosi" che non pagano che tengono sulla corda e che "se non ti va bene cosiì puoi andartene tanto c'è ne sono mille che possono prendere il tuo posto...per non parlare della frustazione dei conservatorii dei finti docenti "titolati" disperati per il talento...timbra il cartellino...io personalmente uso la musica per automedicazione e tutto il resto è grasso che cola in una vita che è stata cattiva con me...sto male conoscendo la vita dei signor musicisti che collaborano con me...la loro insoddisfazione rabbia depressione...nessuno come i musicisti,gli artisti possono salire in alto nel paradiso di gioia e dopo poco sprofondare nell'inferno dello svendersi gli strumenti e la propria vita....lunga vita all'arte,alla musica che non è uno scherzo....andiamo avanti...darsi senza pretendere niente prendere il bello della giornata prendere coscienza di essere artisti e dei propri compiti nei confronti dell'umanità che ci circonda,sognare e far sognare...e per il resto mandare a fare in culo tutto e tutti ,conoscere i propri limiti ,esaltare i propri pregi,prendersi sul serio ma sempre fino ad un certo punto....insomma imparare a vivere da artisti, da poeti...il resto è niente d'importante (autocitazione dalla song "Il Poeta")...ogni bene e buona musica...
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
ecco l'utlimo intervento dice quella che è secondo me è la verità "l'artista deve ergersi attraverso la musica, la pittura, la scultura verso alte vette per poter poi creare qualcosa da offrire all'umanità"
ma nel caso uno voglia fare musica solo di professione deve accetare le regole del mercato
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Citazione:
Originariamente Scritto da juggler
interessante ma per me niente di nuovo..io per produrre la mia musica reinvesto i proventi di siae e concerti e compensi per collaborazioni e musiche per cinema e teatro...non mi ha mai interessato il guadagno sinceramente...avrei continuato a fare i matrimoni cosa che mi ha permesso di sostenermi negli studi e a vivere da solo dall'età di 18 aa...il fun funding consiste nel convincere i tuoi "fans" a versare una quota di denaro per arrivare ad una cifra totale che permetta la produzione fisica di un pezzo o di un cd o di un video...è quello che ha fatto Michele Santoro con la sua nuova trasmissione video...per ottenere devi avere credibilità e visibilità tale da coinvolgere molte persone...io insieme ad altri artisti una decina di aa fa ho fondato un ass.cult.,La Tarantola Ass.Cult.,di cui ora sono presidente,che finanzia con le iscrizioni cd,eventi artistici ,in quanto impresa dello spettacolo, e qualt'altro progetto artistico a 360 gradi che proceda nella mission dell'ass. che fondamentalmente persegue il fine di creare un archivio audio-video per il territorio e sul territorio,promovendo la salvaguardia della tradizione orale non scritta e promuovendo l'arte del territorio e sul territorio...non sono non siamo alle prime armi anche perchè ho 50 aa...so che bisogna perseverare nei propri intenti e passioni,non disperdendo energie creative e concentrandosi...nel rispetto di se e degli altri...nuotando piano si rimane a galla di più....imparando sempre...la vita è una giusta propensione d'animo e un guardare in faccia il prossimo con sincerità ,nel mio personale percorso di resilienza...
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Taras: "ll fun funding consiste nel convincere i tuoi "fans" a versare una quota di denaro per arrivare ad una cifra totale che permetta la produzione fisica di un pezzo o di un cd o di un video...è quello che ha fatto Michele Santoro con la sua nuova trasmissione video...per ottenere devi avere credibilità e visibilità tale da coinvolgere molte persone".
Comprendo che non trovi nulla di nuovo: ma ai giovani può/deve interessare maggiormente.
Non c'è da coinvolgere molte persone, ma le persone giuste (non si può avere l'illusione di coinvolgere tutti):
quelle interessate alla propria nicchia espressiva, alla propria musica.
Ciò pone l'artista o aspirante tale, in una nuova posizione di responsabilità: di dialogo con i propri ascoltatori/estimatori (fans,
mi dà fastidio: sa di fanatismo...non tollero nessuna forma di fanatismo) e di reciproco rispetto e riconoscimento.
Ognuno di noi sostiene quelle cause in cui crede: sostenere in forme sostenibili, anche quegli artisti che hanno una loro visione,
un loro percorso umano-esistenziale è una nuova forma di collaborazione fra persone che condividono idee e (perchè no...) sogni e progetti
praticabili e sostenibili.
E' la nuova cultura dell'empatia che varie persone, gruppi ecc. stanno attuando in varie forme, che può contrastare il
vecchio regime di monopolio delle major (se lo riferiamo solo all'antico mercato discografico) come a nuove forme di auto-coscienza
e disponibilità che devono estendersi a varie problematiche sociali: siamo noi, che dobbiamo sostenere ciò che vogliamo,
il "sistema" complessivamente protegge solo se stesso e i suoi interessi...(è questo che deve farsi largo nelle coscienze).
E' la nuova sfida a cui tutti siamo chiamati e ciascuno per la sua parte deve avere coraggio, spirito di iniziativa
ed un rinnovato senso di responsabilità.
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
concordo in pieno caro Jug...la Tua anima di insegnante si fa vedere anche in queste parole...anima e carisma che io non ho...aggiungo al mio intervento...insegnare musica,arte e' un dono che fa dell'artista un essere importante se fatto con lo spirito giusto (il Tuo!!!)...
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Caro Gianni, tu possiedi una grande umanità e una consapevolezza interiore, che ho riscontrato in pochissime persone,
nell'arco della mia esistenza.
Anima ne hai...carisma...bah, lascialo dire agli altri...
Non sempre sappiamo "giudicare" (un verbo davvero infame: preferisco osservare...)
con vera equidistanza noi stessi.
La sincerità del cuore è, comunque, ciò che non ha bisogno di artifici, nè di strategie:
o ce l'hai oppure si comprende subito la finzione!
Ne hai e da vendere...sicuro!
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
dal mio punto di vista credo che prima di tutto servano delle persone che ti sostengano senza se e senza ma, cioè senza essere interessati ad un ritorno "economico o di favore...".
Cioè qualcuno che sostiene la tua musica perchè veramente convinto in ciò che fai.
Io ho alcuni amici non musicisti, ma che sostengono la mia musica, cioè m'incoraggiano perchè trovano qualcosa d'interessante in ciò che compongo, sono venuti a vedere concerti anche a 400km di distanza per sostenere la mia musica, e questo che da la forza di proseguire.
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
Guarda, Andrea... che il fun funding non è un ritorno economico o di favore: funziona come libera sottoscrizione, ognuno dà, se vuole/intende sostenere un progetto artistico specifico, quello che gli pare, cifre simboliche o anche consistenti...
Non c'è favore, se c'è libertà d'azione e di decisione.
Anche chi fa 400Km. per venirti a sentire, in fondo, crede in ciò che fai
e impegna tempo e denari (non cambia molto...)
non ti dà soldi direttamente, ma fa aumentare la tua credibilità con la sua presenza.
Comunque, il fun funding non è la sola cosa praticabile e bisogna saper preparare prima il terreno:
nulla avviene in automatico...
Re: Tempi duri per la musica dal vivo
infatti concordo sul fun funding, dicevo solo che in alcuni casi bisogna stare attenti a quelli persone che sembrano sostenere, ma lo fanno per interesse...