C'è qualcosa che non torna... :BHO:Citazione:
Originariamente Scritto da just
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C'è qualcosa che non torna... :BHO:Citazione:
Originariamente Scritto da just
.... forse il mio 'u'dito.... :ghigno:
davvero, ricordo di averlo preferito per questa peculiaritÃ*
il vintage, probabilmente, 'se la gioca'....
ma il pearl silver ha un suono davvero notevole, poderoso, pieno.... e scuro
Docmax lo ha sentito, forse può aggiungere qualche particolare....
Anche MBB li conosce bene....
E' meglio aprire un altro argomento per parlare di questo. ;)
Chiedo scusa a tutta la comunitÃ* del forum, per la domanda troppo personale, ma, avendo acquistato il borgani nel lontano '98 ( o '99 ? boh!?), posso comunque considerare il mio strumento tutto costruito in Italia?
Io direi assolutamente di si.Citazione:
Originariamente Scritto da fabbry
Anche quelli attuali sono "Made in Italy"!
La discussione riguarda una fase della lavorazione sulla quale al momento ci sono delle perplessiÃ* per alcuni (tra cui me), per alcuni importante per altri no, per altri ancora come me è una questione di trasparenza.
Quindi anche gli strumenti del '99 conservano questa perplessitÃ*?
GiÃ* da allora tutto olezzava di Cinese?
No.
Io ho dubbi sulla battitura a mano dei fusti e dell campane solo delle ultime produzioni.
Allora, giusto per rinverdire questo argomento, girando per il web, ero andato sul nuovo sito di VentoStrumenti di Padova, e al seguente link c'è la presentazione dei Borgani che adesso loro distribuiscono:
http://www.ventostrumenti.com/Catalo...=4&ck=WPEQWEQE
Ora leggendo la presentazione, mi sono risaltate agli occhi le seguenti parole:
"La fabbricazione segue ancora vecchi metodi, come il martellamento a mano del corpo e della campana, attraverso il quale la lastra di ottone guadagna con una incredibile risonanza. "
Che dire? fate vobis! ;)
In effetti, come avevo segnalato qualche pagina fa, la stessa cosa, più o meno, è scritta in inglese sul sito della Borgani.
Resta solo da capire se tale operazione venga fatta effettivamente a Macerata.
Ideona!! Potremmo chiederlo, come Forum, direttamente alla Borgani!!
Ah no, giÃ* fatto..
:neutral:
Provo a rimettere in moto la questione, ad oggi irrisolta .......
New York nights (in sintesi) DICE:
Io in Borgani ci sono stato ed ho chiesto di vedere il laboratorio dove venivao fatti i fusti e le campane, Borgani mi ha risposto che li fanno a mano fuori città in un altro locale della ditta proprio per non disturbare i vicini visti i rumori creati dalla battitura.
In in mezzo a queste 14 pagine di discussione c'è stato un intervento di Gianni, che si dichiara un tecnico e che a suo dire in Borgani fanno solo assemblaggio, c'è stata l'intervista di Borgani che poteva essere sicuramente più precisa e mirata, c'è questo articolo in inglese che riporta le fasi delle lavorazioni. Punto.
CI SONO nuovi elementi conoscitivi, contributi, gente che di recente è stata da Borgani etc .... insomma, lo stato dell'arte .....
gene il silenzio vale più di mille parole.........è un argomento che scotta :lol:
Viviamo ancora in un paese LIBERO !!!! Chi sa parli ..... mica stiamo parlando di segreti industriali ...... io non mi ritengo una persona reticente, se sapessi qualcosa, oltri ai rumors .... lo direi tranquillamente .....
Ciao,
scusate se mi intrometto pure io in questo discorso . Io non ho certezze sul modo di fabbricazione della Borgani , però sono una persona molto scettica sulla provenienza e la lavorazione di questi strumenti e vi spiego subito il perchè !
Io ho un contralto Borgani classic comperato all'incirca due anni fa dalla fabbrica e consigliato da Orfeo stesso; questo strumento l'ho usato solo per studiare in conservatorio , quindi il suo uso è stato in ambienti al chiuso ( casa-conservatorio-casa). Dopo neanche un mese il ludico della laccatura si è ,diciamo, staccato ,in moto tale che sullo strumento restavano delle macchie tali da farlo sembrare sporco. Cercando di pulirlo, ho notato che sul panno in dotazione, restavano delle macchie dorate di vernice , e quindi ho lasciato stare !
Visto che col passare del tempo peggiorava, sono andato dal mio tecnico , che mi ha fatto notare che quella non era sporcizia ma laccatura.
Allora , considerando che lo strumento era in garanzia,ho chiamato la Borgani spiegando cosa era successo , ma non ne hanno dato nessun peso e mi hanno liquidato dicendomi che la laccatura non era in garanzia ( cosa che non so se è vera).
A questo punto , visto che non potevo fare altrimenti, ho fatto smontare il mio strumento dal tecnico e l'ho pulito da questa laccatura riuscita male, usando solo il panno ( senza nessun prodotto).
Ho notato anche che la meccanica era stata montata con superficialità perchè, dopo l'assemblaggio fatto dal mio tecnico , sembrava al tatto più sicura e stabile ( scusate l'espressione).
Oggi , dopo aver letto tutti i vostri commenti , sono andato a controllare il mio strumento, e non c'è scritto nè "made in italy" nè numeri di serie , e come se non bastasse, sulle chiavi non c'è nessun numero , NIENTE.. solo due cifre sul chiver !
Come me la potete spiegare questa cosa?
Scusate , ma nessuno sa dirmi come mai il mio Borgani è pieno di difetti?..
Sinceramente non saprei perchè :mha!( io avevo un tenore modello Lovano comprato usato non in fabbrica ed era perfetto con numeri di serie e tutto il resto a luglio sono andato in fabbrica e sono stati molto gentili, me lo hanno revisionato ( regolato due viti) gratuitamente, forse il tuo è un modello economico :BHO:
L'HO pagato 2500 euro, chiamalo economico !
Direi che non è economico!
Diciamo che l'unico pregio del mio sax è la comodità della meccanica e il suono limpido, per il resto , neanche la saldatere delle ghiere di protezione sono fatte bene , ne ho fatte saldare due, ma grazie alla laccatura d'oro non sono uscite macchie!
Nel mio caso problemi di questo genere non li ho riscontrati ho avuto 4 sax 2 tenori alto e soprano di finiture diverse (SILVER e PEARL SILVER) non mi è mai successo nulla di questo genere. Il soprano è anche caduto (due anni fa, una bella botta sul palco del Teatro Romano di Falerone) e non ha avuto problemi.
Ora una regolatina ai giochi meccanici e controllo tamponi ogni anno-due penso sia normale, però mai nessun problema alla carrozzeria...
Per il resto non ti so dire.
L'unica cosa che mi viene da pensare, vista mancanza di matricola, buona meccanica e buono strumento ma regolato male e con finiture di - solo in un certo senso - secondaria importanza fatte alla meno peggio, e' che il tuo sax sia un prototipo oppure un vero e proprio modello sperimentale.
Potrebbe essere, perchè a sentirvi ,il mio sembra di essere l'unico con questi problemi ! Mah ! Sarà stata sfortuna .
Strano il fatto della matricola, l'unica spiegazione e' come gia stato suggerito, un prototipo.
Il fatto che ci siano imperfezioni meccaniche, anche se non ci dovrebbero essere per strumenti di questo valore, succede, lo ha anche fatto notare Stephen Howard sulla sua recensione su un Tenore Jubilee Pearl Gold in cui fa notare delle saldature non troppo pulite.
Anche se ci fossero piccole imperfezioni, se suona e funziona a dovere, ci puoi passare sopra. Il fatto della laccatura non coperta dalla garanzia, pero' non mi sembra corretto.
Dai commenti su questo forum mi sembra di capire che a distanza la Borgani non sia molto d'aiuto (cosa anche constatata di persona: mai avuto una risposta per una richiesta di pezzi di ricambio) invece di persona e' tutta un'altra cosa... forse dovresti fare una visita alla fabbrica e fare ispezionare il tuo sax, chissa' forse la cosa sarebbe considerata diversamente.
Ciao
M.
Un prototipo, e a maggior ragione un modello sperimentale, vien fatto in funzione delle cose che si vogliono verificare. Le quali, ad eempio, potrebbero perfino non riguardare l'oggetto finito ma il suo processo di produzione. E' normale, quindi, che un prototipo possa presentare, accanto a caratteristiche assolutamente ottime, anche gravi lacune ed imperfezioni.
Faccio un esempio "a pera" per spiegare il concetto: magari il tuo sax lo hanno costruito per verificare se un nuovo sistema per la produzione dei fori dava effetti negativi sull'intonazione dello strumento. In questo caso non gli fregava niente delle saldature delle gabbie di protezione, e le hanno fatte in fretta alla come viene viene. E' solo un esempio, tanto per rendere l'idea.
Forse hai ragione re minore, perchè sul mio Borgani c'è una sorta di chiave in più , tra il si e il do ,vicino la chiave p del sib....questa chiave si chiude premendo il si, però non so se è una caratteristica di tutti i Borgani! Comunque avevo intensione di darlo in permuta per il baritono college!
D'accordo con te, però non glielo fai pagare 2500 euro.Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
Forse è un secondo portavoce sul corpo... dalla tua descrizione non si capisce molto.
Comunque strano che la Borgani non dia garanzia sulla finitura (sia per telefono che dal vivo).
Se hanno scelto questa linea di atteggiamento con i clienti, direi che è meglio andare altrove.
Credo che la foto renda l'idea
http://img146.imageshack.us/content_rou ... ia=mupload
Io verrei prendere il baritono perchè è buono e non costa molto , e poi ho tre contralti e ne uso solo uno !
@GeoJazz: 100% d'accordo.
Anzi, mo perche' e' un sax la cosa non ha tutta questa importanza, ma per altre tipologie di oggetto un prototipo non deve lasciare la fabbrica, non parliamo poi di essere venduto!
Io andrei senza dubbio sulle stupende colline sopra il Lago d'Orta(a buon intenditor,poche parole)chi me lo fa fare di andare fino a Macerata,visto che quel paesino è anche ancora piuttosto vicino a dove abito? ;) Peccato che al momento non ho soldi a sufficienza per portarmi a casa uno di quei veri gioielli!!! :cry:Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
La domanda del topic è chiara e termina con un "si o no?". Chi sa...si pronunci :D :lol:
Filì, Noi terroni siamo più diretti e meno reticenti ..... :ghigno:
Riguardo al sax del noistro amico, è una chiave supplementare che serve per migliorare l'intonazione tra la prima e la seconda ottava.
Si aziona se non ricordo male col Bb oppure B medio ......
Ho avuto un Borgani Classic, il modello slaccato, è un gran bello strumento, nulla da eccepire, sicuramente migliori di molti Superaction recenti, per cui il nostro amico è stato sfigato e quelli della Borgani hanno perso un'altro "pezzetto" di credibilità. In casi come questi, si sostuituisce lo strumento, e voglio pure sentirmi dire .... tante scuse .....
Io da quando ho preso lo strumento , ho perso la credibilità della Borgani, però il contralto ormai lo tengo,e di venderlo in quelle condizioni non mi conviene per niente, preferisco prendere un baritono che tenermi un contralto che non uso !Poi la pecca dei Borgani è che non anno mercato, quindi in permuta se lo prende solo la Borgani stessa!
La Borgani dimostra poca serietà, sostenendo che la laccatura non è in garanzia.
Lo strumento è in garanzia, la laccatura ne fa parte e, quindi, non c'è proprio di che discutere.
Considerate che nella garanzia del mio Borgani (scaduta, ma il mio tenore funziona benissimo) è indicata la durata di 1 anno, mentre la garanzia dura 2 anni per norma inderogabile di legge.
Forse, qualcosa che non quadra c'è ... .
Vale così per molte cose... (la garanzia di un anno).
Comunque di solito se la garanzia è corta... è perchè sanno che in molti casi "qualcosa" succede poco dopo la fine della garanzia. È uno studio statistico.
Le auto coreane hanno 7 anni di garanzia perchè sanno che statisticamente nei 7 anni dopo l'acquisto è molto improbabile che qualcosa si rompa... non si può dire lo stesso per le auto europee (apparte qualche caso, raro).
La Borgani ha un mercato molto di nicchia quindi compra un Borgani di solito lo fa perchè vuole un Borgani... e questo fa gioco forza per chi vende/produce.
La Borgani mi aveva detto che il mio strumento aveva due anni di garanzia, e io dopo circa 5 mesi dall'acquisto avevo già chiamato! Vabbè io ero stato consigliato dal mio prof. del conservatorio , ma quanto ho trovato il mark VII a 700 euro da restaurare con 400 , mi è convenuto molto di più !
Come sempre è avvenuto in queste 16 pagine di topic si fa presto ad andare fuori.....
Il tuo Prof del Conservatorio è Santini?
No, e poi adesso ho cambiato conservatorio, quindi anche prof.
Niente di strano che la Borgani ti ha detto che il tuo strumento aveva due anni di garanzia.Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea.DG
Piuttosto, è strano che la garanzia del mio strumento durerebbe solo 1 anno.
Ai sensi dell'art. 1519 sexies, come modificato dall'art. 1 del D. Lgs. n° 24/2002, che ha attuato la c.d. garanzia europea "Il venditore è responsabile ... quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene.
Il consumatore decade dai diritti ... se non denuncia al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. La denuncia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l'esistenza del difetto o l'ha occultato.
Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di conformità.
L'azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive, in ogni caso, nel termine di ventisei mesi dalla consegna del bene; il consumatore, che sia convenuto per l'esecuzione del contratto, può tuttavia far valere sempre i diritti ... purché il difetto di conformità sia stato denunciato entro due mesi dalla scoperta e prima della scadenza del termine di cui al periodo precedente".
Non fatevi prendere per i fondelli, please! E questo non vale solo per i sassofoni ... .
ok, pero' la laccatura ,puo' effettivamente risentire di particolari ambienti acidi che il nostro corpo produce, saliva , pelle che possono distruggere le vernici bicomponenti in pochi mesi, pertanto le laccature vedi anche Selmer sono esenti da garanzia........io ho avuto un reference che in un mese si era scolorito e quindi era evidente un problema nella loro laccatura ma generalmente le lacche sono fuori dalla garanzia per tutti i marchi, come pero' ho un amico cliente che come tocca un sax lascia l' impronta della mano...nei suoi nuovi dopo 2 mesi si percepiva perfettamente il palmo e le dita della mano sx sulla campana....nn esiste laccatura che tenga in casi come questo...e sono molti.
Le cosa da tenere presente sono due:
1) è da accertare se il proprietario dello strumento incriminato aveva già avuto problemi simili su altri strumenti
2) la Borgani poteva fare una verifica e dalla verifica poteva decretare se il problema era intrinseco dello strumento o causato da cause esterne (non imputabili dallo strumento stesso), tipo sudorazione acida
:zizizi))
Volendo venirsi incontro, una soluzione si trova, no?
Di solito funziona così per tutto...
Posso capire selmer che è un gigante mondiale ( potrebbe non cagar .. ti), ma Borgani no ..... Se il suo "spazio", è una nicchia di mercato, dovrebbe avere, a maggiore ragione, stampato a caratteri cubitali, nel proprio DNA, un principio di marketing ... la soddisafazione del cliente, perchè quel cliente, se soddisfatto, ne porta altri, chi si dichiara soddisfatto, insomma, è un testimonial che gioca per Borgani, visto che non esistono dealer ......qui si parla di un fatto oggettivo e di un poco di sfiga (può capitare), e secondo me hanno fatto un'errore gravissimo .....
p.s. siccome il brand Borgani di presta a "letture" ambigue, girano storie strane, leggende metropolitane, cazzate e cazzari, sostenitori e detrattori contrapposti, una politica commerciale, quantomeno ambigua e poco trasparente, preciso di non aver alcun interesse particolare .. aggiungo che sono stato un fortunato possessore di un alto Borgani Classic, slaccato, che andava alla grande. Concludo che suono con un tenore Borgani, e ne sono pienamente soddisfatto ...... dico questo, perchè prevenire e meglio di curare .... :saputello
Ah con me sfondi una porta aperta, credo di aver gia' commentato a riguardo....comunque fare azienda in italia oggi e' veramente un' impresa onerosa e coraggiosa e personalmente credo che la vita di piccole aziende sia legata al valore aggiunto dell' arte e buon gusto italiano, chiunque faccia millantato credito e non confezioni i suoi prodotti con un valore aggiunto precipitera' nel vortice dei caduti per incompetitivita'....quindi entrando nel merito, nn importa dove vengono prodotte le singole parti degli strumenti se il progetto, l' essenza e la sostanza finale fosse quella di uno strumento costoso uscito da un atelier di progettazione dove la funzionalita' e l' estetica fossero di riferimento e distanti da qualsiasi prodotto di massa.....allora si'....chi potrebbe eccepire.....purtroppo spesso la mentalita' e' quella di ottenere il massimo con il minimo investimento.... a mio avviso mentalita' assolutamente perdente, o c'è il salto di qualita' o al massimo sopravviveranno.
Le laccature non sono affatto esenti da garanzia.Citazione:
Originariamente Scritto da lordsax
La garanzia copre i difetti di fabbricazione di qualsiasi componente del sassofono o altro prodotto.
Deve, appunto, trattarsi di difetto di fabbricazione, però: se la mia sudorazione è caratterizzata di una acidità anormale è altro discorso. Ma ciò non vuol dire affatto che la laccatura non è garantita contro eventuali difetti intrinseci.
Potete stare tranquilli, è così.
Tornando al topic, vorrei fare notare come, nel rinnovato sito della Borgani, si ribadisce che i sassofoni sono battuti a mano, ma non si specifica né dove sono battuti nè che si tratta di strumenti made in Italy.
Sul mio sassofono, acquistato nel maggio del 2007, la dicitura "made in Italy" c'è, non so se c'è anche sui sassofoni di recente produzione.
Se non c'è, dato che non se ne parla neppure nel sito, questi sassofoni possono essere realizzati ovunque, anche sulla luna. E per intero, dalla prima all'ultima fase di produzione, perché basta sia eseguita in Italia l'ultima fase di produzione per giustificare legalmente la dicitura "made in Italy".
Comunque, il mio sax suona benissimo!
Sui miei R&C non c'è nessuna scritta "Made in Italy" eppure... :D-:
Allora anche gli M&G son o made in italy visto che vengono assemblati in ItaliaCitazione:
Originariamente Scritto da MyLadySax
Ai sensi dell'art. 36 del Regolamento n° 450/2008 CE:
"1.Le merci interamente ottenute in un unico paese o territorio sono considerate originarie di tale paese o territorio.
2. Le merci alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi o territori sono considerate originarie del paese o territorio in cui hanno subito l'ultima trasformazione sostanziale".
La scritta "made in Italy" non è obbligatoria, neppure se i sassofoni sono effettivamente realizzati in Italia.
Ma, anche per i R&C, faccio notare che nel sito si legge di sassofoni italiani artigianali, che non vuol dire affatto che sono realizzati in Italia, ma solo che l'Azienda è italiana. Dunque, non vedo differenza con la Borgani (sempre che sui nuovi Borgani non appaia la suddetta scritta).
Sia bene inteso che non voglio significare che i Borgani e i R&C non sono made in Italy, ma che, se non c'è scritto da nessuna parte, potrebbero anche non esserlo, neppure con riferimento all'ultima fase di produzione (o trasformazione sostanziale, come si esprime il Legislatore Europeo).
Quanto agli M&G, se sono solo assemblati in Italia e l'assemblaggio può essere inteso come "ultima trasformazione sostanziale", ebbene sì, che ci sia o non ci sia scritto "made in Italy", si può dire, ai sensi dell'art. 36 cit., che questi sassofoni sono di produzione italiana, forse più dei Borgani e dei R&C.
E così che piaccia o no, che ci si voglia credere o no.
... si può benissimo visitare la fabbrica e assistere alla produzione degli strumenti in loco. Non c'è trucco non c'è inganno... :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik