la querela penale la rischi solo se decidi di suonare di notte disturbando il sonno del tuo vicino.
ciao fra
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la querela penale la rischi solo se decidi di suonare di notte disturbando il sonno del tuo vicino.
ciao fra
Ragazzi.. purtroppo non credo sia così semplice da risolvere. Ho contattato via mail degli esperti in materia di acustica sempre legata all'uso di strumenti musicali e i risultati, francamente, mi deprimono! Alla faccia del diritto di studio!!
Sintetizzo a beneficio della collettivitÃ* musicale:
Risp. n 1 :
purtroppo l'utilizzo di strumentazione all'interno dei condomini porta spesso a queste situazione, e chi ne esce sempre perdente è il musicista.
Infatti, anche se dal punto di vista amministrativo il fatto che si utilizzi lo strumento per periodi brevi comporta un fattore di "sicurezza" (un fattore decrementale del valore differenziale rilevabile in tra i valori rilevati in assenza dell'utilizzo dello strumento e con il suo utilizzo), questo fattore non viene riconosciuto a livelli giurisprudenziale, dove l'Art. ex 844 CC prevede il diritto alla salute ed al riposo innanzitutto.
Le suggerisco pertanto di cercare di mantenere il più possibile un profilo di collaborazione, magari, se possibile, facendo utilizzare lo strumento in orari dove non possa creare disagio al vicino.
La cosa migliore sarebbe una insonorizzazione del locale, ma è una operazione costosa e che riduce molto lo spazio.
Diciamo che in caso di verifica AMMINISTRATIVA (una misura fatta dalla ARPA) il fato di non suonare per periodi superiori ad 1 ora porta ad un decremento del livello differenziale, ma dal punto di vista GIURISPRUDENZIALE (in caso di causa Legale) la cosa non fÃ* differenza, Lei sarebbe comunque soccombente..
Risp. n 2:
Purtroppo la legge tutela prima la salute rispetto allo studio: Codice civile e penale
In qualunque momento è vietato immettere nella proprietÃ* del vicino suoni che superino la "normale tollerabilitÃ*" in qualunque momento del giorno, anche per tempi brevi ed indipendentemente da orari condominiali.
http://www.euroacustici.org/Sentenza_penale_732_06.pdf
http://www.euroacustici.org/notizie_3.html
Se non può insonorizzare la stanza, può pensare ad un BOX insonorizzato di dimensioni adeguate o mettersi d'accordo con il vicino per trovare un momento conveniente oppure suonare in altre sedi.
Ecco... quindi sta cosa mi lascia veramente deluso dalla legge italiana!!! Alla faccia dell'arte e di chi, dell'arte, spera di farne un futuro lavorativo!
Vorrei sapere voi, amici, da dove avete tratto le vostre conclusioni... se per sentito dire o per qualcosa di legalmente valido e consultabile!
Grazie ancora
PS: mi sono informato anche per i materiali fonoassorbenti da una societÃ* che li vende qui a roma. Un kit fai da te, a base di Agglomerato Poliuretanico, che pensavo di usare per il mio garage (a 2 piani sotto il piano terra ma.. freddissimo!!!), mi viene a costare, per circa 65mq (soffitto+3 pareti) 1000 euro più altri 700 per insonorizzare col piombo la porta basculante! Troppo... francamente troppo per me! :(
Ciao Alessio,
secondo me la faccenda non è così grave...nel senso che c'è scritto che uno deve rispettare il sonno e la quiete, ma pensaci un attimo...se uno deve ristrutturare casa come fa? Si chiede un'autorizzazione al condominio e si rispettano gli orari...
Detto questo, non credo che un sax arrivi a inquinare acusticamente come un pianoforte o come una batteria, non skerziamo...
Allora se uno è professionista e magari non ha i mezzi per insonorizzare una stanza dovrebbe smettere di suonare ?? :doh!:
La nota che hai riportato cita livelli sonori che non superino la "normale tollerabilitÃ*", a meno che tu non spinga come un forsennato non credo che tu possa superare tale soglia...
Secondo me la via sta nel mezzo, è chiaro che nei limiti del possibile, è meglio mantenere buoni rapporti coi vicini, ma se anche non dovessero tollerare nulla io dormirei sonni tranquilli, anzi se dal loro comportamento ne derivasse una tua preoccupazione costante e protratta nel tempo, potrei querelarli per stalking, non scherzo sai...
Le pressioni psicologiche a volte sono forti, tali da indurre una persona a smettere di suonare, e non esiste, è una limitazione della libertÃ* umana!
Frank.
Grazie Frank.. sono davvero in crisi... il vicino è un buzzurro, maleducato... nn c'è soluzione di buon rapporto... e peraltro nn vorrei incorrere in verbali dei VV.UU. onerosi (si parla di intervento dell'ARPA e dei vigili assieme e se rilevato l'eccesso, la multa sono 4000 euro!!!)
Si voglio sonni tranquilli.. ma neanche far abbandonare a mio figlio la sua grandissima passione... sono davvero giù di morale :(
provo a risponderti .
è vero che devi rispettare il sonno ma questo non inibisce la tua libertÃ* al punto che non puoi fare più nulla .
dal punto di vista penale il disturbo del sonno devi considerarlo come una scelta per ottenere
un risultato.
ad esempio ogni volta che il tuo vicino va a dormire decidi di fare in modo di svegliarlo.
nel caso del suono del sax se ad esempio attendi l'ora notturna 3 o 4 del mattino per cimentarti.
negli altri casi (come ad esempio nel tuo che suoni in orari non inusuali) il reato è escluso,
nel caso concreto il vicino potrebbe querelarti ( anche io potrei querelarti perchè ad esempio non suoni il sax ) ma in entrambi i casi vi sarebbe una archiviazione e tu potresti controquerelarci per calunnia ed ottenere oltre ad una condanna un congruo risarcimento.
perche ancora in italia è possibile ottenere giustizia. (anche per un sassofonista tartassato).
sotto il profilo civilistico il problema è più complesso perchè si deve verificare se il suono del sax superi quella tollerabilitÃ* che lo renda un rumore inaccettabile.
ora se suoni di notte (considerando che in genere c'è un silenzio straordinario) sicuramente il suono del sax è inaccettabile (come anche l'abbaiare di un cane , il miagolio di un gatto ecc)
ma se suoni in orari consentiti (o non espressamente vietati) la soglia del rumore accettabile è
molto più alta.
recentemente mi è capitato di vedere un sito utile per valutare questa soglia.
se lo ritrovo lo posto
ciao fra (appassionato sassofonista, spesso tartassato dai vicini, avvocato)
:shock: :shock: :shock: :shock:
non avevo letto la sentenza del giudice monocratico di Gaeta.
considera però che questa sentenza è una sentenza di merito di primo grado che probabilmente sarÃ* riformata in appello.
anche se si tratta di un abominio giuridico considera che il caso descritto è del tutto diverso
dal tuo.
sia per gli orari sia per tutta una serie di altre circostanze che eviterò di evidenziare.
ciao fra
Siete davvero delle belle persone ad interessarvi così alla mia situazione.
Considerate che stiamo parlando di mio figlio, un ragazzo di 13 anni... (ovviamente figlio di musicista prof. ;) ) che a 13 anni ha scoperto una grande passione per la musica e il sax.
Ma il rozzo del piano di sotto neanche riconoscerebbe il canto di un usignolo dal barrito di un elefante!
Nel frattempo mi sono documentato telefonicamente sia coi VVUU che con l'ARPA.
Vigili: in caso di esposto chiamano l'ARPA per la perizia fonometrica.
ARPA: non intervengono MAI per querelle tra privati ma solo tra esercizi pubblici vs privati.
Pertanto il tecnico misuratore mi ha detto che, in via eccezionale, potrebbero intervenire solo qualora interpellati da un'autoritÃ* giudiziaria (e credo che lo siano anche i VVUU) ma mi ha detto che, in realtÃ*, è molto difficile misurare l'entitÃ* di decibel di un sax poichè quest'ultimo, a seconda da come venga suonato, può emettere suono con maggione/minore intensitÃ*.
Quindi qualsivoglia lettura fonometrica potrebbe essere falsata. Oltretutto mio figlio suona in giorni random, casuali, e in orari altrettanto casuali all'interno delle ore consentite. Quindi ammesso che si dovesse muovere l'ARPA correrebbero anche il rischio di fare un buco nell'acqua perchè, in quel momento, nessuno suona.
Vorrei però avere maggiori dettagli su cosa, il buzzurro, potrebbe fare da un punto di vista legale.
Ammettiamo che io faccia suonare il mio pargolo 2 giorni la settimana per un'ora ciascun giorno... il buzzurro si rivolgesse ad un avvocato... cosa potrebbe succedere??
grazie
purtroppo può succedere che si venga querelati (e siamo in ambito penalistico) o citati e siamo in ambito civilistico.
se dovesse succedere (la querela è uno strumento del quale si abusa ) lo si verrebbe a sapere solo quano l'autoritÃ* giudiziaria decide di procedere.
in caso contrario (in caso di archiviazione ) potremmo non sapere mai di essere stati querelati perchè il pubblico ministero ha ritenuto che la condotta descitta nella querela non era riconducibile a nessuna fattispecie di reato.
se invece il giudice decide di procedere ne veniamo a conoscenza attraverso un atto che si chiama avviso di conclusione di indagine preliminare.
(in quel caso è utilissimo rivolgersi ad un avvocato prima di fare qualsiasi attivitÃ* o firmare o scrivere qualsiasi cosa.)
nel caso della sentenza il pianista pur sapendo di essere imputato in un processo dichiarava apertamente a terzi che avrebbe comunque continuato a operare (manifestando in questa maniera un disinteresse per il processo che probabilmente ha avuto un ruolo drammatico per la sua vicenda processuale).
nel tuo caso non credo che il vicino possa arrivare ad una denuncia penale che abbia un seguito.
a mio parere il P M si fa due risate quando legge la querela .
(a meno che non ti trovi a Gaeta perchè in quel caso comincerei a preoccuparmi).
il problema della misurabilitÃ* delle immissioni di rumore è successivo ed inoltre per il sax tali immissioni possono variare a seconda dell'esecutore.
nel caso concreto quindi anche con un Pm che avesse deciso di procedere difficilmente si arrriverebbe ad una perizia (disposta dal giudice ) dalla quale si potrebbe affermare che il suono del sax di tuo figlio supera la normale tollerabilitÃ*.
inoltre poco valore avrebbero delle " ipotetiche prove precostituite" ad esempio il vicino che registra il suono del sax di tuo figlio.
un processo però comporta una serie di problemi che purtroppo non potresti evitare.
(per questo motivo è meglio comunque addivenire ad una soluzione pacifica .
(magari con una apposita riunione di condominio).
dal punto di vista civilistico alcune argomentazioni sono analoghe (difficoltÃ* di valutare la soglia di normale tollerabilitÃ* per il suono del sax nel caso concreto).
quindi l'esito del processo civile dovrebbe essere favorevole per te
ma in questo caso non vi sarebbe il filtro degli inquirenti.
(pm ecc...) e quindi è più semplice per il vicino farti causa per ottenere un risarcimento.
(dico più facile nel senso che è più semplice per il vicino arrivare al processo , non ad una sentenza di condanna )
è anche vero che un processo è oneroso tanto per te quanto per lui.
ciao fra
Grande e tecnica spiegazione complimenti fra.
Io da esterno leggo solo che ci sono solo spese da sostenere e che, probabilmente, non verranno mai addebitate solo alla parte soccombente (sbaglio?) quindi ricadranno su di te (per la tua parte di spesa) anche in caso di vittoria... che sarÃ* alle calende greche.
Sempre una rogna la giustizia...
Max
SCusa... anche ammettendo un incontro a 3: io, l'amministratore e il disturbato... la figura dell'amministratore che ruolo riveste legalmente?? Quantomeno per tutelare la buona nostra volontÃ* per addivenire ad un accordo..Citazione:
Originariamente Scritto da fcoltrane
si questa delle spese è una delle rogne della giustizia.
in ambito civilistico spesso sono compensate (con grave danno per la parte che ha ragione) in rari casi (con giudici particolarmente attenti) la parte soccombente viene condannata anche al pagamento delle spese processuali.
nel caso che ci riguarda però un fatto è a nostro favore (nostro inteso come noi sassofonisti).
è l'attore che deve anticipare tutte le spese che riguardano le perizie. :ghigno:
(nel nostro caso il vicino ).
in ambito penalistico se abbiamo un reddito al di sotto di 9000 euro all'anno circa siamo a carico dello stato:
(il gratuito patrocinio) in pratica è lo stato che paga tutte le spese (perito, avvocato ecc).
l'avvocato lo scegli tu ma deve essere iscritto in un apposito albo (ed essere daccordo perchè lo stato è un buon pagatore ma i tempi sono molto lunghi).
ciao fra
l'amministratore sarebbe solo un terzo e non rivestirebbe alcuna figura giuridica qualificata.
lo dicevo solo per addivenire ad un accordo e magari stabilire degli orari che escludessero il disturbo delle occupazioni o del riposo ecc.. ecc..)
in realtÃ* suonare il sax non è diverso dall'ascoltare la televisione, o la radio o avere un cane o un gatto che strepiti (dal punto di vista legislativo) .
nel caso concreto bisogna dimostrare che si abusi degli strumenti sonori nella maniera che è stata evidenziata.
in pratica ciascuno di noi potrebbe denunciare il vicino perchè ha il volume del televisore troppo alto o la radio ecc.. ma solo in pochi si cimentano perchè sanno che la strada del processo è lunga onerosa e a volte con risultati devastanti.
dicevo della riunione di condominio perchè nel 90% dei casi nella coscienza del cittadino medio
la presenza dell'amministatore e la decisione presa nella seduta condominiale è legge inderogabile.
certo se vivi a gaeta ed il tuo vicino ha la figlia che è un magistrato di corte d'appello e odia il sax sei proprio messo male. :cry: :ghigno:
ciao fra
ciao fra
:lol:Citazione:
Originariamente Scritto da fcoltrane
Veniamo alla conclusione quindi:
- tu, da avvocato, cosa faresti al mio posto?
- tu, da persona comune, cosa faresti al mio posto?
L'inquilino intollerante, al di la di adire a vie legali, se non erro potrebbe andare al Giudice di Pace per chiedere di dirimere la controversia... giusto? E in questo caso cosa succederebbe?
Non penso abbia i soldi da buttare per una causa di cui lui stesso non avrebbe la certezza di uscirne vincitore (a meno che il suo avvocato non gli prometta questo....)
Grazie ancora
quando mi è capitato ho cercato di trovare un accordo.
quindi sono andato a parlare con il vicino chiedendogli che fosse lui ad indicarmi degli orari nei quali poter suonare.
(cercavo inoltre di studiare arrecando meno disturbo possibile, quindi ad esempio sceglievo la stanza più lontana dal vicino e suonavo con la campana rivolta ad un armadio aperto pieno di vestiti).
nei casi più disperati utilizzavo le sue stesse armi (minacciavo querele per volumi del televisore ecc).
il reato contestato non è di competenza del giudice di pace (ma del tribunale in composizione monocratica ) quindi a meno di essere con il gratuito patrocinio è relativamente oneroso.
il rischio di arrivare ad un processo è relativamente piccolo e ad una condanna quasi inesistente.
(come ti dicevo il vicino potrebbe denunciarti anche per il volume del televisore).
per quanto riguarda la controversia di natura civilistica (non so dirti molto perchè mi occupo di altro ) ma per le immissioni di rumore la competenza non credo sia del giudice di pace.
quindi anche in questo caso sarebbe onerosa (oltretutto per avere una speranza di vincere dovrebbe essere disposta una perizia che sarebbe anticipata dall'attore (il tuo vicino).
ciao fra