perbacco.... non pensavo che il 'livello' delle mie domande in pvt a mbb potesse diventare di dominio pubblico :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da Isaak76
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perbacco.... non pensavo che il 'livello' delle mie domande in pvt a mbb potesse diventare di dominio pubblico :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da Isaak76
Solo le tue? :fischio: :fischio: :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da just
........tanto per rimanere OT e dare un pò di fastidio :ghigno:
la scala minore armonica, a differenza della naturale, ha la settima alterata perchè acquista un semitono.... tutto qui? ora le cose diventano così semplici?
Il VII grado della Scala minore naturale viene innalzato di un semitono ascendente per creare la Sensibile (come ho specificato negli appunti, se la distanza tra VII e VIII grado è di un tono, il VII grado può essere semplicemente chiamato "VII grado" per differenziarlo dalla Sensibile, che è sempre il VII grado ma ha la caratteristica di trovarsi soltanto ad un semitono dall'VIII grado).
Quindi in definitiva, le caratteristiche della scala minore armonica sono:
- ha il VII grado alterato (un semitono ascendente) rispetto al VII della scala minore naturale.
- a seguito dell'innalzamento di un semitono del VII grado, l'intervallo tra VI e VII grado diventa di un tono e mezzo (1 tono +1 semitono).
- E' formata dagli stessi suoni, sia in senso ascendente che discendente.
In veritÃ* non sono mai state particolarmente complicate! :ghigno: Spero che ora sia un pò più chiaro...Citazione:
Originariamente Scritto da just
;)
Sei sempre un grande Modern. Alla domanda vuoi andare a cena con MBB o con Sonny Rollins, sceglierei MBB, solo perchè non parlo bene l'inglese :ghigno: Scherzo sei VERAMENTE un grande :half: :half: :half: sei la nostra Treccani del sassofono :bravo: :bravo: :bravo:
Ecco, ora ho una domanda da spararmi letteralmente ma incurante del pericolo ve la pongo :D
A che cosa servono le scale???
Così almeno dopo saprò perchè le devo sapere...eheh
A suonare :saputello !!Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
Le Scale sono le Fondamenta di ogni Musicista; se guardi la prima pagina del Topic (dove risiedono appunto gli spartiti) MBB lo ha spiegato con poche parole ma importanti. ;)Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
Aiutano a prendere confidenza con lo Strumento, a capirne l'Armonia, a comprendere la tonalitÃ* di un Brano ed è essenziale per un approccio semplificato all'improvvisazione. ;)
Croce e delizia di ogni musicista, non solo saxofonisti :zizizi))
Ah ok grazie ragazzi e soprattutto grazie a MBB, adesso ho capito ;)
[OT]Avrei una piccola domandina. E vero che la tonalitÃ* si può vedere anche dalle alterazioni in chiave presenti all' inizio del brano?[/OT]
Certo ;)Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
E' essenziale la lettura delle alterazioni in chiave, altrimenti se iniziassi a suonare uno spartito (in una Band) senza leggerne i valori, faresti la figura del Piscuano :lol: :lol:
In realtÃ* non servono a nulla...avevo del tempo a disposizione e non sapevo cosa fare!! Scherzo... :lol: :lol: :lol:Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
Ti faccio un paragone, oserei dire, illuminante: noi saxofonisti potremmo paragonarci a degli atleti. Come si fa a diventare un buon atleta? Serve l'allenamento...e come è composto questo allenamento?Da tanti piccoli esercizi, che ripetuti più o meno costantemente nel tempo, ci portano a raggiungere un determinato obiettivo.
Come immaginerai, un atleta non fa soltanto un tipo di esercizio, ma tanti esercizi diversi, il calciatore non gioca soltanto a pallone ma lavora anche in palestra, lo sciatore non pensa soltanto a scendere giù dalle piste ma anche a costruire un fisico "solido" che gli permetta di accusare nella maniera minore gli inevitabili "incidenti di percorso" e così via...
Bene, noi saxofonisti dobbiamo fare un discorso analogo...per raggiungere l'obiettivo dobbiamo necessariamente passare per quella lunga e dura palestra composta di scale, arpeggi, salti, note lunghe e chi più ne ha ne metta.
Superata la prima fase con gli esercizi base, il saxofonista-atleta deve cominciare ad intensificare la propria attivitÃ* per spostare un pò più in lÃ* i propri limiti ed ecco che cominciano a farsi avanti i metodi di tecnica che per la maggior parte, hanno l'obiettivo di "sbloccare" e velocizzare le dita. Parimenti, dovranno essere portati avanti anche quegli esercizi che mirano a tirare fuori e consolidare la musicalitÃ* del saxofonista (i cosiddetti studi "cantabili").
Giunti a questo livello, il training diventa sempre più duro con il passare del tempo e anche quelli che all'inizio erano semplici esercizi di base, pian piano cominciano ad assumere una forma sempre più complessa, le scale non saranno più suonate a 60 alla croma ma magari a 160 al quarto, idem per gli arpeggi, lo studio assiduo delle note lunghe comincerÃ* ad essere associato a quello degli armonici, dei sovracuti e così via...
Per la serie...c'è sempre da imparare.
Come puoi vedere siamo degli atleti, dobbiamo migliorare sempre e costantemente, senza mai tralasciare le basi fondamentali dalle quali siamo partiti.
Se ti interessa sapere come si riconosce la tonalitÃ* di un brano, c'è un Topic apposito nel Forum.Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
;)
Grazie MBB. Mi togli una curiositÃ*, ma quanto ne sai? :D :D :D
Grande ;)
Molto meno di quello che c'è da sapere... :cool:Citazione:
Originariamente Scritto da dark88
;)Citazione:
Originariamente Scritto da ModernBigBand
MBB...non è che tu sei per caso la mia 68enne professoressa di solfeggio mascherata?? Il paragone con gli atleti me lo faceva ad ogni santa lezione.... :shock: :zizizi))Citazione:
Originariamente Scritto da ModernBigBand