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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Citazione:
Originariamente Scritto da pumatheman
per conto mio cè poco da argomentare, fa ridere dell'inizio alla fine sto 3d, a partire dal titolo
Questo lo hanno capito tutti coloro i quali hanno letto i tuoi interventi in questa discussione, hai reso ampiamente l'idea. Se è tutto ciò che hai da dire, se questo è il tuo contributo, non vedo per quale motivo continuare a provocare l'autore del topic con queste frecciatine da quattro soldi, il cui unico effetto è quello di far degenerare una discussione che - personalmente - trovo interessante. Dario ha una sua convinzione e l'ha voluta condividere con gli altri utenti, affinché la si potesse discutere. Nessuno pensa che sia il depositario di verità assolute, né si è presentato come tale (a differenza di te, che hai la presunzione di discernere ciò che è banale da ciò che non lo è, senza uno straccio di argomentazione, imponendo i tuoi assiomi). Molti utenti, che non si sono trovati d'accordo con lui, hanno giustamente argomentato le loro opinioni, diverse e contrarie, cui Dario ha replicato pacatamente. Questo si chiama dialettica ed i forum servono proprio a dialettizzare. Quello che stai facendo tu lo si può definire correttamente solo con un'espressione volgare, che si può tranquillamente omettere, dal momento che si rende già abbastanza palese.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
http://www.youtube.com/watch?v=2EXzfpS6 ... ata_player
Questi hanno studiato bop a manetta ad esempio, si sente che hanno trascritto un botto di soli di jackie mclean
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Certo che se non si vestissero come Platinette ad Halloween...
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Si vestono molto meglio di certi boppers nostrani
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
junkie a me infastidisce questa retorica delle classifiche, del superiore, della competizione nell'ambito artistico (musicale), mi va di essere ironico quando sento di volerlo fare, spero di non offendere nessuno, le frecciatine non sono vietate e non devo spiegare nulla a te, di sicuro il mio messaggio è passato argomentato o no.
ci leggo troppo chiaramente che l'intento è quello di elevare ed elevarsi a superiorità indiscussa, questa discussione in salse più o meno uguali è, a mio parere, già stata sviscerata e affrontata mesi fa con molti contributi argomentatissimi in altri 2 o 3 thread sul forum Dario e gli altri le conoscono bene.
grazie del divertimento e delle risate regalatemi, con questa chiudo: io titolerei in modo più aderente allo spirito del tread starter: "oh ma quanto saremo superiori agli altri noi che studiamo e suoniamo il bop?" :alè!!)
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
@puma
a parte che se si è affrontato qualche argomento similare mai si era affrontato, ma non so se hai capito bene il senso del thread visto che eri preso dalle risate che ti facevano leggere male, in questi termini. E cioè quanto lo studio del bop possa servire in altri ambiti musicali. Il senso bop si bop no glielo ha dato qualcun'altro. Quando si parla 1000 volte degli otto link nessuno si mette a ridere.....è normale che sia così in un forum...
@jug
mi porti dei paragoni con grandi musicisti di nicchia e ritorniamo a quello che ponevo come questione principale: quanto lo studio del bop è essenziale/importante per l'esecuzione del 90 per cento dela musica moderna? Per quanto le scale microtonali e i tempi irregolari siano affascinanti e difficili da affrontare, difficilmente li ritroveremo in un lavoro pop, rock funky ecc. Quindi li reputo pocco essenziali/importanti per un musicista che voglia restare su ambiti che comunque abbracciano il 90-95 per cento della musica ascoltata/suonata oggi.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
beh... io riprendo quello che ha detto -Pizzic77- in specie sul Blues!!!
sicuramente studiare il be bop fa bene ed e' una forma di linguaggio che aiuta a migliorarsi come strumentisti, lo reputo una delle basi essenziali per suonare qualsiasi altra forma di JAZZ contemporaneo, direi che poi chiaramente studiarlo aiuta ad avere una migliore tecnica strumentale e una piu' completa padronanza dello strumento....
pero' non sarei cosi sicuro che sia indispensabile nella musiaca... pop - rock- anzi!!
Vi racconto la mia esperienza personale:
Per anni ho sempre studiato e suonato il jazz e i suoi derivati, cool jazz, be bop, fusion, jazz latin, Bossa nova,
ma nel 2004 ho avuto la fortuna di essere ingaggiato da un musicista e produttore di blues, con un contratto fantastico, ma con delle clausole ben precise, mi sono stati dati 2 giga di mp3 di blues, dalle radici acustiche del delta del Missisipi al blues elettrico di chicago... piu varie ed eventuali.. il tutto da ascoltare sia nel testo da tradurre che nell'ascolto del linguaggio improvvisativo dei vari chitarristi e armonicisti, ...UN LAVORONE...
il primo anno ho sofferto.. mi sembravano sempre i soliti 3 accordi... non mi vergogno a dire che mentre facevo un solo (che a me sembrava fichissimo)
un sig. di 66 anni di nome " Jesse James King" con il quale ero in tour (che in carriera si e' esibito con Rolling Stones, Jimmy Hendrix, Gene Vincent,..ecc ecc,) mi si avvicina e mi dice nell'orecchio:
- what is this shit man!!! play the blues man!!!-
Li per li ci sono rimasto male, non capivo .. anzi ho pensato
-ma che dice sto vecchietto!!-
....ma con l'ascolto e l'assuefazione al genere in poco tempo ho realizzato che aveva assolutamente ragione, e riascoltando i miei soli di allora sento che io ero in un altro mood, ...aveva ragione lui, il mio modo di suonare era fuori luogo e non comunicava assolutamente niente!! ...non ero dentro quella storia...
questa esperienza mi ha fatto diventare molto piu' riflessivo e sensibile!!
I Musicisti di pop o rock che sto accompagnando adesso, sono entusiasti del modo di suonare "semplice" che ho nei loro progetti.
Tanto che quando poi capita che mi ascoltino in un altra situzione piu' jazz.. rimangono sorpresi dalla differenza di approccio... e di fraseggio, (che non ho dimenticato completamente)
spesso (ma non vale per tutti chiaramente) il sassofonista jazz, bopper, viene visto come uno che suona troppo e ovunque... logorroico !!
che va bene per un turno in studio su un solo, ma nelle serate o nei concerti no!!
vi assicuro che questo e' quello che ho sentito nell'ambito del cantutorato e pop italiano... con un approccio Blues mi trovo a suonare moltissimo sia in studio che live, con progetti che hanno come radice Bruse Spristeen, o Bob Bylan, De andre'.....
saluti
G.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Beh... visto il curriculum e sentito come suona Gianluca, voglio vedere adesse che dicete (d-i-c-e-t-e)...
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
..interessante esperienza Baronsax...
scusami se te lo chiedo....secondo te se non avessi avuto alle spalle il bop e il jazz che hai, avresti suonato allo stesso modo? Meglio, peggio, uguale? Sai perchè te lo dico.....perchè quando ho ascoltato la tua reg con l'alto sul tributo a michael subito ho capito dal tipo di staccato dal timing che avevi suonato bop, infatti poi hai pubblicato gli altri video e avevo ragione....quindi è chiaro che per suonare il blues a livello professionale si dovrà studiare bene il modo di suonarlo, ma il tuo blues senza il bop, il tuo pop e il rock senza il bop, sarebbe stato lo stesso??
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Dario: "Per quanto le scale microtonali e i tempi irregolari siano affascinanti e difficili da affrontare, difficilmente li ritroveremo in un lavoro pop, rock funky ecc. Quindi li reputo pocco essenziali/importanti per un musicista che voglia restare su ambiti che comunque abbracciano il 90-95 per cento della musica ascoltata/suonata oggi."
Mettila come la vuoi...le percentuali esagerate che riporti sono da ritoccare di gran lunga al ribasso: esistono
molte nicchie musicali (nel vasto serbatoio della world music) che hanno un buon seguito e di gran lunga superiori al bop.
E' evidentissimo, tuttavia, che col bop, non suoni tutto e in molti casi
non c'è bisogno di poliritmie o microtoni, per constatare gli evidenti limiti di una preparazione
a senso unico.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Baronsax riesci a spiegarci esattamente cosa sbagliavi quando suonavi il blues prima di entrare nel mood. Hai degli esempi del prima e del dopo da farci sentire magari commentando cosa non va bene nel prima e cosa va bene nel dopo?
interessato89
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Porto un esempio similare:
per un buon periodo della mia vita musicale ho fatto anche il bassista elettrico. Ero appassionato di slap, Victor Wooten, tecniche segrete, libri nerd su come slogarsi il pollice ed altre amenità che iddio me ne scampi.
Ad un certo punto sono stato ingaggiato da un gruppo reggae che girava parecchio, in tutti i sensi. Musicisti reggae "puristi", in tutti i sensi.
Io di reggae conoscevo un po' Bob Marley, che è pochino ed è pure un caso particolare. Naturalmente i miei inutili funambolismi e le mie sostituzioni erano GIUSTAMENTE viste di mal'occhio dal resto della banda... Al che con il tempo sono entrato "nell'onda" e ho cominciato a capire come andavano fatte le cose, ad appassionarmi ed a imparare un linguaggio "difficile" per me. Quando cominci a godere facendo tre note fatte bene, allora la vittoria è assicurata.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
mi auto cito!!
{sicuramente studiare il be bop fa bene ed e' una forma di linguaggio che aiuta a migliorarsi come strumentisti, lo reputo una delle basi essenziali per suonare qualsiasi altra forma di JAZZ contemporaneo, direi che poi chiaramente studiarlo aiuta ad avere una migliore tecnica strumentale e una piu' completa padronanza dello strumento.... }
dunque la risposta per Darionic e' no!!
NO... non sarebbe stato lo stesso senza il bop. ...ma lo stesso vale per i 6 anni di musica classica che ho fatto con il clarinetto e magari pure quei 3 dischi alla papetti che ho registrato a 22 anni
(sotto falso nome americano hihihihi) e cosi per altre cose che ho attraversato.
il modo di suonare di un musicista e' il sunto di tutto quella che ha sentito e studiato.. e suonato prima.
questo vale (credo) per qualsiasi strumento e genere musicale....
aggiungo il jazz di ieri e di oggi:
molto del jazz di oggi (non tutto chiaramente) non proviene dal cuore e dalla pancia...(il tuo stato d'animo)
il bop, per come mi hanno raccontato, quello che nasce dai musicisti afroamericani per differenziarsi dalle big band degli anni 30.. era un modo di suonare che si sviluppa in un contest storico preciso e ha una sua rabbia .. col tempo tutto si evolve e cambia... nel be bop di Gillespie e Parker c'e' tanto blues.. non parlo della forma musicale di 12 battutute ma di quella spirituale... io vi giuro che la sento adesso... sento la loro rabbia, amore, felicita', mentre suonano... oggi la posso percepire e per usare un termine molto X factor MI ARRIVANO!!!
il jazz contemporaneo, in molte delle sue forme, mi sembra ad oggi un espressione musicale piu' Intellettuale che spirituale.. non so se mi riesco ad esprimere!!
il fatto che molti musicisti jazz mostruosi nel loro mondo musicale,.... specie se di giovane eta, messi di fronte a un un blues semplicissimo ho per rimanere in tema un brano rock pop, risultano... (come direbbe il mio Mentore del Blues Mr. Chriss)
degli Iceberg nell'oceano indiano!!!
tornando al titlo del post...
il Bop e' stato un momento importantissimo dell'evoluzione del Jazz e dell'emancipazione del musicista jazz afroamericano dalle grandi big band, per noi sassofonisti ha anche un importante impatto sulla tecnica strumentale ed espressiva, a tutti i miei allievi dico che l'ominibook di Parker e' la chiave per risolvere problemi di lettura, articolazione delle dita, staccato, pronuncia swing,
ma non basta...
e' solo uno degli igredienti della torta!
Saluti
G.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
per lucaB
non ho molte registrazioni.. del 2004... se trovo qualcosa anche a mio discapito la pubblico!!
cosa sbagliavo e semplice da spiegare.. l'esempio che ho fatto era riferito a uno shuffle dritto in A+
ed io ci svolazzavo su le mie frasi bop o funk e ricordo bene che ho buttato dentro un pattern di Brecker poi sono stato cazziato!!!!!
la scala blues la usavo a diritto sempre ... invece di quella pentatonica con la nota blu solo quando veramente soffro... o voglio marcare qualcosa... infine il modo di stare sul tempo che era sempre up e mai in battere.. il blues e' in battere!!! sta sull'uno ... mi riprometto di registrare qualch esempio... tempo permettendo!!
saluti
G.
ps qui stavo in fase di cambiamento ma il solo posso dire che e' abbastanza giusto nel contesto
http://www.youtube.com/watch?v=GI0wNTUb ... playnext=1
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
una domanda che mi è venuta leggendo il thread, e che sento il bisogno di esplicitare dopo gli ultimi interventi di Gianluca (miseria come suoni! :half: ):
ma non è che i grandi nomi con radici bop (che sia chiaro, per dirla alla Zappa, "tenevano una minchia tanta") che si sono portati ad esempio per sostenere l'importanza fondamentale del genere, siano grandi anche e soprattutto in virtù del fatto che suonassero anche altro rispetto al bop?
insomma, non è che a studiare solo una cosa si diventa sì bravi, magari bravi tecnici, ma la chiave per andare oltre è studiare anche ben altro, e non c'è un solo genere più importante di altri?
:saxxxx)))
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Citazione:
Originariamente Scritto da Baronsax
tornando al titlo del post...
il Bop e' stato un momento importantissimo dell'evoluzione del Jazz e dell'emancipazione del musicista jazz afroamericano dalle grandi big band, per noi sassofonisti ha anche un importante impatto sulla tecnica strumentale ed espressiva, a tutti i miei allievi dico che l'ominibook di Parker e' la chiave per risolvere problemi di lettura, articolazione delle dita, staccato, pronuncia swing,
ma non basta...
e' solo uno degli igredienti della torta!
straquoto Baronsax (che ho sentito suonare spesso a Pisa nell'ormai mitico dr. JAzz), infatti non capisco il senso di tutto questa discussione..il bop serve come il blues e tutto il resto, non capisco perchè voler per forza riconoscere una superiorità ad un linguaggio rispetto ad un altro....un discorso sono i gusti, un altro discorso è legato alla preparazione del musicista, che credo debba essere a 360 gradi (e di più...)
E poi una piccola esperienza personale: ho sempre adorato il bebop e ho cercato di studiarlo il più possibile..posso dire però che per suonare alcuni tipi di musica (per esempio musica africana, quale quella che faccio adesso) mi è servito poco, se non quasi per nulla.
E' ovvio che fa parte del mio bagaglio, ma per alcune cose che mi trovo a suonare me ne devo quasi dimenticare e andare a cercare altre cose che fanno comunque parte di me.
Questo è il mio umile pensiero
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
grazie baronsax per la risposta. molto molto interessante
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
A me, 'sto Baronsax, me piasce proprio.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
quoto Baronsax
per Jug :
quando penso ad un sassofonista che sa gestire poliritmi penso a Steve Coleman .
(ed è uno di quelli che preferisco quando suona bebop)
la mia idea è che se hai una grande tecnica sai suonare sia Bebop sia altro....
e per tecnica intendo anche quella di produzione del suono.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
fcoltrane: "quando penso ad un sassofonista che sa gestire poliritmi penso a Steve Coleman .
(ed è uno di quelli che preferisco quando suona bebop)
la mia idea è che se hai una grande tecnica sai suonare sia Bebop sia altro....
e per tecnica intendo anche quella di produzione del suono".
Questo se la vuoi vedere sempre in una chiave "jazz derivativa"...
Però se hai visto il documentario su Coleman (che segnalai tempo fa),
con grande onestà intellettuale, affermava che la sua ricerca l'ha derivata
dai musicisti popolari, da certi stili di musica africana,
quindi da approcci improvvisativi, legati alla tradizione orale e non da certe
pseudo accademie di stampo teologico, piu' o meno jazzistiche.
Possiamo parlare di tecnica trascendentale, di suono ecc.
tutto il tempo che vogliamo...
ma per entrare nello spirito di questo o quel tipo di sound
(come è stato anche affermato da piu' persone in questo topic e in modo diverso),
bisogna possederne l'approccio e il sentimento (e non sono robette che si acquisiscono al volo...)
senza di questi, si buttano note a casaccio che non significano nulla
o che gratificano solo il proprio narcisismo strumentale.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
mettiamoci un punto.
Il Bop e importante
Chi lo vuole studiare lo faccia chi no studi altro
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
la ragione,come quasi sempre,sta nel mezzo...è utile studiarlo (però uno lo può anche interiorizzare senza studiarlo)...però io penso che
"catechizzare" solo verso il bop è un po' riduttivo per la crescita di un musicista;per me è più utile il blues,per esmpio...tutto questo,ovviamente,
per quanto riguarda la musica occidentale cioè quella che più ci ha influenzato,abbiamo nel cervello e suoniamo...purtroppo non ho esperienza
per altri tipi di musica....questo è il mio parere...ciao
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
perché qualcuno ha detto
Di studiare solo bop?
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
ma...insomma...c'è stato un po' di integralismo dai...comunque per me la può finire qui caro Xa... :zizizi))
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
io faccio fatica a studiare qualsiasi genere ^_^
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Citazione:
Originariamente Scritto da lucaB
io faccio fatica a studiare qualsiasi genere ^_^
:bravo: :bravo:
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Il bop sarà anche fondamentale...
Ma dove la mettiamo la validità pedagogica dello studiare a memoria e in tutte le tonalità i brani di Kenny G?
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Non banalizziamo il topic con troppi OT, grazie.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Ho trovato questo 3d molto istruttivo, al punto che alcuni interventi mi stanno lentamente portando a cambiare idea su alcune mie convinzioni... ogni tanto succede ed e' sempre, vabbe' diciamo quasi sempre, una buona cosa.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
la musica europea è la migliore, lasciamo perdere ste americanate :twisted:
*fugge*
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
ma la storia di imparare a suonare tutto in tutte le tonalità è una cosa solo del jazz o lo fanno anche i musicisti di altri generi?
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
nella classica può capitare spesso di dover trasporre più o meno al volo... ergo è uno skill piuttosto fondamentale!
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Ho dato una sbirciatina alle 13 pagine di commenti.
Chiedo un informazione da principiante.
Quali tipi di studi dovrei affrontare per studiare il bebop?
Ho alcuni libri di David Baker,la serie "How to play bebop" ricchi di patterns tipici,oltre queste cose che tipi di consigli mi potete dare?
Libri,metodi di studio,come lavorare sugli standards...le vostre esperienze.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
ascolta e suona sui dischi, oltre a fare tecnica
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Citazione:
Originariamente Scritto da lucaB
ma la storia di imparare a suonare tutto in tutte le tonalità è una cosa solo del jazz o lo fanno anche i musicisti di altri generi?
è un esercizio ottimo a dir poco.
ti da l'elasticità mentale e una conoscenza dello strumento molto più approfondita.
poi il pezzo andrebbe sempre suonato in tonalità originale per rispettare il punto di vista dell'autore, soprattutto nella classica...
ma capita che per diversi motivi questo non sia possibile quindi saper trasporre al volo e suonare in tutte le tonalità è fondamentale.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
bello sto thread, bravo OP
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
[youtube3:2mt6b16l]http://www.youtube.com/embed/YZJQ0uvU0UI#t=488s[/youtube3:2mt6b16l]
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Oh ragazzi, questo thread mi era sfuggito... :D
Premessa: sin dall'infanzia ho ascoltato passivamente Duke Ellington, Ella Fitzgerald (Chuck Webb), Louis Armstrong, Nat King Cole; da adolescente ho iniziato ad ascoltare attivamente (nel senso che andavo a cercami gli album dai mitici Caru e Black Saint) lo Swing ed il New Orleans/Chicago, per poi passare direttamente al Cool ed alla New Thing (così detto Free).
Non so perchè, ma saltai a pié pari tutto il BeBop: forse lo reputavo troppo virtuosistico e non ne coglievo i temi melodici, la brillantezza inventiva... Appro', Gillespie fu licenziato dalla Big Band di Cab Calloway che aveva preso il posto di Duke Ellington al Cotton Club.
Dopo molti anni ho iniziato ad ascoltare assiduamente Parker, Gillespie e banda briscola, e fui completamente travolto da Bird Of Paradise, Segment, Confirmation, Relaxin' At Camarillo, Barbados etc. senza stare ad analizzare come in realtà fossero degli 'standard' rivisitati, ri-raccontati. Erano semplicamente straordinari.
Occorre fare una sintesi:
il jass fu probabilmente battezzato così da 'jasmine' (gelsomino) che era il fiore che segnalava le prostitute ed il profumo che aleggiava nei bordelli dove suonavano i Creoli per intrattenere i clienti; costoro erano dei musicisti formati nelle molte orchestre classiche e d'opera attive nei numerosi teatri di New Orleans; con l'avvento della famigerata legge per la segregazione razziale (John Crow) fino ad allora sconosciuta a Crescent (New Orleans) questi meticci (Creoli) si ritrovarono disoccupati e finirono a suonare come detto nei postriboli; nel tempo libero andavano a Congo Square dove si riunivano gli schiavi neri (molti di loro venivano dalle piantagioni e dalle paludi del delta del Mississipi) per suonare strumenti improvvisati e cantare su poliritmi Africani.
Sicuramente i Creoli che avevano una conoscenza musicale e tecnica 'Europea' sentirono il richiamo ancestrale di quei ritmi, ed usarono le loro abilità per far nascere un nuovo linguaggio musicale, che quindi ha le sue radici nel Blues.
Saltiamo a piè pari il periodo Chicago (Joe "King" Oliver, Louis Armstrong) che pure sono fondamentali nell'evoluzione del linguaggio specifico (Jazz) ed arriviamo a NYC dove imperano Chuck Webb alla Savoy Ballroom e Duke Ellington al Cotton Club: è la grande era delle Swing Big Band che culmina a Kansas City con Count Basie. Queste grandi orchestre da ballo e di spettacolo erano una sicura fonte di reddito per tutti gli artisti neri (e non solo) che viaggiavano in tutto il Paese intrattenendo le folle sino alla fine degli anni '40; mentre si stava affermando il Rock & Roll molti musicisti Jazz, primi tra tutti Gillespie e Parker, sentirono il bisogno di trovare altre strade espressive, di far evolvere il linguaggio ampliandone il dizionario usato sino a quel momento.
Ampliandone il dizionario: ciò non sta a significare che non lo conoscessero alla perfezione. Un po' come fosse uno slang, un modo di significare i termini in modo del tutto differente e comprensibile solo a chi conosceva il codice.
Pensate sopratutto a pezzi come K.C. Blues o all'opposto Con Alma: sono slang che non scimmiottano semplicemente un altro linguaggio (il Blues o la musica Caraibica) ma ne ampiano l'espressione, arricchendolo di significati.
Io sono dell'idea che imparare qualsiasi forma musicale (linguaggio) possa arricchire il proprio vocabolario e la propria tecnica dialettica, ma per farlo non basta studiare la grammatica ed il vocabolario: si deve arrivare ad una naturalezza espressiva come quella di chi quando sogna parla ed ascolta nelle propria lingua, in quella che ha completamente padroneggiato.
E si deve necessariamente aver qualcosa da dire, altrimenti è tutto vano.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Big sax o' phone, bella requisitoria, sintetica, corretta e non scontata, è molto importante saper vedere il linguaggio e saper percepire quello che il linguaggio racconta, e sono certo che quel passaggio nella "new Thing" termine corretto, che troppo spesso viene etichettato free jazz, ha avuto una parte importante nel penetrare questo aspetto dell'espressione umana, della sua vita e storia, di un popolo e personale di ogni musicista, come fondamento del messaggio musicale jazz.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Giusto: proprio come i BeBoppers degli anni '40 erano ostracizzati dalla maggior parte dei jazzisti loro contemporanei, perchè non li capivano, così è capitato anche agli adepti della New Thing nei decenni successivi.
Non credo che questo tipo di 'rifiuto' fosse solo dettato da motivi di consuetudine, egoistici oppure economici: è proprio che per apprezzare il BeBop devi andare oltre il mero apprezzamento tecnico (o all'opposto il diniego); p.e. Parker diceva di suonare a quelle velocità inusitate così in pochi avrebbero saputo emularlo e copiarlo; cosa plausibile, ma non necessariamente e totalmente vera. Come a dire che gli sheets of sound di Coltrane erano una semplice esigenza di mostrare quanto fosse bravo (magari a nascondere che non si ricordava le progressioni canoniche?). Io credo che questo fosse il loro modo naturale di approcciarsi alla musica, il loro sentire.
No, secondo me questi musicisti erano ben oltre la tecnica e l'apprendimento meccanico: sarebbe come dire che avendo imparato le parole tu iniziassi a recitare la Divina Commedia inventando un linguaggio! Bhe, questo è proprio quello che è successo a Dante Alighieri che addirittura le parole se le inventava estrapolandole dal volgare!
Allo stesso modo i Boppers erano sfiniti di suonare in modo canonico e commerciale: lo Swing era già putrescente, se non per le pochissime Band che ancora sopravvivevano; loro presero il loro idioma e lo reinventarono. Ma questa è la storia del Jazz: un'invenzione che continua a ricrearsi.
Ma questa è la storia dell'Arte.
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Scusate se forse ho preso un po' la deriva ma per tornare all'argomento: il BeBop non mi pare che sia solo un'estremizzazione programmata ed organizzata di un'analisi filologica (le progressioni sull'armonia); certamente questa potremmo definirla come la loro ossessione: a Gillespie, Armstrong faceva il verso con il basco dicendo che suonava Cineserie ed a Parker, il batterista tirava il piatto quando usciva dallo schema canonico! Loro dovevano dimostrare a quegli stolidi che le progressioni potevano continuare ma su altri piani, con altre sostituzioni (rif Parker: 'l'illuminazione arrivò quando compresi che potevo suonare Cherokee su qualunque scala').
Quindi questa ossessione organizzativa porta ad un iniziale riordino dei canoni, ad un'analisi approfondita degli intervalli, alla risoluzione dell'Armonia che tende all'unità della Musica. Approfondendo queste tematiche di studio si può certamente giungere ad appropriarsi di una tecnica compositiva molto avvincente, e molto vasta.
Da qui ad affermare che si possa poi suonare qualsiasi altra cosa direi che dipende da una serie di considerazioni: se si è così ossessionati dalla complessità delle costruzioni del BeBop senza coglierne il significato profondo, si riuscirà a comprendere un altro senso musicale? Conosci veramente così bene Cherokee?
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Re: l'importanza del bop per suonare tutto...
Citazione:
Originariamente Scritto da Sax O' Phone
Oh ragazzi, questo thread mi era sfuggito... :D
..in effetti è stato un thread pieno di commenti interessanti anche se è stato un pò travisato il mio titolo che non voleva dire che la miglior musica è il bebop, ma voleva ribadire che, sempre a mio parere, se un musicista era passato dal bop aveva una marcia in più sia per aprire nuovi orizzonti musicali (restando comunque entro la musica occidentale), sia per fare markette poppistiche e rocchettare. Nel primo caso ho utilizzato esempi quali coleman, coltrane anche Steve Wonder e Quincy Jones se vogliamo. nel secondo caso ho utilizzato esempi quali Breker, Wood che hanno scritto assoli splendidi e direi impareggiabili accompagnando James Taylor, Billy joe ecc. Anche in italia quelli che reputo musicisti ad altissimi livelli come Dalla, Conte hanno un passato boppistico...e che spesso il bop c'è lo troviamo nascosto dentro cellule musicali e non ce ne rendiamo conto....per esempio qui....
[youtube3:2qrzmu1v]http://www.youtube.com/embed/zQa1tVSZjhw[/youtube3:2qrzmu1v]