Re: il primo sax non si scorda mai!
cosa mi hai fatto ricordare!!!!il mio primo sax l'ho comprato da daminelli a bergamo nel 2002 a quell'epoca lavoravo a milano e vivevo a lodi.....talmente era l'eccitazione che quella mattina dimenticai il portafoglio a casa con la patente :cry: ovviamente sono stato fermato dalla polizia ...risultato ?multa di 70,00 euro oltretutto......comunque le prime note che sono uscite da quel sax non le dimentichero' mai.....ora sono stato costretto a venderlo ma ci soffro ancora .....
Re: il primo sax non si scorda mai!
il mio primo contralto era un Rampone e Cazzani,
nell'aprile 1979, lo pagai 150.000 lire...
lo provai dall'amico venditore, e non mi usciva nessun suono.
poi, a casa, feci qualche pernacchia
e i miei amici ridevano al telefono
perché telefonai a un sacco di persone
facendogli sentire il nuovo acquisto!
:saxxxx)))
Re: il primo sax non si scorda mai!
Il mio primo sax è stato un contralto Jupiter (che custodisco gelosamente per il valore affettivo) comprato come regalo dai miei genitori nel giugno 2002 per circa 600 euro. Qualche giorno prima ascoltai quasi per caso Take Five e rimasi impressionato dal suono del sax e adesso... sono qui! :D
Il primo sax non si scorda mai...
Re: il primo sax non si scorda mai!
ma primo sax acquistato o suonato in generale?
perchè prima di comprarlo il sax me lo feci prestare da una mia amica per vedere che razza di strumento fosse con tutti quegli aggeggi che facevano su e giù...era un contralto yamaha, non ricordo che modello, ma sicuramente da studio.
Me lo porto a casa, tutto eccitato e con la lezione della mia amica sul funzionamento di questo strano oggetto, (...ancia, bocchino, ...bha) ancora fresca lo monto e provo ad emettere qualche suono...ovviamente nulla di nulla!!! un po' depresso lo sgancio dalla tracolla afferrandolo per il chiver...(ora che quelle vitarelle sull'innesto del collo avessero una funzione devo anche averlo pensato... ma non abbastanza lungo da provare a girarle, a stringerele,...) sta di fatto che il fusto si fila dal chiever e cade a terra violentemente (...sono alto quasi 1.90). mega ammaccatura :cry: ... e chi se lo scorda il primo sax!!!!
Re: il primo sax non si scorda mai!
Citazione:
Originariamente Scritto da puchusax
sono alto quasi 1.90
fai a gara con Isaak??
Re: il primo sax non si scorda mai!
Il mio primo sax è stato un contralto della Orsi e risale ormai al 1976. Ha un valore affettivo enorme per me, mi è stato regalato da mio padre (giÃ* solfeggiavo in banda) che pochi mesi dopo purtroppo morì e non lo cambierei nemmeno se mi proponessero di barattarlo con il sax di Parker. Da allora non ho smesso più di suonare il sax.
Re: il primo sax non si scorda mai!
Urca, gente: mi costringete a fare uno sforzo di memoria non indifferente. E' il classico guaio dei vecchiacci quando sono attorniati da tanti ragazzini... :D
Il primo tubo contorto nel quale pompai aria era un tenore Ariston (giÃ*, si chiamava proprio come le cucine). Era venduto per corrispondenza da una certa ditta Bagnini di Roma. Me lo regalò mio padre per evitare che facessi altre capzate: pensate che alla veneranda etÃ* di 14 anni avevo tentato di truffare quella ditta spacciandomi per mio padre, nel tentativo di farmi spedire una batteria. Infatti avevo chiesto ai miei "vecchi" di comprarmela, ottenendo la tipica risposta dell'epoca: "Non se ne parla nemmeno. Tu devi solo studiare e basta. E poi che ti salta in mente? La batteria fa solo chiasso." Di fronte a questo diktat architettai la truffa. Fui scoperto, presi un fracco di mazzate e la cosa finì lÃ*.
Mio padre, tuttavia, era un tipo burbero ma generoso e intelligente. Capì che avevo nel cranio il "germe" della musica e si impegnò con quella ditta ad acquistare prima o poi uno strumento. Dopo qualche mese tornai a casa da scuola e mia madre mi mostrò uno strano involto di cartone, piuttosto voluminoso. Dentro c'era il sax tenore sopra nominato. Era il più economico disponibile, ma costava 90 mila lire che per l'epoca (1965) erano giÃ* parecchie. Solo tre tasti per la mano sinistra.
Nel pomeriggio provai a soffiare sotto il severo sguardo del genitore ma, nonostante muovessi le mani, usciva sempre lo stesso suono. Il "vecchio" si spazientì e mi disse: "Te l'avevo detto di non insistere! Suonare uno strumento è una delle attivitÃ* umane più difficili. Bisogna esserci tagliati!". Mi tirò via il sax dalle zampe e provò lui, che aveva una breve esperienza giovanile su sax e oboe. Anche a lui veniva fuori sempre la stessa nota. Stupito, guardò l'aggeggio e si accorse che c'era il Mi alto laterale bloccato aperto. Prese un cacciavite, allentò una delle viti della relativa asta e finalmente quello sporcaccione del piattello si chiuse. Rabbonito, mi ridiede lo strumento e gli dimostrai che ero in grado di emettere la mia prima, stonatissima ed incompleta scala di Do maggiore. Infatti, dato che avevo "subodorato" che prima o poi mi sarebbe arrivato un sax, mi ero procurato il Pasquale Bona di solfeggio e un metodo popolare con la "tavola delle posizioni" e ci avevo dato dentro giÃ* da qualche tempo.
Per quell'epoca, mio padre aveva sostenuto uno sforzo economico non indifferente: in famiglia era l'unico lavoratore e aveva moglie e tre figli da mantenere totalmente. Un grande vecchio, ragazzi. In pratica decise per me e aveva ragione: quel poco che ho imparato sulla musica, sul sax e su tutti gli aspetti primari dell'umana esistenza, a 44 anni di distanza, lo devo a lui.
Re: il primo sax non si scorda mai!
Devo dire che tuo padre ha saputo apprezzare la tua arte e la voglia di fare musica... e questa è una bella cosa!
Re: il primo sax non si scorda mai!
Il primo primo, era un Maxtone a noleggio...a mio parere orribile... :lol:
Allo scadere del noleggio presi un Conn, MIO primo sax, che mi sono pentito di aver poi rivenduto...
non ricordo però il modello...ma era fantastico...
Ovviamente tenore... ;)
Re: il primo sax non si scorda mai!
emilio , facendo due calcoli , nel 1965 avevi 14 anni , hai incrociato per qualche anno charlie parcker , stando alla teoria di sax o' phone sull'influenza del transito di nettuno sui sassofonisti , sei nato nel periodo d'oro e dunque " giù la maschera emilio " chi sei in realtÃ* ;) ????
sto scherzando naturalmente , il bello del forum è questo che non c'è differenza di etÃ* qua dentro :yeah!)
io ho iniziato con il soprano curvo Lucien :mha!(
Re: il primo sax non si scorda mai!
1983,mi sembra fosse di marzo,mio papÃ* arriva verso sera con un contralto MEAZZI silver con campana corta (senza chiave del Bb basso),che emozione quando ho aperto quella custodia e ho sentito per la prima volta il profumo di un sax...quasi buono come quello della topa!
Re: il primo sax non si scorda mai!
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Devo dire che tuo padre ha saputo apprezzare la tua arte e la voglia di fare musica... e questa è una bella cosa!
Ti ringrazio, Aktis, ma non mi reputo un artista. Sono soltanto un onesto ricercatore. Infatti ancora oggi continuo a studiare quotidianamente per tentare di migliorare la "produzione sonora". La musica è una di quelle attivitÃ* umane dove non puoi "bluffare", perchè ti mostra sempre i tuoi limiti. Se uno vuole spostarli un po' più in lÃ*, è costretto ad impegnarsi in continuazione.
Citazione:
Originariamente Scritto da salsax
emilio , facendo due calcoli , nel 1965 avevi 14 anni , hai incrociato per qualche anno charlie parcker , stando alla teoria di sax o' phone sull'influenza del transito di nettuno sui sassofonisti , sei nato nel periodo d'oro e dunque " giù la maschera emilio " chi sei in realtÃ* ;) ????
sto scherzando naturalmente , il bello del forum è questo che non c'è differenza di etÃ* qua dentro :yeah!)
io ho iniziato con il soprano curvo Lucien :mha!(
E' vero, Salsax: quando sono nato il buon Parker era ancora vivo, e produceva ancora roba di prima scelta. A me sono occorsi parecchi anni di studio, tuttavia, per capire in qualche modo che diavolo combinava con il suo contralto. A quel punto, purtroppo, se n'era giÃ* andato da tempo.
Re: il primo sax non si scorda mai!
Citazione:
Originariamente Scritto da emiliosansone
Citazione:
Originariamente Scritto da Aktis_Sax
Devo dire che tuo padre ha saputo apprezzare la tua arte e la voglia di fare musica... e questa è una bella cosa!
Ti ringrazio, Aktis, ma non mi reputo un artista. Sono soltanto un onesto ricercatore. Infatti ancora oggi continuo a studiare quotidianamente per tentare di migliorare la "produzione sonora". La musica è una di quelle attivitÃ* umane dove non puoi "bluffare", perchè ti mostra sempre i tuoi limiti. Se uno vuole spostarli un po' più in lÃ*, è costretto ad impegnarsi in continuazione.
Beh ma io reputo arte qualsiasi forma di (buona) musica... La musica è arte, ed è un bene che qualcuno di importante (tuo padre in questo caso) capisca le ragioni e la scelta di una passione come il sax...