Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
Mah,mi pare che dipenda un poco dalla qualità delle cose che usiamo,insomma,a parte le marche,se il sax è mediamente buono che sia questo o quello ,finirà per produrre il nostro suono :ho un Conn messicano e un Buescher true tone tenori e bisogna riconoscere che la qualità è profondamente diversa ed ugualmente il suono o almeno io non riesco a tirarci fuori lo stesso suono ,mentre questo somiglia molto a sé stesso quando suono un mark 6 o il super action d'un amico. Per quel che riguarda il becco mi pare che cambi un po' di più tra camera larga o camera stretta (anche sul soprano) mi pare che facciano un suono diverso e diverso il suono anche tra plastica,legno , metallo e cristallo e tra aperture generose o strette . Le ance fanno anch'esse gran differenza e sapersele aggiustare sarebbe buona cosa. Da poco ho provato ance di plastica ma il suono non mi piace anche se usarle è più semplice (ma di questo non sono sicuro,le conosco da poco) così,concludendo mi vien da pensare che,utilizzando sax,becco,ancia di qualità ,un discreto strumentista trovi più differenza cambiando becco ed ancia che sax.
Poi c'è quello che ognuno pensa più facile trovare su uno strumento oppure più attraente (anche in una forma o finitura) e allora si suona meglio col "nostro" sax preferito e si tiene da parte l'universalmente Agognato (cit. Manzoni) :ghigno:
il nero :saxxxx)))
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
Eccovi dunque la mia esperienza, che non collima + di tanto con chi mi ha preceduto. Posto il fatto che ho risolto l'arcano e economicamente massacrante gioco del bricolancia :lol: passando felicemente alle legerecheEglisempresialodato, a parita' di setup (quindi in questo caso becco/ancia) ho provato recentemente alcuni sax di nuova produzione e dunque diversi dal mio Mark VII . Suono parecchio differente . Non c'e' niente da fare : il nuovo suona nuovo. Perche' non gli hanno soffiato dentro per anni, perche' carrettate di armonici non gli hanno allargato il suono , perche' la lega o la laccatura magari non e' la stessa ecc ecc. Un conto e' paragonare un King a un Mark VI come fa Dario (e ci sta), un altro e' paragonarli ad uno Yamaha nuovo di pacca. Nulla di male, solo tutto un altro suono.
Quindi il mio consiglio e' : non andate MAI a provare un becco nuovo senza portarvi dietro il vs strumento (confidando su quello che trovate a disposizione) . Io, naturalmente, l'ho fatto :ghigno:
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
Il nuovo suona "nuovo" non perchè non sia stato percorso in lungo e in largo da carrettate di armonici che "hanno modificato (contro ogni legge nota della fisica) la struttura molecolare" o non gli hanno allrgato il suono, ma perchè il progetto dello strumento è diverso rispetto a quello del "vecchio". Riapriamo il capitolo sui falsi miti dello strumento "sfogato" dall' usura che fa miracoli? Ci sonostrumenti progettati, realizzati ed assestati dall'uso (tamponi, molle e poco più) che suonano e poi ci sono gli altri.
Tornando IT, in una bicicletta è più importante che non sia bucata la ruota davanti o quella di dietro? Stessa considerazione va fatta tra becco e sax. L'uno senza l'altro non vale un gran che. Dimentichiamo anche che becco i sax, per quanto siano "buoni" non possono fare a meno di suonare bene o male quanto suona bene o male chi li sta usando.
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
affrontiamo un argomento che è di difficile definizione.
rilevano oltre alle capacità individuali ed al livello tecnico anche alcune attitudini che sono diverse per ciascuno.
magari un sassofonista ha una grande capacità a mantenere il proprio standard a prescindere dal setup, ed un altro si trova in grande difficoltà quando suona con un setup al quale non è abituato.
è anche difficile utilizzare un lessico comune.
quando un bocchino può ritenersi buono?
è quello che costa di più?
e quello che consente un più veloce adattamento?
e quello che consente in astratto le migliori prestazioni?
e quello che più facilmente consente di produrre il suono che si desidera?
per ognuno di questi aspetti mi viene in mente un bocchino diverso , e purtroppo queste pime domande danno una visione parziale e limitata.
poi ci sono i setup che hanno una influenza maggiore rispetto ad altri che considero neutri.
prendi un selmer c in ebanite apertura media con una ancia di canna media e poi prova un sugal liebman in metallo con ancia di plasticazza.
è buono il primo o il secondo ?
vado a dormire sonni tranquilli consapevole che prima di me sassofonisti straordinari si sono fatte le stesse domande alla ricerca del bocchino ideale.
magari acquistando 6 bocchini inutilmente per rendersi conto che il migliore era sempre quello che si era utilizzato sino a quel momento.
(Trane ad esempio).
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
... Boh... Io so che recentemente ho provato con mio theo wanne gaia un conn new wonder I e confrontandolo col mio 992 yanagisawa e con il mark vi del tipo a me sembravano suonare tutti in modo straordinariamente simile (...!...)... per la cronaca il mio 992 ne è uscito alla grande con 'sti due mostri sacri....
So anche che chissà cosa sta cambiando in me da poco ho ritirato fuori il meyer 6 nemmeno un po' refacciato (si dirà così ?...) e mi piace un casino ...
Magari con quello sarebbe diverso?...
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
scontata l'importanza fondamentale del suonatore, si può tentare di stilare una classifica con le relative percentuali delle parti in causa ma le variabili da mettere assieme sono molte e abbastanza soggettive quindi meglio lasciar perdere, tra l'altro si è parlato poco delle legature che pure loro hanno un certo peso sulla variazione del timbro
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
C'è un fatto molto semplice, quale di questi elementi ha maggiori complessità progettuali ed esecutive? maggiore è il numero delle variabili più è sensibile l'influenza che queste hanno sul suono.
Quindi, l'ordine resta invariato:
1/ musicista
2/sax
3/bocchino
4/ ancia
5/ecc ecc
Poi possiamo dire un'altra cosa, che la progettazione dei sax oggi è molto standardizzata su modelli sperimentati, mentre negli ultimi decenni c'è stata una maggiore ricerca nella progettazione e produzione di bocchini, quindi oggi ci sono variabili più significative in questo campo che in quello dei tubi, parametri come cameratura, tetto, apertura, baffle danno ai becchi un range di possibilità molto diverse, mentre non si può fare, che so un sax a sezione ovale o quadrata.
Il mio 6m però sul pzzo della campana mi sembra leggermente ovale, non certo per fatti traumatici, la lastra è perfetta.
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
Tanto dipende anche da quanto l'umanoide che suonare lo strumento/setup tende a generare il suo proprio suono... indipendentemente dall'hardware che sta usando per produrlo.
Ci sono persone che sono in grado di far sentire le differenze (nel suono) dovute all'hardware.
E ci sono persone che non sono in grado (o non vogliono, anche inconsciamente) far sentire le differenze (nel suono) dovute all'hardware.
Semplicemente due diversi approcci. Personalmente io preferisco il primo (perchè altrimenti mi verrebbero difficili troppe cose).
Re: È più importante il sax o l'imboccatura?
Per questo sta al primo posto. Se no sarebbe come parlare di microfoni e amplificatori quando uno canta come una gallina, il primo anello della catena è la voce.