Per me, i sassofoni dovrebbero farlì solo argentati... :D-:
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Per me, i sassofoni dovrebbero farlì solo argentati... :D-:
alcuni elementi oggettivi però si possono individuare :
kenny G suona spesso effettando il suono.
se paragoni il suono al soprano di Liebamn jarret e di kenny troverai similitudini tra gli ultimi due.
(ad esempio per il corpo del suono)
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Perche'? (grazie x l'intervento)
ti rispondo io perchè sono più belliiiiiiiiiiiiiiiii :amore:: e suonano meglio
scusate gli ot
Forse per una sorta di equalizzazione intrinseca che gli strumenti argentati tendono ad avere.
Poi tutto può succedere...
Secondo me, parlando di strumenti vintage... sarebbe interessante scoprire il processo decisionale con cui veniva stabilito che lo strumento doveva diventare nero.
Nel caso del Selmer, più si va indietro più la consistenza produttiva era minore: nel senso che potevi beccare (ragionando "per assurdo") strumenti prodotti nella stessa giornata (a poche ore di distanza), che suonavano "diversamente".
Quindi forse (non lo so, non ne sono sicuro... ma non farei fatica ad immaginarlo) è possibile che una volta finiti i corpi (e anche i chiver) ci fosse stato qualche genere di test per cui poi... quei X, Y, Z corpi sarebbero diventati strumenti argentati... mentre magari quei I, J, K corpi sarebbero diventati laccati.
Chiaramente sappiamo tutti che i Selmer anni 40/50/60/70 argentati sono MOLTO più rari da trovare.
Il resto è galvanica. Il deposito d'argento reagisce diversamente alla temperatura e alle microsollecitazioni... e di conseguenza lo strumento argentato suona diversamente dal "laccato" anche per quel motivo lì... il resto saranno meno di 50 g di differenza (in peso... tra un "argentato" e un "laccato").
Sugli strumenti slaccati bisognerrebbe fare un discorso diverso... se la lacca viene via (o comunque qualcuno la leva in qualche modo), vuol dire che, comunque lo strumento essendo nato "laccato", sul corpo aveva subito un processo per lo meno di lucidatura anche se non necessariamente le saldature andavano pulite (o forse sì... anzi è probabile che vengano pulite lo stesso).
Su strumenti che nascono "non laccati", può anche succedere che la lucidatura sia meno "intensa"... però tutti i residui di saldatura vanno per forza rimossi in qualche modo (anche per abrasione), perchè sarebbero brutti da vedere.
Per cui succede che strumenti che nascono "non laccati" possano suonare diversi da strumenti "slaccati" con il tempo.
Bene bene, la placcatura in argento riprende quota allora!
Che fai... ci stai a pensare ancora ;)
La paura e' sempre quella di fare la classica cazzatona!
Al di la delle baggianate che si possono dire, che tutto puo essere bello e tutto puo essere brutto sempre per i gusti personali...
Bisogna in qualche modo "esagerare" per far capire il concetto scrivendo qui, altrimenti è inutile anche dare opinioni e che esistano i forum se tutto è gusto personale e nulla oggettivo.
Ci sono cose oggettive che poi a seconda del gusto personale possono piacere tanto o poco.
Un sax argentato oggettivamente ha uno spettro minore di gamma di colori e frequenze, prende una direzione molto precisa..la cosa puo piacere o meno ma almeno è un dato certo. Se tu non avessi l'altro tenore laccato e quindi solo questo 188 ti direi di tenerlo slaccato o cmq laccato come è, in questo modo hai un sax con sonorità e gamma piu "standard e completa".
In questo caso hai gia un laccato quindi se ti vuoi togliere lo sfizio di avere un'alltra finitura e colore puo essere buono se ti piace il genere..i sax argentati come sensazione per che suona tendono a mandare il suono tutto in avanti, avvolgono meno..ecco perche un Balanced o Sba argentati sono piu equilibrati di un mark argentato.. per il motivo che i balanced e Sba sono sax che avvolgono molto, belli larghi, hanno un suono piu grasso ma piu corto e meno proiettivo e quindi ci puo stare molto bene la finitura argentata.
Un mark 188xxx sarà gia abbastanza sveglio e moderno di suo e l argentatura rischia di farlo suonare troppo "metallico".
Queste sono cose che ho riscontrato suonando di professione e provando non 5 o 6 sax ma una cinquantina almeno e al di la dei gusti personali che sono sacri, certe cose sono oggettive. Per far capire cose di questo tipo tramite un pc e la scrittura, se non si è un po "perentori" e non si "calca un po la mano" , non si capisce nulla..sembra tutto bello, tutto uguale e tutto sui gusti quando cmq non è cosi.
Attualmente ho tre tenori argentati, due originali ed uno no.
Suonano tutti e tre in maniera molto diversa tra loro. Non saprei quale scegliere ma io, mentre suono, percepisco molto distintamente le loro diversità, cosa non completamente vera per chi ascolta (orami solo mia moglie dato che i sax non escono più di casa ahimè...). Altro discorso, sono tutti lo stesso modello prodotti in anni differenti ma hanno canneggi diversi, diverse curvature del kiver, diversa ergonomia, etc... ma allora influisce di più una placcatura argento o un canneggio diverso? Cosa pesa di più in uno strumento?
Mi piacerebbe vedere se questa "oggettività" sia dimostrata da qualche test, la cui validità sarebbe sempre discutibile.
Per avere un test a prova di bomba bisognerebbe prendere il medesimo sax, laccarlo, poi slaccarlo, poi placcarlo oro e poi argento ed ogni volta misurare, avendo cura di settarlo allo stesso modo ogni volta. Quindi, impossibile nei fatti.
Non so davvero cosa risponderti Rosario, l'unica cosa che mi sento di dire è che se la placcatura è fatta come si deve lo strumento non corre pericoli di essere rovinato o perdere qualcosa. Sicuramente cambia, non in meglio o peggio dipende quindi da te....
Ricordo le foto del tuo MK VII ed era veramente riuscito bene.
Io preferisco il sax argentato, lo sento più vivo e ricco.
Sarà anche vero... ma non puoi dimostrarlo, in nessun modo.Citazione:
Originariamente Scritto da PJM
E tecnicamente non potresti nemmeno dimostrare il contrario volendo (contrario = gli strumenti laccati hanno una direzione precisa). :zizizi))
Da un punto di vista meccanico sarebbe appunto il contrario.
L'adesione tra metallo vivo e vernice poliuretanica (strumento laccato) è diversa tra l'adesione tra metallo vivo... e metallo vivo (strumento placcato).
Il grosso della differenza la fanno i tamponi, come chiudono, quanto sono distanti dai camini e come sono orientati quando sono distanti dai camini).
per Jason :ma uno dei tre non è un sba con gabbie separate?
concordo con Tza che gran parte dipenda dai tamponi, dall'altezza delle chiavi dall'inclinazione ecc..e aggiungo che si riesce a compensare lo squilibrio proprio intervenendo su questi oltre che sul setup.
per Rosario: credo che tu abbia più chiaro di tutti noi quali siano pro e contro.
la mia esperienza sino a poco tempo fa era molto simile a quella di Pjm, nel senso che gli argentati eccedevano in brillantezza con il mio setup, ora però devo ricredermi probabilmente per le cose che sono state evidenziate.
ad esempio sul marcolino montassi tamponi in metallo riuscirei a snaturare il suono in maniera esponenziale cosa che probabilmente non succederebbe se lo facessi argentare.
la palla a Rosario della serie armiamoci e partite :lol:
Tzadik, certo comprendo quel che intendi..quando dico oggettivo, parlo sempre in senso musicale, cioè usando le orecchie..loro sono sempre i giudici supremi alla fine di tutto, e per "oggettivo" intendo dire che all'orecchio si sente molto bene, sia chi ci suona dentro, sia chi sta fuori e sia quando si fa una registrazione..intendiamoci, non è che i sax argentati non suonino bene!! suonano pure " troppo", o megli,o è il modo di come escono i suoni, le frequenze ecc che sono piu particolari e piu caratterizzati rispetto a un laccato che è piu "neutro" e quindi un po piu duttile. Sicuramente l'argentato è una finitura gia piu particolare e di "nicchia" rispetto a una finitura laccata o slaccata che è piu "universale". I sax argentati hanno quella tipica cosa, frequenza , modo che all'orecchio si sente subito.
Un sax argentato per chi ci soffia dentro da anche la sensazione di essere un pelo piu "duro", cioè oppone un pochino di resistenza in piu rispetto a un laccato..parliamo di dettagli ma si sentono bene se si lavora in certe situazioni e livelli.
Jason, certo che tre sax argentati non suonano uguali, saranno molto diversi ma avranno li in fondo in fondo, quel comune denominatore e sensazione di base che caratterizza tutti i sax argentati..ed è giusto che sia cosi.
Rosario, se hai gia il 159xxx laccato e ti piace, puoi anche provare a vedere che succede argentando il 188..si sa è sempre un incognita e rischio , puo piacerti oppure no...a me verrebbe la curiosità ( a costo di fare il lavoro sue volte) di suoanarlo prima 6 mesi da slaccato e se poi proprio non ti piace, giochi la carta silver! Come può essere che slaccato ti piaccia tantissimo...però in questo modo ti lasci la porta aperta e una possibilità in piu..argentarlo subito significa non poter farci piu nulla dopo , questo è ovvio.
Malgrado i molti tentativi effettuati, non esiste una evidenza scientifica che sia una del fatto che il materiale o la finitura influenzino il contenuto armonico, mentre la durezza degli stessi influenza l'assorbimento acustico e di conseguenza la "proiettività". Detto ciò, il resto è percezione soggettiva. Di oggettivo non c'è nulla.
@PJM mi piacerebbe sentire qualche tuo sample per provare a fare raffronti :)
Rifare il lavoro due volte, oltre che essere dispendioso, fa perdere anche un sacco di tempo (gia' adesso sto aspettando da diversi mesi, il riparatore non fa solo quello, insegna e suona parecchio).
A me il sax aggressivo piace molto, l'alto MK VII e' uno spettacolo da vedere e da suonare, quindi tagliamo la testa al toro!
Placcatura in argento!!!!