Visualizzazione Stampabile
-
Re: Sax colorati.
Gaurda, non importa quello con cui tu sei d'accordo oppure no: quello che conta sono le leggi della Fisica, in questo caso della vibrazione. Tutto il resto è propaganda dei costruttori.
Per i Reference, attualmente è stata proprio Selmer a cominciare la "moda" degli strumenti slaccati, in quanto il reference 54 fu presentato slaccato, e anche su questo sei male informato. R&C e Borgani hanno scelto un'altra via perchè si rifanno a strumenti antecedenti gli anni '30, in particolare il Conn Chu Berry, che è stato rivalutato recentemente dopo decenni di "dogma" Mark VI. Personalmente, preferisco questi strumenti a quelli laccati, poichè in effetti la doratura dell'interno della campana nei vecchi sax americani influisce un po' sul suono, che però in massima parte è costituito dalla colonna d'aria all'interno della campana, in breve, dalla forma della campana stessa.
Questo non lo dico io ma lo dice un certo Adolphe Sax, che è diventato Sax appunto perchè fu il primo a calcolare MATEMATICAMENTE le proporzioni della colonna d'aria prima del clarinetto basso poi del suo strumento, riuscendo a costruire strumenti molto meglio intonati rispetto a quelli dei suo concorrenti dell'epoca.
Per la lacca, è stata introdotta all'epoca appunto per proteggere l'ottone dall'ossidazione, in quanto prima dell'arrivo della moda del "vintage" uno strumento di ottone ossidato non lo voleva nessuno, faceva schifo. Argentatura e doratura (attualmente per dorare devi sempre dare dell'argento, in quando l'oro non "attacca" direttamente sull'ottone) erano e sono processi galvanici costosi, inoltre per essere mantenuti lucidi devono essere puliti ogni tanto (strumenti d'argenti non usati in ambienti umidi sono NERI, li ho visti io arrivare da un amico che li restaura) quindi all'epoca si decise di prendere questa alternativa meno costosa.
Come giÃ* detto, questa non è teoria, è realtÃ*, che tu sia d'accordo o no.
-
Re: Sax colorati.
sarÃ* propaganda, ma perchè il mio strumento, che non è laccato suona il doppio di uno strumento laccato? inoltre il reference è anche laccato, per la cronaca. non metto in dubbio la ricerca di Sax ma conosco molto bene la realtÃ* di Rampone e Cazzani, e penso anche la filosofia di Inderbiden, quindi mi domando: perchè non mettere la laccatura ad uno strumento rendendolo così più soggetto all'ossidazione? Ci deve essere un discorso al di fuori della mera imitazione di un sax vintage come hai detto tu. domanda: Hai mai provato un sax non laccato? da quello che dici mi sa proprio di no! ;)
Peace! :smile:
-
Re: Sax colorati.
Come ho detto, io sono un fan dei sax argentati e dorati, sia esteticamente che dal punto di vista del suono.
Attualmente, una persona che conosco sta restaurando un Conn 10M slaccato, e ne ha uno con la lacca originale, quando il primo sarÃ* finito, sono curioso di sentire la differenza.
Riguardo il materiale del corpo, tieni presente che i sax Grafton in plastica erano costruiti per suonare esattamente come i convenzionali sax di ottone, e fecero dei test con dei sassofonisti bendati che suonavano i Grafton e poi gli strumenti della concorrenza: non erano in grado di riconoscere quale era il sax plasticoso!
http://en.wikipedia.org/wiki/Grafton_saxophone
E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?
-
Re: Sax colorati.
interessante... dal link sui Grafton apprendo che l'idea di costruirli è stata di un italiano abitante a Londra.... che dire... italians do it better :ghigno:
-
Re: Sax colorati.
Il Grafton fu inventato da un ingegnere italiano durante la seconda guerra mondiale quando, come tutti i civili italiani nel Regno Unito, fu internato in un campo di prigionia come "straniero nemico" (enemy alien). Nel 1945, alla fine della guerra, l'Inghilterra non era ridotta come l'Italia ma la loro situazione economica non era di molto migliore: il cibo era razionato, le materie prime tutte utilizzate per lo sforzo bellico, quindi di ottone per costruire degli "ameni" strumenti musicali neanche parlarne...però si erano sviluppate delle plastiche acriliche per i cruscotti dei caccia, e quel materiale era ampiamente disponibile, così nacque il Grafton, strumento che noi chiameremmo "autarchico".
Era il sax più economico che si poteva trovare a Londra negli anni '50, e si narra che Parker lo comprò perchè aveva venduto il suo Conn per comprarsi la droga...Coleman ne prese uno perchè era "bizzarro", ma poi si autoconvinse che il sax di plastica aveva un sound "etereo"...peccato che era progettato per avere il suono di uno strumento convenzionale...
...quando si parla di "autoconvincimento" riguardo la lacca, le mitologiche leghe etc... :saxxxx))) :saxxxx))) :saxxxx)))
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Lesterfan
E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?
è l'utopia della ricerca del particolare e della perfezione! :cool:
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Lesterfan
Il Grafton fu inventato da un ingegnere italiano durante la seconda guerra mondiale quando, come tutti i civili italiani nel Regno Unito, fu internato in un campo di prigionia come "straniero nemico" (enemy alien). Nel 1945, alla fine della guerra, l'Inghilterra non era ridotta come l'Italia ma la loro situazione economica non era di molto migliore: il cibo era razionato, le materie prime tutte utilizzate per lo sforzo bellico, quindi di ottone per costruire degli "ameni" strumenti musicali neanche parlarne...però si erano sviluppate delle plastiche acriliche per i cruscotti dei caccia, e quel materiale era ampiamente disponibile, così nacque il Grafton, strumento che noi chiameremmo "autarchico".
Era il sax più economico che si poteva trovare a Londra negli anni '50, e si narra che Parker lo comprò perchè aveva venduto il suo Conn per comprarsi la droga...Coleman ne prese uno perchè era "bizzarro", ma poi si autoconvinse che il sax di plastica aveva un sound "etereo"...peccato che era progettato per avere il suono di uno strumento convenzionale...
...quando si parla di "autoconvincimento" riguardo la lacca, le mitologiche leghe etc... :saxxxx))) :saxxxx))) :saxxxx)))
storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:
-
Re:
Citazione:
Originariamente Scritto da Saxello86
anche a me piacciono colorati soprattutto satinati li trovo spettacolari.Saxwilly anke questo ha la laccatura in argento e satinata?dalla foto mi pare.....
Nous potevi provarlo il sax che hai visto.....certo è ke dipende da quello ke cerchi.se vuoi un sax colorato solo per far scena qualke volta oppure uno con cui suonare sempre e di alto livello
Il mio Conn ha la laccatura di argento satinato,mi piace un sacco :yeah!) peccato che siano più rari....
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da ALE21
si però zebrato........... :mha!( chissa che suono avrÃ* un cosaccio di quelli.......... :lol:
I SAX L.A. li ho visti per la prima volta nel 97, mi ricordo bene, blu con un fulmine color oro!
Quello nella foto è Richard Elliot, è stato uno dei primi saxofonisti smooth jazz che ho sentito.
Qui si sente qualcosa:
http://www.youtube.com/watch?v=avSBe3Qvrdw
http://www.youtube.com/watch?v=lfep4Mn1 ... re=related
Dal vivo assicuro che è decisamente stupefacente!
Al tempo ero incappato anche in Tom Scott, aveva un sax nero e finiture oro, forse un L.A. SAX, non ricordo!
http://www.lasaxophones.com/artists.htm
Mancio
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da just
storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:
non dipende solo dalla colonna d'aria! i materiali influiscono, checchè ne dica Lesterfan!
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Lesterfan
Come ho detto, io sono un fan dei sax argentati e dorati, sia esteticamente che dal punto di vista del suono.
Attualmente, una persona che conosco sta restaurando un Conn 10M slaccato, e ne ha uno con la lacca originale, quando il primo sarÃ* finito, sono curioso di sentire la differenza.
Riguardo il materiale del corpo, tieni presente che i sax Grafton in plastica erano costruiti per suonare esattamente come i convenzionali sax di ottone, e fecero dei test con dei sassofonisti bendati che suonavano i Grafton e poi gli strumenti della concorrenza: non erano in grado di riconoscere quale era il sax plasticoso!
http://en.wikipedia.org/wiki/Grafton_saxophone
E poi i costruttori mi parlano della differenza sonora fra leghe con il 30% di rame e il 40%?
Pura veritÃ*: al 95% il tipo di suono è dovuto alla forma e alla cameratura del corpo e alla conformazione dei fori e dei camini. Tuttavia molti produttori sperimentano materiali e laccature diverse proprio per "migliorare" quel 5%. Come giÃ* detto è una ricerca della perfezione!
Inoltre non dimentichiamo che oltre al lato fisico, c'è anche un'influenza psicologica relativa al colore e alla forma del sax. Inutile dire che un sax con una finitura che piace al musicista cambierÃ* in positivo l'atteggiamento stesso del musicista verso lo strumento. Per questo la prova "con la benda" produce effetti impensabili contraddicendo tutte le credenze relative a finiture e quant'altro.
La ricerca di leghe diverse non è soltanto in funzione del suono e della sua propagazione: riguarda anche la robustezza costruttiva dello strumento e magari anche la capacitÃ* di resistere a urti e ammaccature. Ora che con la R&C stiamo lavorando sul sax basso, credimi che la ricerca della giusta miscela che unisca leggerezza robustezza e che non ostacoli la giusta vibrazione della colonna d'aria è un rebus di difficilissima risoluzione.
Un'annotazione: il grafton plastic è un sax estremamente avanzato per l'epoca (ne ho suonati diversi a più riprese) e va a posizionarsi su una fascia di strumenti "d'eccellenza". Aggiuno inoltre che seppur il corpo è in resina, il collo (parte delicatissima che influisce sul suono in modo pesante) è in ottone laccato. Che dire: unione di innovazione e tradizione!
Ps.: il mio sogno proibito è un L.A. sax con bandiera americana aerografata (lo producono ancora???). Davvero tamarro!
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da just
storia davvero interessante....
chissÃ* se qualcun ha giÃ* provato con qualche composto a base di carbonio....
ora con il carbonio ci si fa' praticamente tutto e se il suono come dici, dipende quasi esclusivamente dalla colonna d'aria..... :BHO:
Lavorare con la fibra di carbonio non è uno scherzo, un oggetto complesso come un saxofono sarebbe estremamente più costoso da produrre in fibra di carbonio che in una lega metallica. Piuttosto è curioso che nessuno abbia provato con leghe di alluminio, suppongo ci siano altri problemi di natura ingegneristica.
Concordo anch'io con chi dice che la maggior parte delle caratteristiche timbriche e dinamiche del sax (95%, ma anche qualcosa di più) dipendono dal disegno del canneggio, materiale e finiture hanno un valore più psicologico e "ergonomico" che comunque non sono per niente da sottovalutare.
-
Re: Sax colorati.
Chiedo per chiarezza: se copio alla perfezione un sax utilizzando tutti gli strumenti ad alta precisione che abbiamo oggi, al 95% il suono è quello del sax che è stato copiato? Ho espresso bene il concetto?
-
Re: Sax colorati.
Citazione:
Originariamente Scritto da manciosax
Chiedo per chiarezza: se copio alla perfezione un sax utilizzando tutti gli strumenti ad alta precisione che abbiamo oggi, al 95% il suono è quello del sax che è stato copiato? Ho espresso bene il concetto?
Sì, beh, devi copiare anche la gola e la bocca del saxofonista che hai in mente :ghigno:
-
Re: Sax colorati.
Dovresti riuscire a eguagliare le stesse percentuali di composizione della lega e poi, cosa non da poco, eguagliare anche la battitura (sempre che l'originale sia uno di quelli fatti a mano).... detto questo forse il 95% sarebbe realizzabile.
Citazione:
Originariamente Scritto da davidbrutti
Piuttosto è curioso che nessuno abbia provato con leghe di alluminio
Forse perchè per il raggiungimento della stessa consistenza di qualsiasi altra lega, tipo ottone o argento, con l'alluminio servirebbe molto più materiale perchè è molto morbido. come esempio guarda le biciclette... quelle in acciaio hanno la lamina con spessore di pochi millimetri, mentre per l'alluminnio parliamo di centimetri, per cui riproducendo un sax con queste misure sarebbe realmente scomodo, o realmente fragile se usate le misure standard.