Minkiaaaaaaaaaaaaaaaaaa che scoperta. Mi si è aperto un mondo.Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Ma.....hai mai visto accordare un piano? ;)
Visualizzazione Stampabile
Minkiaaaaaaaaaaaaaaaaaa che scoperta. Mi si è aperto un mondo.Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Ma.....hai mai visto accordare un piano? ;)
A Fili' (tu che c'hai il piano), mi dici il termine Italiano di Inharmonicity perche' non lo trovo mica...
(Re Minore che fa? Se' Diminuito?). :shock:
Moderatori rimettete gli OT tagliati sono sicuramente piu' seri di quello che si legge qui. Pieta'. Ma di che cosa state parlando? Avete idea di cio' che state dicendo? Avete mai letto un trattato di armonia? Per favore, improvvisiamo sulle linee armoniche, non sulla base teorica della musica.
Andiamo con ordine, ci vuole pazienza.
E' la seconda volta che fai questa obiezione, ti ho gia' risposto una volta ma evidentemente ho usato concetti ed espressioni troppo difficili. Provo a rendertela piu' semplice. Il fatto che il comportamento degli oggetti del mondo nel mondo reale differisca (in minima parte) dal comportamento teorico e’ cosa ben nota in fisica. In laboratorio si tende a creare la condizione ottimale affinche’ questo delta sia il minore possibile, al fine di valutare criticamente la legge fisica. Al di fuori del laboratorio il delta sara’ un po’ piu’ consistente, ma non per questo invalida il principio. Quindi se lo spettro di frequenza di un la dovrebbe presentare armonici a 440, 880, 1320 Hz, etc. e li presenta invece a 441, 881 e 1322 la sostanza non cambia: sempre di un la si tratta, e non di un accordo che dovrebbe presentare scostamenti molto piu’ ampi: nel caso di un accordo di la minore avremmo uno spettro con frequenze a 440, 523 e 659 Hz. Capisci la differenza? In un caso hai uno scostamento di una parte su mille, nell’altro caso e’ del 50%. Un po’ come quando la mattina scegli che scarpe metterti: a misurarle con sufficiente precisione non troverai mai due scarpe uguali nel tuo guardaroba, ma a colpo d’occhio sono abbastanza sicuro che riesci a distinguerle perche’ sei in grado di trascurare le differenze che reputi non significative. Allo stesso modo si puo’ riuscire a distinguere un la da un accordo di la- anche se il primo armonico si presenta a 881Hz invece che a 880. Se ancora non e’ chiaro non scoraggiarti, saro’ felice di aiutarti ancora.Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Dovrebbe fare capire qualcosa a me? :lol: Ma lo hai letto? Ed hai capito quello che c'e' scritto? :lol: :lol:
Apprezzo la buona volonta’, ma non ti passa neanche per la mente che qualcuno, oltre a te, possa avere competenze di qualche tipo – magari ha una ottima conoscenza dell’inglese?Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Preoccupati di capire il significato, invece del termine, e tutto ti sara' piu' chiaro. Lo hai compreso il significato? Nell'articolo da te citato e' spiegato bene, ma forse e' meglio che qualcuno te lo spieghi in maniera piu' semplice. Mi offro volontario.Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
PUNTO PRIMO - DIFFERENZA TRA SUONO E RUMORE
Un suono, al contrario di un rumore, presenta uno spettro di frequenza con picchi su particolari frequenze. Questi picchi sono gli armonici. Al contrario, un rumore presenta uno spettro irregolare.
PUNTO SECONDO - DIFFERENZA TRA SUONO IDEALE E SUONO FISICO
Il suono ideale presenta armonici a frequenze multiple della fondamentale. Il suono fisico, come tutte le cose del mondo fisico, puo' presentare a seconda dei casi delle variazioni piu' o meno ampie rispetto alla teoria. Queste variazioni minime non hanno alcun peso pratico.
PUNTO TERZO - DIFFERENZA TRA NOTA ED INSIEME ARBITRARIO DI NOTE
Lo spettro della nota presenta picchi unicamente in corrispondenza dei multipli della fondamentale, lo spettro dell'insieme arbitrario di note no. Un accordo e' uno dei possibili insiemi arbitrari di note, ma non e' l'unico.
PUNTO QUARTO - DIFFERENZA TRA ACCORDO ED INSIEME ARBITRARIO DI NOTE
Quando gli intervalli delle note che compongono un suono sono opportunamente configurati, si ha un accordo. Altrimenti no: ad esempio C/C#/D#/E/F/F# e' un insieme arbitario di note che non e' un accordo.
DIFFERENZA TRA INSIEME ARBITRARIO DI NOTE E RUMORE
Puo' essere nulla, se le note sono scelte in maniera tale che questo avvenga. Provare per credere: basta suonare una trentina di tasti del piano contemporaneamente (la cosa ha anche un ovvio significato fisico - basta pensare allo spettro risultante).
Re Minore:
Ti riporto il primo paragrafo: (che lo traduco a fare'? Non ho ancora trovato il termine Italiano di inharmonicity?)
In music, inharmonicity is the degree to which the frequencies of overtones (known as partials, partial tones, or harmonics) depart from whole multiples of the fundamental frequency.
questo e' quello che dici tu:
In una nota gli armonici sono tutti multipli della fondamentale.
Fuggi sul divario teorico/reale (patetico)...
Allora potresti perlomeno accettare il fatto che nel mondo reale il divario nota/accordo e' graduale?
Re Minore: stai cercando disperatamente di risalire sul trono sparando definizioni inutili (puoi imbrogliare gli altri ma a me non la fai)....
Quando avro' il tempo di leggerle ti rispondero' - controllale bene pero' altrimenti ci fai un'altra figuraccia (guarda che le puoi editare).
Impara a dubitare di piu'.
Nel frattempo se mi dici la traduzione italiana esatta di Inharmonicity mi faresti un grande favore.
Bravo...Citazione:
Originariamente Scritto da giorgiomilani
Dillo a Re Minore - quello suona "teoreticamente".
Vedrai che sparate di decibels ci fara' (ha perso la bussola?)
Siamo a pagina 8. xelaris, rilassati, tanto oramai anche le mucche hanno capito che ci fai, visto che è matematicamente impossibile che tu ci sia (non avresti superato il captcha per l'iscrizione al forum altrimenti).
ma quindi confuti tutto a priori senza manco avere letto?Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
comunque secondo me dovresti leggere con più attenzione quello che scrivono gli altri, perché reminore dice una cosa e tu ne capisci un'altra. :D
8 pagine!
Sara' casomai graduale il divario tra suono e rumore, che c'entrano note e accordi?Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Xelaris, non te la prendere sul personale. Sto cercando, con molta pazienza, di chiarirti alcune cose che ti sono molto oscure. Il punto e' che queste cose oscure sono tante e non e' facile. Nell'articolo, se lo hai letto, ti spiega la differenza che intercorre tra il caso ideale e quello reale: il comportamento di una corda di pianoforte e' trattato teoricamente come quello di una linea (caso ideale) ma in realta' e' un cilindro. Essendo un cilindro presenta un certo grado di inarmonicita'. Piu' il cilindro e' spesso e piu' questo grado e' elevato. Una corda lunga, sottile ed elastica suonera' quindi meglio (i.e. e' meno inarmonica) di una corda corta, spessa ed anelastica. Ma per arrivare a questo non c'e' bisogno di wikipedia: basta che provi a colpire un barattolo di pelati (ottimo esempio di corda corta, spessa ed anelastica) e confronti il suono (o rumore) che ottieni con quello che ottieni colpendo una corda di chitarra.
Perche' il punto e' proprio questo: piu' lo strumento e' inarmonico e piu' fa rumore invece che suono. L'articolo che tu citi non parla di note e accordi ma di rumore e suono.
Pero' ripeto: non te la prendere sul personale: io sto cercando di aiutarti a capire quello che evidentemente ti e' molto oscuro. Se quello che ricevo in cambio sono insulti lascio volentieri perdere. Buone cose.
Certo che, per allentare un po' la tensione, una bella telefonata del tipo "Pronto? Ciao sono Anna e chiamo da Napoli" ci starebbe... Scusate :ghigno:
Guarda che 'sta cosa è una mano santa!!! ho minacciato la telefonata di Anna-da-Napoli alle 14:28 e da allora si sono placate le acque! :-)
Ho dato un occhiata a quelle definizioni...quando ho visto il termine "rumore" ho mollato subito perche' mi sembra che Re Minore non ha capito bene il significato di inharmonicity (manco sa' il termine italiano!).Citazione:
Originariamente Scritto da lucaB
Poi, mi sembra che Re Minore sia un po' troppo impetuoso e a volte la butta giu' troppo velocemente (con tutto il rispetto, penso comunque che sia abbastanza informato).
Inharmonicity come imperfezione sonora e' piu' direttamente collegata all' intonazione prima poi in casi estremi al rumore....
Che l'Inharmonicity non abbia conseguenze pratiche (come dice lui) e' un nonsenso!
http://www.note2notepiano.com/tuning.html
(provate a trovarlo in Italiano raga' - se google mi trova link inglesi perche' sono in UK)
Questo articolo sottolinea il problema dell'intonazione del piano dovuto all'Inharmonicity.
Per farla breve (se non vi va di leggerlo) vi anticipo che un piano "intonato" perfettamente seguendo la teoria (quella menzionata da Re Maggiore) suonera' stonato! Quindi per compensare devono "stonarlo" per farlo suonare intonato (piu' basilare e conciso di cosi' si muore).
Inharmonicity e' quel suono "stonato" che a volte sentiamo quando una nota di Violoncello e' suonata (sui toni bassi e' piu' evidente) - i transienti anche sono sintomo di una Inharmonicity ancora piu' estrema...
Ho parlato troppo presto....
lo <---------- questa non è una sillaba, e neanche un articolo. Neanche una frase. E' la Divina Commedia.
phil hai sbagliato topic :D
Si, me ne sono accorto al volo, luca. Ma tanto xelaris mica se ne sarebbe accorto :ghigno:
La definizione che la nota si differenzia dall'accordo in quanto gli armonici sono multipli e' smentita da quell'articolo....trovane un'altra.Citazione:
Originariamente Scritto da re minore
E comunque ti consiglio di evitare concetti troppo precisi - sono comodi ma molto spesso in musica si tratta di compromessi.
Citazione:
Originariamente Scritto da xelaris
Ancora piu' specifico:
In any real musical instrument, the resonant body that produces the music tone—typically a string, wire, or column of air—deviates from this ideal and has some small or large amount of inharmonicity.
cosi' tradotto (da me):
In qualsiasi strumento (reale), il corpo resonante che produce il tono - tipicamente una corda o colonna d'aria - deflette dalla sua posizione ideale e cosi' facendo produce inharmonicity (che puo' essere piu' o meno pronunciata).
Il "mode locking" e' il momento in cui lo strumento vibra idealmente - nel caso del sax, una nota sostenuta puo' vibrare idealmente per qualche frazione di secondo - questo dipende da molti fattori (l'abilita' di chi suona e' un esempio) - ma dal momento che si passa da una nota all'altra (via staccato o legato) o si modifica l'ampiezza, l'imboccatura, tono (vibrato, soffiato, growling ecc.) allora rientrano gli effetti di inharmonicity.
Non solo il "mode locking" in realta' e' poco frequente ma anche indesiderabile perche' piuttosto noioso...il sassofonista impara subito a rendere una nota sostenuta piu' interessante con l'uso del vibrato (giusto un esempio).
Quando inizia il secondo tempo?
ma perché rispolverare questo topic che era stato giustamente dimenticato?
perche' il nostro Nous e' diabolico :twisted:
Questo botta e risposta con questa persona astratta e misteriosa che pare scesa dal pianeta venusiano l'ho letto appassionatamente solo stasera con la speranza che nell'ultima pagina fosse svelato l'arcano...o meglio una teoria tutta nuova fatta di suoni, megasuoni ed ultrasuoni stratosferici capaci di farti viaggiare nel tempo e farti volteggiare nella terra di mezzo..con una visione celestiale ben stampata nelle pupille ..ma alla fine quello che ha prevalso ed ha avuto la meglio aimè, sono le teorie tradizionali che ancora tengono banco nonostante l'ascesa di questo personaggio astrale.....e che ci garantiscono (studiandole) di dare un prodotto,che non sarà celestiale e futuristico,ma quantomeno gradevole al nostro apparato uditivo cognitivo ed emozionale...ma le mie speranze che questo personaggio ritorni con la soluzione non si perdono...(intanto mi dovrò accontentare di apprendere le nozioni di armonia finora conosciute e catalogate dall'umanità contemporanea)....mica posso aspettarti per sempre devo pur far qualcosa!!!