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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
quoto Nyn, ci sono "stili" musicali, specialmente nel jazz, che hanno un comune denominatore tecnico indiscutibilmente alto.
Tornando al soggetto del topic questi "stili" musicali NON sono necessariamente gli unici "validi o possbili o superiori" quindi chiunque si muove più o meno lontano da questi stili molto probabilmente PUò essere tecnicamente (a livello strumentale e armonico) inferiore ma NON è detto che sia artisticamente e/o creativamente inferiore.
quoto O'Phone anche per me acoltare musicisti molto sfuggenti con Taylor o le cose successive di Coleman (come per es i Prime Time) o come Ayler, Brotzmann e tanti altri, sono rari i casi che li metto sul giradischi sono molto molto particolari e rarefatti. Li trovo ascolti difficili anche per chi ha l'orecchio allenato alle dissonanze.
Per mia esperienza sono ascolti che ho fatto molto intensamente in alcuni periodi al di fuori dei quali non sono granchè facili da ascoltare per me.
"premesso che l'importante è premettere" la faccina [a culo] :D :lol:
"peraltro" :ghigno: ho incontrato tristissimi tromboni ossia personaggi pieni di cosiddetti "studi" che si atteggiano a sommi cervelloni che non hanno una palla che sia una (2 sarebbero troppe) di far sentire quanto sono FENOMENI nella materia che loro stessi sventolano come "loro" materia. Piccoli personaggi impegnati solo ad additare presunte incapacitÃ* altrui o a far finta di "spiegare" cosa voleva suonare il virtuoso X nel brano Y, in sostanza, per dirla come piace a loro ossia con un tecnicismo: un son boni a una sega.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Non dimentichiamoci però che anche in passato la tecnica è sempre esistita, non si fa Bee Bop senza averlo nelle dita.
E continuo a quotarti! :ghigno:
La cosa che più mi ha impressionato del BeBop è la spaventosa preparazione tecnica: questa è stata proprio il motivo fuorviante che secondo me ha alienato e continua ad alienare l'ascolto di questo dialetto. Indubbiamente Parker, Gillespie, Powell e banda briscola erano dei mostri di tecnica, ma sempre secondo me, non gliene poteva fregÃ* de meno! Era solo lì come pretesto per mazzolare tutti i tromboni che li sfidavano affermando che la loro non era musica jazz, ma un pastrocchio di strombettamenti a caso e bombe della batteria: e loro, senza pietÃ* li mazzolavano di brutto.
Se però ascolti il BeBop solo cercando questo secondo me ti perdi l'ineffabile bellezza di quel linguaggio: l'invenzione melodica ed armonica... Parker ha suonato delle Ballads memorabili, piene di malinconia e Blues, ma sempre dentro l'idioma che aveva inventato assieme a Dizzy. Insomma, io credo che questi Grandi hanno dimostrato nei fatti come la tecnica è un mezzo per esprimere dei concetti musicali straordinari che non devono passare mai in secondo piano: è come se guardassimo un quadro di Botticelli da tre centimetri di distanza, meravigliandoci delle stupende pennellate, delle dorature in foglia, ma ci perdiamo lo splendore dell'insieme!
Per me la tecnica dev'essere al servizio delle idee, e non il contrario.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
è bello questo topic perché l'ultimo a intervenire si becca la ragione da tutti gli altri con interventi più o meno in linea con quanto appena detto ma in contraddizione con quelli espressi in precedenza. Dopodiché arriva qualcuno che non la pensa così e si ricomincia da capo :ghigno:
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
proprio cosi', e' un po' come parlare di donne o di calcio :lol:
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Rispetto i professionisti che si sono preparati per anni e, allo stesso modo, rispetti tutti coloro i quali si preparano prima di postare un sample su Forum: semplicemente perchè a mia volta mi sento rispettato come ascoltatore.
Condivido in toto lanche la posizione di chi non ritiene di poter essere oggetto dell' interesse altrui e non posta, quindi, i propri Sample.
Non rispetto chi spaccia le proprie convulsioni per Altro senza uno straccio preparazione e di sacrificio: semplicemnte perchè non mi sento rispettato come ascoltatore.
Infine, mi divertono e trovo tenere le Persone schiette, che non riescono a resistere a sè stesse, e che regiscono istantanemante alle mie faccine [a culo] PERALTRO esprimendo giudizi a casaccio su "chi è bono" è "chi non è bono ad una sega", confondendo il desiderio di condividere quel poco che si sa, ed imparare cose nuove, con Trombinismi assorititi :smile: [senza culo, stavolta]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
@Sax O'Phone sono d'accordo con te al mille per mille. La tecnica è solo un mezzo per esprime se stessi e le proprie idee. Posso anche rimanere impressionato dalla tecnica di un musicista, ma se non mi trasmette nulla... tanti saluti! Se poi ci si fossilizza solo su quest'ultimo aspetto si perde di vista il senso principale del fare e ascotlare musica.
Se non sbaglio sul You tube gira un video di un sax suonato da una macchina...forse un giorno esisterÃ* anche un robot con una tecnica umanamente irraggiungibile!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
topic infamato per la discutibile forma con cui ha esordito ma a mio parere ha dato spunto a confronti interessanti ed inoltre VERI in un argomento noto che di è affacciato spesso in altri topic.
i confronti d'opinioni sono utili soprattutto a ripensare le proprie idee e convinzioni, le sfide a chi cè l'ha più lungo di chi condanna questo chi condanna quello sono fatte per tromboni che si masturbano a vicenda per per restare fermi sulle loro patetiche convinzioni di tromboni [con faccine a culino] :D :D .
ogniuno è libero di esprimersi come crede finche non intralciala libertÃ* altrui, e questo è valido anche per i "bambini" che vorrebbero far bannare dalla "mamma" quelli che non sono d'accordo con lui.
la morale degli ottusi che si sentono superiori è quanto di più triste si trova nell'uomo, sempre pronto a lustrarsi ed a puntare il dito sugli altri sulla base del niente che hanno da dire.
Facile parlar male e sciacquarsi la bocca con un semi-principiante e rifuggire regolarmente il vero confronto sui fatti nascondendosi sempre dietro una supposta (supposta in entrambi i sensi :lol: ) superioritÃ* mai dimostrata.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
E poi l'hanno "migliorato". Come? Ma facendolo più veloce ovviamente.... :D
[youtube:1u4qe6zw]http://it.youtube.com/watch?v=Z7VJMGy3P4w[/youtube:1u4qe6zw]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Ah, se quel robot potesse parlare... lui sicuramente odia quella macchinetta del caffé con il suo imperterrito gorgheggiare! :lol:
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
secondo me in tutto bisogna avere prima una preparazione teorica,soprattuto nel jazz teorica e tecnica e poi con la creativitÃ* espressivitÃ* di ognuno si può creare qualcosa di buono,nella storia del jazz quasi tutti non dico una preparazione teorica ma tecnica sicuramente per suonare,soprattuto col bebop.Quindi prima si studia e poi si suona.in qualsiasi genere e strumento una persona può avere un atteggiamento errato verso la musica,quindi dipende dalle persone che non solo perchè ci sono alcuni sassofonisti jazz che vedono le cose in un altro modo bisogn dare la colpa a tutti,magari ci sono maggioranze in alcuni settore ma è cosi quindi si può solo cercare di aiutare questa povera gente :saxxxx)))
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Dobbiamo finirla di aspettare il "messia": è una falsa idea, che deriva da una stravagante e folle lettura della storia.
Sono i piccoli gesti quotidiani ad essere rivoluzionari: tutti i grandi "scopritori" erano inconsapevoli di ciò che stavano per scoprire...Newton, fa nÃ* pennica sotto un albero, una mela gli cade sulla capoccia...mette in corto ciruito i suoi pensieri...e scopre la gravitÃ*.
E' l'attenzione su ciò che ci accade intorno che contiene le risposte che cerchiamo...non dobbiamo cercare in un altrove che è un inganno...
Se non si ha percezione della propria vita, non si riesce a raccontare nulla di significativo sulla vita: e questo se fai musica o se fai il falegname o altro...
Questo cambiamento di coscienza può portare la rinascita di una nuova umanitÃ* e di ciò che tutti cerchiamo: AMORE!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
queste sono perle ragazzi :bravo:
anchio credo che "il nuovo" , "il fresco", "il seme" stia spesso nella semplicitÃ* e nell'incoscienza, nell'ipercostruito e premeditato ci sento parecchio vuoto.
(per il "Censore", tranquillo non parlo ne di me ne dei sample blasfemi :\\: )
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Il jazz ha avuto bisogno di evolversi e dall'avvento del jazz modale... il livello tecnico dei musicisti che hanno fatto storia è salito.
Coltrane forse è stato la massima espressione della preparazione tecnica in quegli anni... interessante per me è stato sentire come in Tenor Madness, la tecnica di Coltrane sovrastasse quella di Rollins.
Per quanto riguarda la scelta o meno di un professionista di suonare generi non suoi, secondo me alla fine la disputa è economica.
Se un musicista non ha bisogno dei soldi che gli vengono offerti per suonare altro, allora può permettersi di non suonare altro, viceversa può anche suonare altro.
Se uno suona per vivere, un paio di conti se li fa di sicuro!
Riguardo al fatto che magari spesso si sentono formazioni che strasmettono poco... è una cosa normale, ormai di gruppi stabili stabili stabili ce ne sono pochissimi: ogni musicista ha la sua carriera e tante formazioni si fanno sul momento... siamo nell'epoca dei turnisti.
Io stesso ormai lavoro praticamente solo come "turnista": ti arriva un messaggio con data luogo e cache per un concerto, se accetti ti arriva un'email con le parti, si fa una prova prima del concerto (ogni tanto neanche quella) e si suona...
Più si alza livello minore diventa l'interscambio umano prima di suonare...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Ma perchè ti scaldi così tanto, man :D [...]?
Sarai mica uno di quelli che "cioè, io faccio il free jazz nei club off..."? :lol: [vedi sopra e, ovviamente, anche dietro...]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Mah, io sinceramente non sarei tout-court nè in un senso nè nell'altro, purchè vi sia un minimo sindacale di tecnica ci si può giÃ* esprimere e purchè non si creda mai di essere arrivati, nè tecnicamente, nè artisticamente.
Certo, ciò che dice il nostro sopranista doc è verissimo. E' stracolmo in egual misura sia di una sfilza di robot che fanno dei soli tecnicamente bellissimi con tutti i patterns al posto giusto e che ti lasciano...niente, sia di tanti che non spendo letteralmente suonare, o non avendo alcuna volontÃ* di impegnarsi a studiare, se ne escono con la belinata del "free-jazz". Poi al sud andava molto di moda il "ma noi siamo musicali, che bisogno abbiamo di studiare"?
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
@Filippo,
grazie Phil (o, come spesso ti sottolineo, "Bella Phil!") :smile: [di cuore!]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
bha, non credo che il jazz sia solo tecnica anzi....
crede per esempio che ci voglio molta tecnica a suonare certi pezzi di liscio che di jazz...
e pure io Odio il liscio con tutto il rispetto...
rabbrividisco ogni volta che lo sento quel gorgeggiamento con il sassofono
mamma mia:-)
e pure i sassofonisti di liscio si devo fare il culo per suonare certi passaggi
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
mi scaldo... non è che proprio mi scaldo, magari sai cosa... ecco sì, ho trovato, sarÃ* che mi fanno incaxxare i bacchettoni che provano ad "impormi" che si suona solo come "dicono loro" o che fanno gli sboroni con il librino sotto l'ascella, ecco sarÃ* questo sai. [dice: eh! hao detti niente! :lol: ]
la faccenda della faccina da c... risale alla vecchia litigata, mi diede "appena appena" noia la tua gentilissima richiesta di bannarmi perchè non la pensavo come te, ecco li mi incaxxai davvero e si vede che la cosa si è sfogata ora ... oh che cè vò fÃ* le cose tornano a galla alla prima occasione.
e comunque non faccio ne free ne frì gezz, qualcuno può etichettarmici perchè ha fretta/voglia di farlo, ma come ho sempre sostenuto, sono "solo" un umile punk rocker. a me basta e avanza.
vedi non puoi dire come si suona ad un punk rocker .. CAXXO!!! :lol:
chi mi conosce sa che sono modesto ma mi va di dire che ho il "coraggio" di mettertimi in discussione ho il coraggio di portare avanti un progetto fuori dagli schemi col la mia band che ho coltivato e costruito negli anni e non me ne fotte davvero nulla di quello che la gente pensa di me ne della mia musica, ma non provare ad impormi che si suona solo come dice "il professore" perchè sennò... :D [dicesi faccina da culo]
Citazione:
Originariamente Scritto da Filippo Parisi
...purchè vi sia un minimo sindacale di tecnica ci si può giÃ* esprimere e purchè non si creda mai di essere arrivati, nè tecnicamente, nè artisticamente.
in parole di Filippo ecco la mia semplice "idea", semplice idea che non esclude rispetto artistico ne ai professori ne ai punk rockers, sarÃ* così rivoluzionaria? boh io credo che sia ovvia.
e poi son felice che i sample fatti al volo un take e via ti fanno un pò incaxxare, quello è un degli intenti del punk rocker, "schiaffeggiare" e "colpire con roba cruda" il pubblico abituato alle rifiniture e i falsi abbellimenti a cui sovente porta la tecnica esasperata.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
quoto a tutta tzadik per quello che ha detto..
tutto vero (purtroppo)
e bene ho fatto anche due serate di liscio 400 euro a sera...
pero a la terza se ci andavo mi suicidavo...
pero con quei soldi mi sono comprato meta yamaha 62:-)
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
@Puma,
ho apprezzato l' energia di molti dei tuoi post (Liebman a parte... :smile: [a culo]) e ti invidio il copyright dei fiskioni! Però, vai a riguardare la nostra polemica precedente e scoprirai che ho chiesto di essere bannato io, non di bannare te!!!!!!!!!
Adesso si capiscono un po' di cose in più...
Mi hai spiegato il perchè delle tue reazioni e lo stesso provo a fare io:
studio 4 ore al giorno (in macchina), alzandomi all' alba e saltando la pausa pranzo al lavoro. Praticamente tutti i giorni della settimana. Non lo dico per fare l' eroe (col libricino sotto il braccio :D [senza culo]), anzi, a volte mi sento un maniaco più che altro e, comunque sia, a sera sono (quasi sempre soddisfatto, ma) sfasciato.
Vista così, ammetterai che quelli che "cioè faccio il free jazz", "l' importante è esprimere qualcosa" ecc. senza che ci sia neanche un' ombra di serietÃ* e di sacrificio mi facciano solennemente incaXXare (e non mi riferisco a te che non fai il "cioè, free jazz", nè mi ci riferivo prima, credimi).
Tra l' altro, senza voler esagerare nella distensione che mi sembra di intravedere, apprezzo il Punk come tutte le altre espressioni artistiche che hanno voltato una qualche pagina. :smile: [senza culo]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
per i grandi del Jazz comunque la tecnica era un dettaglio. non la massima aspirazione. dettaglio da affrontare però....
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Mettiamola così: il jazz è una delle poche musiche dove si può anche fare la storia senza essere grandi strumentisti,ma avendo altri talenti..se uno deve andare a suonare musica classica in orchestra o da solista, la sua funzione è anche essere una sorta di "braccio meccanico", bisogna essere puliti c'è poco da fare, il passaggio deve essere perfetto, la dimensione artistica conta ben meno.
Nel jazz tra coloro che avevano particolare facilitÃ* e bravura tecnica possiamo trovare O. Peterson, J.Griffin, C.Adderley, C.Brown, Sal Nistico, Rollins,B.Evans, Parker,JJ Jonhson, P.Woods e tanti altri..ma pensiamo per esempio a A.Jamal, W.Shorter,S.Rivers,J.Byard.O. Coleman, C.Baker, M.Davis ecc questi ultimi non hanno la stessa facilitÃ*, pulizia o naturalezza tecnica sullo strumento rispetto ai citati precedentemente ma hanno fatto la storia lo stesso..questa è l'essenza del jazz, musicisti che in un ambito accademico o classico non avrebbero avuto tante possibilitÃ*. ( Intendo dire che tra le file dei Berliner non li vedrei molto bene i vari Rivers, Shorter, Baker eccc)
Ci sono tanti tipi di "bravure e talenti" nella musica, diciamo che per abitudine e per scuola classica le persone identificano il fenomeno o il bravo in colui che ha grande tecnica, ma grazie al jazz capiamo che può essere molto più importante avere il talento del "feel", dell'arragiamento, del capire la musica intorno a noi e saperla organizzare, di creare un suono, emozioni. Detto questo, bando ai venditori di fumo,che pensano che suonare a casaccio sia figo! PJM
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
cosa intendi per grandi strumentisti?
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Questi intendeva...
Citazione:
Originariamente Scritto da PJM
Nel jazz tra coloro che avevano particolare facilitÃ* e bravura tecnica possiamo trovare O. Peterson, J.Griffin, C.Adderley, C.Brown, Sal Nistico, Rollins,B.Evans, Parker,JJ Jonhson, P.Woods e tanti altri..
... e poi quelli che sono venuti dopo: Brecker, Berg, Garrett... Joshua Redman... insomma tutti quelli che facevano talmente tante note da riuscire a rompere un sax (vedi Brecker e Garrett)...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
come si fa a non essere grandi strumentisti nel jazz.....
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Beh, Miles Davis non lo era certamente eppure è uno di quei nomi imprescindibili nella storia del Jazz e della Musica.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Pian piano, l'aspetto "disumanizzante" di certa pratica strumentale sta venendo fuori...
Come per articolare un pensiero, bisogna conoscere le "parole giuste" per esprimerlo, così in musica: il punto è possedere il vocabolario tecnico che ci serve o serve nel contesto in cui si opera.
Per gli accademici, non c'è speranza: la "sofferenza" supera la gioia, perchè l'addestramento prevede come affrontare le "gimkane" della pagina scritta e di una moltitudine di "sensibilitÃ* diverse" (compositori)
Negli altri generi, dipende da quali aspetti si è attratti: la potenza, l'energia, la spettacolaritÃ*,
la danzabilitÃ*, l'intimismo...che ciascuno deve riconoscere in se stesso ovvero durante lo studio, bisogna essere capaci di sviluppare la propria capacitÃ* autocritica con discernimento e comprendere quali sono gli aspetti (suono, articolazione, agogica, dinamiche ecc) che ci piacciono e vengono facili e quelli su cui bisogna lavorare, ma se c'è un obiettivo di fondo da raggiungere, non fine a se stesso.
Tzadik ha detto una triste veritÃ*: i gruppi non posseggono piu' una "base comunitaria" - per intenderci, il quartetto di Coltrane, passava giornate a fare take dello stesso brano fino a quando il grupppo suonava come "entitÃ* unica"; Sun Ra ha tenuto in piedi un orchestra per 30 anni, autoproducendo i suoi dischi...
Se si incontrano degli "estranei" per suonare, tutto 'sto feeling e interplay scatta se c'è comunanza di intenti...e "magie" in tal senso non possono accadere immediatamente... anche se talvolta può accadere anche il contrario, quando si è in particolare "stato di grazia"...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Esempio pratico.
Ho ascoltato a "La Sosta" il quartetto di Mark Sherman (vibrafonista). Concerto stupendo, i musicisti si divertivano palesemente a suonare e l'interplay, la forza, la comunicabilitÃ* erano eccezionali. Ancora ho i brividi e ricordo distintamente anche la scaletta dei pezzi....ed è passato più di un anno......è un quartetto che suona insieme da 8 anni. Cito questo perchè è in ogni caso un jazz che si può definire "classico" sia come scelta dei brani che come lessico espressivo.
Sempre lì ho ascoltato lo splendido Emanuele Cisi chiamato per comporre un quintetto con Pietro Condorelli come leader.....altro gruppo (quintetto) "classico"... ora a parte il fatto che Emanuele mi ha affascinato ed estasiato con il suo sax, tra l'altro un Super 20, la situazione ad ogni brano era: "facciamo questa?"...... il livello generale ovviamente era alto ma....era chiaro come non fosse un vero gruppo e questo, volente o nolente traspare.
Poi c'era il quintetto di Greg Osby che "classico" non è e che ha portato il concetto di interplay ad un esponente altissimo, con delle dinamiche impressionanti per estensione, per un'assoluta mancanza di sguardi e di "one, two, three, four", per un continuum senza pause tra un brano e l'altro ed una musica che scaturiva letteralmente dalle anime per raggiungerne altre....beh, la smetto sennò mi commuovo... :cry:
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Gli Yellowjackets sono insieme da più di 25 anni, con Mintzer dal 91 e ora è anche tornato Kennedy. :saputello E che interplay!
Piccolo esempio ma ce ne sono tantissimi altri, ripeto....qualcosa in giro che meriti di essere ascoltato c'è... :fischio:
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
io non riesco a capire il fatto dei grandi strumentisti,qualcuno mi puoòspiegare meglio,perchè ce un fatto di incompresione a livello linguistico
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
scusate l'OT ma mi spiegate questa cosa delle "faccine a culo e senza culo"? Saro' poco sveglio ma non l'ho capita :mha!(
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Se ti capita per le mani il "Finnegans wake" di Joyce e incominci a leggere puoi rimanere sconcertato, se non ti immergi in un nuovo tipo di lettura: molta arte è "riflessione" sui propri mezzi...o la creazione di un nuovo mondo immaginario...
Ognuno possiede il proprio immaginario...
e ciascuno sceglie i "suoni" che identificano meglio la propria immaginazione. la possibilitÃ* di "creare mondi" con relazioni diverse...
Gli "sperimentatori" sono stati criticati in ogni epoca, perchè scoprivano nuove relazioni sonore
che rimettevano in discussione ciò che era comunemente accettato...poi diventano a loro volta dei "classici" in epoche successive...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Citazione:
Originariamente Scritto da PJM
ma pensiamo per esempio a A.Jamal, W.Shorter,S.Rivers,J.Byard.O. Coleman, C.Baker, M.Davis ecc questi ultimi non hanno la stessa facilitÃ*, pulizia o naturalezza tecnica sullo strumento
non sono per niente d'accordo. i musicisti "con poca tecnica" che citi secondo me sono tutti dei gran tecnici. Shorter ha un controllo dello strumento veramente incredibile, Ornette Coleman per scaldarsi suonava i pezzi di Parker a velocitÃ* folli. Chet aveva anch'egli un controllo pazzesco... Miles non studiava un ***** perchè se ne sbatteva ma da giovane suonava... altrochè se suonava! STUDIO GENTE!!! STUDIO!!! NON PUGNETTE!!!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
io non capisco più allora cosa intendete con tecnica, perché se quelli che hai citato non hanno tecnica...allora....non so....che diavolo è la tecnica??? Suonare sedicesimi a 240 di metronomo è solo un aspetto della tecnica, non è la tecnica. Mi sa che qui si confonde la velocitÃ* delle dita con la tecnica.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
be io son sicuro che tutti gli artisti citati hanno tecnica senno è impossibile arrivare ad un certo livello
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Questa è un'altra deriva (scusatemi) demenziale!
Ahmad Jamal è senza tecnica? Capirei se tu mi avessi citato un Erroll Garner che è un mostro di tecnica istintiva, ma che si sedeva su una guida telefonica per poter suonare la tastiera praticamente in piedi, ma Jamal proprio NO! Wayne Shorter, un suonatore di piffero e Davis suonava la trombetta di carnevale... Bisognerebbe forse distinguere tra tecnica accademica e tecnica innovativa: conformarsi ad una piuttosto che inventarsi l'altra non è sinonimo di certo di suonare buona musica.
Siamo seri per favore: abbiamo giÃ* appurato che la tecne fine a sé stessa è assolutamente deleteria (se non per il mero esecutore il cui traguardo è suonare come un robot), e mi pare sufficientemente chiaro che invece la definizione di tecnica (meccanismo, controllo, intonazione, et similia) sia rilevante come presupposto ad un'espressione più elevata e totale, ma che è fondamentalmente basata sulla pratica e lo studio costanti, e non certo solo su dei paradigmi assoluti più o meno corretti. La capacitÃ* strumentale è assolutamente necessaria per esprimere dei concetti e forme musicali: nel jazz si caratterizza ed individualizza propedeuticamente esprimendo la voce della singola persona; quello che quest'individuo ci racconta, è l'esistenza di quel momento come prodotto di una serie di accadimenti coincidenti con la sua comprensione ed esperienza (musicale o no). Non è certo quanti sovracuti riesce a prendere, quanto sia intonato, o a che velocitÃ* si muovono le sue dita, ma è se il Musicista riesce ad esprimere al meglio le proprie concezioni/visioni.
I miei due cent.
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Per PJM...
pensi di avere una tecnica migliore di Shorter?
Prova a fare questo:
http://www.youtube.com/watch?v=WXeng7h0AYg
Marco
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
La tecnica è un mezzo... senza il mezzo non si va da nessuna parte oggi, ma neanche 50 anni fa' (parliamo di jazz...).
Miles Davis era prima di tutto un borghese nero incazzato, un grande business man, poi ha fatto la storia del jazz!
A livello puramente strumentale, poteva essere superato da parecchi sui contemporanei (Clifford Brown, Lee Morgan, Freddie Hubbard, Woody Shaw...), però mai nessuno come lui ha riuscito a incanalare la potenza dei singoli per fare qualcosa di grande e rivoluzionario.
Tutti quelli che hanno suonato con, anzi per Miles Davis prima o poi hanno fatto (tanti) soldi oltre a musica di grande qualitÃ*.
Miles Davis è morto ricco, ricchissimo... vista da fuori la musica è una cosa, da dentro si entra anche nella logica di altri meccanismi (economici) e un musicista deve tenerne conto (specialmente se ha le doti per arrivare tanto tanto in alto)!!!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Tzadik dice una cosa giusta, sulla quale spesso si "sorvola"...M. Davis era un borghese afro-americano: il padre era un medico, che lo ha aiutato economicamente e non solo in tante situazioni...
Davis aveva capito che la musica cambia al cambiare dei tempi, perchè cambiano le modalitÃ* di fruizione/produzione...è quello che per prima ha capito (complici anche dei produttori di intelligenza raffinata, Macero in primis) che produrre un disco e diverso dal fare un live e nel mondo del jazz, ciò è rivoluzionario...ed è l'unico jazzista che ha saputo trarre "lezioni significative" dall'esperienza di Woodstock...
Tornando al bistrattato tema iniziale di questo topic, l'essenza può essere:
se chi suona, qualunque cosa suoni o scelga di suonare, si trasforma in un fanatico religioso,
esprimerÃ* condanne per altri "fanatici" di altre "religioni"...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
"Gli Yellowjackets sono insieme da più di 25 anni, con Mintzer dal 91 e ora è anche tornato Kennedy. :saputello E che interplay!"
Che bella notizia mi dai! Will Kennedy è stato il musicista che ha dato una prima svolta a questo fenomenale gruppo, poi, con l'entrata di Minzter sono diventati mitici...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
comunque, sono in parte d'accordo che alcuni grandi musicisti jazz non avessero una tecnica sopraffina, shorter e davis sono un esempio, non che fossero scarsi, ma un shorter al fianco di coltrane o liebman è certamente meno tecnico...ma questo vuol dire niente, perchè Nefertiti (brano straordinario), ad esempio, la poteva scrivere solo un pazzo come lui!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Esistono gli strumentisti e i "progettisti"-compositori...
I primi fanno ciò che sanno, i secondi ciò che possono fare...
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Citazione:
Originariamente Scritto da juggler
se chi suona si trasforma in un fanatico religioso,
esprimerÃ* condanne per altri "fanatici" di altre "religioni"...
e poi daje non esagerate con la "caccia alle streghe" regÃ*, il PJM mi pare chiaro che si riferisca ad una approccio virtuosistico della tecnica e non alla tecnica "in generale".
Credo che si sostituisce la parola tecnico con virtuoso nel suo intervento tutto è più chiaro, sbajo PJM?
:smile: [<-- in tributo la mio nuovo amico phatenomore ;) ]
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Mi sembra del tutto futile criticare chi usa troppo la tecnica...
Mi viene in mente le critiche che fanno spesso sono state fatte a Cafiso... la ragione di fondo delle critiche è l'invidia!
Cafiso ha una tecnica e un linguaggio che sassofonisti che suonano da 30/40 anni non hanno.
Quando l'ho sentito io, durante tutto il concerto non si è sentito uno (dico uno) dei classici lick di Parker/Coltrane o pattern... sempre cose nuove! Pochi sassofonisti hanno questo di tipo di "luciditÃ*".
Si può discutere sul fatto che visti insieme lui e il suo amico Dino Rubino fanno un po' ridere (specialmente come suona il piano Rubino, contro Cafiso ci vorrebbe un Franco D'Andrea!), ma Cafiso è inappuntabile... chissÃ* che in futuro non passi al tenore!
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Wayne, Wayne... questo staccato-legato lo vogliamo studiare un pochino? Per ingarrare almeno un paio di ritmiche quadrate in tutto il solo, 'sto metronomino lo vogliamo usare?
David, David... ma questa intonazione la vogliamo curare finalmente chè se no qui sul Forum c'è Gente che s' ingrullisce?
E soprattutto ' sti Fiskioni (c)! Ma non improvvisateli a casaccio! Io ho appena iniziato quello che penso sarÃ* un lungo percorso di studio col mio nuovo Amico Puma"the Master of Fiskions"theman e da quel poco che sono riuscito a capire fn'ora Vi posso assicurare certe cose non si possono buttar lì così, come viene: bisogna aprire la mente e non solo!... ;)
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Vedo che pumatheman,tzadik e danyart hanno capito cosa esattamente cosa intendo..
Sem20: non capisco dove hai letto che io ho una tecnica migliore di Shorter!MAI SCRITTO e mi sembra proprio fuori luogo. Cerchiamo di capirci per favore, so benissimo che Shorter ha tecnica, il discorso è che se andate da cento saxofonisti e chiedete qual'è il loro preferito o preferiti non verranno fuori molto spesso Shorter o Sam Rivers..quest'ultimi sono riconosciuti grandissimi nella Musica,un filo meno nel sassofonismo puro e schietto..Stessa cosa vale per Jamal al piano!! Oscar Peterson lo "bruciava" il pianoforte! Detto questo Shorter e Jamal tra l'altro sono tra i miei idoli e riferimento in assoluto quindi cerchiamo di capire cosa si intende quando si parla di certe cose!
Lovis: per strumentismo puro intendo chi ha numeri enormi da un punto di vista tecnico strumentale, chi ha numeri anche da " circo" in senso buono..vedi Arturo Sandoval o M. Ferguson alla tromba per esempio!!! Musicalmente sono inferiori a Miles o Chet ma strumentalmente c'è poco da fare..spero sia chiaro! PJM
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
come quasi in ogni genere c'è chi è piu virtuoso e chi meno ma la teoria per far funzionare la musica puo essere anche piu complicata,
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Re: Atteggiamenti Saxofonisti jazz nei confronti di altri generi
Grazie PJM, hai chiarito cosa intendevi! Son d'accordo con te.
La cosa buffa di questo thread è che si sta sviluppando esattamente come avevo annunciato: i jazzisti hanno troppe cose da considerare all'interno del loro credo con tutte le loro divisioni settariche, che non hanno tempo per considerare le altre religioni! :lol:
Escludendo ovviamente le nuove rivelazioni che si possono trovare nella pratica dei Fiskioni©, che come ben sappiamo è ormai un marchio depositato, una mera operazione commerciale ed in quanto tale potrebbe perdere il suo valore innovativo e rivoluzionario!
Il problema di tutti i Maestri è che loro parlano dal proprio livello di Coscienza, che quasi sempre non è lo stesso di chi li ascolta. :-leggi-: