Re: costruzione di un solo
kzalima sono daccordo ,approvo pienamente.forse molti si dimenticano che alla fine dello studio della tecnica, e di tutto quello che puo servire, lo scopo finale è quello di farti battere il cuore, a te e agli altri , se alla fine quello che hai fatto non entusiasma te e neanche gli altri , forse c'è qualcosa da rivedere.solo chi ha un grande cuore puo fare un solo con il cuore, gli altri sopperiscono con la tecnica, fortunatamente , tanti fanno cose bellissime.il gusto si affina ,credo, con l'ascolto dei vari mostri sacri , ogniuno segua il prorio genere, io ho potuto ascoltare poco, causa costo svanzica liras per cd, ma oggi con internet sto recuperando.Un genere o stile musicale non nasce cosi di punto in bianco, c'è sempre qualcosa prima che ha fatto da bakground all'artista di turno, anche lo stile nasce ascoltando tanti altri precedenti. A me non importa dello status del musicista, a me importa come suona, puo essere anche un barbone se mi fa impazzire quando suona allora ok ! ciao brava gente
Re: costruzione di un solo
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Che personalitÃ*!!!!!! Suona Misty pensando a "A Love Supreme" ed a scanso di equivoci lo cita, ma se ne fotte del "bello", così come dei problemi di intonazione ed altro. E sinceramente anche a me interessano poco in qusto contesto e da ascoltatore.
Re: costruzione di un solo
mizzica filippo, dritti al sodo e chi se ne frega, io suono cosi e basta, se ve piace è cosi , se no mica cambio per voi . beh anche questa filosofia ha la sua giustezza, l'avessi pensata cosi io ..... forse non avrei combinato la cag...ta di smettere, e dire che ho 52 anni , forse sono un sensibilone... e debole... mah forse no.ciao gente
mamma mia quando suona tre sax che ropa mi piaceeee
Re: costruzione di un solo
Il jazz è sempre "dritto al sodo", io credo che la personalitÃ* sia il primo fattore, e la cosa meravigliosa è che ci incantiamo a sentire Rahsaan come Stan Getz o Trane, segno che c'è qualcosa che è più forte dell'impostazione musicale di ognuno di loro.
Corvo, hai smesso!? anch'io ho 52 anni, ma mi sento come se avessi appena cominciato, e non solo per le mie lacune, ma per l'entusiasmo, riprendi subito e suona quello che hai non quello che pensano gli altri, anche se sei fermo da un po' in 15 giorni ritrovi il suono, il resto viene da se.
Re: costruzione di un solo
si zkalima avevo smesso da due anni , ma mi sto rimettendo sotto, è dura ma se c'è la motivazione si va avanti piu facilmente.
Re: costruzione di un solo
Motivazione? se ci sono delle donne ad ascoltarti, vale sempre la pena.
Re: costruzione di un solo
ha ha ha kzalima . Le donne ? mah valle a capire. Per ora mi basta che riesco a fare col sax quello che vorrei , poi se piace anche ad altri bene , se no suono lo stesso, vorrÃ* dire che il giorno dopo l'esibizione metto giu mercato con gli ortaggi che mi lanciano , vedi c'è sempre il modo di ragranellare qualche soldino :lol: :lol:
Re: costruzione di un solo
Ciao ragazzi
ritorno a scrivere dopo mille anni !!! ma vi ho letto nel frattempo, non spesso ma vi ho controllato da lontano eh eh ...
mi piace questa discussione sull improvvisazione.
Dico alcune cose che servono prima di tutto a riassumere a me stesso qualche punto importante che penso di aver capito fermo restando che poi farlo e' un altro par de maniche. Allora :
1) chiaramente studia il pezzo e sappilo accompagnare come un bassista
2) prova ad arricchire la melodia naturalmente stando nello schema armonico
3) memorizza il giro e suona da solo se ci riesci cosi' vedi se ti sai orientare
4) prova sulle basi (se ce l'hai) senno' te la fai cosi' vedi come ci sta tutto cio' che esula dalle solite scale (sostituzioni ecc.)
Fatto tutto questo si arriva davanti a un pubblico o piu' semplicemente davanti al proprio gruppo con cui suonate e li' e' IMPOSSIBILE fare quanto sopra e suonare qualcosa di decente (almeno per me). A questo punto per me vale il fatto che si suona senza piu' pensare a quanto sopra (lo si e' imparato e messo da parte)e ci si concentra sull'ascolto di se stessi sia melodicamente che ritmicamente cercando di avere espressione e varieta' e cercando, anche, di pensare avanti . Questo implica un grande sforzo di concentraziione/creazione istantanea che annulla qualunque altra azione contemporanea.
Rimane il fatto che tutto quanto descritto sopra e' altamente complesso per cui vale la pena di farlo per gradi ipersemplificando i passaggi ecc.
Rimane anche il fatto che un metodo valido di per se' non esiste (anche questo e' il bello del jazz) e che ognuno se lo inventa/adatta in base alle proprie capacita' /necessita'/possibilita'.
Non so se quanto scritto sopra possa aiutare ma magari si.
Che ne pensate ?
Re: costruzione di un solo
tranquillo gil,hai detto cose piu che giuste.io trovo che ad improvvisare ci siano due considerazioni da fare :che cosa si riesce a pensare o creare mentalmente ,e che cosa si riesce a fare con la preparazione e la tecnica di cui si dispone.credo capiti a tutti che l'una o l'altra cosa sia superiore.ora se la capacità mentale è superiore alla capacità tecnica,non si riesce a fare quello che si vorrebbe,viceversa se la capacità tecnica è superiore ,allora tutto quello che si pensa diventa realizzabile.il problema è che cercando di migliorare la preparazione ,durante i periodi di studio aumenta anche la capacità e le pretese della mente,così diventa come il cane che vuole mordersi la coda ..non ce la farà mai.almeno così è come succede a mè...
Re: costruzione di un solo
Sono daccordo con te corvo. Aggiungo pero' una cosa, anche per uscire dal paradosso testa/mani di cui parli .
Io penso che non sia MAI il caso di scervellarsi troppo, tanto per cominciare . meglio farsi una birretta quando si prende quella piega :lol:
poi sono dell'idea che quando si sentono quelli che dicono 'io sono tutto instinto' nell' improvvisare piuttosto che quelli che non staccano una nota improvvisata se non hanno fatto miliardi di scale, ecco in entrambi i casi meglio DIFFIDARE.
Perche' il solo istinto alla lunga e' di una noia mortale e la esagerata preparazione teorica (a me fanno francamente impazzire - e lo dico io che non sono NESSUNO - quelli che ti sparano che la scala costruita sulla terza della pentatonica frigia attribuita al re Astolfo IV durante il regno basso-merovingio sta a pennello sul II / V / I minore e poi quando suonano non sai che faccia fare per l'imbarazzo :\\: ) diciamo che spesso e' un modo per sviare la musica, non per incontrarla.
Detto cio' una roba che posso aggiungere alla discussione e che avevo dimenticato prima e' che PRIMA di fare un solo dovresti sapere cosa ci vuoi fare. Cioe' : avere un progetto, piccolo o grande che sia. Es. quando Rollins improvvisa su St Thomas (se non sbaglio su Sax Colossus) ha la chiara intenzione (progetto) di giocare tutto sulla ritmica e il cosiddetto rhytmic displacement... Cioe' sposta le frasi, attacca quando non te lo aspetti, ti lascia stupefatto per lo sviluppo delle frasi ma buona parte dello stupore deriva da qualcosa che si era preconfezionato. Ora non e' che io arrivi a sostenere che sia il caso di scriversi i soli (come peraltro facevano Armstrong e molti altri nei primi anni del jazz) pero' sapere qual'e' l'intenzione si. Questo inoltre aiuta a non essere ripetitivi sui vari brani che si possono eseguire in una serata.
Che ne dite?
Re: costruzione di un solo
parole sante gil,approvo.ho notato,ma questa è solo una mia impressione,che chi avrebbe grande fantasia e creatività,pecca di preparazione(io sono uno di questi).e chi ha grande preparazione è limitato in fantasia e creatività,solo i grandi sono esenti,ma è proprio per questo che sono tali...
Re: costruzione di un solo
Si corvo manca sempre qualcosa. E naturalmente manca anche a quelli che lo fanno di professione ... non e' per dire 'che bello non essere professionisti' perche' sarebbe troppo facile e un po' meschino. E' per dire che ci sono professionisti che applicano la regola del grande Steve Jobs " stay open, stay foolish" per tutta la vita e non la smettono di cercare. Io francamente, come forse si e' capito, non amo la ricerca strumentistica (quelli che sono in movimento perenne alla ricerca del sax +, del bocchino +, del set up +, ricerca che secondo me puo' aiutare soprattutto a non sentirsi mai soli :) ma mi impongo una certa ricerca musicale. Con scarsi risultati, chiaramente, ma con mucho gusto. Che cce debbo fa ?