Io ho l'orecchio assoluto...capisci al volo la nota di un qualsiasi rumore...anche un rutto
( prima ho fatto LA )
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Io ho l'orecchio assoluto...capisci al volo la nota di un qualsiasi rumore...anche un rutto
( prima ho fatto LA )
oggi a solfeggio il professore ci ha insegnato un trucco per riuscire a capire a volo gli arpeggi... Ad un certo punto ha fatto al pianoforte le prime due note dell'arpeggio di MIb e io senza che l'aveva chiesto le ho dette (non guardando il pianoforte)... Allora mi ha sfidato .... Dovevo indovinare alcune note al volo... Ha cominciato con il sol, poi il re, poi il mib, poi il sib e poi il fa#... Io sono riuscito a distinguerle tutte e lui mi ha detto che possiedo l'orecchio assoluto... Io la per la non avevo capito bene cosa significasse ma leggendo questo topic finalmente ho le idee chiare :yeah!)
Beato te, io non sarei capace!!! :evil:
Io lo so fare unicamente coi rutti.
Però a volte anche le scimmie urlatrici. Se sono abbastanza intonate.
anche questa è arte!"!!!! :lol:
No, e' proprio orecchio. Infatti spesso mi capita di riconoscere un la quando lo sento, e quando lo intono ci arrivo acoltandomi e non semplicemente "impostando i muscoli". E comunque posso anche solo "pensarlo", senza farlo fisicamente e senza muovere muscoli e funziona lo stesso. Comunque funziona solo con il la: se voglio intonare un'altra nota prima faccio (o penso) il la e poi mi calcolo quello che mi serve.Citazione:
Originariamente Scritto da seethorne
Ho affrontato l'argomento per un po' di tempo perché invidiavo un sacco quei musicisti che riuscivano ad entrare nel brano senza sapere gli accordi ed a suonare quello che sentivano "in testa"! Per me una libertÃ* di espressione fantastica.
L'orecchio assoluto non è altro che riconoscere l'altezza di un suono, un po' come il nostro occhio riconosce i colori. Allenando il riconoscimento dei colori inizi ad entrare nelle sfumature, io come grafico devo saper rendere un giallo, o un giallo limone o un giallo paglierino e a forza di realizzarli ora al primo colpo lo faccio, so di cosa si parla. Con l'orecchio non mi sono allenato così intensamente ma sono consapevole che quando mi esercito di continuo per qualche giorno più facilmente mi avvicino all'altezza della nota che voglio eseguire e principalmente mi riesce meglio quando ci penso di meno, quando vi pongo meno ostacoli nell'eseguirla!
Parlando con un talentuoso pianista mi disse che per lui era semplice seguire gruppi di vario genere e improvvisare, inoltre non aveva problemi a dire se la ventola del mio condizionatore ronzava in Ab o G!
Però diceva anche che se non suonava per un po' o comunque non si esercitava perdeva un po' di smalto, un po' di precisione anche se il talento rimaneva! Abbiamo parlato anche di come affrontava gli accordi. Per esempio questi lui li visualizzava come "strati di note", ogni strato sapeva da che note era composto, le vedeva, quindi sapeva che accordi erano! Vien da sè che se non sai la teoria rimangono accordi anonimi mentre se hai studiato sai di cosa si sta parlando musicalmente.
Stesso aneddoto per un suo amico sassofonista, non si esercitava come lui sullo strumento ma ovviamente riusciva ad improvvisare ed a suonare "ad orecchio" su qualsiasi brano. Questo però non gli permetteva di suonare su un brano di parker come parker, non conosceva il linguaggio, il ritmo, certo le note erano giuste e l'espressione totale ma il fraseggio non centrava molto, avete presente un fraseggio blues su un brano bebop?
Tutto è permesso in musica, come espressione, ma se per lavoro ti chiedono di suonare un repertorio e tu lo interpreti diversamente rischi di diventare disoccupato!
L'orecchio relativo è quello che riconosco più spesso nei musicisti. Questi hanno note di riferimento che sono stabili e precisi nelle loro teste, esempio: senza cantare immaginate un A o C, o magari la prima nota di una canzone famosa (per me summertime, la prima è un E) e da lì risalite alle altre. Con molto esercizio il procedimento si automatizza e diventa più inconsapevole (meno meccanico) e naturale.
In questi anni sono arrivato alla conclusione che ognuno può avere un orecchio assoluto dalla nascita (a meno che non siano presenti problemi fisici), secondo me ci si nasce, lo vedo nei miei bimbi, poi con il crescere c'è chi lo mantiene e chi lo perde per vari motivi ma non per questo non si può riallenarlo, recuperarlo. Pensiamo sempre ai colori, tutti sappiamo visualizzare nella nostra testa il giallo, il rosso, il nero, il bianco, mentre lo scrivo è facile che li vediate, ed è anche facile che se tutti ci mettiamo a creare un colore rosso questo sia leggermente diverso per ognuno di noi. In realtÃ* i colori, per necessitÃ*, sono stati "standardizzati" a livello lavorativo e professionale, esempio il rosso ferrari!
I suoni, il sistema di notazione con 12 note sono, e come i colori, standardizzati.
A volte vedo che ci si scoraggia di fronte al fatto di dover imparare a riconoscere le note senza strumento, in realtÃ* loro sono sempre lì presenti e sono sempre quelle, può bastare rimuovere qualche barriera mentale che magari si apre questa possibilitÃ* di poterle "vedere" nella nostra testa e quindi eseguirle senza esitazione. Questa potrebbe essere una delle libertÃ* che sono dentro di noi e che si possono liberare, il nostro potenziale creativo!
Non trascuriamo questo aspetto musicale, anzi mettiamolo bene a fuoco.
Inoltre, aggiungo e concludo, che nel mio piccolo mi rendo conto che "canto" dentro lo strumento soprattutto quando negli altri campi della mia vita sono in ordine, con pochi pensieri.
La mente a mio avviso va allenata, la musica in fondo si fa anche senza lo strumento in mano!
Scusate il mio essere prolisso, spero che qualcuno ne tragga qualche ispirazione come è capitato a me!
Mancio
Scusa se ti correggo: per il vero musicista, la musica si fa SOPRATTUTTO senza uno strumento in mano. ;)
Si, confermo, tutte le attivitÃ* artistiche o meno nascono prima dentro l'uomo e solo successivamente, si materializzano nel mondo reale con mezzi fisici (strumenti, scrittura, disegno etc).
Mancio
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
Be,sinceramente mi sembra anche abb normale..
Per quello che riguarda l'orecchio assoluto,be,penso sia un dono averlo,anche se gestirlo magari nn sempre è facile.
certo,con un ottimo orecchio relativo suoni tutto ed ai massimi livelli..ma che figata avere l'orecchio assoluto...
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
GRANDISSIMA veritÃ*! la musica è nella nostra testa inanzitutto....
Citazione:
Originariamente Scritto da drake95
dipende.Se hai sentito e dato il nome anche solo ad una nota in quella giornata,potresti star usando l'orecchio relativo.L'orecchio assoluto distingue le note da zero.Ti alzi la mattina,senza aver sentito nessun suono definito,poi senti una nota qualunque,e sai dirne il nome.Questo è avere l'orecchio assoluto.
Io la vedo così.
Ti gira una nota sempre in testa e conosci il nome di quella nota poi trovi tutte le relazioni? Quello che hai è l'orecchio assoluto. E' un fenomeno ammirato da tutti a mo' di genio del quiz!
Riesci a trovare sempre le relazioni tra le note anche se non sei preciso nel chiamare le note una ad una senza averle lette? Hai l'orecchio relativo.
Secondo me per un musicista pluristrumentista aiuta tanta anche il secondo tipo: se non riesci ad indovinare con precisione la nota però ti trovi bene ad armonizzare con qualsiasi tonalitÃ* con qualsiasi strumento non ti importa mica di non avere l'orecchio assoluto... basta solo che ti dicano con quale nota comincia questa canzone, oppure basta che gli dici al pianista: vai incomincia tu!
Certo che è incredibile quel che siano capaci di fare i nostri sensi (e più li studi e più resti ammirato...).
ho letto un lungo articolo sull'argomento su di un'enciclopedia musicale ed erano riportati diversi studi scientifici. In particolare si faceva distinzione tra orecchio assoluto ed orecchio relativo:
In questi studi si mettevano a confronto:
- persone normali senza orecchio assoluto e relativo
- persone normali con orecchio assoluto
- musicisti con orecchio assoluto
- musicisti con orecchio relativo
appena posso vi scrivo tutto l'articolo perché è molto interessante.
Comunque si metteva in evidenza come l'orecchio assoluto sia un dono che si acquisisce entro una certa etÃ* ed esistono vari "livelli" di riconoscimento (si va da chi riconosce solo le note diatoniche, a chi riconosce le note di un solo o di pochi strumenti, fino a chi riconosce cluster multipli).
La cosa particolare è che chi ha l'orecchio assoluto riesce si a sentire le note una ad una, ma che sentono (con le dovute eccezioni) con maggiore difficoltÃ* a sentire il "colore" degli accordi o dell'armonia, cosa invece comune per chi ha l'orecchio relativo e riesce a capire i gradi degli accordi e la loro natura (maggiore, dominante, diminuito, ecc) al volo.
Conosco anch'io musicisti con orecchio assoluto che beccano note al volo, ma non riescono a decifrare accordi se non mettendo insieme le note da essi composte, quindi non al volo, ma con un processo mentale secondario.
avete esperienza in merito??
Ho suonato per qualche tempo con un ragazzo non vedente che ha l' orecchio assoluto, anche sui cluster. Forse è un caso un po' particolare...