Esce aria dai lati e non viene emesso nessuno suono dal bocchino :-$
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Esce aria dai lati e non viene emesso nessuno suono dal bocchino :-$
mi sono spiegato male:
questo escamotage serve per capire se mordi con il labbro.
tutti noi confondiamo la pressione esercitata con il labbro superiore con quella esercitata dai denti .
l'assunto è che il labbro superiore serva pochissimo nella produzione del suono.
se il bocchino è ben tenuto con i denti superiori da una parte ed il labbro inferiore e la mascella dall'altra ,dovresti essere in grado di produrre suono anche sollevando il labbro ai lati superiori.
l'effetto dovrebbe essere solo una dispersione di aria dai lati dove si creano i fori.
prova a sollevare il labbro in quei punti "mentre" suoni
Col solo bocchino il labbro superiore serve a non fare uscire l'aria. Quindi è più utilizzato rispetto al suonare col sax.
Comunque niente, oltre una quinta non va.
Bb-C-D-Eb-F
e sul G si chiude.
"Pronunciando" una "o" su quelle gravi e poi una "i" su quelle acute.
Lumi? :)
forse è meglio che questi messaggi siano spostati per una più facile consultazione nel tread studio con il bocchino, qui in realtà si parla di problemi sul passaggio di ottava.
prova a leggere il tread in questione e troverai alcune dritte interessanti.
un piccolo anticipo.
per superare il tuo limite attuale una quinta ,prova ad andare verso il basso non è escluso che già possa raggiungere una sesta.
così facendo predisponi il tuo corpo ad un atto importante allargare e non a stringere e ancora ad articolare la laringe.
Grazie. Mi consola sapere che il salto di un'ottava non è poi così banale.
Ciao,
Un ottimo esercizio spostamento di ottava è di praticare le armoniche con la posizione della gravi Bb. Chiuso tutto il sax.
Saluti.
Non so se ci riuscite anche voi... ma io riesco a fare i salti di ottava anche senza usare il portavoce... solo con l'aiuto del diaframma e della laringe e qusto non so' se è un bene o non serve a niente !
il controllo del suono ideale viene esercitato con emissione costante e facendo operare l'apparato della laringe disimpegnando del tutto il labbro .
questo perchè operando in questa maniera il suono sul registro acuto si apre e non viene strozzato.
è anche vero che rispetto a questo che rappresenta la soluzione ideale è possibile adottare una serie di compromessi che raggiungono risultati molto simili.
recentemente mi è capitato di suonare con un professionista che sul registro acuto del sax tendeva a correggere l'intonazione in una certa misura anche con il labbro.
l'unico riferimento sicuro è il suono .
se risulta perfettamente omogeneo in tutte le sue parti vuol dire che si sta operando in maniera corretta se l'interferenza del labbro o del morso è eccessiva invece succede il contrario.
Con tuoi consigli ho fatto prograssi tuttavia negli acuti noto che proprio non riesco a non stringere un po' le labbra....premesso che gli esercizi col solo collo e solo bocchino mi riescono, cosa cavolo fai con la laringe per fare gli acuti senza stringere almeno un po' le labbra?
Io ora mi sto riscaldando come tutti i giorni col Rascher e negli esercizi sui salti (quelli subito prima di passare agli armonici) mi accorgo che se non trovi un bilanciamento fra morso ed emissione, fai una vita da bestie, ad ogni nota sei lì che ti aggiusti. Solo che col soprano se sto morbido sul registro medio basso, mantenendo la stessa identica impostazione, suono irrimediabilmente calante sul registro medio alto. Un minimo di aggiustamento credo ci voglia.
purtroppo anche io non sono immune da questo problema .
e lo studio è l'unica soluzione.
se hai una emissione ben strutturata e sai articolare l'apparato della laringe il controllo del suono diventa semplice anche fuori dal registro ordinario.
il vero problema è capire quando si opera correttamente.
per me ad esempio la prova del nove è lo studio degli armonici legando i suoni e andando dal basso all''alto e viceversa legando.
anche lo studio del collo che apparentemente sembra uno studio semplice ad alti livelli diventa complicatissimo.
perchè il nostro orecchio comincia a percepire aspetti del suono in maniera proporzionale alla sua educazione.
ti faccio un esempio concreto :
un po di tempo fa un sassofonista suona con il solo collo dello strumento e esordisce dicendo :" vedi, riesco a suonare con il solo collo agevolmente......"
il suono che riusciva a produrre era strozzato senza corpo senza volume , mordeva davvero tanto ma era convinto di operare correttamente.
io stesso quando studiavo con il solo collo percepivo forse un 60 per cento di quello che accadeva,.....oggi forse meno.
poi aggiungo che sul suono spesso non vi è alcuna unicità di vedute.
se parli con un insegnante classico considererà molto spesso il suono carico di armonici improponibile eccessivo , se parli con un insegnante jazz un po meglio (anche se negli ultimi anni credo ci sia una involuzione) , sul corpo del suono e sulla omogeneità di timbro poi ..........