(Il Rampone "slaccato" che ho provato era "normale", lucidato... non sabbiato)
Visualizzazione Stampabile
(Il Rampone "slaccato" che ho provato era "normale", lucidato... non sabbiato)
Ciao David,
Il modello a cui mi riferisco probabilmente era un prototipo di circa 3 anni fa...lo era anche il chiver sviluppato con la tua collaborazione, che Claudio Zolla chiamava appunto " chiver Brutti".
Il tutto era certamente sabbiato, eccetto la parte anteriore dove era riportata la scritta R1 jazz...il che nell'insieme a mio avviso un po' stonava
ciao Rena io ho lo Yamaha 82zul ed il rampone in ottone grezzo e sono due oggetti molto diversi sia come strumento sia come suono . Lo Yamaha si presenta con un ottone diverso dal rampone quando è nuovo è lucido poi molto lenatmente si ossida il rampone esce grezzo e ossida più velocemente secondo me hanno due composizioni di metallo differenti manon ho dati al riguardo.
Il rampone non è sabbiato normalmente . La tastiera è molto diversa quella di Yamaha è molto più raccolta ed io la trovo più facile il suono è diverso, il rampone te lo ha già ampiamente spiegato Tzadick lo Yamaha ha meno in basso , di più nei medi e si suonano in maniera differente.
Occhio che il Rampone ha tre tipi di chiver per diversi metalli eche incidono abbastanza sulla resa, resistenza e sonorità tutto è relativo
In firma Arvidax ha però indicato "R1 Jazz in rame"... Forse ha anche un esemplare in rame? :BHO:
hawk eye :smile:
L'uomo dai mille tenori.....
yes ho anche il rame poi però li ho finiti :ghigno:Citazione:
Originariamente Scritto da gil68
mille tenori Max sei sempre il solito esagerato :saputello
Salve,
Qualcuno saprebbe dirmi le differenze tra i 3 chiver dell r1 jazz tenore?
Ho visto sul sito che cambia l'inclinazione e in questa discussione si era parlato di differenze di tono...se non sbaglio... Ma nel dettaglio di cosa stiamo parlando?
Grazie mille memmoBb
Manda una mail direttamente al sig Claudio Zolla, attraverso il sito...in genere risponde a stretto giro e potrà essere esaustivo anche in riferimento a materiali ecc...
Intanto un piccolo aiuto:
Il collo XX, il più alto e inclinato, in genere tende a diminuire la resistenza dello strumento. Rende l'emissione più facile e spontanea. Il suono tende a diventare più ricco di frequenze alte, più penetrante e con un attacco molto più diretto e percussivo. I sovracuti sono facili e molto diretti oltre che intonatissimi. A livello d'intonazione tende a far crescere leggermente gli acuti (le chiavi palmari). Generalmente è il collo preferito da chi viene da sassofoni a canneggio stretto (Selmeristi ad esempio).
Il collo tradizionale è il più basso e "perpendicolare" rispetto allo strumento. Tende ad aumentare la resistenza dello strumento e in generale l'emissione necessita di maggior sostegno da parte del diaframma. Il suono acquisisce maggiore complessità e tende a diventare più scuro enfatizzando le frequenze medio-basse. L'intonazione risulta molto bilanciata senza particolari difetti. Il registro grave guadagna in spontaneità e corposità.
Il collo X è un "ibrido" tra i due e tende ad essere generalmente molto equilibrato sia a livello di emissione che di omogeneità timbrica. Buon compromesso tra resistenza, volume e suono che risulta molto bilanciato. Tra i 3 è quello che preferisco meno, forse perché è il meno caratterizzato.
Grazie David,
Spiegazione molto esaustiva!
Ora visto che siete molto disponibili e che ormai sono entrato in un tunnel a senso unico che porta all'acquisto di un R1 Jazz e non vedo l'ora di arrivare,
ne posso approfittare con un' ultima domanda comaparativa su questi tre modelli che trovo esteticamente bellissimi?
-Puro ottone slaccato
-argento con campana in oro con grechine
-Solid bronze slaccato
Grazie
Come già detto, le finiture e le differenti leghe della lastra influiscono in modo sicuramente "limitato" (soprattutto se paragonato all'influenza del setup ad esempio).
Siccome la R&C non utilizza alcuno strato protettivo per evitare l'ossidazione e tantomeno utilizza altri metalli come base per "aggrappare" le varie placcature (come ad esempio fanno la maggior parte dei produttori "industriali"), sicuramente negli R&C le differenze tra le varie finiture risultano abbastanza evidenti. Ovviamente è difficilissimo stilare una casistica oggettiva sulle varie finiture in quanto, oltre al fatto che tali leghe reagiscono in modo diverso da musicista a musicista, c'è anche una componente "psicologica" che influisce moltissimo.
Le 3 finiture-leghe che hai selezionato sono molto interessanti:
-l'ottone nudo tende ad essere uno strumento più neutro e "standard". Sicuramente un sax versatile e facile da gestire, tuttavia gli manca un pò di quella "complessità" conferite dalle placcature a spessore. E' uno strumento che viene preferito da chi è alla prima esperienza con R&C;
-è una delle mie finiture preferite in quanto l'argentatura generalmente tende a conferire brillantezza e volume di suono dando maggiore rilievo alle armoniche acute, mentre l'oro sulla campana in minima parte aiuta a bilanciare queste frequenze dando più spessore alle frequenze medio-basse;
-il bronzo è una lega estremamente riuscita e risulta piuttosto equilibrata. A me piace di più tendenzialmente su tenore e soprano, mentre sull'alto tendo a preferire o il rame o l'argento massiccio. Il suono è complesso ed estremamente ricco. Sul tenore a me da sensazioni molto simili all'argento massiccio (quindi buon equilibrio tra frequenze alte e medie, registro alto che "canta" molto, ottima omogeneità) ma con meno resistenza rispetto a quest'ultimo.
Ciao David,a proposito di bronzo ... ho da poco preso il soprano R&C in bronzo e mi ci trovo benissimo (nonstante il mio livello!) e stavo facendo un pensierino anche sull'alto (ho uno argento/oro/oro > AUG, bellissimo ma forse un pò "duro" per me: riesco a farlo suonare bene solo sul forte e nel condominio non sono "apprezzato" :D ).
Volevo sapere se, secondo te, in generale, il bronzo è meno "resistente" (intendo emissione più facile, più spontaneo) rispetto al rame (altra finitura che mi tenta)?
ho sentito inoltre che ora a Quarna fanno anche i chiver in bronzo: è vero? e come influisce? lo rende ancora più spontaneo rispetto al chiver "ordinario", o cosa?
Grazie e complimenti per il tuo nuovo CD, bellissimo (scusate l'off-topic, ma lo merita)
Ciao pierlu_bardo,
che becco utilizzi sull'alto? Potrebbe essere un problema di setup che magari può essere un pò "spinto".
In ogni caso, sicuramente il bronzo è più sonoro e meno resistente del rame, quindi forse ti potresti indirizzare su un alto in rame se vuoi avere un suono più "pastoso".
Si, ho testato i nuovissimi colli in bronzo in anteprima qualche settimana fa. Che dire, li ho trovati davvero molto interessanti. L'idea che mi sono fatto è che proiettino di più rispetto al collo tradizionale in ottone. Quindi, un po' più volume e attacco. Abbinato a un sax in bronzo ho trovato inoltre che rende tutto un pò più "facile" ed omogeneo.
Ho inoltre testato i nuovi colli X per alto: un esperimento era già stato fatto da R&C un paio di anni or sono. I colli X per alto aumentavano di molto il volume dello strumento "schiarendo" il suono. Tuttavia, vista l'inclinazione particolarissima e molto accentuata, si portavano dietro alcune problematiche d'intonazione che attualmente sono state compensate con una progressione della conicità del collo leggermente diversa. I nuovi colli X sono stati da me testati accuratamente con un accordatore professionale (test bendato ovviamente; inoltre ho cercato di non modificare in nessun modo l'impostazione nei diversi registri) e posso confermare che i nuovi X influiscono principalmente sul timbro senza modificare di molto l'intonazione rispetto al collo tradizionale.