l'ha scritta lui ;)Citazione:
Originariamente Scritto da Saxsoprano99
era per trovarti qualcosa che ti piacesse da ascoltare, aldilà dello strumento (sax) come jazz
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l'ha scritta lui ;)Citazione:
Originariamente Scritto da Saxsoprano99
era per trovarti qualcosa che ti piacesse da ascoltare, aldilà dello strumento (sax) come jazz
Qualche giorno fa ripensavo a quanto scritto qui.
Soprattutto ripensavo alle parole: " il jazz piace o non piace", cosa di cui io ero convintissima. Fino a pochissimo tempo fa infatti, ero convinta che a me non piacesse, ritenendomi più una "rockettara" :).
Nonostante questo negli ultimi anni sono andata spesso ad ascoltare serate ed eventi di musica jazz, più che altro per fare piacere ad amici. All'inizio a dire la verità mi annoiavo a morte, poi, negli ultimi tempi, non so cosa mi è successo, come se mi si è aperto qualcosa nel cervello, un po' come quando sei in un paese straniero e all'inizio non capisci niente, poi ad un certo punto inizi a "sintonizzarti" su quella lingua e cominci a capire, prima delle parole..poi delle frasi.. poi dei discorsi...Ultimamente mi sta succedendo un po' questa cosa quando vado a sentire queste serate, mi sembra piano piano di riconoscere delle frasi, delle cose, iniziando nella mia mente ad anticipare quello che potrebbe venire dopo, e comincio a prenderci gusto, comincio anche a provare delle sensazioni, ascoltando, che prima non provavo. Prima infatti ero convita che il jazz non potesse trasmettermi emozioni (cosa invece per me fondamentale nell'ascolto della musica). Sto invece iniziando a capire che forse è semplicemente un linguaggio che per alcuni può essere più immediato, altri invece ci mettono un po' a capirlo (altri forse non lo comprenderanno mai?). Ma quando inizi a comprenderlo è come una porta che si apre e...che meraviglia! Le emozioni ci sono eccome! Sono piacevolmente stupita da tutto questo!
Io sto continuando a suonare take five e sto iniziando ad ascoltare un pò di tutto, per capire quale jazz fa per me!
Faccio un discorso generale: la musica per essere "gradita" necessita di "riferimenti" e la capacità di apprezzare un genere musicale piuttosto che un'altro richiede un percorso d'ascolto personale molto lungo. Pensa ai bambini piccoli: i motivetti che gradiscono (con alcune eccezioni) sono molto semplici (chiamiamola "musica di fase 1"). Poi, via via che i riferimenti musicali aumentano, l'orecchio si affina (e con esso i nostri "orizzonti" musicali), si passa magari a qualche forma di musica popolare recente (magari qualche "spinto dall'industria discografica" cantautore nostrano... fase 2) e la nostra ricerca personale prosegue. Insomma, non si può "forzare" il gradimento di un genere musicale.
Di fatto, neppure la musica cosiddetta commerciale (quella che senti in praticamente qualsiasi radio commerciale) è nelle nostre "corde" di natura: la accettiamo perchè sa di già sentito, è diventata nel corso della nostra vita, volenti o dolenti, "famigliare". Se non abbiamo la spinta personale di ampliare i nostri confini musicali ci fermeremo li, altrimenti andremno oltre, cominciando a ricercare una musica che ci appaghi/stimoli e superi i limiti raggiunti.
Ora, il Jazz, purtroppo, non viene trasmesso frequentemente (anzi) quindi anche brani "semplici" possono risultare di Fase 3 (o 4, o 5, anche qui dipende dal filone ... il jazz, come detto, è una musica immensa).
Il mio consiglio è di non forzare l'ascolto di pezzi che non ti piacciono: "limitati" a quelli di cui riesci a digerire l'ascolto, falli tuoi, non bruciare le tappe (o fasi) e vedrai che, senza asccorgertene, altri entreranno nella sfera dei graditi :amore::
per me invece è sempre stato il contrario.
quello che mi colpisce e incuriosisce è proprio la mancanza di riferimenti, la ricerca dell'originalità (o della sincerità). Se la musica sfocia nel già sentito mi annoio subito...
Credo, da completa ignorante in materia, che quello che a volte può spaventare del jazz (ha spaventato spesso anche me) è il pensiero che nel suonarlo ci si muova seguendo solo, o in buona parte, schemi e pattern precostituti, e può sembrare che si respiri, ascoltandolo, poca creatività e "genuinità". Questo lo fa sembrare ad alcuni (per molto tempo a me per esempio) un genere poco "diretto", che non "arriva facilmente" e che ha poco da trasmettere. Questa è una banalissima generalizzazione lo so, sicuramente non è così sempre e dipende da cosa si ascolta e da chi suona, dico solo che questa "impressione", che forse in alcuni casi è anche vera, all'inizio può bloccare verso l'ascolto di un genere che invece è molto ricco e vario.
Ora, voi tutti amanti del jazz, non mi picchiate per quello che ho scritto, ho già detto che sono un'ignorante in materia, piacerebbe anche a me saperne e capirne di più, soprattutto in seguito a questa mia inaspettata "conversione" ;). Seguirò quindi anch'io i consigli che avete scritto per Saxsoprano 99 (almeno ci proverò).
Jerry Bergonzi diceva .......
Direi che il modo migliore per suonare jazz è ascoltarlo, ascoltare ciò che ti piace di più. E' tutto, non ci sono segreti!
Non c'è affatto bisogno di capire il jazz, noi cerchiamo di capire sempre troppo, ma … Quando ascolti, provi qualcosa, no? Questo è il motivo per cui ascolto… Non cerco di capire la musica, cerco di sentirla. E continuare ad ascoltare qualsiasi musica diventa come apprendere una lingua straniera. C'è anche bisogno di un buon insegnante. E per essere un buon musicista è necessario un incredibile mucchio di tempo… Quindi la risposta alla domanda è: ascoltare il jazz ed organizzarsi così da avere tanto tempo. Questo è ciò che davvero occorre fare. Non si può imparare il jazz se si hanno solo tre minuti al giorno.
Semplice, no? ..... :D-:
Quella che descrivi è la genuina spinta che porta ad allargare i propri orizzonti e a comprendere i propri gusti (anche se ad un certo punto bisogna rendersi conto di aver raggiunto il proprio limite: io per esempio certe sperimentazioni alla "Tzadik-John Zorn" non riuscirò mai a farmele piacere :lol: ).Citazione:
Originariamente Scritto da KoKo
Io dicevo che se una musica non riesci a digerirla non è detto che sia perchè "non ti piace" ma perchè probabilmente il tuo orecchio non è abbastanza "maturo" (cioè non hai abbastanza riferimenti). Questa, almeno, la mia esperienza personale
La cosa migliore da fare per approcciarsi ad un genere musicale è iniziare dalle cose più "orecchiabili" e immediate piuttosto che andare a selezionare l'autore particolare che potrebbe non piacere affatto (creando così un'idea negativa di tutto il genere).
Per la musica jazz io consiglio sempre di ascoltare le grandi orchestre/big band piuttosto che il singolo saxofonista preso a caso: il repertorio delle big band è spesso brillante e coinvolgente, inoltre si ha la possibilità di ascoltare musicisti diversi, strumenti diversi, linguaggi diversi.
Prendere un cd a caso di un saxofonista, per quanto famoso ed eccelso, è statisticamente "pericoloso" perché è molto probabile che l'ascoltatore acerbo non abbia ancora le capacità per apprezzare determinate cose e la sua ingenua ignoranza potrebbe portarlo ad etichettare negativamente pietre miliari della musica jazz.
Secondo me è preferibile questo approccio soft piuttosto che un approccio diretto con il singolo saxofonista: così facendo si inizia ad abituare l'orecchio a determinate sonorità e linguaggi...poi il resto viene da sé (se deve venire).
Poi è chiaro, nella vita tutto può capitare....come la figlia del mio parrucchiere che va matta per "Peep" del grande Michael! :half:
Questo può essere un'ottimo ascolto per iniziare:
viewtopic.php?f=58&t=7927
viewtopic.php?f=58&t=23684
;)
Modern .... :mha!(
Noi siamo quelli siamo ....... è un fatto di istinto, non di ragione ..... di sensazuoni di attrazioni e repulsioni ...... a me per esempio, i film di cassetta, i cinepanettoni etc. mi hanno sempre fatto cagare ...... idem per la musica ........ il "brutto", l'ovvio, lo scontato, il convenzionale c'è in tutti i campi, artistici e non ..... i gusti sono gusti, se uno non è attratto dal jazz (in generale) non è una colpa e nemmeno si è fighi se ti piace ......
Non c'è affatto bisogno di capire il jazz, noi cerchiamo di capire sempre troppo, ma … Quando ascolti, provi qualcosa, no?
Se non lo provi, non è un problema .....
Il Jazz è un calderone così ampio che troppo spesso si finisce per associare lo stereotipo che ne abbiamo a una varietà così sfaccettata di tipi musicali da diventare difficilmente enumerabili!
Se ci pensi anche nel genere che ascolti,che sia rock o musica leggera, c'è qualche autore che non ti piace.
E' così anche nel jazz come in tutti gli altri generi...non è detto che debba piacerti tutto.
P.S. anche questo è jazz
[youtube3:2snkz3br]http://www.youtube.com/embed/I9ZzlOidLDc[/youtube3:2snkz3br]
mi è venuto in mente che magari questa roba puo' essere d'aiuto
http://www.notelunghe.it/180-minuti/
(spam spudorato =))
:cry: mi hai commosso, diavolo di un ortolano, ortese, ortano ..... :cry:
eheh grazie gene.
per la cronaca lo spacciatore di audiocassette era Pierone Quarta!
wow!
Una bella risposta, soprattutto pratica, e un bel modo di avvicinarsi alla musica, senza saccenza.