Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
:mha...:
Secondo me... il limite è dei critici che hanno generato queste idee per puro onanismo intellettuale (vedi la considerazione che aveva Zappa dei critici musicali).
Sta di fatto che a livello artistico/jazzistico... Brecker/Metheny/Mehldau/Potter sono già il punto di riferimento per la nuova generazione di jazzisti.
Coltrane, ai suoi tempi, era considerato allo stesso modo in cui considere il defunto Brecker... poi pian piano si è capito che non era machismo sassofonistico, ma evoluzione del linguaggio.
Cambia l'epoca, cambia il contesto politico/sociale... cambia il linguaggio, cambia il contenuto (è successo lo stesso al rock/pop).
Il problema successivo è che per capire determinata musica bisogna conoscere anche i fondamenti musicali... non basta saper catalogare solo le sensazioni che la musica provoca a livello inconscio/subconsio/intestinale.
Se mentre l'evoluzione discorso tecnico/armonico di Coltrane era una conseguenze lineare (matematica) del punto da cui era partito.
Nella musica di chi è venuto dopo/parallelamente a Coltrane, partendo da Henderson, il discorso armonico non era più così lineare (e volendo tonale)... per comprenderlo bisogna entrare in un ambito di conoscenze che non sono di competenza dei critici musicali (basta vedere le critiche a Cafiso: prive di senso e faziose).
A me Brecker non stanca... tutto quello che ha una coerenza formarla chirurgica... ogni nota è lì per un determinato motivo, non per esibizionismo.
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
:mha...:
Secondo me... il limite è dei critici che hanno generato queste idee per puro onanismo intellettuale (vedi la considerazione che aveva Zappa dei critici musicali).
Sta di fatto che a livello artistico/jazzistico... Brecker/Metheny/Mehldau/Potter sono già il punto di riferimento per la nuova generazione di jazzisti.
Coltrane, ai suoi tempi, era considerato allo stesso modo in cui considere il defunto Brecker... poi pian piano si è capito che non era machismo sassofonistico, ma evoluzione del linguaggio.
Cambia l'epoca, cambia il contesto politico/sociale... cambia il linguaggio, cambia il contenuto (è successo lo stesso al rock/pop).
Il problema successivo è che per capire determinata musica bisogna conoscere anche i fondamenti musicali... non basta saper catalogare solo le sensazioni che la musica provoca a livello inconscio/subconsio/intestinale.
Se mentre l'evoluzione discorso tecnico/armonico di Coltrane era una conseguenze lineare (matematica) del punto da cui era partito.
Nella musica di chi è venuto dopo/parallelamente a Coltrane, partendo da Henderson, il discorso armonico non era più così lineare (e volendo tonale)... per comprenderlo bisogna entrare in un ambito di conoscenze che non sono di competenza dei critici musicali (basta vedere le critiche a Cafiso: prive di senso e faziose).
quoto quasi tutto....la grande verità è che i tempi son cambiati davvero...tutto è in evoluzione
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Senza voler offendere nessuno: secondo me vi fate troppe storie... :lol: ... non si può ascoltare e basta? senza andare a pensare cosa volesse fare uno, cosa pensasse nel momento in cui suonava... che scale o pattern facesse, se faceva 52 note o 54 al secondo, se fosse un metro di paragone per gli altri... se avesse un'anima o 2 teste, se avesse le ditta paralizzate ma suonava col cuore... se il fumo della sala gli offuscasse la vista... se trasportava nella sua musica il profumo delle violette dei campi da cui era passato 5 giorni prima... ma siamo più semplici, suvvia!... (questa è la mia opinione eh!... se uno si diverte a scervellarsi su ipotesi e analisi matematiche... buon per lui)... io ho un approccio più diretto: mi piace - non mi piace: ma a pelle, non per analisi del DNA...
Mi piace per un verso la disarmante semplicità di un Chet Becker (non so neanche se si scriva così ;) ) e da un altro la tecnica di Di Battista... mi piace per un verso l'inesplorato di Coltrane e per un altro la poesia di Urbani...
Poi ci sono brani di questi artisti che non mi piacciono... ma questo non vuol dire che in quel momento diventino "sterili" o freddi o impersonali: sono semplicemente fuori dal mio gusto in quel momento...
Ciao.
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
andando un po O.T. Rilke: potresti passare dalla sezione "presentazioni" e dirci qualcosa di te? ;) ... (se lo hai già fatto perdonami e mandami il link, che mi interessa. Grazie).
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
apprendo da Albisax che per entrare nella storia della musica bisogna fare cose "di nicchia". Si impara sempre qualcosa. Così come apprendo che è veramente deleterio che uno esprima le proprie opinioni su musicisti, cercando di argomentare le proprie analisi, in quanto "non è cosa da musicisti". Prendo atto e mi taccio, lasciando a casa le mie considerazioni e promettendo di meditare tra le quattro mura della mia cameretta sulla folgorante analogia tra Ornette Coleman e Mario Merola.
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
un ascolto piacevole , probabilmente si sono messi daccordo per provare a suonare con uno stile old stile (Di Battista che ha una capacità non comune suona poche frasi con alcuni effetti ..... Dalla suona più a lungo e gli viene dato molto spazio.....la sensazione è che sia per la scelta del pezzo sia per lo stile sia per tutto il resto sia un vestito confezionato per lui).
mi sembrano ingenerose le critiche a Brecker e allo stesso Di Battista
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
@tzadik: temo che tu abbia avuto un brutto rapporto con la critica musicale, cosa molto facile visto il livello medio soprattutto di quella italiana (con qualche lodevole eccezione). Un critico vero (musicale, ma anche artistico o letterario) conosce eccome i fondamenti, anzi molto di più dei fondamenti, della materia di cui si occupa. Solo che deve cercare di ampliare l'orizzonte e non può accontentarsi solo di quella conoscenza, deve avere un bagaglio molto ampio di saperi altrimenti è un cialtrone che parla con l'intestino, come giustamente scrivevi. Uno dei più grandi di tutti è stato T. W. Adorno che, oltre che filosofo e sociologo, era anche musicista e compositore. Non a caso, personaggi di piccolo calibro tipo Berg, Schonberg o Webern, certo non al livello di Brecker o Pat Metheny, lo consideravano una stella polare.
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Le solite verità assolute di chi sa tutto e ed ha una intelligenza superiore. Brecker è un artista minore, in quel album il pezzo più bello è di Groelnik, mi sono perso qualcosa? È stato dato il ruolo ed il titolo di Giudice assoluto portatore della verità? Umiltà, dubitare qualche volta di sé stessi e credere che il proprio percorso, umano, professionale e musicale, è cosa unica che appartiene solo a noi stessi. Esistono anche altri percorsi, giusti e sbagliati allo stesso tempo come il nostro. Ri_saluti
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
caro New York nights, la tua è la classica argomentazione sofista: di fronte all'imbarazzo sostanziale, scagli l'argomento ad personam. Non discuti quelle che, a quanto vedo, appaiono opinioni eretiche, di lesa maestà breckeriana (figurarsi!), ma mi attacchi sul piano personale. Io non sono portatore di nessuna verità, tantomeno assoluta (per quanto mi riguarda, tutto ciò che è assoluto appartiene alla patologia). Ho solo espresso il mio pensiero, cercando di argomentarlo, tutto qui, e di aprire una discussione (credo che in un forum questo si faccia).
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Caro si. Le tue argomentazioni sono intelligenti, ponderate, strutturate ed anche, come tu stesso hai detto, largamente condivise. Dire che Di Battista è fine a se stesso, o affermare che ''trovo'' Di Battista fine a se stesso sono due concetti completamente diversi e frutto di processi mentali diversi. Si confonde la soggettività con l'oggettività. A te Brecker non piace, a me sì, quindi quale sarebbe lo scopo della discussione una volta presentate le proprie posizioni? Convincere l'altro di aver ragione? Dimostrare la verità dei fatti? Per quanto poveri o ricchi che siamo mentalmente i gusti rimangono tali, salvo quando si afferma che Kenny G è il migliore anche tecnicamente, ecco, a quel punto condivido una certa deviazione...ma è un altro discorso...
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
comunque Adorno come sassofonista non si discute :ghigno:
http://www.youtube.com/watch?v=2Y6ByoQ8CJQ
se lo diceva pure Bob Berg
ihihihhihii
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Non credo che nessuno di noi due voglia convincere l'altro di avere ragione. Non credo neanche però che nessuno di noi viva di gusti, opinioni, "verità" dati una volta per tutte e non più confutabili. Credo che se io e te ci troviamo su questo forum e dialoghiamo è in fondo proprio perché non crediamo che la nostra visione estetica sia l'unica vera, ma perché siamo disposti a revisioni, approfondimenti e rielaborazioni delle nostre convinzioni, accettando anzi solleticando la discussione dei risultati a cui abbiamo creduto di poter giungere
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Rilke, non sei oggettivo,
Parli molto bene usi un sacco di parole, io sono un po' più grezzo, telo dico in 3/4 parole, dici un sacco di cazzate!!
E lo ripeto i gusti sono gusti, l oggettività è un'altra cosa, e si, con una persona non obbiettiva non ho argomentazioni, tanto è inutile
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
sì, però vedi di non insultare
Re: Lucio Dalla quartet (feat. Stefano Di Battista) - Blue M
Citazione:
Originariamente Scritto da xavabal
Parli molto bene usi un sacco di parole, io sono un po' più grezzo, telo dico in 3/4 parole, dici un sacco di cazzate!!
1 volta, 2 volte, 3 volte ... il tuo concetto lo hai espresso, se hai altre argomemtazioni OK altrimenti sei stato chiaro, possono bastare.