Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
io invece dico solo una cosa...a volte, in alcuni frangenti, in alcuni brani, in alcuni suoni, piertomas mi trasmette molto di più di tanti super virtuosi che conoscono 4000 scale alla velocità della luce, e lo dice uno che studia abbastanza e che ha come punti di riferimento principali un certo John Coltrane e un certo Michael Brecker...ma adoro anche albert ayler, Gato Barbieri e Sal Genovese....
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Amara, una corsa che si freni per timore che qualcosa possa dover costringerci a scegliere una meta...
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Albysax, è un discorso di onestà intellettuale, certo.
Sul "ghettizzare" o "discriminare" ognuno porta avanti il comportamento che desidera e preferisce. Questo è l'ultimo dei miei problemi. Forse è più un problema di identità culturale. Diciamo che, dopo rivoluzioni politiche, sociali, culturali (e quindi musicali) è un po' curioso, ma tant'è. Come dice Jacoposib, si usa "bullshit". Soprattutto in America. In America, ad esempio, si usano anche i ghetti (e non quelli a parole).
Io, come dico sempre, non ho problemi ad ascoltare chiunque, qualunque cosa dica. E' il dover dire a prescindere e per sentirsi tranquilli di essere "quelli nel giusto" che rappresenta una delle componenti della involuzione in ogni campo.
Io non sto qui per farmi dire "bravo": anche per l'impegno nel muovermi, sicuramente, ho un pubblico di ascoltatori (che oltre ad ascoltare, acquistano i miei album, mi contattano, mi raccontano chi sono e cosa fanno e perché lo fanno, mi ascoltano dal vivo, quando c'è da ascoltare) ben più ampio di quanto avessi potuto immaginare prima di cominciare a far conoscere la mia idea, ed ottengo delle soddisfazioni inizialmente insperate (anche nella semplice interazione con il "pubblico", nella musica sperimentale o comunque "di nicchia", così difficile).
Qui parlo con musicisti, lo so benissimo (anche se qualcuno si può reputare più musicista di altri, perché segue un certo tipo di cammino) e da musicisti ascolto idee. Le idee sono una cosa, i modi da avanspettacolo, un altro (sottolineo che io amo l'avanspettacolo), però. Questo non va dimenticato, anche quando chi ci sta davanti sembra tentare (e non è così) di destabilizzare il proprio universo di certezze.
Grazie.
Piertomas
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
mmmm . ho provato ad ascoltare il video ma non riesco.
appare come video privato, :BHO:
ciao fra
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Ciao, fcoltrane!
Sì, l'ho dovuto remixare! Eccolo: http://www.youtube.com/watch?v=-VZh1g6BymU
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Ciao a tutti, a volte non capisco l'accanimento verso alcune persone. Mi piacerebbe ascoltare risposte a suon di sax.
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Citazione:
Originariamente Scritto da Piertomas
Albysax, è un discorso di onestà intellettuale, certo.
Sul "ghettizzare" o "discriminare" ognuno porta avanti il comportamento che desidera e preferisce. Questo è l'ultimo dei miei problemi. Forse è più un problema di identità culturale. Diciamo che, dopo rivoluzioni politiche, sociali, culturali (e quindi musicali) è un po' curioso, ma tant'è. Come dice Jacoposib, si usa "bullshit". Soprattutto in America. In America, ad esempio, si usano anche i ghetti (e non quelli a parole).
I ghetti esistono dai tempi delle civiltà mesopotamiche, per poi proseguire con l'antico Egitto, l'impero romano per arrivare anche all'Italia di oggi. Mi fermerei a parlare di musica tralasciando discussioni socio politiche...
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
L'avere idee differenti esiste da prima dell'uomo. Quindi evitiamo di soffermarci anche su questo?
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Citazione:
Originariamente Scritto da Michy
Ciao a tutti, a volte non capisco l'accanimento verso alcune persone. Mi piacerebbe ascoltare risposte a suon di sax.
Per quanto mi riguarda, sempre ;-)
Re: My funny Valentine - tenor sax, voce
Alby, ciò che dici è vero in generale, però nello specifico ci si sta presentando con My funny Valentine, cantata ricordando Chet Baker, su una base Aebersold, create proprio per studiare l'improvvisazione jazzistica. Non si può non tenerne conto.
si...ma non ti soffermare sul fatto che la base è fatta per studiare l'improvvisazione,evidentemente poteva farlo
solo su quella...è la sua versione e basta è il suo modo di suonare my funny valentine e...basta...non ti piace ok
e chiuso lì...senza aggiungere altro...ragazzi basta...