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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
ragazzi,non sono molto esperto però penso che le parti delle vetture da formula uno vengano temprate,mentre la criogenizzazione è l'esatto opposto.gli ingranaggi temprati infatti sono più resistenti perchè le molecole sono disposte in un determinato modo,sono molto compatte,la criogenizzazione dovrebbe essere l'inverso e quindi le vibrazioni sono causate da un allontanamento delle molecole(ovviamente impercettibile visivamente)
correggetemi se sbaglio
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Sbagli.
La tempra è un procedimento che rende la struttura più disordinata (grani più piccoli etc etc)... e si ottiene prima di tutto un indurimento superficiale.
Poi i procedimenti di tempra sono diversi e quindi sono gli effetti sono diversi.
La tempra ha l'effetto principale di rendere il pezzo più duro, non più "resistente" e non più resistente.
Più aumenta la durezza, più il pezzo diventa fragile.
La criogenizzazione invece ha lo scopo di riorganizzare la struttura interna del pezzo in modo che risponda in maniera più "uniforme" alle sollecitazioni, inclusa la vibrazione innescata dal flusso d'aria.
Tra l'altro una tempra sull'ottone non penso sia nemmeno possibile.
Le parti di Formula 1 subiscono molti trattamenti superficiali e non. Se uno non è nel settore penso sia un po' complicato prevedere che processi pre/post lavorazione subiscono i singoli pezzi (meccanici, metallici).
Le procedure di calcolo sono sempre quelle, i parametri per i calcoli invece sono cose quasi "segrete" perché l'approccio alla progettazione è completamente diverso da un approccio industriale.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Marcolino it's back. Surgelato e scongelato.
L'ho provato soltanto per un paio di ore ma posso già affermare una cosa con certezza: suona diversamente da come suonava prima!!!
Quindi il trattamento criogenetico influenza il suono e l'emissione.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Ehi non pensare di cavartela così! dettagli, sensazioni...descrizione nei minimi dettagli!
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Hai surgelato anche l'Ottolink?
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Il registro acuto è migliorato moltissimo. Il suono è più centrato, ha maggior "focus" e proiezione. Queste caratteristiche influenzano anche l'intonazione: infatti non dovendo più compensare con la laringe per ottenere il timbro desiderato, l'altezza della nota non viene più stiracchiata verso l'alto o verso il basso come accadeva prima. Anche l'attacco e l'emissione sono diventati molto più precisi e comodi sulle palmari. Per esempio, suonando le prime note di Naima ho sempre dovuto prestare molta attenzione a quel "bastardo" intervallo di settima ascendente da sol a fa, preceduto dalla quinta discendente proveniente dal re palmare. Ora quel FA mi esce esce dritto e preciso sia nell'attacco che nell'intonazione.
Per quanto riguarda i registri medio e basso mi pare che lo strumento sia diventato più proiettato e (passatemi il termine che cerca di piegare una sensazione soggettiva) "compatto". Il suono prima era scuro, un pò più fangoso (muddy) e slabbrato. Avevo l'impressione che il suono tendesse ad uscire dalla campana ed a diffondersi non solo in avanti ma anche anche verso i lati, perdendo un pò di proiezione. Ora invece ho come l'impressione che il suono esca diritto e viaggi in avanti "compatto" in una specie di cilindro.
Nel registro medio e basso il suono si è un pò schiarito e (come diceva Frank Ranieri in un altro post sulla crio) è diventato "più medioso". Sento sostanzialmente un suono più moderno e più "Mark VI mat.170.xxx". Prima sentivo il sax un pò meno efficiente e con un timbro che tirava più verso Ben Webster piuttosto che verso Michael Brecker.
L'attacco delle note è, tra l'altro, diventato più immediato e semplice su tutta l'estensione. Mi pare che sia molto migliorata anche l'uniformità timbrica tra i vari registri.
Il controllo degli armonici è cambiato. Devo un attimo abituarmi ai nuovi rapporti. C'è però da dire che negli ultimi dieci giorni ho suonato solo il soprano e ieri non avevo proprio la miglior sensibilità sull'emissione con il tenore.
Queste sono solo le mie primissime impressioni, che potrebbero anche essere un pò influenzate dall'entusiasmo della novità.
Vi aggiornerò dopo più attente prove e sopratutto dopo averlo suonato, non solo in casa, ma anche in una situazione musicale reale.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
L'entusiasmo potrebbe sempre ingannare e Mad Mat che è persona ponderata ci farà sapere come evolve nel tempo l'impressione post criogenizzazione.
Sarebbe bello poter ascoltare due demo a confronto (se hai qualche cosa di vecchio già registrato lo rifai con il nuovo sax e ascoltiamo le differenze) ;)
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Dunque aspettiamo le sensazioni... a freddo! :ghigno:
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
il sax viene quindi smontato e riassemblato da Zermani? La campana viene rimossa dal fusto durante il trattamento? Feltri, sugheri, tamponi, non hanno avuto problemi? scusa le domande a raffica.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Ho scritto una boiata: ho invertito gli intervalli. Le prime note di Naima sono RE DO FA SOL. Quindi interrvallo di quarta ascendente a FA seguito da settima minore discendeente a SOL. In ogni caso, quel FA ora lo prendo con maggior facilità.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Si è capito lo stesso Mad: chi la fa, Naima, sa dov'è il pinpoint...
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
La maggior omogeneità su tutto il registro secondo me é il parametro più evidente. L'altra cosa è che la resistenza nell'emissione diminuisce perchè la lastra vibra meglio e questo fa si che il controllo sulle note è più preciso. Quello che scrivo lo posso confermare dopo un paio di mesi che ho fatto il trattamento sul tenore e da più di un anno sul soprano.
New york nights ha scritto: il sax viene quindi smontato e riassemblato da Zermani? La campana viene rimossa dal fusto durante il trattamento? Feltri, sugheri, tamponi, non hanno avuto problemi? scusa le domande a raffica.
No il sax viene messo integro dentro. Posso confermarti che dopo il trattamento ne feltri sugheri e tamponi hanno avuto problemi.
Ciao
RJP
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Citazione:
Originariamente Scritto da Mad Mat
Il registro acuto è migliorato moltissimo. Il suono è più centrato, ha maggior "focus" e proiezione. Queste caratteristiche influenzano anche l'intonazione: infatti non dovendo più compensare con la laringe per ottenere il timbro desiderato, l'altezza della nota non viene più stiracchiata verso l'alto o verso il basso come accadeva prima. Anche l'attacco e l'emissione sono diventati molto più precisi e comodi sulle palmari.
Per quanto riguarda i registri medio e basso mi pare che lo strumento sia diventato più proiettato e (passatemi il termine che cerca di piegare una sensazione soggettiva) "compatto". Il suono prima era scuro, un pò più fangoso (muddy) e slabbrato. Avevo l'impressione che il suono tendesse ad uscire dalla campana ed a diffondersi non solo in avanti ma anche anche verso i lati, perdendo un pò di proiezione. Ora invece ho come l'impressione che il suono esca diritto e viaggi in avanti "compatto" in una specie di cilindro.
Nel registro medio e basso il suono si è un pò schiarito e (come diceva Frank Ranieri in un altro post sulla crio) è diventato "più medioso". Sento sostanzialmente un suono più moderno e più "Mark VI mat.170.xxx". Prima sentivo il sax un pò meno efficiente e con un timbro che tirava più verso Ben Webster piuttosto che verso Michael Brecker.
L'attacco delle note è, tra l'altro, diventato più immediato e semplice su tutta l'estensione. Mi pare che sia molto migliorata anche l'uniformità timbrica tra i vari registri.
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Queste sono solo le mie primissime impressioni, che potrebbero anche essere un pò influenzate dall'entusiasmo della novità. Vi aggiornerò dopo più attente prove e sopratutto dopo averlo suonato, non solo in casa, ma anche in una situazione musicale reale.
Dopo circa cinque mesi di utilizzo, confermo integralmente quanto avevo scritto subito dopo aver ricevuto il sax "criogenizzato" ad agosto.
Il miglioramento più evidente è stato sul registro acuto e sull'aumento della proiezione (testata sul campo suonando assoli con la big band in acustico senza alcun tipo di amplificazione; tra l'altro usando l'EB 7* di ebanite che, per quanto efficiente, certamente non "spinge" di suo come un bocchino con il baffle a scalino).
Ciò detto, non pensiate che la criogenizzazione faccia miracoli.
Se uno strumento suona già bene ma ha qualche piccola carenza, il trattamento aiuta sicuramente a risolvere quei problemini. Penso invece che se uno strumento ha delle gravi carenze il freddo può fare poco.
Come disse qualcuno, la criogenizzazione "toglie le ragnatele" al sassofono. Però se il muro è mezzo crollato, sgarrupato e fatiscente, è assolutamente inutile pulirlo dalle ragnatele!
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Sembra che Yamaha venda dei sax sottoposti a trattamento criogenico.
http://www.samash.com/p/Yamaha_YAS82ZLN ... _-49948933
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Visto il prezzo indicato nel link mi pare che la Yamaha "ci marci" parecchio quando vende i sassofoni criogenizzati. In Italia il trattamento mi è costato 200 euro circa. Con i soldi che vuole la Yamaha ti compri un Mark VI è lo fai surgelare!
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
scusate ma è impossibile che qualcuno preferisca il suono Yamaha a quello Selmer?
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Possibilissimo ma a quel punto è meglio che se lo compri senza trattamento e poi se lo faccia surgelare. Così risparmia quasi 1000 euro!
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Citazione:
Originariamente Scritto da homer
scusate ma è impossibile che qualcuno preferisca il suono Yamaha a quello Selmer?
Certo... anche se il Yamaha non è stato surgelato! :zizizi))
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Citazione:
Originariamente Scritto da Mad Mat
Il miglioramento più evidente è stato sul registro acuto e sull'aumento della proiezione (testata sul campo suonando assoli con la big band in acustico senza alcun tipo di amplificazione; tra l'altro usando l'EB 7* di ebanite che, per quanto efficiente, certamente non "spinge" di suo come un bocchino con il baffle a scalino).
Mad, non è che c'è modo di farcene sentire un po'?
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Questo sarà anche un test sponsorizzato ma voi cosa ne dite?
http://youtu.be/7uhr-npMwpg
Criogenizzazione e prova sax Alto Yamaha-82Z
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
"Nel registro medio e basso il suono si è un pò schiarito e (come diceva Frank Ranieri in un altro post sulla crio) è diventato "più medioso". Sento sostanzialmente un suono più moderno e più "Mark VI mat.170.xxx". Prima sentivo il sax un pò meno efficiente e con un timbro che tirava più verso Ben Webster piuttosto che verso Michael Brecker."
Stavo per convincermi a criogenizzare il mio Gretsch, ma dopo questa ho dei seri dubbi :sad:
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Alla fine sono solo impressioni personali. Non è che il suono cambi di per sè. Cambia l'efficienza dello strumento. Una differenza nell'efficienza modifica la facilità con la quale riesci ad ottenere un certo timbro. Io ho sempre avuto "naturalmente" un suono"vecchio" e in alcuni periodi sono arrivato anche a suonare senza alcuna pressione dei denti solo con il sostegno del labbro. Chiaramente così facendo perdevo in proiezione, focus ed intonazione nel registro alto. Ne derivava un suono "fufi fufi" che magari era molto bello sulle ballad ma inadeguato quando mi trovavo in situazioni nelle quali necessitavo di un suono centrato e preciso.
Negli ultimi anni ho cercato di modificare la mia emissione per ottenere un suono più preciso e compresso. La criogenizzazione mi ha aiutato ad andare con maggior facilità verso quella direzione sonora perchè quello era il mio percorso.
Se tu vai in una direzione diversa, non credo che la criogenizzazione ti impedisca di ottenere i risultati desiderati.
Dopo tanti anni sono arrivato alla conclusione che un "buono strumento" non ti aiuta a suonare in un certo modo ma, a differenza di uno strumento "meno buono", non ti rende più difficile la realizzazione del suono e dell'emissione che ti prefiggi di ottenere.
Ritengo quindi che non esista alcuno strumento o bocchino che magicamente permetta di suonare alla Ben Webster ma che esistano però degli strumenti che "rendano meno difficile" suonare alla Ben Webster.
Il che significa però che se non sai (... o non vuoi ....) suonare alla Ben Webster, puoi cambiare tutti gli strumenti del mondo e comunque mai suonerai alla Ben Webster. (PS chiaramente scrivo "non sai" in senso generale e non riferito a Zkalima)
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Sei stato molto chiaro, il mio era un po' uno scherzo, sto seguendo da tempo questo tema e in effetti essendo il mio sax uno stencil, quindi un corpo Conn commercializzato da gretsch, dal punto di vista dei materiali e delle finiture lascia un po' a desiderare, anche se ha un gran suono, adesso sono impegnato in altre spese, ma la tua recensione è precisa e tocca punti sensibili anche per me, credo proprio che il mio ferro tra non molto farà un'esperienza da brivido. :lol:
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Ho aperto il congelatore ma non ci sta..e se infilo prima il...no, niente da fare!!! :-D
Scherzi a parte, ne avevo sentito parlare ma non avevo mai letto niente a riguardo.
Grazie Mad per la tua dettagliata recensione, davvero utile...
Se ci fosse qualcuno interessato a farlo mi raccomando demo prima e dopo, no?..
Per quanto mi riguarda sono in una fase della vita (un giorno cambierò sicuramente..) che amo e voglio sfruttare tutti i pregi e i difetti dei miei strumenti (che lì rendono unici), con i loro pro e contro.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Citazione:
Per quanto mi riguarda sono in una fase della vita (un giorno cambierò sicuramente..) che amo e voglio sfruttare tutti i pregi e i difetti dei miei strumenti (che lì rendono unici), con i loro pro e contro.
:bravo: Questa è la vera riflessione da fare, se cioè, avendo strumenti vintage i difetti siano veramente difetti, e in relazione a quale "standard", la storia di uno strumento è fatta di peculiarità, positive e negative, che insieme costruiscono la sua voce.
Per esempio; siamo nel '46 e vorremmo migliorare la voce di Billie Holiday, cosa dovremmo fare, insegnarle a prendere gli acuti come Ella Fitzgerald? o non considerare la sua voce qualcosa di indissolubilmente legato alla sua vita, alla sua storia, che come sappiamo fu di felicità e di molte infelicità e dolori, oppure tornando ai nostri tempi avrebbe senso cercare di far cantare Bjork come Anastacia?
Allora forse è l'unico dubbio che ha ragione di essere posto, se cioè si vuole veramente cambiare la personalità di quello strumento e se cambiarla significa veramente renderlo uno strumento migliore, la chirurgia estetica rende veramente più belle le donne rifatte?.
Questo naturalmente in relazione al fatto che la criogenizzazione cambi realmente la personalità dello strumento, io ho solo posto dei dubbi che mi sembrano più vicini al mio modo di considerare il suono e la musica, cioè viscerale e radicato nella propria esperienza e nella propria vita.
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Citazione:
Originariamente Scritto da zkalima
Questo naturalmente in relazione al fatto che la criogenizzazione cambi realmente la personalità dello strumento ....
La criogenizzazione NON cambia la personalità dello strumento.
Come ho già scritto la metafora migliore è, a mio parere, quella delle "ragnatele": la criogenizzazione può togliere le ragnatele dal sax (....... se ne ha).
La Guernica di Picasso rimane la Guernica anche se in un angolo è coperta da una ragnatela.
Un Teomondo Scrofalo rimane un Teomondo Scrofalo anche senza ragnatele
Guernica di Picasso
http://www.francescomorante.it/images/309a2.jpg
Opera Omnia di Teomondo Scrofalo
http://www.viveremacerata.it/upload/...doScrofalo.jpg
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Secondo me quella bottiglia e' meglio scolarsela prima di una eventuale criogenizzazione ::saggio::
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
Ma lo sa che lei è un bel volpino ::saggio:: :ghigno:
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Re: Criogenizzazione, la mia esperienza
e per gustare appieno il contenuto della bottiglia...farei criogenizzare le 2 tazze appese alla parete :smile:
comunque l'accostamento Guernica :\\: -OperaOmnia è da brivido!