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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
[quote=Prairie oyster]
Citazione:
Originariamente Scritto da "Filippo Parisi":w5xtwyag
Riguardo l'impossibilità di industrializzare il corpo a casua della sua forma non credo proprio sia così, visto che possiamo considerare tre parti ben distinte: il chiver, il fusto (che altro non è se non un semplice tubo conico), e la campana (che è ampiamente industrializzabile) che viene collegata al fusto con la fascetta che tutti conosciamo.
Certo il corpo puo' essere industrializzato, mi riferivo particolarmente alla lavorazione cnc che tutti chiamano in causa ma che e' una tecnica specifica di lavorazione dal pieno assolutamente antieconomica da utilizzare per un saxofono (non impossibile, semplicemente non ha senso usarla). Tra una piegatura a pressione e una a battitura c'e' la differenza che ho gia' spiegato.[/quote:w5xtwyag]
D'accordissimo con te. Si parla spesso a sproposito del CNC ma in fondo è un peccato veniale. Ad esempio per quanto riguarda i corpi dei sax esiste una tecnica, sempre controllata da software, che si chiama "per estrusione" (in pratica ti ricava il cono a partire da un cilindro) e che è quella utilizzata per i migliori sax e che garantisce appunto un'omogeneità di risultati notevolmente superiore a qualunque battitura con martello ad una lastra arroventata (che mi sa tanto di preistorica anche paragonato ad una fonderia di inzio '900), ed evita anche la saldatura posteriore. Sempre partendo dal presupposto che vi sia un progetto di base ben fatto, fatto quindi da persone competenti che sanno sia come è fatto un sax sia come fare perchè suoni al meglio sia come fare perchè sia il più intonato possibile, ecc. ecc.
Tornando al discroso "mark VI", sarebbe possibile senza alcun dubbio ricavarne una copia IDENTICA con i metodi prima descritti (per la lega) -ed anche altri come la riproduzione CAD/CAM delle varie parti a partire da "un'insieme di punti da unire", la "nube di Bezier"- che rientrano nel campo dell'Ingegneria Inversa (Reverse Engineering) nel quale mi pregio di aver lavorato con IBM per diversi anni. Guarda caso...non in Italia :D
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Dogmi o non dogmi... ci sono delle evidenze che esistono anche esulando il discorso da un ambito sassofonistico. Che la tecnologia ci sia e si sia evoluta è un fatto, che non sia stata applicata alla produzione dei sassofoni... è un problema economico!
L'esperienza ha un peso... però è con la scienza e la ricerca (...) che si progredisce.
Ora l'esperienza di un artigiano è importante... però consideriamo anche che per usare professionalmente un software agli elementi finiti ci vuole una laurea in ingegneria... e con un software del genere si può fare di tutto, probabilmente anche creare lo strumento "perfetto". :lol:
http://www.youtube.com/results?search_query=ansys&aq=0
Una macchina CNC non è una macchina che asporta trucciolo... è semplicemente una macchina che lavora seguendo un "programma" inserito dall'operatore bene preciso... avviato il "programma" fa quasi tutto da sola. La presione di una macchina poi è proporzionale al costo della macchina... con
http://www.youtube.com/watch?v=QsmiIeAk ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=qLJxMUw5 ... re=related (una paletta è sezionata per vedere la lavorazione)
Se la martellatura ha lo scopo di rimuovere le tensioni residue (cosa che è facile pensare), basta fare una pallinatura sulla lastra (procedimento facilmente automatizzabile) e otteniamo lo stesso risultato: http://it.wikipedia.org/wiki/Pallinatura
Anche qui... è antieconomico sia per il costo di lavorazione, sia per il costo della macchina!
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Molto interessanti le informazioni forniteci da tzadik. Voi che ne dite? Meglio restare sull'empirico-soggettivo-ed-a-tratti-anchepseudofilosofico o considerare anche "i numeri"? Meglio la soggettività "condizionata" dal sapere che sta suonando il modello "X" o l'ascolto "ignorante" con le proprie orecchie, senza sapere di che modello si tratta?
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Per fare chiarezza: tecnologicamente parlando produrre un corpo di uno strumento partendo dal pieno (per fare un esempio) è una cosa totalmente priva di senso, sia per il costo del materiale, sia per il "completo" della lavorazione, sia per il costo della macchina, sia per il costo dell'operatore... e in più il corpo non avrebbe le caratteristiche meccaniche si otterrebbero lavorando il pezzo per piegatura/stampaggio (caratteristiche "superiori").
Per quanto riguarda la battitura: anche in questo caso a livello economico... costa enormemente meno battere a mano che non avere una macchina che fa un'operazione per avere gli stessi risultati (pallinatura effettuata con una pallinatrice).
Si può tranquillamente concludere che (indipendentemente dal costo della manodopera) economicamente è più conveniente produrre uno strumento in maniera semiartigianale o artigianale perchè è vero che (in linea teorica) alcune operazioni sarebbero semplicemente automatizzabili (tecnologicamente parlando) però i costi per l'automazione non sarebbero assolutamente sostenibili né da un colosso come la Selmer, né dalle "formichine" cinesi/taiwanesi né tantomeno da un ditta artigianale come la R&C (si parla di decine di milioni di euro)
Modelli di produzione con maggiore livello di automazione comportano comunque costi elevatissimi e che vanno ammortati in anni e anni (industrialmente si va 10 ai 20 anni).
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Do anche io il mio contributo esprimendo la mia opinione
1) "hand made" è importante?
Tendenzialmente NO...poiche almeno per la mia esperienza non me ne può fregar de meno se lo strumento è fatto a mano oppure no, la cosa importante è che lo strumento sia abbastanza robusto, ergonomico (e questo dipende solo da chi suona...a mio parere)ed intonato
2)in termini di affidabilità finale, è meglio uno strumento industriale rispetto a un artigianale?
Come per la domanda uno NO...come detto anche da altri forumisti dipende dal sax che si ha in mano, a volte vanno meglio strumenti fatti industrialmente di altri fatti a mano
3)il solo "made in Italy" giustifica i prezzi sui saxofoni di vera o presunta produzione nazionale?
In teoria si, in pratica NO, purtroppo anche in altri settori ho scoperto che il "Made in..."non esiste, molti manufatti e non solo strumenti musicali provenienti da un luogo col logo "made in...(Italy-USA ecc) non sono totalmente creati in quel luogo per cui non si puo dire che siano totalmente fatti nel luogo di produzione
4)gli strumenti blasonati e/o vintage sono sempre migliori di quelli recenti e/o poco conosciuti?
Assolutamente NO...per la mia poca esperienza ho notato che alcuni strumenti suonano meglio di altri (ovviamente secondo il mio orecchio) a prescindere dal marchio blasonato o meno
5)materiale di costruzione, finitura e consimili dettagli giustificano le lievitazioni dei prezzi di vendita in relazione all'effettivo incremento della resa acustica?
Qualche tempo fa avrei giurato e spergiurato che la risposta fosse no invece per me la risposta è SI anche se i sax sono fatti dello stesso materiale più o meno(ovviamente esclusi i sax con materiali particolari...argento ecc)la differenza nell'acustica si sente proprio per le piccole differenze nei materiali, tanto è vero che sax"uguali",ossia stessa marca, stesso anno e stesso modello nonchè setup, suonano differentemente con lo stesso strumentista.
Come detto da altri queste sono solo considerazioni personali quindi opinabii
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da emiliosansone
1) "hand made" è importante?
Il grado di artigianalità nel "costruzione" sassofono è comunque alta... la diffenza spesso non è sul "come" ma sul "quanto". In Cina (o a Taiwan) gli strumenti vengono sempre assemblati pezzo per pezzo da un essere umano. La differenza poi puoi essere se vengono fatte o meno certe operazioni che per qualcuno possono essere più o meno importanti.
Citazione:
Originariamente Scritto da emiliosansone
3)il solo "made in Italy" giustifica i prezzi sui saxofoni di vera o presunta produzione nazionale?
Per esempio, alla Rampone esclusi i tamponi e le placcatura fanno tutto in casa (comprese viti e molle)... non succede così in altri casi. Il costo dipende da dove viene fatto l'oggetto.
In Taiwan, in Cina o anche in Francia e Germania... il costo dell'energia è molto più basso che in Italia e pure la tassazione è più bassa: tutto questo per dire che ci sono dei costi fissi che vanno a influire sul costo di produzione che sono del tutto indipendenti dalla produzione stessa.
In Francia si producono gli strumenti più costosi (i Selmer) eppure il costo di produzione (non prezzo di vendita) è più basso di quello di uno strumento fatto in Italia... ergo la Selmer ha un guadagno enormente maggiore sul singolo strumento.
Nota tecnica: in Francia l'80/85% dell'energia viene prodotta sul suolo nazionale, in Italia noi compriamo l'85% dell'energia all'estero... pcon il risultato che, basta che un albero cada su un elettrodotto e mezza Italia rimane al buio!
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Al giorno d'oggi l'umanizzazione del posto di lavoro ha raggiunto livelli molto elevati, in alcuni casi anche troppo, tanto da rendere la produzione anti-economica. Oltre ad aver provocato una sindacalizzazione più demagogica che "razionale" (in Italia!).
Beh, detto in un Paese che seppellisce ogni anno più di 1300 morti (più di tre persone al giorno, considerando anche i festivi), senza contare quelli che periscono a causa per esempio delle sostanze utilizzate nei luoghi di lavoro e senza contare gli infortunati, mi sembra un'affermazione un po' estrema... Ricordo che dietro i freddi numeri ci stanno sempre delle persone.
Detto questo, tzadik, ho trovato molto interessanti le tue considerazioni di carattere tecnico sulla realizzazione degli strumenti e sulle potenzialità teoriche della tecnologia. ;)
Provo anch'io a dare le mie personalissime risposte ai quesiti iniziali:
1) "hand made" è importante?
Teoricamente no, ma non nascondo che comunque ha il suo fascino (i condizionamenti psicologici di cui si parlava).
2) in termini di affidabilità finale, è meglio uno strumento industriale rispetto a un artigianale?
Generalmente direi di no. Come per qualunque altro prodotto: la caldaia (prodotta ovviamente industrialmente) dei miei vicini non ha mai dato problemi, la mia (stessa marca e modello) ha già subito 3 interventi urgenti dell'assistenza tecnica in 4 anni... :muro((((
3) il solo "made in Italy" giustifica i prezzi sui saxofoni di vera o presunta produzione nazionale?
Se è "vero" made in Italy direi di sì, dato che le condizioni salariali e lavorative sono fortunatamente diverse rispetto a certi Paesi asiatici (e non solo).
4) gli strumenti blasonati e/o vintage sono sempre migliori di quelli recenti e/o poco conosciuti?
Non posso dirlo perché non ho esperienza diretta, ma a naso direi: no, non sempre.
5) materiale di costruzione, finitura e consimili dettagli giustificano le lievitazioni dei prezzi di vendita in relazione all'effettivo incremento della resa acustica?
La lievitazione dei prezzi non so se è giustificata, ma le mie orecchie percepiscono una certa differenza tra le diverse finiture.
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
ciao
hand made importante,anzi fondamentale.
affidabilità: a parità di serietà dovrebbe essere indifferente il tipo di fabbricazione .
made in italy:mi pare che i sax italiani(rampone ) costino quanto o qualcosa meno degli altri.
i vintage suonano meglio? mi pare di si,anche se sono (alcuni) un pò stonati.
il materiale mi pare influisca molto,le laccature,dorature,argentature,verniciature anche......finitura intesa come incisione proprio no,nonostante le incisioni di certi sax periodo decò mi piacciano da impazzire.
Non è facile rispondere ad un questionario e noto che ogni domanda ha provocato perplessità un pò in tutti,comunque per quel che serve ,queste sono le mie opinioni.
il nero :saxxxx)))
p.s. a parte Sommaruga che forse ha costruito per stampaggio,nessuno ha mai pensato di fabbricare sax per fusione ?
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da il nero
...
p.s. a parte Sommaruga che forse ha costruito per stampaggio,nessuno ha mai pensato di fabbricare sax per fusione ?
Anche qui, in linea teorica è certamente possibile, anche se le alte temperature diffuse su tutta la lastra penso possano essere un problema in termini di risultato sonoro, mentre ci sono da considerare una volta ancora i costi: prima di ottenere un pezzo "finito" è giocoforza indispensabile provare con vari prototipi e modelli per verificare che non si formino crepe, che il raffredamento avvenga secondo i dovuti tempi, effettuare prove sui punti dai quali iniettare il metallo (la lega) e la pressione dello stesso (visto che è allo stato liquido). Tutto ciò, considerando quanto costa accendere un forno è impensabile. L'alternativa, che comunque non elimina poi alcune "prove" con i prototipi reali, è adottare un software di simulazione che ha dei costi tutt'altro che trascurabili, sia in termini di licenza d'uso, che del personale (qualificato) che dovrebbe poi effettuare le simulazioni, verificarne la fattibilità reale ed il risultato, e tutto ciò dovrebbe far capo ad un progetto che nel totale avrebbe dei costi spropositati.
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Io credo che alla base di ogni ottimo oggetto prodotto che debba avere una specifica funzione, serve un progetto.....ecco un progetto, e' sul progetto che l' investimento ha un costo elevato per quanto piu' vorremmo l' oggetto perfetto e quanto piu' dovremmo spendere in progettazione, quindi ci sono scelte a monte a riguardo del tipo di risultato si voglia ottenere a volte limitate appunto dal poco investimento progettuale."tipico delle realta' artigianali"
La parte complessa in un sax a mio parere sta' enormemente in sede progettuale , in quanto ritengo che e' uno strumento che non necessita di particolare precisione costruttiva almeno intesa in centesimi o decimi, meccanicamente e' un oggetto geniale ma molto semplice dove le tolleranze in termini meccanici sono enormi dove tra l' altro siamo fermi da 50 anni, perche' il vero problema sta nella progettazione come ripeto.
Una volta in mano un prototipo si decide come produrlo al meglio trovando anche compromessi, tipo lo stampaggio anziche' la battitura , particolare che implica l' uso di leghe diverse per un procedimento costruttivo anziche' un' altro.
Meccanicamente siamo ancora al semplicistico quasi elementare, quindi l' aspetto manuale ha ancora ampi spazzi, pero' attenzione in manuale esiste l' abuso di questo termine la dove ci sono approssimazioni e qui' sta' lo sbaglio, il manuale significa il contrario, ovvero il tocco del maestro che esegue finiture di livello artistico impossibili per una macchina e non il contrario, quindi l' intervento manuale e' da considerarsi in senso migliorativo e mai in quello approssimativo.
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da il nero
ciao
hand made importante,anzi fondamentale.
affidabilità: a parità di serietà dovrebbe essere indifferente il tipo di fabbricazione .
made in italy:mi pare che i sax italiani(rampone ) costino quanto o qualcosa meno degli altri.
i vintage suonano meglio? mi pare di si,anche se sono (alcuni) un pò stonati.
il materiale mi pare influisca molto,le laccature,dorature,argentature,verniciature anche......finitura intesa come incisione proprio no,nonostante le incisioni di certi sax periodo decò mi piacciano da impazzire.
Non è facile rispondere ad un questionario e noto che ogni domanda ha provocato perplessità un pò in tutti,comunque per quel che serve ,queste sono le mie opinioni.
il nero :saxxxx)))
p.s. a parte Sommaruga che forse ha costruito per stampaggio,nessuno ha mai pensato di fabbricare sax per fusione ?
parlando di lamine di 6/7 decimi sarebbe improponibile qualsiasi intervento per fusione...
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Riallacciandomi al discorso di Lordsax... parlando di progettualità... mi piacerebbe proprio la meccanica di un Alessofono con i materiali di un sax "normale"... così, per ridurre un po' i costi ... ma credo che non la vedremo per mooooolto tempo... (qui ci sono dei brevetti in gioco)... Certo che sarebbe una bella novità... :yeah!)
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
X Mix: sull'Alessofono, ci hai già fatto un giro?
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
eh... magari.... no purtroppo... però mi piace l'idea dell'innovazione... della ricerca... del progredire... tu (credo che tu l'abbia provato) che ne pensi?...
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
basta che un albero cada su un elettrodotto e mezza Italia rimane al buio!
già successo :saputello
quali migliorie ha l'alessofono? secondo me il marchio made in italy non dovrebbe influire sul prezzo, almeno oggi che il "made in" non è più garanzia di nulla se non della provenienza. Che il sax sia di produzione artigianale o industriale (che la differenza poi sta solo nelle dimensioni) non me ne può fregar di meno, il sax deve funzionare, punto.
La finitura influisce sul prezzo? Beh direi proprio di sì ed è giusto che finiture diverse abbiano prezzi diversi. E' così per qualsiasi tipo di merce si scambi, da sempre. Se poi il discorso è che la finitura non influisce sulla performance in maniera commisurata alla variazione di prezzo è un altro problema. Non stiamo parlando di una connessione a internet, quando compri un sax non paghi la performance (scarico a X MB), paghi il prodotto
Tra l'altro per il discorso internet ci sarebbe da aggiungere che si paga una sorta di minimo garantito (ie: fino a 7mega), sarebbe come comprare un sax che suona "fino a 2 ottave", ma forse anche di più, chissà se ti va bene
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
L'Alessofono (a vederlo da fuori) ha delle migliorie su tutta la meccanica della mano destra e sulle chiavi relative "castelletto" azionato dal mignolo sinistro.
Citazione:
Originariamente Scritto da lucaB
... secondo me il marchio made in italy non dovrebbe influire sul prezzo, almeno oggi che il "made in" non è più garanzia di nulla se non della provenienza. Che il sax sia di produzione artigianale o industriale (che la differenza poi sta solo nelle dimensioni) non me ne può fregar di meno, il sax deve funzionare, punto.
Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
In Taiwan, in Cina o anche in Francia e Germania... il costo dell'energia è molto più basso che in Italia e pure la tassazione è più bassa: tutto questo per dire che ci sono dei costi fissi che vanno a influire sul costo di produzione che sono del tutto indipendenti dalla produzione stessa.
Volendo o non volendo, il costo del "Made in Italy" si paga sia per la maggior qualità sia per fattori "esterni" (costo energia, tasse... etc etc).
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
facendo chiarezza in Italia la produzione di energia per quanto nn ci dicono supera il 25% del picco massimo di consumo ed e' tutta o quasi energia pulita, se poi si analizza una bolletta di 300 euro si scopre che il costo dell' energia pura rappresenta un terzo della bolletta....ergo, il costo sta' nell' energia o nelle tasse e balzelli applicati?
Un questo paese la speculazione supera e annienta l' informazione....dovunque c'e' denaro e grandi consumi c'e' speculazione e disinformazione, quindi il risparmio con questo sistema di pressione fiscale ammesso che l' energia costasse meno ed e' tutto da dimostrare , magari invece che 100 /70 euro significherebbe che la bolletta invece che 300 sarebbe di 260 euro...un affare!!!!! che prese in giro....
parliamo di petrolio?:
Nel territorio italiano, sull'acquisto dei carburanti gravano un insieme di accise, istituite nel corso degli anni allo scopo di finanziare diverse emergenze. Alcune di esse, però, risultano talmente anacronistiche (la meno recente prevede tuttora il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935) da suscitare non poche polemiche a riguardo.
L'elenco completo comprende le seguenti accise:
1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996;
39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
Attualmente l'Accisa (un tempo anche chiamata "Tassa di Fabbricazione"), per le Benzine è pari a 0,564 EURO/Litro e per il Gasolio a 0,423 EURO/Litro. A fronte di tali valori viene, alla fine, ricalcolata L'IVA al 20%. Dal momento che tali valori incidono in modo tangibile sul prezzo dei carbocombustibili, provocano a tutt'oggi numerose polemiche.
boooo il petrolio sara' pure caro maaaaaaaaaaaa.....
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
ciao
andiamo O.T.....ma c'è da aggiungere che in italia non si è mai riusciti a far pagare le imposte dirette a coloro che "si" scrivono la denunzia dei redditi e così si cercano le cifre mancanti dalle indirette,soluzione semplice e ingiusta invece che cercare di far pagare il giusto a tutti:si parla di francia e c'è una bella differenza tra la ferrea organizzazione francese e la nostra; in italia abbiamo appena cominciato a controllare i pagamenti per contanti ma siamo ancora lontani da paesi in cui questo si fa da tanto tempo! non dimentichiamo che anche le chiacchiere sulle vessazioni fiscali sono messe in giro da chi controlla l'informazione(o disinformazione)....non dimentichiamo che nessuno di noi sa quanto costa un prodotto a chi lo fabbrica,forse nemmeno colui che lo fabbrica ed è facile gioco per il produttore parlare di costi insostenibili per energia,pressione fiscale,trasporti,previdenza,lavoro,materie prime eccetera....fate caso che mai nessuno dice,col semplice conto della serva,quanto influiscano le singole voci; si fanno discorsi complicati ma noi siamo incapaci di vedere che semplicemente costruendo piccole automobili o cucine componibili o gioielli(visto che vivo in una delle capitali ormai decadenti della produzione orafa)si sono costruite fortune inestimabili nonostante o forse proprio grazie a "questa" pressione fiscale eccetera eccetera...
Se si portano mucche a navi intere dall'argentina,dall'uruguay ,forse significa che i trasporti costano ancora troppo poco,se ancora si può comperare qualcosa in un paese e,tramite giri di fatture,si possono portare a spasso capitali e farli sparire con magie contabili......beh quando quelle stesse persone che "magheggiano" così parlano di costi ,di produzione,di globalizzazione,bene io preferisco pensar male con la mia testa che starli ad ascoltare.
Tornerò sull'hand made spiegando che preferisco piccole produzioni artigianali alle altre nella speranza(o illusione) che il piccolo produttore venga spinto dalla passione per il suo lavoro e che investa quel che ha nei suoi sax (per es.) anche se potrebbe investire il suo denaro nella produzione di stuzzicadenti siberiani che nel dato momento rendono moltissimo.
ecco ,questo scarso attaccamento dell'imprenditore alla sua produzione,questa sua tendenza a trasformarsi in finanziere è uno dei motivi per cui le cose mal funzionano nel nostro mondo.....mia modesta opinione.
il nero :saxxxx)))
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Interessante il tuo excursus, il nero, ma un imprenditore, per definizione, deve guadagnare, per quanto appassionato possa essere al prodotto che ha deciso di costruire/proidurre/vendere, alla fine anche per lui il bilancio deve risultare in attivo, o in pareggio, o al limite accettare un "x" di anni in negativo ma sempre con l'obiettivo di guadagnare, altrimenti stà certo che, volente o nolente, molla i sax e si da agli stuzzicadenti siberiani. Su questo non ci piove.
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
ciao
non volevo certo dire che non si debba guadagnare,volevo solo dire che il guadagno è una conseguenza,automatica,del lavoro e dal lavoro deriva ineluttabilmente. Le rendite gestite come tali sono la nostra fine,non solo economica.
chiedo scusa per il fuori argomento e non aggiungerò repliche.
un saluto
il nero :saxxxx)))
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Re: "Hand made", "Made In..." e leggende metropolitane.
Citazione:
Originariamente Scritto da il nero
ciao
andiamo O.T.....ma c'è da aggiungere che in italia non si è mai riusciti a far pagare le imposte dirette a coloro che "si" scrivono la denunzia dei redditi e così si cercano le cifre mancanti dalle indirette,soluzione semplice e ingiusta invece che cercare di far pagare il giusto a tutti:si parla di francia e c'è una bella differenza tra la ferrea organizzazione francese e la nostra; in italia abbiamo appena cominciato a controllare i pagamenti per contanti ma siamo ancora lontani da paesi in cui questo si fa da tanto tempo! non dimentichiamo che anche le chiacchiere sulle vessazioni fiscali sono messe in giro da chi controlla l'informazione(o disinformazione)....non dimentichiamo che nessuno di noi sa quanto costa un prodotto a chi lo fabbrica,forse nemmeno colui che lo fabbrica ed è facile gioco per il produttore parlare di costi insostenibili per energia,pressione fiscale,trasporti,previdenza,lavoro,materie prime eccetera....fate caso che mai nessuno dice,col semplice conto della serva,quanto influiscano le singole voci; si fanno discorsi complicati ma noi siamo incapaci di vedere che semplicemente costruendo piccole automobili o cucine componibili o gioielli(visto che vivo in una delle capitali ormai decadenti della produzione orafa)si sono costruite fortune inestimabili nonostante o forse proprio grazie a "questa" pressione fiscale eccetera eccetera...
Se si portano mucche a navi intere dall'argentina,dall'uruguay ,forse significa che i trasporti costano ancora troppo poco,se ancora si può comperare qualcosa in un paese e,tramite giri di fatture,si possono portare a spasso capitali e farli sparire con magie contabili......beh quando quelle stesse persone che "magheggiano" così parlano di costi ,di produzione,di globalizzazione,bene io preferisco pensar male con la mia testa che starli ad ascoltare.
Tornerò sull'hand made spiegando che preferisco piccole produzioni artigianali alle altre nella speranza(o illusione) che il piccolo produttore venga spinto dalla passione per il suo lavoro e che investa quel che ha nei suoi sax (per es.) anche se potrebbe investire il suo denaro nella produzione di stuzzicadenti siberiani che nel dato momento rendono moltissimo.
ecco ,questo scarso attaccamento dell'imprenditore alla sua produzione,questa sua tendenza a trasformarsi in finanziere è uno dei motivi per cui le cose mal funzionano nel nostro mondo.....mia modesta opinione.
il nero :saxxxx)))
Scusa il nero ma quando si fanno certe affermazioni bisogna riportarne la fonte altrimenti e' solo un reiterarsi di luoghi comuni. Credimi il fatto di dover autocertificarsi il reddito non e' un vantaggio... il resto lo devo tagliare perche' non c'e' davvero modo di evitare di andare sul personale e sulla politica. Se credete che avere una partita iva sia tutto sto paradiso comunque, vi costa solo una passeggiata in camera di commercio.