Maestro, ma mica solo uno..uno per il sax, uno per il pianoforte, uno per il solfeggio, etc.
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Maestro, ma mica solo uno..uno per il sax, uno per il pianoforte, uno per il solfeggio, etc.
Maestro o maestri.
è sempre utile imparare da chi può darti informazioni che non conosci.
ciao fra
sicuramente maestro , se no quando sbagli chi ti corregge :saputello
A mio parere il discorso è molto semplice...dipende dalla fortuna o sfortuna del maestro che si incontra ,il quale può essere strumento prezioso di apprendimento ed impostazione o produrre effetti deleteri ed essere motivo di frustrazione ... un buon maestro è raro da trovare, io ho la fortuna di averlo e me lo tengo stretto e lui non mi insegna come suonare un pezzo m come studiarlo ,il che è ben diverso , dandomi gli strumenti utili ad apprendere che poi devo essere io a mettere in pratica. Gli stessi strumenti che da autodidatta imparerei probabilmente ad usare comunque ma sicuramente mettendoci molto molto più tempo . E siccome il tempo è prezioso e passa veloce prima ottengo un risultato meglio è... per questo assolutamente dico sì al maestro , purchè bravo maestro , al limite ,come io feci , cambiandolo se non capsci che non è quello giusto.
Io opto per il maestro, anche se comunque non vuol dire che sia la scelta meno rischiosa...
Concordo appieno con le ottime provocazioni di Saxello86, pur ritenendo utile farsi seguire da qualcuno (bravo possibilmente):
la maggiorparte del lavoro la deve svolgere l'allievo in ogni caso!!! Questa è stata la prima frase che mi disse Londeix durante la prima lezione: tu sei il maestro di te stesso, io sono qui solo per darti dei consigli e degli stimoli; sei tu che devi trovare il modo di risolvere i problemi concernenti lo strumento e la musica che vuoi suonare.
Illuminante nevvero!? Detto poi dal guru degli accademici suona strano.
Concordo inoltre sul fatto che sia molto difficile trovare un buon maestro. Meglio documentarsi con cura prima di iniziare un percorso che può durare anni.
Concordo ancora sul fatto che l'ascolto è di primaria importanza nella formazione e aggiungo che pochi insegnanti stimolano gli allievi ad ascoltoare musica: l'organo principale coivolto nella produzione e nella fruizione della musica è l'orecchio ed è per questo che bisogna educarlo il più possibile!!! Spesso invece si insegna ad essere delle "macchine lettrici di spartiti" senza alcuna cognizione di quel che capita a livello sonoro.
secondo me è bene che si inizi con il maestro...poi dopo un pò (parecchio tempo...8-9 anni) bisogna anche lasciarsi liberi....io ho notato questo su me stesso...suono la tastiera da più di 10 anni...i primi 8 ho studiato con il maestro...dopo questi anni ho continuato a suonare da solo per passatempo...ed ho notato molti miglioramenti...secondo me con il maestro si è un pò chiusi e ristretti...una volta assunta la tecnica necessaria è bene andare a ruota libera!
Voto per autodidatta, questo sono stato fino adesso. Al 90% ho studiato da solo musica, solfeggio, armonia e strumento.
Trovo pero' che un (bravo, o almeno decente) maestro possa essere molto utile, e possa far risparmiare molto tempo. Volendo un minimo affrettare i tempi credo che in un prossimo futuro mi iscrivero ad una scuola (testaccio o s. louis, da decidere).
L'ostacolo principale che deve superare un autodidatta secondo me non e' pero' quello tecnico ma quello della motivazione. Devi essere veramente motivato per risolverti i problemi da solo, senza appoggi. Pero' quando riesci a risolverli spesso li hai compresi meglio di chi ha studiato con un maestro, se non altro perche' il maestro ti ha portato dritto all'obiettivo mentre tu, da solo, ci hai girato intorno ed hai cosi' acquisito una conoscenza "consapevole" di quello che esiste nei dintorni dell'obiettivo stesso. Vero e' che ci hai messo anche molto piu' tempo. L'autodidatta ha una conoscenza diffusa e non ottimizzata.
Esatto! Come ha detto Londeix il maestro all'inizio serve per dare consigli e stimoli e, aggiungo io, correggere eventuali errori.....a patto che sia un bravo insegnante perchè se è uno incapace non solo è inutile, ma a volte anche dannoso!Citazione:
Originariamente Scritto da davidbrutti
Io sono autodidatta ma solo perchè non conosco professionisti che suonano il sax, comunque è proprio saxforum il mio principale maestro :yeah!) Grazie a tutti!
Ho votato per "Maestro"
Ho iniziato da autodidatta dopo chi mi era stato regalato un sassofono.
Ma dopo circa un anno non era più possibile fare progressi "seri".
Con un insegnante già in pochi mesi il trend è raddoppiato, nel senso che l'acquisizione di capacità, con i giusti suggerimenti
ed i giusti esercizi, ha fatto sì che il tempo di acquisizione fosse dimezzato.
Convinto allievo, quindi!
Io ho iniziato da autodidatta (ma ascoltavo tantissimo jazz e quindi avevo già in mente un'idea di quello che doveva uscire da quel pezzo di tubo ...). Poi, dopo un anno circa, ho cominciato a prendere lezioni da un maestro ed i progressi sono stati evidenti. Magari se si ha talento si può anche andare avanti da soli però sicuramente un maestro ti fa risparmiare tanta fatica.
Io ho votato per maestro e sono convinto che un maestro sia necessario, meglio se capace (ahimè non tutti lo sono per l'insegnamento del sax). Purtroppo però per diversi motivi io non l'ho mai avuto un vero maestro, nel migliore dei momenti ho avuto un amico che mi aiutava a capire qualcosa di più di quanto riuscivo a fare da solo (poco :muro(((( )
Sono decisamente a favore del Maestro in quanto credo che da soli si possano prendere cattive abitudini e brutti vizi difficili da sistemare successivamente.
Il problema sembra quindi "la scelta dell'insegnante".
Così ho fatto io:
Strimpellavo la chitarra da bambino, ho incominciato a studiare pianoforte con un maestro "suggerito", mi sono appassionato di jazz prima e di sax poi. A questo punto, prima di scegliere qualcuno nella zona che mi potesse insegnare ho ascoltato la loro musica.
In pratica mi sono fatto una sorta di elenco dei potenziali insegnanti, ho letto le loro credenziali, ho ascoltato la musica che suonavano ed ho deciso per colui che mi sembrava il più tecnico ed "artistico" nello stesso tempo.
Sono finito con un signore diplomato in clarinetto, che suona con una band a livello nazionale oltre che partecipazioni in orchestre .... anche il Santa Cecilia .... finisce ora il corso di laurea in sassofono jazz. Persona amabilissima e veramente professionale.
Prima di iniziare il corso abbiamo suonato insieme, abbiamo improvvisato su alcuni pezzi, solo dopo avermi sentito, ha puntato dritto sulla correzione degli errori (da autodidatta) sia di tecnica che di armonia jazz. Sono entusiasta!!
Quando ho comprato il mio sax, ero partita con l'idea di essere autodidatta... ma quando ho provato a far uscire un suono dallo strumento per la prima volta senza successo, mi sono accorta dell'importanza di avere qualcuno che ti guidi passo per passo nell'apprendimento.
Ora che prendo lezioni da due mesi posso apprezzare in tutta la sua dimensione fino a che punto avere un maestro sia determinante (uno bravo, ovviamente). Non avrei mai potuto capire da sola il solfeggio, non sarei riuscita a rendermi conto delle note che vanno o troppo basse o troppo alte, mi sarei incasinata con le posizioni e avrei continuato a tensare troppo le mani e a non respirare correttamente.
Quindi, secondo me: è sempre meglio mettersi nelle mani di qualcuno, soprattutto se non si è particolarmente dotati e se non si hanno esperienze precedenti di studio della musica.
Credo fermamente che per iniziare a suonare il SAX serve il Maestro,è continuare ad esercitare a casa gli insegnamenti.