:lol:
Penso che l'intervento di Modern sia condivisibile al 100%, come sempre :D
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:lol:
Penso che l'intervento di Modern sia condivisibile al 100%, come sempre :D
Infatti, hai ragione Modern sono semplicemente due sax diversi. A me sembra un po' come la storia del Mark VI e del VII, senza voler ora fare altri paragoni. Il Mark VII era soltanto un sax diverso, e l'errore fu paragonarlo per forza di cose al Mark VI. :saputelloCitazione:
Originariamente Scritto da ModernBigBand
deve essere postulata ai fini di dimostrare un'altra cosa, postulare significa ammettere qualcosa di non dimostrabile come esistente e vero per poter dimostrare un'altra cosa. l'esistenza di Dio infatti è un postulato.Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
Rileggendo tutto questo thread ho capito che:
- tutte queste discussioni su Mark6 - 7 - super balanced, ecc ecc Vs resto del mondo non servono a nulla;
- Non cederò più a queste sterili discussioni "crociate" del è meglio questo di quello.
- se qualcuno vorr* una mia opinione me la chieder* esplicitamente, altrimenti mi limiterò ad osservare...
Pace a tutti,
Frank
Voglio ribadire che a me i R&C piacciono molto(dalle foto potrete vedere che davvero ho posseduto un R1jazz :zizizi) in quanto la stanza è la stessa della foto del MarkVI che avevo erroneamente un pò lustrato :muro(((( )
Se avessi potuto li avrei presi entrambi ma dovevo sceglierne uno e nella scelta ho preferito il MarkVI!
non sarò mai estimatore o discepolo di un classico :mha...: :mha...: :mha...:Citazione:
Originariamente Scritto da Nous
Cancy mi diceva che è a caccia di discepoli :saputello !!
Ciò che dici è pura dietrologia: gli endorser Rampone che conosco (me compreso) utilizzano i sax Rampone a tempo pieno. Posso metterci la mano sul fuoco, visto che anch'io sono endorser. Io mi tengo i Mark VI semplicemente perchè sono un buon investimento ma da quando ho la serie completa degli R1 jazz i mark non li tocco più. Non dico che i Mark VI non siano dei buoni sax, dico che mi trovo meglio con gli R1.Citazione:
Originariamente Scritto da Novazione77
...ormai su quest'argomento non rispondo più, ho capito che qui esprimere un proprio concetto sui R&C è come parlare del Papa in Chiesa ::saggio::
David sulla tua professionalit* nessuno ha mai dubitato :zizizi))
Tu puoi dire quello che vuoi. Puoi anche dire che l'R1 Jazz è il sax peggiore al mondo. Non ci sono davvero problemi. Ma un conto è un'opinione soggettiva e un conto è sobillare che gli endorser rampone sotto sotto suonino altri sax, cosa che io smentisco fermamente!!! Posizioni così forti (e anche un pò diffamatorie) andrebbero a mio parere motivate...
...allora la vuoi essere motivata?
Orchestra Jazz di Salerno al teatro Verdi con Randy Bracker(Circa un mese fa)!
Sax Tenore Daniele Scannapieco(endorser R&C)usava un Conn ::saggio::
Ti basta?
Se non è un'esibizione live quella, dimmi tu qual'è?
...non mettermi parole in bocca che non ho mai detto, lo reputo un ottimo sax!!! ::saggio::Citazione:
Originariamente Scritto da davidbrutti
era un esempio, ovviamente. e con ciò chiudo
...certo ho capito ma era solo per ribadire che assolutamente non sono contro i R&C, tant'è che vorrei proprio un bel saxello :zizizi))
:yeah!)
Molto strano: scannapieco ha appena ordinato un altro tenore R&C per evitare di cambiare sax quando è costretto a riparare il suo principale. e comunque ciò non toglie che possa voler suonare quallo che gli pare, mica siamo legati a un patto di sangue!!Citazione:
Originariamente Scritto da Novazione77
Ps.: quando vado a riparare i miei R1 ovviamente sono costretto a suonare i mark VI... chi ha orecchie per intendere..
Premesso che io purtroppo non ho mai potuto provare ne un MarkVI ne un R1 Jazz :zizizi)) però ogni tanto in TV sento suonare dei sassofonisti che suonano appunto con i MarkVI (si nota inequivocabilmente appena 'stringono' l'inquadratura :ghigno: ). Beh,se quello è il suono dei Selmer allora io grido 'SELMER TUTTA LA VITA' :yeah!)
io sono un Mk6 dipendente ma a sentir parlare bene di questi rampone mi viene proprio la curiosit* di provarne.
in realt* dovrei però far modificare l'altezza delle chiavi perchè ormai sono abituato in questo senso.
prima o poi andrò a quarna ciao fra
Sinceramente no. Tutte le volte che l'ho visto era con un R&C.Citazione:
Originariamente Scritto da Novazione77
Poi se sotto sotto lui suoni altri sassofoni sono affari suoi, visto che la ditta NON paga i suoi endorser.
A breve tra l'altro suoneremo assieme (Atem Sax Quartet+ Daniele Scannapieco) in un paio di performance a Francoforte e potrò confermare o smentire quanto sopra.
Sono d’accordo con ModernBigBand sul fatto che sax di epoche diverse sono oggettivamente non confrontabili...ma è vero anche che comunque all’atto dell’acquisto il confronto avviene, salvo ovviamente la disponibilit* economica dell’interessato.
Nel mio caso per esempio avevo un R1jazz…ma dopo aver provato diversi MK 6 e SBA… ed un solo BA, sono passato a quest’ultimo. A mio avviso la differenza c’è…nel timbro, nei colori…e un sax di oltre 70 anni è sicuramente più sfogato…anche se ammetto che la differenza di prezzo fra i due può essere solo giustificata da una mania del vintage Selmer….ma è vero anche che il prezzo è relativo e che certe emozioni e sensazioni sono in quantificabili economicamente!
Tra l’altro ritengo che l’R1 per concetto costruttivo sia molto più simile ad un Balanced piuttosto che ad un MK6, ad esempio il canneggio largo e la campana fissa saldata.
Premesso questo, anche alla Borgani affermano che gli endorsers non sono assolutamente a libro paga, ma sinceramente faccio fatica a crederlo visto che in ogni cd di Lovano i ringraziamenti a Orfeo Borgani sono sempre presenti, oltre alla frase a se stante “Joe Lovano uses Borgani Saxophones, Francois Louis mouthpieces…” la stessa masterclass di Lovano in dvd (Roberto Romeo) è mirata a pubblicizzare i Borgani. Vero anche che nell’ultima copertina di Down Beat Lovano “indossa” chiaramente il suo Balanced….quindi il mistero rimane.
Non credo al fatto che un Cisi paghi il proprio sax….senza nulla togliere a nessuno (David Brutti non ti offendere per favore!) ma ci sono endorsers più importanti (Lovano, Phil Woods, ecc..) e altri minori, soprattutto a livello internazione dato che la R&C sta spingendo per gli States e l’Inghilterra (tra cui ci metterei un Scannapieco, che per me è un grandissimo!). .Forse pagano a prezzi scontati il secondo ed il terzo strumento visto che molti di questi professionisti alla fine commerciano anche sax ogni tanto.
Su borgani non posso dire nulla visto che non ho mai avuto il piacere di collaborare con loro.Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Su R&C purtroppo ciò che tu congetturi purtroppo non è affatto vero: gli endorser non sono affatto a libro paga (io non sarò un Lovano o un Cisi, ma sinceramente in ambito classico e contemporaneo ho la mia rispettabilit*!! Non mi offendo, ma non ho nemmeno intenzione di essere sminuito visto che suono e tengo master in tutto il mondo!).
Siccome mi sono un pò annoiato di questa querelle, svelo il mistero: a volte, come capita a me, gli endorser non pagano i sax con denaro "contante" ma offrendo prestazioni musicali (concerti in fiere, masterclass e quant'altro) e soprattutto contribuendo al miglioramento dei prodotti, fornendo preziosissimi consigli e pareri e fornendo preziosi spunti per migliorare i sax. Io ad esempio sto collaborando in particolare allo sviluppo del sax basso, visto che la Rampone mi considera il punto di riferimento europeo per quel che riguarda questo magnifico strumento. Di conseguenza anche se io di fatto non ho mai tirato fuori un euro mi sono sempre sdebitato fornendo tali servizi alla ditta, i quali ovviamente hanno un peso e soprattutto un prezzo!
Inoltre l'azienda essendo piccola e a conduzione familiare deve ammortizzare almeno le spese di produzione per ogni sax che esce altrimenti gli artigiani NON mangiano!
Poi si può congetturare di tutto, che i sax ce li regalano, che la Rampone vuole conquistare il mondo con dei sax geneticamente modificati, che Claudio Zolla è in realt* il figlio illegittimo di batman, che i sax li fanno su venere sfruttando la manodopera venusiana notoriamente a basso costo etc... E ovviamente è possibile anche non fidarsi di me.
Senza rancore e con la preghiera di mettere da parte le dietrologie,
David
:lol:
Bravo David! Ti quoto in tutto e per tutto: sopratutto che questi argomenti li trovo da soggetti ossessivi paranoici (non che io ne sia immune!); e poi, oltre al discorso monetario, se un musicista decide di suonare su uno strumento al di l* dei motivi puramente pratici (disponibilit*, capacit* ed intelligenza del produttore ad applicare modifiche e configurazioni suggeritegli, etc.) deve comunque avere un riscontro nel suono che egli cerca dal suo strumento, e non c'entra il fatto che possa avere una scuderia di saxofoni di varie ere e marche a disposizione... Rimanendo in tema coi cavalli, alcuni sono migliori per il barrage, mentre altri sono fatti per il galoppo oppure per il cross-country... Anche un mulo ha i suoi pregi! Sicuramente non puoi usare un purosangue per portare pesanti carichi in alta montagna, dove l'aria è rarefatta...
Mi dispiace che tu ti sia offeso David, ma non mettermi in bocca cose che non ho detto, in particolare sulla qualit* degli R&C...anzi...se avessi rimasto un pò di eurini mi prenderei volentieri un altro Rampone...
mi confermi però che nessuno fa niente per nulla e quindi le cosidette "dietrologie" sono solo business...guarda Cisi,prima endorser della Borgani...poi Rampone...e domani??? Che la qualit* dello strumento ci sia non si discute ma che un musicista usi Keilwerth, R&C o Rampone a seconda del rapporto commerciale sì eccome.
Se ne avrò l'opportunit* verrò a sentirti a Reggio agli inizi di aprile se non ricordo male.
Erano solo esempi ironici sugli atteggiamenti "dietrologici" e pertanto non ti ho ai messo in bocca nessuna parola. Spesso mi capita di fare battute, in particolare prediligo quelle "cosmiche".Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Ho gi* ribadito che non mi sono offeso, dico solo che non mi va di essere considerato per quello che non sono.
Mi sembra chiaro che nessuno fa niente per niente! La mia consulenza e il mio tempo hanno un costo e tuttavia non mi sognerei mai di collaborare con una ditta che non stimo profondamente e i cui prodotti non siano più che eccellenti: ne va del mio nome, altro che business!!!Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Il business c'entra poco tra l'altro, visto che se tutto va bene tra master e concerti si va a finire in paro...
Si, si può pensare che dietro i cambiamenti di Cisi ci siano oscure trame di sesso e soldi degne dei peggiori scenari di guerra fredda (ironizzo) o si può pensare che Cisi abbia cambiato strumento poichè ha trovato nell'R1 jazz lo strumento che a oggi risponde meglio alle sue esigenze. Cisi sar* libero di cambiare strumento in qualsiasi momento come qualunque altro musicista al mondo. Chi può dirlo?
No, agli inizi di aprile sono in germania; al festival mundus ci suono il 22 aprile, se non sbaglioCitazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Posso dirvi che alla Borgani i sax, almeno gli endorser che conosco io (e sono nomi noti, ma non voglio farli per ovvie ragioni) i sax li pagano. Meno, è vero, ma li pagano...
Scannapieco aveva a controllare o riparare un sax R&C su in ditta, chi era alla masterclass lo avr* notato, sul chiver c'era inciso "Daniele Scannapieco". Non vuol dire che lo usi sempre, ci mancherebbe, però...
Con me e gli Atem al musik messe ha utilizzato un R&C con un suono meraviglioso (più svariati altri soprani in esposizione). Tra l'altro parladoci a quattrocchi, Scannapieco mi ha comunicato di essere coinvolto attivamente nel processo di miglioramento dei sax R&C ed è legato con la ditta anche da un rapporto di profonda amicizia e stima (lo stesso vale per me ovviamente).
Ciao David, ho sentito parlare da Pietro-Saxtone della tua performance a Francoforte con gli Atem e Scannapieco e mi ha detto che l'intera Fiera si e' bloccata ad ascoltarvi...Complimenti....mi ha parlato anche di Scannapieco parlandomi del sax appena preparato per il saxofonista napoletano poiche' lo preferiva al suo ChuBerry, pare che aspettasse solo una personalizzazione con alcune incisioni extra e alcune gabbie particolari a protezione delle chiavi.
Comunque i musicisti seri come Cisi e gli endorser R&C non hanno penso, tempo da perdere dietro sax che non vanno, ne' come nel caso di David e penso dello stesso Cisi (da quello che mi riferiscono ne ha anche lui 3-4, e ha in preparazione un tenore SolidSilver) ne prenderebbero diversi tenendoseli e suonandoli sempre...Io l'estate scorsa ho visto Cisi a Bari suonare in concerto sia Tenore che Soprano Curvo R1Jazz, non mi sembrava "costretto" a suonarli, mi sembra invece che i passi avanti fatti da lui e da altri come musicisti siano dovuti anche allo strumento che suonano...
Per il discorso MarkVI, perche' se davvero sono sempre cosi' buoni, molti (spesso professionisti) lasciano i propri Selmer SBA o MarkVI a Quarna permutandoli con un R1jazz? Sono tutti masochisti? Mi e' capitato di sentire MarkVI (specie quelli a 6 cifre di matricola) che non e' che suonassero sta' meraviglia, erano sax con un suono normale come tanti altri a un costo non tanto normale.
Io attualmente spenderei anche da 3200-3300 euro fino a 4000 per un R1jazz piutosto che 5000 (fino anche a 5500-6000 per un Five-digit) per un MarkVI, aggiungo non si sa quanto originale o meno.
Ho letto molte discussioni stasera su questo argomento e mi sono fatto un'idea: dipende dai gusti e da ciò che si suona. Poi se quello che ci piace maggiormente è un sax "made in Italy"... anche meglio no? Siamo italiani!... :D
Senti senti, Cicero pro domo sua!
:ghigno:
paragonare un MK6 ad un RC è come paragonare una ferrari ad una skoda su questo non ci sono dubbi, basta prendere i migliori dischi di sassofonisti degli ultimi 40 anni e vedere cosa suonano il rapporto potrebbe essere 99,9 a 1. poi purtroppo per un MK6 o SBL di quelli con le p....le si parla dai 10.000 $ in su, a NY da roberto se ne vedono facilmente anche oltre i 25.000 $ Poi altro discorso è chi li suona se dai (davi ) a M.Breker
un qualsiasi sax entry level suonera sempre meglio di quasi tutti gli altri sassofonisti con i migliori sax del mondo.
poi che RC faccia degli ottimi strumenti che soddisfano le nostre esigenze nessuno lo mette in dubbio ma sinceramente continuare in questo paragone penso che sia una publicit* negativa perchè perde di credibilit*.la migliore publicit* è la seriet* e l'umilt*, è un pò come quei sassofonisti che si vantano di suonare senza problemi 5 sassofoni. ne suonassero uno bene sarebbe a volte sufficiente.
Ciao Piffero. Io credo sempre che dipenda dai gusti. Sono opinioni, c'è a chi piace il Selmer, a chi Borgani, a chi R&C a chi Cannoball eccetera. Credo, personale idea, che un migliore assoluto non esista (purtroppo!). Ci sono ottimi saxofonisti che suonano Keilwerth per esempio, non se ne parla molto ma sono comunque ottimi sax e dunque c'è anche a chi piacciono. Gusti... ;)
Provo a esporre la mia umile opinione su questo argomento, sperando che nessuno si offenda.
Sono stato in passato (anno 2001, se non ricordo male) un discreto cliente della Rampone e Cazzani, avendo acquistato 2 sax baritono (Super e R1) direttamente a Quarna. Il Super l'ho utilizzato per circa 2 mesi. L'R1 fu acquistato per un parente. Purtroppo entrambi gli strumenti erano difettosi e furono permutati con altri strumenti di produzione estera. Con ciò non voglio assolutamente infirmare la fiducia che svariati utenti di questo forum ripongono nel suddetto marchio. Mi limito a descrivere brevemente la mia diretta esperienza.
All'epoca dei citati eventi mi persuasi che i Rampone e Cazzani erano strumenti sicuramente artigianali prodotti a Quarna con ottima competenza, che soffrivano però di una avvertibile "variabilit* qualitativa" derivante dal processo di fabbricazione "più o meno riuscito bene". Mi rendo conto che un qualsiasi produttore ha necessit* di commercializzare tutti i sax che fabbrica, specie se si tratta di produttori su base artigianale, visto quello che costa, in termini di ore di lavorazione, la realizzazione di quell'oggetto.
Si deve tuttavia considerare che di questi tempi è importante riuscire ad assicurare un certo standard qualitativo minimo al prodotto in uscita. Tanto per fare un esempio, tutti gli strumenti fabbricati dovrebbero essere sufficientemente intonati su tutta l'estensione e sufficientemente precisi come meccanica. In alternativa si potrebbe adottare il doppio prezzo per prima e seconda scelta. Non siamo più ai tempi del Mark VI. Mi auguro che i validi endorser di cui dispone attualmente la Rampone e Cazzani siano sensibili a questo concetto, quale che sia la fascia di utenti (e di prezzo) alla quale il prodotto è destinato.
Ciao Emilio, nessuno si offende, anzi! E' bene parlare liberamente delle nostre impressioni positive o negative che siano per imparare e aiutare a capire. ;)
Troverei piu' appropriato sostenere che "paragonare un MK6 ad un RC è come paragonare una ferrari degli anni '50 ad una alfa romeo (nuova) dei tempi nostri" (suvvia dai, il paragone con la skoda e' ingeneroso! Almeno Alfa Romeo!)Citazione:
Originariamente Scritto da piffero
Questo perche' la ferrari e' un marchio che affascina, ha fatto e fa macchine meravigliose... ma i tempi cambiano, la conoscenza umana evolve... ed i prodotti migliorano. Farsi vedere su una ferrari d'antan probabilmente giova all'immagine piu' che farsi vedere su una alfa appena uscita dal concessionario... pero' se poi vai a farti una corsetta l'alfa di oggi si beve a canna qualsiasi ferrari di 60 anni fa.
Tanto perche' non si pensi che sono prevenuto, non ho niente contro i Selmer (ne ho anche uno del quale sono arcicontento) e poco tempo fa ho avuto l'occasione di acquistare un soprano RC ed alla fine ho preferito lo Yamaha in firma. Ottimi strumenti entrambi, RC e Yamaha, sono molto contento dello Yamaha e credo sarei altrettanto contento se avessi optato per l'RC. Sono tutti ottimi strumenti, ma non ritengo giusto penalizzare l'RC perche' non e' ancora un "mostro sacro". Ha tutti i numeri per diventarlo, diamogli un po' di tempo.
Tutto soggettivo (per fortuna): ciò è confermato dal fatto che i citati capolavori discografici non sono stati tutti registrati con lo stesso tipo di sax. Molti sassofonisti utilizzano mark VI, altri invece preferivano Conn, King, Martin, SML (i quali purtroppo e a torto hanno quotazioni assai inferiori rispetto ai MK). Spesso inoltre un artista nei vari periodi della sua vita cambia setup radicalmente (vedi ad es. Colman Hawkins e molti altri). Ciò per confermare che non esiste lo strumento "assoluto" che va bene per tutti i sassofonisti del mondo. Credere in questo è soddisfare il gioco dei collezionisti e degli speculatori che sono gli stessi che piazzano strumenti a prezzi inarrivabili.Citazione:
Originariamente Scritto da piffero
Il paragon e Mark VI RC è stupido in quanto nessuno strumento (di livello professionale) è "meglio" di un altro in senso assoluto.
Ps.: non parlo a vanvera in quanto sono possessore di 3 Mark VI tutti strumenti con le p...lle con i quali mi sono esibito in tutto il mondo. Ora , per una mia esigenza personale, preferisco i sax moderni artigianali. Non per questo mi sognerei MAI di paragonare un Selmer Mark VI a una SKODA, anche se negli anni mi sono capitati davvero dei brutti strumenti a prezzi davvero improponibili.
Pps.: di sassofoni ne suono abitualmente 7 (dal sopranino al contra) e a me sta bene così...
Hai assolutamente ragione: Il miglioramento dello standard qualitativo su tutta la gamma fu uno dei primi consigli che diedi alla RC.Citazione:
Originariamente Scritto da emiliosansone
Tuttavia a distanza di diversi anni ormai posso confermare che il livello medio degli strumenti in produzione è davvero molto omogeneo: le difformit* ovviamente ci sono (altrimenti perchè preferire un sax artigianale?) ma oramai sono perlopiù percepite come differenze relative alla sfera del gusto (preferenze soggettive relative al timbro, alla proiezione etc...). Per quel che riguarda la sfera dell'"oggettivo" (meccanica, intonazione, solidit* costruttiva) oramai siamo su standard piuttosto alti e omogenei, anche se la ricerca della perfezione è infinita.
Vorrei inoltre aggiungere 2 parole: la ditta RC produce sax su brevetti assolutamente originali. Corpo, meccaniche, disegno del fusto, persino le viti, sono frutto di ricerche e sperimentazioni continue. Purtroppo la stessa cosa non si può dire delle varie "majors" che imperversano nel mercato attuale e che di fatto propongono copie "migliorate" (spesso peggiorate) del buon vecchio mark VI e che di conseguenza "guadagnano" sfruttando un'idea di altri e soprattutto bloccando totalmente la sperimentazione.
hai mai provato un R&C? si direbbe di no! poi ti ritieni più saggio dei numerosi sassofonisti italiani e non che sono passati dal Mark VI al R&C? complimenti, veramente delle argomentazioni puerili un po' come questo thread del resto... sarebbe un po' come scannarsi su chi fosse meglio tra Sonny e Trane o magari tra Mozart e Beethoven... :roll:Citazione:
Originariamente Scritto da piffero
Jacopo, per favore moderiamo la conversazione. Ognuno ha diritto di pensarla come vuole.
Quoto in pieno!!!Citazione:
Originariamente Scritto da Alessio
cari i miei colleghi sassofonari... io, che suono da sempre con un mark VI che va da dio, per togliermi d'impaccio ho appena comperato anche un tenore rampone R1Jazz tutto argentato... è bellissimo. .... dopo che suono il rampone e passo al mark VI devo dire però che rimango sconcertato dalla facilit* della meccanica e dalla prontezza del suono del selmer..
c'è anche il discorso del canneggio più largo... un minimo di difficolt* a passare da uno all'altro c'è sicuramente.
La meccanica del rampone è più "grossa" e anche più dura (c'è da dire che è nuovo, rispetto al mark VI che suona da 40 anni) è come avere sotto le mani una cosa bella massiccia... il selmer al confronto sembra uno strumento più "sottile"... quasi più "debole"... che se per caso gli dai una manata troppo poderosa lo puoi scassare...
forse il rampone è più adatto a quelli che suonano in maniera un pò muscolosa... che calcano parecchio sui tasti e sulle chiavi.... sul selmer basta scivolare....
sono diversi.... c'è da dire che poi che ogni sax vuole il suo set up. sicuramente il rampone ha più volume, ha un bel suono ciccio; sulle note acute è più chiaro del mark VI.
una cosa che ho notato è che nel mark VI i bisacuti vengolo che è una favola... vengono sicuri e senza incertezza... sul rampone ogni tanto li canno, e fanno un pò di difficolt* a uscire belli netti. ma forse dipende solo dal fatto che il sax deve sfogarsi un pò....
c'è poi anche un discorso psicologico... quasi tutti i nostri miti suonano o suonavano col mark VI...se avessero suonato col rampone forse faremmo un discorso partendo da basi opposte...
in conclusione.... il selmer di certo non lo vendo... questi sax li tengo tutti e due... per un periodo suono col rampone... poi tra un pò tornerò al mark VI.... non lo so... poi vedremo...
si, il registro dell'altissimo (sol, sol#) è più difficoltoso rispetto al selmer, è dovuto al canneggio largo, un po' come i Conn. sono strumenti diversi e, secondo me, poco paragonabili visto che uno è nuovo e l'altro è vintage...
scusate le mie reazioni ma non mi piacciono gli assolutismi!
Una considerazone sui vintage rispetto ad un sax moderno...bisognerebbe capire anche se il sax nel corso degli anni è stato mantenuto e trattato come si deve, non solo dal proprietario ma anche dai vari riparatori che lo hanno trattato. Mi spiego meglio..con l'uso i perrni, le aste, ecc.. si consumano creando fastidiosi giochi, i caminetti tendono a non essere più simmetrici, la base del kiver è più consumato...e mille altre cose. Pe capire le reali potenzalit* del proprio vintage bisognerebbe prima sottoporlo ad una riparazione coi focchi di ripristino (in Italia mi vengono in mente Messori e Colazzoni).
Le differenze nel canneggio sono enormi... quindi, di conseguenza, è enorme anche la differenza nell'emissione e nella resistenza che lo strumento oppone al flusso.Citazione:
Originariamente Scritto da luca
Te ne rendi conto per il maggior volume, a parit* di portata...
Il Rampone sar* più free-blowing... però essendo con un canneggio più largo, la pressione diminuisce...
Sui sovracuti ha bisogno di pressione (non per niente i bocchini a tetto basso facilitano i sovracuti) e il canneggio più largo, nell'immediato, non ti favorisce...
Poi c'è tutta la questione della curvatura del chiver, la curva del chiver standard dei Rampone è più bassa della curva del Mark VI...
Aspetta qualche mese... e probabilmente potrai trarre conclusioni più nette.
Quoto la maggior parte di quello che hai detto. Per i sovracuti, essendo il rampone estremamente diverso nel canneggio, le posizioni sono diverse da quelle che comunemente si usano sul Mark VI.Citazione:
Originariamente Scritto da luca
Dal punto di vista meccanico straquoto: personalmente gradisco molto la meccanica "duretta" dell'R1 Jazz in quanto per il mio modo di suonare e per il repertorio "estremo" che faccio mando fuori registro continuamente strumenti più leggeri. Hai dimostrato che pure il fattore meccanico non è assoluto ma in ogni caso soggettivo!
jacoposib ha scritto :
hai mai provato un R&C? si direbbe di no! poi ti ritieni più saggio dei numerosi sassofonisti italiani e non che sono passati dal Mark VI al R&C? complimenti, veramente delle argomentazioni puerili un po' come questo thread del resto... sarebbe un po' come scannarsi su chi fosse meglio tra Sonny e Trane o magari tra Mozart e Beethoven...
mi dispiace che tu non abbia colto il senso ora te lo ripeto:
paragonare il suono di un MK6 SBL o conn che si voglia di annata ad un RC e Pazzia perche quegli strumenti sono il suono del SAX ! probabilmente se non hò un RC è perche in emilia non ne hò mai visto uno. poi se fossi un professionista che deve suonare tutte le sere probabilmente avrei si un RC o un reference per il live e terrei il MK6 per le incisioni ( e questo mi sembra che succeda in tanti prof.)perchè a meno che tu possa disporre di 4 vintage all'anno... è un po come in ambito chitarristico nel live vedi delle gran Takamine, perchè sono in live quasi insuperabili, ma le icisioni le fanno con delle gran Martin di annata per via del suono, ma farebbero fatica per un uso professionale intenso.La mia critica non era verso la RC anzi... uno strumento italiano che sembra vada molto bene va supportato! Ma verso quelli che probabilmente per due scatole di ance omaggio all'anno la menano sempre con paragoni assurdi, che ripeto mi sembra alla fine nuocino all'immagine della ditta stessa, tanto sono assurdi. non è che sono un saggio non mi permetterei mai, ma solo uno che soffia dentro il sax da oltre 40 anni.
come diceva il saggio meno chiacchere e più note BY BY
Ti riferisci a me forse?Citazione:
Originariamente Scritto da piffero
No perchè mi sembra più volte di avere colto delle frecciatine che non mi piacciono più di tanto...
Se non è così mi scuso per la mia permalosit*
Ps.: mi sa che castom si scrive "custom"...
Una argomentazione priva di senso a mio parere:Citazione:
Originariamente Scritto da piffero
potrei dire la stessa cosa del Conn rispetto al Mark VI: il conn ha fatto la storia (Mulligan, Ben Webster, la sezione di sax di Ellington e decine di altri artisti) e rappresenta il SUONO del sassofono. Ma non lo dirò mai in quanto ciò non ha senso. Ripeto: non c'è IL SASSOFONO. Ci sono dei musicisti che amano alcuni tipi di sax e altri che ne amano altri.
Se il concetto non è abbastanza chiaro basta andarsi a spulciare uno dei tanti elenchi di setup famosi per vedere che c'è una difformit* enorme nelle preferenze ancia-strumento-bocchino. Ogni musicista costruisce il proprio suono cercando il setup che più lo fa avvicinare a ciò che l'artista ha in mente.
Tanti sassofonisti (soprattutto jazz) possono permettersi di non conoscere alcuni fenomeni fisici che influenzano la percezione del suono di uno strumento (acustico).
Mi pare futile e stupido usare (alternare costantemente) uno strumento per i live, uno per studiare in casa e uno per registrare... anche se fossero strumenti uguali (che ne so... 3 Mark VI differenti, o un Mark VI per lo studio e un Balanced per il live): non riesco proprio a darmi una spiegazione di questo fenomeno che sia razionale... e non riesco a darmela né nel caso di un suonatore "amatoriale" né per un super professionista.
Potrei darmela nel caso di uno strumento "non acustico", ma per uno strumento acustico faccio una certa difficolt* anche nel caso di chitarre acustiche (ma in quel caso è comunque una questione di "ripresa" perchè una chitarra acustica produce una pressione sonora molto inferiore alla pressione che produce un qualsiasi sax!).
A me capita (ed è capitato) di suonare in ambienti con caratteristiche acustiche completamente differenti (alle volte ho suonato in posti veramente acusticamente "ridicoli")...
So cosa comporta a livello di percezione (stiamo parlando di "percezione" e non di "suono") e so come devo regolarmi per avere una certa costanza di "percezione"!
Definire la percezione del "suono" di un suono di un sax è una cosa quasi impossibile... sia perchè cambiando l'ambiente, la percezione varia, sia perchè anche in fase di registrazioni ci sono aspetti importantissimi che possono "modificare il suono" in maniera molto pesante, pur non snaturandolo!
Per il resto non posso che quotare l'ultimo post di davidbrutti!!!
una cosa però è certa se si ha una conoscenza dello strumento e lo si sente suonare senza amplificazione (del tutto acustico)si avr* una idea del suono del sassofonista.
per tornare in argomento vi faccio una domanda.
posto che sono molto curioso di conoscere questi strumenti che a dire di molti sono ottimi,
e rivaleggiano con i mark6 ,
sarebbe possibile provare un tenore con l'altezza delle chiavi gi* modificata?
cioè a quarna sono in grado di modificare l'altezza delle chiavi non modificandone le relazioni?
ciao fra