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Sono andato avanti con gli studi cercando di premere il meno possibile col labbro inferiore, la tensione muscolare é migliorata. Per facilitare l'emissione son passato da una Vandoren 3 ad un Rico Royal 2,5.
Il dolore continua a ripresentarsi anche se meno presto di prima e credo di aver circoscritto l'altra concausa; come abbiamo visto, assieme all'errore di comprimere troppo la muscolatura quando vado nel registro alto, quando comincio ad andare in apnea, quando sento l'aria mancarmi, la muscolatura nella parte alta della nuca sembra irrigidirsi, sento come una pressione crescente che coinvolge anche la zona vertebre danneggiate.
Poiché in me questa mancanza d'aria si presenta prestissimo, giá poco prima di terminare una scala, la sollecitazione di conseguenza é piuttosto presente e deleteria x me.
Mi sono accorto di questo suonando la scala dalle note alte alle gravi, quindi l'apnea in questo caso cade sulle note gravi.. con quella sollecitazione deleteria che prima riscontravo sul registro alto perché di solito partivo suonando dal basso.
In questo caso le note alte, senza premere col labbro, scorrono via tranquille.. ma quando arrivo a suonare le note senza portavoce, la muscolatura si irrigidisce.
Quindi direi che soffro di due problemi: eccessiva pressione esercitata col labbro (su cui grazie al vostro aiuto sto lavorando) e mancanza d'aria.
Quel che mi chiedo a questo punto é: cosa posso aspettarmi proseguendo gli studi? Il mio timore é che se giá a 5 mesi di studio sono in crisi cosa potrá accadere continuando.. purtroppo devo pormela questa domanda perché suonare sarebbe dovuto essere qualcosa di piacevole.. e non uno scontrarmi di continuo con limiti e dolori che purtroppo mi porto dietro da un decennio..
Mi serve una vostra opinione sincera..
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il problema è che stai affrontando lo studio del sax con un handicap (la cattiva respirazione - emissione).
è un po come un atleta che intende fare una gara di velocità e si mette sulle spalle uno zaino pesantissimo.
la cattiva respirazione è la causa del 90 per cento dei problemi del sassofonista.
la prima conseguenza della cattiva respirazione è la stretta eccessiva (che sia stretta eccessiva del morso , o del labbro ecc... poco importa perchè sempre inadeguata )
la seconda conseguenza diretta della cattiva respirazione ( apnea) è l' irrigidirsi.
questo aspetto coinvolge tutto il corpo (dagli arti , alla parte addominale , ai muscoli del viso del collo ecc.....) ed un circolo vizioso, perchè se ti irrigidisci non puoi respirare bene .
non stare a pensare alla direzione del flusso dell'aria sul palato o da qualche altra parte ma parti dalle basi.
affronta il toro per le corna ed impara a respirare correttamente.
all'inizio sarà difficile ma quando davvero capirai il meccanismo di respirazione del sassofonista poi non dovrai far altro che replicarlo ogni volta lo desideri.
per imparare a respirare correttamente studio con il collo indice certo di ogni magagna.
ps:
ancora non mi hai risposto : quali intervalli hai suonato peggio e quali meglio, nel primo esempio?
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ok, vediamo cosa percepisco sul primo video, quello dove uno sei riuscito a scaricarlo mentre l'altro no, quindi su quello che hai visto in particolare.
Il primo dato evidente é il cambio di impostazione nel cambio di ottava.
Al solito le note mi sembrano emesse a 2 a 2 (do-re, mi-fa, sol-la, ecc).. tanto che forse il primo stacco disomogeneo lo percepisco nei passaggi re-mi, fa-sol, ecc poi non so se é una mia impressione.
Le ultime note emesse non le sto considerando perché é evidente la sofferenza per mancanza d'aria.
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Piero non mollare...hai provato a suonare con la tracolla?
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Uso sia la tracolla che la Zappatini.. credo che meglio di cosí.. :nonzo:
fcoltrane, novitá? Ci ho visto giusto sui miei errori?
Sto provando a studiare becco + kiver.. qui emergono tutti i limiti alla grande. Parto con un primo fiato di circa 23 secondi per poi crollare lentamente a 8 secondi nei 5 fiati successivi.. ovviamente emissione incostante e tutti i difetti possibili ed immagininabili.. :mrgreen:
Sono valori troppo critici per chi studia sax un ora al giorno da circa 6 mesi?
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https://www.dropbox.com/s/y8k4wv0tbu...8_cut.mp4?dl=0
"Il primo dato evidente é il cambio di impostazione nel cambio di ottava."
l'aspetto positivo è che senti esattamente ciò che sento io (anzi lo percepisci in maniera più precisa perchè il cambio di impostazione per me non è evidente )
io sento una disomogeneità evidente in quel passaggio ma questo può dipendere in astratto anche da una emissione diversa o una stretta diversa , poi concretamente dal video si vede che cambi qualcosa a livello di impostazione ....)
per quanto riguarda le note emesse a 2 a 2 anche qui dai una descrizione ancora più particolareggiata ma per il tuo problema prova a ragionare in maniera più grossolana.
il primo gruppo di note (le prime cinque ) sono emesse con più elementi di correttezza rispetto alle altre.
ossia possiamo dire che una unica emissione ti consente di suonare in maniera omogenea circa un intervallo di quinta.
e tutte le note che sono comprese in questo intervallo.
questo è il tuo riferimento (perchè in questo ambito non mordi o comunque stringi pochissimo )
ora sta a te riuscire ad ampliare questo intervallo guadagnando gradino dopo gradino senza stringere e senza andare in apnea .
per quanto riguarda lo studio con il collo non devi considerarlo un valore critico dopo circa 6 mesi .
(conosco sassofonisti anche professionisti che dopo decenni non sono in grado di evitare di stringere , hanno sviluppato altre attitudini ma per loro il sax si suona così , se sali mordi se scendi mordi meno, questo ha un effetto diretto sul suono che si rimpicciolisce )
lo studio con i collo è un valido alleato perchè ti consente di capire come respirare correttamente .
quella differenza da 23 secondi a 8 secondi evidenzia solo che quando respiri lo fai in maniera poco utile per suonare.
ciò che lo studio con il collo ti insegna è a prendere aria non per "costrizione" ma solo per normale respirazione.
la costrizione produce contrazione e rigidità .
la respirazione rilassata invece produce la collocazione dell'aria sotto l'ombelico (circa) e nel basso ventre e un rigonfiamento della pancia naturale non autoprovocato con i muscoli.
la costrizione spesso è accompagnata da una serie di indici (si sollevano le spalle in fase di inspirare e si gonfia il torace ) ecc..
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Grazie per il prezioso aiuto.. rispetto al maestro che sembra troppo concentrato sui tecnicismi ed il solfeggio, mi sembra di riuscire ora a capirci qualcosa di piú del sax.. inteso come suonarlo.
cmq stamane lo studio col collo mi ha regalato qualche sorpresa, sono riuscito a fare due serie complete (da 5 ognuna) con valori che si attestano attorno ad i 15 sec. Per giunta gli altimi fiati anche 17 sec, quindi con tendenza inversa rispetto a ieri dove i primi erano piú lunghi rispetto agli ultimi.
Peró con giramento di testa sul finale dove a dir il vero potevo andare anche oltre i 17sec nell'ultimo fiato della seconda serie.. ma proprio per non cascare a terra mi son fermato.
Ovviamente restano tutti gli altri errori di omogeneitá. Il morso sempre assolutamente morbido.
Rispetto a ieri ho fatto prima delle serie di fiati con kiver qualche minuto di esercizi di respirazione trovati qui sul forum.
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Dimenticavo: due sensazioni dopo gli esercizi col kiver
1) riaccendersi del dolore alle vertebre.
2) una sensazione di fresco ed anche di un certo benessere al di sotto dell'ombelico.
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il fatto che sia tornato il dolore con lo studio del kiver è un brutto segno.
non sono in grado di capire se possa dipendere da una sollecitazione eccessiva perchè stringi ti irrigidisci , ti sforzi , vai in apnea o proprio per l'emissione utile per suonare.
non sono un medico e quindi andrei molto cauto.
prova magari a non arrivare mai al tuo limite .
e quindi se ad esempio sai che il tuo limite è 20 secondi appena arrivi a 15 fermati in maniera da non affaticarti mai.
(magari non avrai una idea precisa del tuo limite ma eviterai inutili e pericolosi dolori).
anche perchè l'obiettivo è imparare a respirare senza sforzarsi per nulla e a non stringere e mordere e contrarsi
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boh è una cosa strana. col video pensavo riuscissimo a risolvere i problemi...
ho provato a replicare movimenti, posizioni e quant'altro di sbagliato per avvicinarmi alle tue sensazioni di dolore.
l'unica che mi ha portato a del dolore simile al tuo è stato il concentrare tutte l'aria possibile in una sola nota e nello stesso momento stringendo molto con la bocca in modo da impedire il passaggio d'aria...
una sorta di imbuto. sento addirittura un principio di orecchie che si tappano (tipo quando si starnutisce o si soffia il naso e si è raffreddati).
e il dolore/pressione si accentua se piego la testa in avanti mentre suono (solo becco e collo).
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Grazie per i tentativi.. in effetti sono messo maluccio in quel punto. Le ho provate di tutte, dal fisioterapista al chiropratico fino alla magnetoterapia.. senza risultati. Non credo sia facile replicare la situazione.
Credo cmq che l'aver tirato fuori tutta l'aria possibile abbia creato un irrigidimento e quindi attivato il dolore.
Devo procedere per gradi nella speranza che il problema sia arginabile in questo modo.
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ieri sera gli studi con kiver un pó mi avevano sconsolato perché ero tornato ad i miei 10 sec di durata con crollo sull'ultimo fiato, 8 sec
Ora invece ho fatto tre sequenze da 5 con tempi decisamente interessanti e crescenti: nell'ultima serie 3 fiati da 26 sec, 1 da 18, l'ultimo da 28 sec.
Praticamente c'é una enorme discrepanza tra ció che riesco a tirar fuori di giorno e ció che tiro fuori di sera..
Capita anche a voi qualcosa del genere?
PS: sono riuscito a suonare il pezzo che mi crea tanti problemi per intero, senza pause, a volume sostenuto, con solo un leggero indolenzimento alle solite vertebre, con suono decisamente piú ricco.. impensabile fino a pochi giorni fa. :mrgreen:
Quell'esercizio con kiver insieme agli esercizi di respirazione trovati qui sul forum sono una vera manna! Grazie tantissime!!
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considera che il suono prodotto deve avere alcune caratteristiche .
la prima caratteristica è il volume alto ed inoltre deve essere un suono fermo.
se non hai volume vuol dire che stai strozzando il suono mordendo o stringendo, se il suono è mal fermo vuol dire o che modifichi l'impostazione o che stringi o che comunque non sostieni con l'emissione il suono.
è meglio un suono corretto che dura 6 secondi rispetto ad uno scorretto che dura 28.
ti chiedo poi come fai a sapere esattamente quanti secondi dura il tuo suono?
ti dico questo perchè la tua attenzione deve essere rivolta al suono considerandone tutte le caratteristiche (e gli strumenti di misurazione :orologio per il tempo , accordatore per l'intonazione ecc possono servirti relativamente e possono limitarti) perchè devi imparare a capire tutto ciò con l'ausilio solo del tuo udito.
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ps . con alcuni setup credo avrei difficoltà a tenere un suono fermo per 30 secondi con il solo collo (ed io suono da parecchi anni) e comunque di mattina respiro peggio rispetto alla sera quindi a rigore ho il problema inverso.
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Certo, cerco cmq di migliorarlo il suono.. senza per ora ottenere moltissimo.
Intanto mi registro sempre da pc con microfono professionale a 96 Khz, mi serve per poi analizzare ció che é venuto fuori dettagliatamente. (anche se 96 Khz sono esagerati :laughing: )
Mentre eseguo gli esercizi mi concentro solo sul suono, non vedo i tempi e raramente vedo il livello di registrazione, cerco di far lavorare l'orecchio.. e direi che funziona, nel senso che poi confrontandomi con i grafici ed i tempi mi ritrovo sulle valutazioni che faccio durante gli esercizi.
Ovviamente dopo ogni serie valuto tutto.. altrimenti la memoria non mi aiuterebbe.
Al momento sto cercando di migliorare la durata perché vedo che un mio grosso handicap é la tenuta e la durata del suono.. credo che questo poi accentui il mio problema alle vertebre.
Il setup attuale é Vandoren T20 con Rico Royal 2,5.
Eventualmente ho anche una Mayer 5 modificato a 6.. ma francamente credo che mi metterebbe in crisi.. o val la pena provare?
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Dimenticavo: volume molto alto.. ne sanno qualcosa i vicini.. :schock:
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non ti sforzare di superare i tuoi limiti di durata ma impara a rilassarti nel minore tempo possibile (la durata dell'atto di inspirare )
e soprattutto impara a tenere il suono fermo.
l'impostazione è la stessa che utilizzi quando suoni il Bb basso.
se puoi prova ad inviare un esempio video audio dei 5 suoni così ti dico come procedere. (soprattutto se c' è identità di vedute anche sulla esecuzione di questo esercizio.
magari invialo sul messaggio dello studio con il collo in modo che altri nel futuro possano beneficiarne
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Ok, in effetti ci stavo pensando di continuare sul tuo, se non erro, tread con dei video/audio. Può essere utile x chi è nei pasticci come me. Oggi non credo sarà possibile, ma domani magari comincio a metter giù qualcosa.
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continuo qui http://www.saxforum.it/forum/showthr...682#post304682
la discussione ormai piú attinente lo studio con kiver