Mi chiedo che nerbo c'avete voi puncherocchettari per sostenere brani così lunghi (e articolati) con tutta 'st' energia dall'inizio alla fine...
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Mi chiedo che nerbo c'avete voi puncherocchettari per sostenere brani così lunghi (e articolati) con tutta 'st' energia dall'inizio alla fine...
nerbo=droghe :-)
si avoja a drogarti, dopo poche battute sei bellè del gatto...
..e comunque sfido a fare un solo di musica leggera più bello, di gusto e più azzeccato di questo fatto da uno che è intriso di bop fino al midollo...Phil Wood...il primo el min 2e55 e il secondo splendido che inizia proprio con una figurazione bop dal minuto 4......per non parlare del come stacca, accenta, dosa le note...che spettacolo.....
[youtube3:1g0vjcz7]http://www.youtube.com/v/hjCoBTzrN9E?version=3&hl=it_IT[/youtube3:1g0vjcz7]
pensate che uno che non ha mai affrontato per una volta il bop possa suonare così??? Forse uno c'è e di nome fa Kenny!!!! :lol:
Garrett?
Ma noooooo! il più grande sassofonista di tutti i tempi....Kenny G :lol: :lol:
;)
A me wood fa impressione, quando improvvisa sembra che legge uno spartito
joe zawinul è uscito dal conservatorio di vienna senza aver (per il periodo storico ed il contesto) probabilmente mai sentito una nota di jazz.Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
è pur vero che poi ha studiato (dopo aver "scoperto" il jazz) in america credo alla berklee, però...
se comunque tu vuoi per forza rimanere convinto che senza il bebop (studiato, o suonato) si porta un handicap musicale... continua pure a pensarlo liberamente.
hi
ma che esempio è joe zawinul....se poi sappiamo che ha studiato bop fino a morirne....
io ho portato degli esempi di come il meglio solistico nella musica rock, pop funk, soul ecc. lo abbiano espresso gente che comunque è passata dal bop...e posso continuare....W. Marsalis che tra l'altro ha vinto un sacco di premi nella musica classica, Brandon Marsalis che ha fatto soli con sting che sono rimasti nella storia (vedi an english man in new york), jarrett, wood, Brecker, per restare in Italia Dalla (pensate che se non avesse studiato il bop ci avrebbe mai potuto regalare le sue mitiche improvvisazioni vocali?), Senese, Gatto, Di Battista. Rea Insomma chi ha inserito il bop nella sua strada ha sempre avuto solisticamente parlando una marcia in più anche negli altri stili musicali più leggeri....
sentite qui cafiso nello spot dell'eni....non suona bop ma ogni nota che suona per come è suonata, accentata, portata, stoppata riporta nei sentieri del bop......
[youtube3:1y39qdzq]http://www.youtube.com/v/USrlbr61i2M?version=3&hl=it_IT[/youtube3:1y39qdzq]
Ma stai parlando di jazzisti che fanno gli assoli nei pezzi pop! A parte che è una pratica che alla lunga trovo stucchevole (infatti mi pare stia passando di moda), ma l'impressione è che tu sia convinto che il jazz sia il non-plus-ultra delle umane possibilità musicali...
Grazie a dio Keith Richards non ha "studiato bop"!
Ho visto un video dove Eros Ramazzotti suona jazz alla chitarra con una notevole padronanza. Questo purtroppo non gli impedisce di fare musica orrenda:)
Scusa ropie ma quale solisti e solisti. Su quelli non si discute....ma rifletti su questo...
L'album pop più venduto al mondo "thriller" è stato arrangiato e podotto da uno che è nato con il bop e chè ha diretto una delle più grandi orchestre bop che ci sia mai stata e parlo di Quincy Jones.
Gli album più belli di James Taylor....puro pop con deriva country sono stati arrangiati dal pianista compositore arrangiatore Don Grolnick....pianista che viene dal bop.
Sting, lasciati i police aveva bisogno di un arrangiatore solista per il suo nuovo gruppo che con il quale ha inciso tra le più belle musiche pop degli ultimi 30 anni e questo si chiama Brandon Marsalis....che magari viene dal bop....
e potrei continuare così per tutta la domenica.
L'importanza di avere affrontato questa musica per essere più in gamba degli altri è evidente con i fatti non con le parole.....
ps. Anche Gianni Morandi, musicista completo e grande uomo di spettacolo, con grande umiltà dopo i primi grandi successi capì che per avere una preparazione musicale completa doveva studiare il jazz.....e io l'ho sentito suonare donna lee...uno spettacolo....altro che in ginocchio da te.....
studiare bop e una tappa importante e che tutti dovrebbero fare per arricchire il proprio bagaglio musicale ed avere più elementi a disposizione per costruire un solo sensato, se poi vedete lo studio del bop come una cosa noiosa perché degli anni di parker e quindi ormai passata , o perché dico: suono pop rock funk a che mi serve studiare bop, più elementi hai a disposizione più suoni in modo interessante, meno ne hai più sei banale
Ah, ti appoggio in tutto quello che hai detto
Vorrei farti notare che stai parlando di album vecchi di 25-30 anni. Fermo restando che si tratta di capolavori (anche se quello Sting modalità fichetto non l'ho mai digerito), la "moda" di allora era quella... Nel frattempo sono successe un po' di cose!
Comunque: è PALESE che più linguaggi a disposizione si hanno più si ha possibilità di dire qualcosa. Il problema è che vedi tutto da un punto di vista jazzocentrico! Se un arrangiatore conosce il gamelan o ha studiato la polifonia pigmea o sa programmare un sintetizzatore modulare ha in mano degli strumenti ALTRETTANTO potenti del bop.
Quoto ropie.
certo che non quotarti è difficile....però come strano pensare che i personaggi (M. Jackson, Sting, James Taylor) di quei capolavori pop che ho citato sopra, tralaltro a tutt'oggi non superati, tra coloro che avevano nel bagaglio musicale la polifonia pigmea, la programmazione modulare del sintetizzatore abbiano comunque scelto per arrangiare e produrre i loro capolavori personaggi che provenivano dal bop....senza contare tutti quelli che hanno voluto i solisti che provenivano dal bop...Citazione:
Originariamente Scritto da ropie
Avevano pure loro il problema di vedere tutto da un punto jazzocentrico oppure visto che erano le star più importanti del mondo avevano bisogno del meglio che offriva la piazza musicale??
Dariuzzo,Citazione:
Originariamente Scritto da darionic
"loro" non sono solo gli artisti, ma anche, se non soprattutto, i produtori e le case.
"loro" non vedevano tutto da un punto di vista jazzocentrico, bensì profittocentrico.
Del jazz tutto, dalle work songs fino al post free, a "loro", non gliene poteva fregare di meno.
E' semplicemente che pigmei e synth non avrebbero fatto i milioni di dollari che invece "loro" si sono intascati rivolgendosi a grandi talenti del make up pop come Q.Jones.
Dario,
Tutto questo per dire che il "tutto" nel titolo del tuo post è fuorviante.
La musica non è solo quella di derivazione afro-americana.
E sul "non superati" potremmo stare a parlarne per ore. George Martin era lì che si studiava il Jerry Cocker quando arrangiava i Beatles secondo te?
Ropie e pathe ovviamente il titolo è esagerato....magari ci stava un "quasi"... :lol:
Certo che non serve per suonare tutto, ma per il 90 per cento della musica moderna (pop, rock, soul, funky, latina e anche il reggae per certi versi) serve e come.
Comunque dagli interventi posso dire che sicuramente ognuno si sarà fatto la propria idea....chi lo ha suonato fino ad ora e continuerà a suonarlo....chi non lo ha suonato e continuerà a non approcciarlo o chi invece magari prenderà in considerazione di metterlo nei suoi programmi di studio anche se non lo suonerà mai....chi penserà "nun me ne po fregà de meno der bop e della musica pigmea" e chi comunque farà qualche spunto di riflessione in merito.... ;)
http://www.youtube.com/watch?v=-F78DrexKCY&sns=em
Bop?
Billy Joel gliel'avrà cacciati nel colletto i dollars a Phil WoodS?
Scusate, ho fatto un pò di pulizia, la discussione è interessante e non può essere interrotta da 10 post di OT.
Spero comprendiate.
;)
Tutte le musiche sono importanti: dipende da quali orecchie e sensibilità vengono prese in considerazione...
Voler stabilire dei primati, è l'input che dà il via al "fanatismo religioso", che porta naturalmente alle "condanne al rogo"
e all'elezione di pochi e assoluti profeti, al "verbo indiscutibile" ed altre violente cretinate...che non dovrebbero appartenere
alla musica...(ed alla vita, in generale).
Il titolo del topic, in salsa culinaria potrebbe diventare "l'importanza degli spaghetti nella cucina mondiale: se non mangi gli spaghetti,
non puoi mangiare tutto"
Cosa alquanto improbabile...la cui verità è, con piu' probabilità, da invertire.
Quello di voler trovare sempre l'unità primaria, da cui far discendere ogni cosa, è sempre e solo una trasposizione del pensiero teologico.
Suoni tutto se hai la voglia o possibilità di farlo, con o senza bop...
e se sei capace di immergerti nel contesto musicale in cui sei chiamato ad agire
con la dovuta pertinenza espressiva, che può richiedere o non richiedere un'espressività articolativa bop (in certi casi, dà pure fastidio...)
A mo' di esempio esemplificativo, Lacy ha iniziato con il dixieland e subito dopo si è catapultato nel free di Cecil Taylor, non passando per il bop
(che ha recuperato in una fase successiva) per cui non esistono percorsi unici e indiscutibili: diventa importante
ciò che serve e ciò che si intende esprimere e in quali contesti.
Le orecchie sature, però, possono dare dei problemi...chi si ripete sempre lo stesso mantra,
dirà che il mantra dell'altro è un'eresia, è incompleto...l'eterno serpente che si morde la coda!
Lo stesso condimento non va bene per tutti i piatti.
ovviamente jug dice sempre cose sagge che non posso contraddire.....sicuramente il ttolo è un pò provocatorio e sembra quasi fanatico.....in realtà, sempre considerando il fatto che più esperienze e bagagli musicali si hanno meglio è, ho notato che in misura esponenzialmente maggiore in ambiti musicali non jazz (pop, rock, funky, soul,) si "utilizzano" principalmente come solisti (wood, Breker, marsalis, bosso e potrei continuare), arrangiatori/produttori gente che ha iniziato, o ha successivamente avuto a che fare con il bop.....tutto qui....non c'è fanatismo o altro...
la domanda interessante che mi pongo e che vi pongo: gli stilemi, la sua accentazione particolare, i suoi cromatismi vanno inseriti nelle scuole o nei conservatori o nei college nel curriculum didattico/formativo di un futuro musicista?? Per me si.
Quando ho citato Baker che diceva........ "Nei nostri maggiori istituti di insegnamento la sua fiamma continua a risplendere, ed infatti vediamo che generazione dopo generazione, i giovani talenti emergono in diversi stili musicali con un profondo rispetto ed una solida conoscenza di questa ricca tradizione Senza dubbio, molti di questi musicisti sceglieranno il fusion, il rock, varie aree dell’improvvisazione “free”, ma le loro prospettive musicali saranno decisamente più ampie per il fatto di essere stati in relazione con il bebop. Insomma il bebop continua ad essere musica del futuro…", non l'ho fatto per farmi forza, ma per evidenziare quanto gli americani hanno già intrapreso questa via per l'insegnamento ma non per creare musicisti bop, ma per creare musicisti completi.....
@Dario: non ho alcun titolo per entrare nel merito di questo scambio di opinioni sul bop e ti chiedo se lo studio del bop mi può aiutare nel percorso di apprendimento degli standard-evergreen che sto facendo. in caso positivo, come penso, mi aiuti suggerendomi il titolo di qualche testo sul quale iniziare ad approfondire il tema bop? se invece lo studio del bop è roba da iniziati per ora lascio perdere. thanks!
Tony Scott, ha contribuito a creare il linguaggio bop...eppure, nel '64 incide un disco di musica giapponese: se non si sapesse chi fosse,
nessuno direbbe "questo clarinettista sa suonare bop..."
E chi sa suonare bop, non sa necessariamente suonare musica giapponese...
[youtube3:i7pji3cf]http://www.youtube.com/embed/fp1J8aYzMno?rel=0[/youtube3:i7pji3cf]
Sonny Fortune (mitico nel disco "Sahara" di McCoy Tyner), qui suona musica araba
allo stesso modo, chi non lo conosce non saprebbe, se e come suona altra roba, nè potrebbe immaginarlo...
(considerando anche che Rabih Abou Khalil sta alla musica araba come Piazzola stava al tango)
[youtube3:i7pji3cf]http://www.youtube.com/embed/ysxv8dc4ru4?rel=0[/youtube3:i7pji3cf]
Non tutti gli americani sono uguali e negli USA, il "fanatismo religioso" è stato sempre un grande problema...
alla base delle molteplici ingiustizie e contraddizioni sociali e culturali...
un problema ancora fortemente presente, che si riversa in vari settori della società
e quindi in certe "letture culturali" schematiche, piu' in odore di marketing scolastico orientato,
che di osservazioni obiettive su quanto è realmente accaduto e accade
nell'intero panorama musicale.
@jug....scusa ma pubblicando questi video non fai che rafforzare la mia tesi....dei musicisti nati con il bop e intrisi di bop fino al midollo (sono uno dei pochi eletti che ha visto il documentario di Maresco http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... o-maresco/ e lì viene fuori come per Parker, Tony Scott era un mito) che messi in altri ambiti (musica giapponese, araba) sono comunque delle eccellenze.....chissà se il contrario è lo stesso?? Dubito.....
@gf104 certo che il bop serve anche per fare gli evengreen....io ti consiglio, oltre all'ascolto di chi sai già, di iniziare con il primo volume di Baker "How to play bebop"...veramente ben fatto e con le spiegazioni in italiano di tutto....
bene grazie ;)
dario, sto film si trova (anche da comprare?)
ho cercato un po' ma esce poca roba...
Il film è stato proiettato UNA VOLTA sola in anteprima al cinema Fiamma di Palermo in presenza di Maresco e praticamente di tutti i musicisti e gli appassionati del jazz palermitano.
Proprio 3 giorni fa ho incontrato uno dei montatori che è un mio caro amico al quale ho fatto la stessa tua domanda. Mi ha risposto che in questo momento è tutto sequestrato per via del fallimento della casa di produzione. Peccato perchè è uno di quei docu-film che noi tutti dovremmo vedere. Due ore di musica, di storia della società americana e ahimè italiana che è riuscita a far diventare barbone uno dei più grandi clarinettisti, se non il più grande, che l'italia abbia mai avuto.
Ti segnalo che il mese scorso è stato organizzato dal batterista del mio quintetto Fabrizio Pezzino uno splendido spettacolo tributo a tony scott. Grande musica con ospiti di eccezione Mirabassi, Giammarinaro, Rosciglione e altri che hanno suonato con tony scott il tutto condito da brani e aneddoti scritti da questo giovane grande narratore palermitano (Stefano Piazza) di cui mi onoro essere un grande amico, qui puoi trovare qualcosa.....il bassista e il batterista come ti dicevo suonano nel mio quintetto..che fortuna ;)
http://www.youtube.com/watch?v=hofYYCIllag
http://www.youtube.com/watch?v=rpa4VCwVAjs
e questo è un grande pezzo raccontato da Stefano...in pratica ha rielaborato un racconto di Rosciglione....che racconta di aver venduto una miniminor a Tony Scott e quando andò a casa sua per farsi pagare lui, clamorosamente, andò a prendere il denaro che era nascosto nel freezer dentro un pezzo di ghiaccio.....perchè aveva subito un furto in casa da poco.... :lol:
http://www.youtube.com/watch?v=uexCCdWgusM
avevo visto i video del concerto tributo, speravo nel film =)
grazie comunque...
Veramente, non capisco come si faccia a dare giudizi e sentenze su cose non vissute e non affrontate direttamente, sia per ovvi motivi anagrafici, sia per propria cultura che provenienza geografica.
Mi sembra che la ricerca della propria originalità a volte porti a risultati terribili, scontati, banali e triti e ritriti.
Si parla di questa o quella cultura, dimenticandosi della propria e non comprendendo nemmeno ciò che stiamo vivendo oggi.
Il bop, da lì è partito tutto. Punto. Se ti allontani da quel linguaggio, il 99% delle volte è avvenuto proprio con quell'intento.
Rimanendo in ambito jazz, sono bigotto ed ignorante ma ritengo buona parta della musica prodotta e suonata attualmente spazzatura, riesco ad apprezzare solo ciò che rimane nell'ambito "standard" non inteso come struttura musicale o altro, ma come linguaggio.
Tutta sta roba d'avanguardia, con interessenze orientali e armonie "disarmoniche", la trovo spazzatura eseguita da chi sta disperatamente cercando un poco di visibilità e qualche euro per sopravvivere appellandosi all'ignoranza dell'ascoltatore medio, che, proprio dedicando parte del suo tempo a tali scolti, si ritiene culturato ed intelligente....
Un conto è sperimentare e apririsi al nuovo, un conto è diventare portatori di un linguaggio che non si conosce, non si comprende e nemmeno si sa a cosa faccia origine.
My 2 cents...
scusa NYN, ma alcune cose non le capisco proprio.
La ricerca dell'originalità (o semplicemente, il far uscire la propria personalità) non penso sia una scelta per un musicista, quanto un dovere. o almeno, a me è sempre venuto naturale...(con tutti i limiti che ho).
Uno dei motivi per cui non sono mai riuscito a studiare seriamente il bop è proprio perchè mi sembra una musica lontana, sia nel tempo che nei luoghi. Penso sia giusto studiarlo, per carità, ma sia anche altrettanto giusto allontanarsene se uno ne sente la necessità.
Io sono cresciuto a pane e bop, ma ho ascoltanto anche rock, metal, progressive, musica contemporanea, musica classica. Spero un giorno di riuscire a mettere tutto quello che sono nella poca musica che suono.
Dire poi che uno cerca visibilità suonando "avanguardia" in Italia mi sembra assurdo.
Soprattutt nell'ambiente del jazz, per lo meno per quanto mi capita di vedere, la gente che suona di piu' fa tutt'altro =)
La gente che suona di più Koko si conta su una mano giusto?
Ma il fatto che siano di estrazione bop..non siginifica che il bop sia da denigrare o disconoscere come matrice originaria di tutto ciò che ne è conseguito.
La ricerca dell'originalità è un dovere, ma la riconosco come tale solo quando si da spazio all'istinto e all'originalità della propria persona. Non certo quando sento queste cose assurde, passate anche qui sul forum..., che in realtà sono solo il frutto della propria razionalità ed intelligenza, senza provenire dal prorprio "io".
Più difficile per certi è, però, ammettere di NON essere originali, di NON avere nulla da dire e di essere dei musicisti mediocri, ma in qualche modo bisogna pur campare no?
In una intervista a Emanuele Cisi, si affrontano alcuni temi interessanti, lo stesso Cisi lamenta una certa chiusura dell'ambiente musicale italiano che lascia spazio solo ad un limitato e solito numero di nomi, ciò non toglie che Cisi si sia costruito il suo spazio, la sua musica, sia qui che all'estero. Se qualcuno ha qualcosa da dire, prima o poi verrà ascoltato.
E' quando non si ha nulla da dire che si cercano strade sbagliate, perchè qualsiasi sarà la scelta...sarà sbagliata (la risposta è dentro di te, ma è sbagliata, citando Quelo)... allora meglio disconoscere il passato, meglio fingere e credere che i linguaggi siano diversi e, se l'ascoltatore non capisce...,è perchè è ignorante.
Non so, mi è sempre difficile giudicare il merito nella musica.
Se si ha qualcosa da dire la cosa importante è dirla, a prescindere dal fatto che si venga ascoltati o no.
Poi ci si dovrebbe addentrare nel discorso del poter campare suonando quello che si vuole dire, ma è parecchio OT.
Io non voglio assolutamente denigrare il bop, soprattutto in un percorso formativo, mi sembra eccessivo dire che è importante per suonare tutto.
Non suonerei mai bop oggi, ascoltarlo dai musicisti contemporanei mi fa lo stesso effetto del karaoke.
La forza del bop (come di tutte le rivoluzioni) è anche il fatto di essere stato suonato da quelli che erano il bop.
"in realtà, sempre considerando il fatto che più esperienze e bagagli musicali si hanno meglio è, ho notato che in misura esponenzialmente maggiore in ambiti musicali non jazz (pop, rock, funky, soul,)"
Il punto è questo: gli ambiti musicali "non jazz" sono solo questi? A me pare che citi ambiti strettamente imparentati con il jazz.
Sulla "spazzatura" evocata da NYN eviterò di fare commenti.
No perchè, Ropie, falli pure i tuoi commenti. Non capisco perchè non dovresti farli. Ritieni che in giro non ci sia musica spazzatura? E' tutta di qualità?
Io sono un ascoltatore e do i miei giudizi, che sono semplicemente espressione dei miei gusti, anche se a certuni non piace, e nemmeno condivide il significato di giudizi.
Gli ambiti musicali possono essere infiniti, ciò non toglie che esiste musica di qualità e musica spazzatura. Peccato che spesso chi esegue quest'ultima non vuole ammetterlo, non ammette i propri limiti e le proprie mediocrità, e non ammette che non basta solo definirsi musicisti per pretendere attenzione, supporto (anche economico) e ascolto dalla società.
Il fatto è che trovo che l'allontamento volontario dal bop sia riconducibile in larga misura propria a questa categoria di musicisti...
"Tutta sta roba d'avanguardia, con interessenze orientali e armonie "disarmoniche", la trovo spazzatura eseguita da chi sta disperatamente cercando un poco di visibilità e qualche euro per sopravvivere appellandosi all'ignoranza dell'ascoltatore medio, che, proprio dedicando parte del suo tempo a tali scolti, si ritiene culturato ed intelligente....
Un conto è sperimentare e apririsi al nuovo, un conto è diventare portatori di un linguaggio che non si conosce, non si comprende e nemmeno si sa a cosa faccia origine."
Stasera cercherò di farmi dare qualche euro dall'ascoltatore ignorante medio per sopravvivere, suonando un po' della mia spazzatura disarmonica. Me li berrò alla tua salute e a quella del signor Goebbels.
Uppbacc!!!
Non so perchè, ma hai quasi sempre l'abitudine di prendere tutto su un livello personale.Citazione:
Originariamente Scritto da ropie
Perchè ti senti chiamato in causa direttamente?
Qui sul forum abbiamo denigrato apertamente Piertomas...spazzatura....si, ma non è la sola. Esiste anche spazzatura di chi si fa un mazzo così. Come in tutti i mestieri, impegno e dedizione non assicurano il risultato.
Anche nel mio lavoro, non c'entra nulla con la musica, posso studiare, impegnarmi, sbattermi, ma se manca la materia prima (intelligenza, capacità, inventiva, e non che io ne abbia, non voglio dire questo) c'è poco da fare.
I limiti umani sono difficili da accettare, a maggior ragione per una persona che fa della musica la sua vita ed il suo mestiere. Ripeto, ho sempre riscontrato un aperto allontanamento dal bob da parte di chi ha poco successo, da chi è di nicchia e suona musica sempre inascoltabile per le mie limitate orecchie.
Punto, se non sta bene amen, io continuerò ad ascoltare ciò che mi piace, che gaurda caso ha sempre una radice con il bop (sarà il mio subconscio???).
Tutto ciò è probabilmente OT, chiedo perdono.
Dario: "@jug....scusa ma pubblicando questi video non fai che rafforzare la mia tesi..."
Se tu credi così...
Posso solo dirti che sono responsabile di ciò che scrivo (come anche di ciò che suono)
e nella fattispecie, come sequenzialità a ciò che avevo in precedenza scritto,
non delle libere interpretazioni che possono essere date.
Ok, quindi in linea di massima chi prende un percorso che non garba a te -e diventa così automaticamente SPAZZATURA!- e si distacca dal Bop è nella migliore delle ipotesi un povero illuso che dà delle gran craniate contro al muro, nella peggiore un bieco parassita dell'ascoltatore ignorante medio. La prendo sul personale perchè sono uno di quelli che dal bop (che ho macinato abbastanza) si sono "distaccati", o forse semplicemente hanno pensato che il bop non è l'influenza più importante nella musica che suonano e che scrivono, e che la musica non è fatta solo di sassofono e legature e di enclosures e upper structures e libri da nerd.
Non credo assolutamente che senza aver studiato bop non si possa "andare da nessuna parte". Pero' ritengo che ci sia molto piu' che un fondo di verita' nell'affermazione che la preparazione necessaria per suonare bop sia molto piu' completa di quella necessaria per suonare altri stili.
Sono abbastanza convinto che se prendiamo un bopparolo puro, cioe' uno che ha suonato sempre e soltanto bop, e lo mettiamo a confronto con altri musicisti "puri" di altri generi, ad esempio un rockettaro, un musicista classico, un bluesman, il bopparolo sara' piu' o meno in grado di impratichirsi negli altri generi in una frazione del tempo che impiegheranno gli altri per cominciare a masticare il bop.
E sia chiaro che non voglio farne una questione idoeologica, e neanche estetica. Non esiste musica bella o brutta e non ho bandiere da difendere. Men che meno quella del bop, che non e' assolutamente la musica che preferisco. Ritengo che si possa fare grandissima musica con 4 accordi in croce, gli esempi non mancano da guccini ai pink floyd, ma cio' non toglie che il bopparolo ha una preparazione musicale piu' profonda la quale gli dovrebbe facilitare l'esplorazione di strade diverse. Direi che il bopparolo e' molto piu' attrezzato, rispetto ad altri musicisti, per esplorare ed esprimersi in generi diversi che non siano il suo.
boh,
senza allontanarci basta prendere in considerazione la roba che fa david brutti (che pur conoscnedolo mi sembra quanto di piu' lontano ci sia da un bopparolo =)), la vedo dura che una persona che non ci abbia dedicato gran parte della sua vita possa approcciarsi con piu' facilità a quelle cose solo perchè ha studiato bop.
Ma tu, sei così sicuro che ascoltandoti non si senta del bop e non la si scorga nel tuo modo di suonare?Citazione:
Originariamente Scritto da ropie
Certo che si! E allora? Questo fa di me un musicista migliore?
No, ma più completo si. E che per giungere ad una certa completezza da di lì bisogna passare.
E sarò pazzo, ma in Mozart c'è del Bop....
Non necessariamente. Conosco sassofonisti, per restare in tema, SUPERBI che conoscono a menadito il jazz delle origini, lo swing ed il free, saltando a piè pari il bop. E che hanno per questo un linguaggio estremamente originale.
NYN: "E sarò pazzo, ma in Mozart c'è del Bop...."
Piu' che pazzo, a volte, sei molto istintivo e viscerale (cosa che ti fa essere in piu' casi musicalmente irragionevole).
La musica barocca può essere trasformata in bop: il bop ha molto del manierismo barocco.
Bach è quello su cui piu' si son divertiti in tanti (Bolling, MJQ, Tristano, Konitz ecc.)
Mozart non è adatto...è molto piu' free di quanto possa apparire...
Concordo sull' affinità tra Johan Sebastian ed il jazz. Non su quella tra Wolfgang ed il free.