Ma questo Mantra impossibile avere notizie :mha!(
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Ma questo Mantra impossibile avere notizie :mha!(
x Gf e Federico: sapeste che curiosità che m'ha lasciato a me... :muro((((
Ma non era G. Ford che disse che ''ciò che non c'è non si può rompere''? Comunque, qualcuno ha notizie più precise su Selmer? Ho anche io l'impressione che a breve vi saranno delle notizie spiacevoli...
Daminelli a quanto ne so ha in magazzino gli ultimi selmer.
Dopo questi non ne venderanno più.
Potrebbe essere il sintomo di una crisi come detto da molti, o potrebbe anche essere che il mercato Italiano non interessa più tanto la Selmer.
Mi spiego: il mercato di chi fa Jazz ormai è totalmente orientato sul vintage o su prodotti artigianali, amatori, studenti e quant'altro magari acquistano Selmer ma si rivolgono nell'80% dei casi all'usato di qualità (molti preferiscono il made in Japan sia nuovo che usato che è sicuro, affidabile e spesso costa meno). A mantenere lo status quo restavano gli studenti di conservatorio che (per quanto mi è dato di vedere) sono gli unici che potevano permettersi di spendere 3500-4000 euro su un Selmer nuovo fiammante, vuoi perché costretti da "docenti" poco informati e un pò pigri, ma anche quest'ultima categoria visti i tempi di crisi inizia a guardarsi attorno di più prima di acquistare la prima cosa che capita.
Di conseguenza, attualmente è un mercato difficile per certo.
Infatti, a proposito dell'essenzialità della Ford T, ma era Henry Ford...Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
Fine OT
Forse la Selmer si lamenta del fatto che l'importatore/distributore chiede percentuali troppo alte (e non solo l'ex distributore odierno... ma anche i precedenti).
Il target di mercato di un Selmer "nuovo" generalmente se ne frega del fatto di quello che si sente/dice/scrive in giro, compra un Selmer "nuovo" perchè "deve" (in certi ambienti, avere un Selmer è una cosa abbastanza psicologica... visto e considerato l'uso che si andrà a fare dello strumento). :mha!(
http://www.eppelsheim.com/images/eppelsheim_en.gif
http://www.eppelsheim.com
Ed eccomi arrivare a parlare di questo geniale costruttore e delle sue invenzioni-innovazioni.
Non è la prima volta che testo i prodotti di Benedikt ma ne parlo sempre con estremo piacere.
Quest'anno al Musik Messe Benedikt ha portato un bel campione della sua scuderia:
TUBAX IN MIb:
http://www.contrabass.com/pages/tubax.jpg
Lo so non è una novità, ma è sempre un piacere ri-testare il mitico contrabbasso compatto, un gioiello della meccanica.
Le dimensioni sono poco più di un sax baritono, quindi è molto compatto e agile da trasportare. A livello meccanico si raggiungono delle vette altissime: le numerose e lunghe aste non inficiano l'agilità meccanica (si ha l'impressione di suonare un alto per quanto è agile).
Sul pollice sinistro (al posto del la grave del baritono) è presente una 3a chiave d'ottava che permette di facilitare il registro sovracuto: in pratica tale chiave apre un foro in una zona del collo vicina al bocchino che favorisce l'armonico di 12ma aumentando le possibilità espressive dello strumento.
Ovviamente, a causa del canneggio molto piccolo il volume sonoro risulta ridotto rispetto a un contrabbasso compatto, ma ovviamente se si vuole praticità nel trasporto da qualche parte bisogna tagliare.
CONTRABBASSO COMPLETO IN MIb DISCENDENTE AL LA GRAVE
http://bassic-sax.ca/blog/wp-content...i-contra-2.jpg
Ed ecco la rivisitazione made by Eppelsheim del contrabbasso "tradizionale" NON compatto. Si tratta di un gigante alto quasi 2 m.
Colpisce al primo colpo la presenza del La grave (la chiave è stata posta sotto al portavoce come nel sax baritono) e il collo che è forgiato in modo "circolare" per evitare le turbolenze che spesso possono essere generate nelle varie ritorte dello strumento.
Il sax si suona su di uno stand apposito che consente di regolarne l'altezza e l'inclinazione.
Il suono è ottimo ed estremamente profondo. Come tutti gli strumenti "estremi" occorre una preparazione particolare e una cura estrema per quel che riguarda la respirazione e l'emissione (se si sbagli qualcosa l'aria finisce subito e non è piacevole), ma rispetto ai contrabbassi "vintage" che ho avuto occasione di provare nel tempo (un Kalison made in Italy degli anni '60 e un Buescher anni '20), il tutto risulta più facile e immediato.
SOPRILLO IN SIb:
http://www.eppelsheim.com/images/SoprilloP3k.jpg
Passo da un'estremo all'altro a testare l'ottavino dei saxofoni. Il soprillo in Sib è un sax sovracuto tagliato un'ottava sopra al consueto soprano.
L'estensione del soprillo va dal Sib grave (Lab secondo spazio in suoni reali) al Mib (Reb scritto). A un primo sguardo traspare la volontà di Benedikt di non voler rinunciare a nulla: eccetto le chiavi degli acuti estremi (che sono praticamente impossibili da piazzare in quanto si andrebbe a bucare il bocchino), questo micro-sax ha praticamente tutto compreso un mini-tasto per il sib alternativo (il cosiddetto P) che è ridotto a una piccolissima spatola ma c'è!
Una nota particolare al bocchino: il becco del soprillo è della HSM mouthpieces (http://www.hsm-masterpieces.com ) progettato e disegnato quindi da Daniele Lucchetta. Devo dire che l'ultima volta che provai il Soprillo a un Musik Messe di qualche hanno fa, lo strumento non mi aveva fatto impazzire. L'emissione era piuttosto difficile e il registro acuto molto tosto da raggiungere.
Sarà che sono migliorato io o sarà quasi certamente a causa del bocchino, quest'anno non ho avuto particolari difficoltà a suonare su tutto il registro.
Un'ultima nota sul becco: lo strumento è talmente piccolo che uno dei portavoce è posizionato proprio sul bocchino.
SOPRANO IN DO (by Eppelsheim & Reese):
http://biskey7.files.wordpress.com/2...ng?w=294&h=213
Benedikt con questo innovativo progetto vuole dare onore e gloria alla tanto bistrattata famiglia dei sax "sinfonici" (in Do e in Fa).
Fino ad oggi l'unico modo per poter suonare un sax soprano in Do è di prendere un vintage con i pro e i contro che ne conseguono. Il limite principale del vintage è che ad eccezione dell'Holton (introvabile, credetemi) i soprani in do hanno un'estensione che va dal Sib al Mib rendendo difficile un utilizzo nella musica "moderna". Inoltre i modelli intonati di questo particolare strumento si collocano alla fine degli anni '20, anni nei quali il suddetto cugino del Soprano in Sib iniziava a cadere pesantemente in disuso.
Eppelsheim riprende questo antico progetto dotando lo strumento di tutte le chiavi e portando l'estensione dal Sib grave al Fa# acuto. Non manca nemmeno la chiave dei sovracuti. Il suddetto inoltre è fornito esclusivamente a pezzo unico (e sapete quanto io sia fermamente convinto che avere meno spezzettature della canna aiuti a ottenere uno strumento acusticamente superiore e con una minore incidenza di difetti, nonostante chi ha interessi nel vendere tali prodotti tenda a minimizzare).
La meccanica dello strumento è moderna e funzionale e ovviamente "selmer style".
Speriamo che nel futuro Benedikt si dedichi a dare nuova luce all'alto in Fa e al tenore in Do.
Altri strumenti presenti nello stand di Benedikt sono il clarinetto contrabbasso e il contrafforte, un nuovo tipo di controfagotto (che non sono in grado di testare).
Sapete dirmi, io non sono mai stato a Francoforte, se c'era anche uno stand della Blashaus? :slurp:
Qualcuno è riuscito a provare una di quelle belve usate dai grandi nomi? Non credo sia un'azienda grande....
e se sì che impressioni? :saxxxx)))
Per quanto possono valere le mie impressioni...
ho acquistato una Rovner Platinum per tenore ed una per soprano.
Il mio set up, tenore Drake Sos 8 con Legere S 3,25 e al soprano Bari 74 con Legere S 2,75.
Beh...sintesi della sintesi, meravigliose. Migliorano il volume, l'omogeneità tra i diversi registri, sembrano legare molto di più tutte le note dello strumento senza modificare in alcun modo il timbro. Avevo il timore che potessero schiarire leggermenta la voce, invece non ho trovato un effetto sulla timbrica, ma solo sugli aspetti, per così dire, tecnici.
Dopo dieci minuti di uso ci si dimentica subito del nuvo giocattolino, ma non perchè, come spesso accade, l'effetto magico è svanito facendo emergere i soliti difetti dello scarso esecutore, ma perchè ci si abitua subito ad una emissione più omogenea e confortevole.
Un grazie a David che le ha segnalate sul forum.
cosa utilizzavi prima della Rovner Platinum?
con le Légère per tenore mi trovo molto bene con la Rovner Dark2R mentre la resa è inferiore se uso legature metal
Ciao New York,
sono contento di sapere che anche tu condividi grosso modo le mie impressioni.
Ho ordinato anch'io sul sito della Rovner due altre Platinum per alto e tenore visto che in fiera non mi era stato possibile acquistarle.
Ciao Gianfranco, sul tenore usavo la classica in metallo a 2 viti, che preferisco alle varie FL, anelli vari ecc, sul soprano invece la FL pure brass. Unico difetto delle Platinum, sono veramente vistose, ma chi se ne importa...!
Ciao Jason grazie ;)
e rigano anche i Lebayle, ma chi se ne importa.................vanno molto bene :yeah!)Citazione:
Originariamente Scritto da New York nights
@David: che differenze ci sono tra la versa X e la versa classica a livello sonoro?
La Versa è praticamente il nuovo nome per la vecchia Eddie Daniels. Non l'ho riprovata a Francoforte in quanto l'ho utilizzata un periodo sul soprano. In genere è una fascetta piuttosto versatile anche se ricordo che scuriva un pò il suono.
La Versa X è una fascetta volta a garantire grande proiezione di suono e potenza. E' adatta principalmente a chi ha necessità di avere un gran volume di suono. Io l'ho trovata particolarmente interessante sul baritono in quanto conferisce un pò di proiezione aumentando le armoniche acute.
non ho grande bisogno di volume (per ora) e voglio scurire il suono. prenderò la Eddie Daniels.
Grazie =)
Se vuoi scurire -un po'-, prendi la Rovner Dark.
Se vuoi scurire -tanto-, prendi la Vandoren "Leather".
Se vuoi "oscurare".... prendi la Rovner MkIII.
Secondo me anche la Platinum potrebbe fare al caso tuo.
Da provare insomma
Adesso ho la Dark...
aspetterò di andare in un negozio ben fornito e vedrò cosa prendere.
Grazie dei consigli =)
Prima di vedere quelle legature lì in un negozio... in Italia... ci vorranno almeno un paio d'anni.
Invece... qualcuno è riuscito a provare il contralto Powell "Silver Eagle"?
Infatti non le proverò in Italia :)
Probabilmente intendi Bauhaus Walstein, fabbricazione cinese e distribuzione inglese. Li ho provati l'anno scorso perdendoci un po' di tempo perché avevo letto qualche recensione interessante. Purtroppo alla prova dei fatti per quanto dignitosi non mi hanno colpito. Non male le finiture ma suono un po' "fermo". Quello che andava meglio era sicuramente quello in bronzo (copper bronze), in generale anche per Tenon e System '54 il modello bronzato era quello dal suono più intrigante.
Mancio
Citazione:
Originariamente Scritto da fabioevans
Ieri da allformusic a Bologna ho visto che hanno le platinum
Credo che intendesse proprio Blashaus, produttore/tecnico svizzero che propone vecchi strumenti americani, rifatti con una meccanica moderna: http://www.blashaus.ch/home.htmlCitazione:
Originariamente Scritto da manciosax
http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/mha!.gifCitazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Confermo..intendevo quello che modificava i sax vintage con meccaniche moderne. (Che ha fatto il Conn di James Carter)....ma a questo punto credo non ci fosse.....a francoforte.Citazione:
Originariamente Scritto da tzadik
Mi pare che non ci fossero, altrimenti mi ci sarei fiondato...
Scusate, davo per scontato che fosse stato scritto male.
Confermo che non l'ho visto, sinceramente non me lo ricordo da quando ho iniziato ad andarci qualche anni fa.
Mancio