Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Sono cose di cui non ci si accorge subito... ma dopo qualche ora la larghezza del canneggio viene fuori.
Qualche tempo fa' capitava spesso che tanti compravano un Rampone perchè dopo averli provati in negozio/fabbrica sentivano una resistenza tanto inferiore e un suono "enorme" poi si accorgevano che alcune cose non erano semplici e che ci voleva più aria... e dopo poche settimane (puntualmente) tornavano in vendita (come "usati").
Per quanto riguarda "R&C vs. basse temperature"... suonare al freddo con questi strumenti è una tragedia.
Quest'inverno ho suonato più volte all'aperto (con temperature appena sotto gli 0° C), un dramma... il canneggio si fa sentire con le temperature.
Meno problemi invece con le estive temperature, la placcatura riflette... :ghigno:
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Sta mattina ho provato un r1 jazz presso zolla a Quarna e devo dire che è stata una mattina divertente grazie alla disponibilità e gentilezza di claudio. Detto questo, il tenore in questione era di Bonisolo (che non conosco ma a quanto pare è un buon musicista) e mi ha colpito subito per la pienezza del suono. La meccanica era perfetta e scorrevole, e non ho avvertito particolari difetti se non per la difficoltà di emissione dovuta a un chiver x (così lo ha chiamato)adatto a chi suona da tempo, che aveva in dotazione. Strumento altamente professionale e l'ho percepito sentendo Claudio suonare qualche pezzo. Mi ha convito..... Come dice il famoso musicista giovanni vernia di zelig...... Preso!??. Ps: un grazie per la serietà a re minore ( lui sa perché)
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Complimenti per l'acquisto :alè!!)
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
E quindi i difetti che hai riscontrato? Gli ipotetici difetti, intendo ;)
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Chi vivrà vedrà ... Per ora mi diverto poi vedremo un Po cosa salta fuori?
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Ciao ,se può servire vi dico la mia impressione dopo un uso continuativo per due anni di un r1jazz tenore vs il Selmer super action II che possedevo già prima e possiedo tuttora (nella fattispecie quello che era di Danyart) .
Il suono dell'r1 jazz è a mio parere bellissimo per pienezza e volume e "calore" ...ho difficoltà a trovare termini tecnici appropriati . La emissione richiesta per il canneggio particolare si risolve con l'esercizio quotidiano .. La meccanica rispetto al Selmer è più "grossa " , le escursioni dei movimenti da compiere sono maggiori e nel complesso lo reputo uno strumento impegnativo . La sensazione che ho avuto nel tornare al Selmer è la medesima che si può avere nel passare dalla guida di un furgone (senza che nessuno si offenda) ad una vettura agile e veloce.. la prontezza di movimento legata alla minima escursione di movimento richiesta abbinata ad una estrema facilità di emissione del Selmer (senza parlare del Mark VI che ho avuto modo di provare , nel qual caso tutto risulta ancora più amplificato) rendono quest'ultimo uno strumento molto più facile ..per quanto con un suono più "piccolo" . In conclusione , io adoro entrambi , e se voglio faticare meno oggi preferisco prendere in mano un Selmer , se invece voglio provare una ballad mi oriento sul Rampone ...ciao a tutti !!!!
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
se lo si può definire "difetto" direi la scarsa rivendibilità...
nel senso che avendo canali di distribuzione differenti (o lo si compra in fabbrica o in negozi che trattano quasi esclusivamente rampone e qualche altra marca meno importante) ed essendo una marca meno conosciuta rispetto a selmer o yamaha, quando vorrai rivenderlo avrai qualche problema...
1) o rimani sul rampone stesso, utilizzando lo stesso canale di vendita, però in genere chi vende R1
2) tramite privati o tramite negozi che però non trattano rampone andrai incontro ad una notevole svalutazione, anche se lo strumento ha pochi mesi di vita...cosa che non avviene con selmer o con yamaha che sono considerati quasi assegni a vista
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
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Originariamente Scritto da lalbertojazz
In conclusione , io adoro entrambi , e se voglio faticare meno oggi preferisco prendere in mano un Selmer , se invece voglio provare una ballad mi oriento sul Rampone ...ciao a tutti !!!!
Anch'io ho avuto modo di provare un buon R1 jazz, ed in quella stessa occasione anche un buon Mark VI. Il Mark aveva una voce decisamente più piccola, seppure potente ed intonata rispetto al Rampone ( in ottone grezzo ). Anche se la meccanica, venendo io da 23 anni sul Selmer mi è sembrata un pelino più ostica ( mi ha fatto ricordare il mio primo sax: un R & C da studio degli anni '80 ) , dopo pochi minuti di adattamento non c'è stato più verso di cambiare idea sul mio prossimo sax...con l'R1 jazz ho trovato la voce strumentale che cercavo da tempo e spero di poterlo acquistare quanto prima per poterlo alternare al mio fido S.A. 80 serie II.
una stretta di mano
big dog
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Le meccaniche posso essere più o meno dure (dipende dalla scelta costruttiva, ho sentito -e testato- che da Rampone si preferisce da un punto di vista costruttivo la meccanica da macho) ma le altezze delle chiavi possono essere regolate a vostro gusto.
edit: sempre entro certi limiti (guardate gli esempi che abbiamo in precedenza fatto).
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
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Originariamente Scritto da enduroduro
Sta mattina ho provato un r1 jazz presso zolla a Quarna e devo dire che è stata una mattina divertente grazie alla disponibilità e gentilezza di claudio. Detto questo, il tenore in questione era di Bonisolo (che non conosco ma a quanto pare è un buon musicista) e mi ha colpito subito per la pienezza del suono. La meccanica era perfetta e scorrevole, e non ho avvertito particolari difetti se non per la difficoltà di emissione dovuta a un chiver x (così lo ha chiamato)adatto a chi suona da tempo, che aveva in dotazione. Strumento altamente professionale e l'ho percepito sentendo Claudio suonare qualche pezzo. Mi ha convito..... Come dice il famoso musicista giovanni vernia di zelig...... Preso!??. Ps: un grazie per la serietà a re minore ( lui sa perché)
ti consiglio di acquistare l'ultimo cd di Robert Bonisolo (mio attuale maestro :fischio: ) che si chiama Open the gate e nel quale suona proprio il tuo R&C, cosi' senti cosa puo' fare il tuo strumento e ti fai una idea di questo "buon musicista" ..... (per me tra i primi 15/20 tenoristi in circolazione al mondo, scusate se sono di parte)
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
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Originariamente Scritto da docmax
Ho i miei dubbi su questo genere di affermazioni... i confronti vanno fatti sulle leghe. Se avete un sax slaccato non ci sono problemi il sax suona subito, se avete un argentato e suonate in un locale freddo e non avete scaldato bene il sax ci dovete saper far bene per mascherare qualche problemino iniziale.
Se facciamo i confronti (a mio parere cosa sempre poco utile) facciamoli seri e sullo stesso tipo di materiale, altrimenti confrontiamo gli obelischi con le pere!
Insomma. Premesso che parlo di baritono, l'R&C slaccato era un filino piu' facile degli R&C con altre finiture, ma sempre bello gnucco rispetto al mio Ripamonti laccato vintage, provati fianco a fianco in condizioni atmosferiche non estreme :ghigno:
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
@STE-SAX
Alla faccia, Robert Bonisolo come maestro, non ci facciamo mancare niente, come lo vorrei io un maestro, così quotato poi . . . :half:
Comunque complimenti per l'acquisto enduroduro, soffia adesso, e vedi di non chiuderti nel frigo a suonare, come ti sconsigliano anche i colleghi :lol:
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Citazione:
Originariamente Scritto da docmax
Le meccaniche posso essere più o meno dure (dipende dalla scelta costruttiva, ho sentito -e testato- che da Rampone si preferisce da un punto di vista costruttivo la meccanica da macho) ma le altezze delle chiavi possono essere regolate a vostro gusto.
Più che le altezze delle molle, penso si intendesse il "tiraggio" delle molle.
Sui Selmer la durezza delle molle si può regolare, sui Rampone non si può regolare (a meno di cambiare le molle che sono di serie, che sono di acciaio armonico).
Più morbide sono le molle più la meccanica è comoda; più dure sono le molle più la meccanica è reattiva: indipendentemente dallo strumento (Selmer, Rampone, Yamaha...).
Io nell'ultimo periodo in cui ho avuto un Selmer ho fatto tirare le molle fino a un tiraggio che mi garantisse che le molle non andassero a interferire con un buon funzionamento della meccanica (quindi piuttosto dure).
Conosco persone che sui Selmer hanno sostituito tutte le molle per avere un set ulteriormente più duro (più duro di quello che si riuscirebbe a ottenere con le molle di serie).
Penso che anche qui sia una questione di abitudine... i sassofonisti più veloci della storia hanno sempre usato meccaniche molto dure: tanta più fatica si fa a mandare giù il tasto, tanto più velocemente torna su il tasto. Sul Mark VI di Brecker per chiudere le chiavi della mano destra bisognava usare tutte e due le mani quasi (e l'action era altissima)! :lol:
Re: ipotetici difetti rampone e cazzani
Oggi ho suonato un Po e mi sono parecchio impegnato ottenendo qualche nota di senso compiuto se così possiamo dire. Dopo un ora di esercizio ho ripreso in mano il mark vi e ho avuto le vostre stesse sensazioni ossia di aver in mano un sax facile e molto duttile . Dai magari l'anno prossimo me ne prendo uno , per ora via di r1. Ps: dove lo trovo il cd che mi avete detto di Bonisolo che suona il mio strumento? Grazie