Re: Recensione bocchino Theo Wanne Amma 9 in metallo per ten
Risolto l'arcano!
Quello che ho recensito era un Wanne "prima serie".
Sui Wanne delle serie successive sono cambiate diverse cose... compresa la forma della camera.
Ho venduto di recente un Gaia in ebanite (vabbè che comunque tra i Wanne in metallo e quelli in ebanite, a parità di modello, non cambia solo il materiale) e non aveva nessun problema (niente "intersezione di volumi" all'interno del bocchino).
Re: Recensione bocchino Theo Wanne Amma 9 in metallo per ten
Bella recensione. Forse non hai tempo ma sarebbe bello se accompagnassi tutte le tue recensioni con dei video (come fa Bb ;) ).
Re: Recensione bocchino Theo Wanne Amma 9 in metallo per ten
Il bocchino di qui si parla qui non ce l'ho più... quindi una cosa del genere non è nemmeno possibile.
Un video/sample ha senso se è attendibile... cioè se comunque si riesce a rappresentare bene le caratteristiche che il produttore voleva per il suo prodotto.
(esempio: bocchino pubblicizzato come "scuro", tu lo provi e suona "chiaro"... dubbio: è il produttore che ha sbagliato qualcosa o sei tu che forse non stai usando il bocchino in maniera corretta?).
Seconda cosa... dipende come viene fatto questo sample/video: con che strumento (sassofono) viene fatto, con che sistema di registrazione è stato registrato il sample (e in che ambiente) e infine dipende da come suona il suonatore. :zizizi))
Io per esempio uso uno strumento "non convenzionale", poco diffuso, poco conosciuto e poco apprezzato... registrare un sample (di qualsiasi bocchino) sperando di restituire un suono "naturale" (o attendibile) per il bocchino mi è quasi impossibile.
Cioè: io registro il suono con un tenore R&C, poi a te capita di provare il bocchino con il tuo Mercury... al di là della differenza tra me e te (come "suonatori"), ci sarà una differenza enorme sul suono ottenuto, solo perchè gli strumenti sono enormemente diversi.
Viceversa... registrare un sample con uno strumento tradizionale (vedi Selmer o similari) o quanto meno diffuso e conosciuto (vedi Selmer Mark VI) ha sicuramente una maggiore valenza perchè si riesce meglio ad identificare cosa aggiunge il bocchino al suono originario dello strumento. :zizizi))
Terza cosa: come suona il suonatore?
Io per esempio "faccio suonare" il bocchino e lo strumento... e nel momento in cui cambio qualcosa nel setup... sia da fuori sia da dentro cambia tanto a livello di suono (generato e percepito).
Faccio questo per ottimizzare il fatto la resa del bocchino in sé e poi per non vanificare il possedere bocchini diversi.
Molti sassofonisti invece fanno l'esatto contrario: tendono a uniformare il suono di qualsiasi setup... e valutano la bontà o meno del prodotto in funzione di quanto il setup in prova rende facile arrivare al suono già pre-esistente (sempre che il bocchino permetta di ottenere quel suono "pre-esistente").
Morale della favola: un sample sonoro ha senso se ha un minimo di attendibilità.
Informarsi e cercare pareri diversi (e attendibili) sul prodotto è sicuramente una cosa utilissima da fare.
Se non si hanno le idee estremamente chiare... è meglio fare una prova "ragionata" di quello che si vuole comprare (se si vuole comprare... ma anche se non si vuole comprare).
Re: Recensione bocchino Theo Wanne Amma 9 in metallo per ten
Come evidenziato da Stefano nelle mie recensioni, io al contrario credo sia fondamentale l’aspetto audio, per diverse ragioni che ora provero’ a spiegare:
Condivido pienamente l’affermazione di tzadik nel dire che un sample deve essere quanto piu’ possibile attendibile, proprio per
questo chi legge/guarda una recensione dovrebbe sapere:
1 con che dispositivo è stata effettuata – io ho sempre scritto di utilizzare lo stesso registratore uno zoom H4N e di NON utilizzare alcun effetto proprio perché :
* è un modello diffuso che molti hanno e conoscono, ed è di fascia intermedia, esistono dispositivi molto superiori (microfoni con pre ed outboard da studio) ,ma anche peggiori.
*recensendo tutto con lo stesso registratore si usa lo stesso metro di paragone
2 conoscere il livello del sassofonista che ha effettuato la recensione.
Non me ne voglia nessuno, ma è inutile parlare delle caratteristiche di un bocchino se il musicista che lo recensisce ha un controllo strumentale non buono.
A tal proposito non avete idea di quanti allievi mi è capitato di vedere che dicono : “questo bocchino non riesce a prendere i sovracuti” oppure “non ha un buon subtone (soffiato)” “non attacca bene le note gravi”
“è troppo stridulo”, e potrei continuare… addirittura “ho buttato i soldi non suona per niente”…
In seguito suonando io il loro becco sul mio strumento sparivano i problemi!
Con questo vorrei solamente dire che non dobbiamo MAI imputare i nostri limiti al set up, credete forse che Bergonzi (o un musicista del suo livello) non possa essere in grado di tirar fuori un gran suono con il vostro set up? Certo ovviamente preferirà il suo ed il risultato sarà migliore, ed infatti non tutti i becchi ed i sax sono uguali, ci mancherebbe!
3 Condivido ancora con tzadik il discorso che utilizzando un R1jazz è difficile cogliere il suono perché meno conoscito / diffuso di un selmer.
Pero’ secondo me è cmq utile capire come suona su quel sax, che oltretutto è anche un bel sax!
4 il discorso che fa sempre Tzadik riguardo ad uniformare il proprio suono sui set up esiste ed è reale, ma attenzione ognuno di noi tende verso una propria idea di suono per cui puo’ tranquillamente succedere che mettendo un bocchino radicalmente diverso il suono risulti diverso, ma una volta “presa la mano” dopo un paio di mesetti ad es. il suono resti diverso, ma leggermente diverso, stiamo ritornando verso la nostra “idea di suono”.Proprio per questo motivo io realizzo le recensioni appena trovo un’ancia giusta, non avrebbe senso farlo dopo troppo tempo, in modo tale da dare la mia impressione piu’ immediata e meno influenzata dalla mia “idea di suono”
5 Ovviamente concordo ancora con Tzadik che nessun sample è attendibile al 100%, ma ragazzi è ovvio che questa cosa seppur vera ci fa capire anche che è utopico pretenderlo!
Suonando con lo stesso set up e scambiando musicista il suono cambia e DEVE cambiare, altrimenti suoneremo tutti una tastiera elettronica no?
Chiaramente non è mettendo un tone master su un SBA che si diventa Coltrane o guardala + mark VI Brecker o Conn 10M+ dukoff hollywwod Dexter Gordon … e potrei continuare all’infinito!
Quindi concludendo credo che”parlo almeno per me stesso) nelle recensioni si dà sempre un parere minimamente personale, ma che sia comunque giusto far ascoltare il becco per dare un’opera completa al carattere della recensione.
In questo senso secondo me un suono puo’ valere piu’ di tante parole anchè perché parlare di suono chiaro oppure scuro ha senso farlo quando il suono si ascolta, per una persona potrebbe essere anche scuro il suono di Bob Berg ad es. il mondo è vario ed abbiamo tutti orecchie e sensibilità differenti.
Ovviamente ringrazio Tzadik per il contributo e per la sua analisi dettagliata.
A propisito, come faccio a cambiare il mio nome utente da “bb” a “fabrizio dalisera”, è una vita che voglio farlo, ma non capisco come!
Re: Recensione bocchino Theo Wanne Amma 9 in metallo per ten
Fabrizio ha chiarito diversi "punti oscuri"...
Riguardo alla "propria idea di suono" sono d'accordo anche io... però preferisco fare l'opposto: cambio bocchino perchè ho bisogno di cambiare suono... e ho bisogno di cambiare suono perchè può servirmi un suono diverso.
I commenti che scrivo sui vari accessori che posto... vogliono che mirino più a far riflettere... con la speranza che magari si crei un lessico comune, utile alla cominicazione.
La discriminante finale è sempre il gusto personale... assoggettato dalla proprie esigenze... quindi è interessante anche capire in che contesto un certo "accessorio" riesce a dimostrare la massima funzionalità.
Tralascio i sample audio perchè c'è chi riesce a farne di attendibili... e poi perchè i produttori più attenti al marketing forniscono molto materiale audio/video dimostrativo. :D